di Laura Boccanera
«Va bene qualsiasi tipo di manifestazione, se nel rispetto delle regole. Spesso si stigmatizzano dei raduni politici come Forza Nuova e Casapound per qualche braccio alzato di qualche sciocco, ma altrettanto spesso vediamo sputi e insulti e danneggiamenti durante le manifestazioni di altre forze politiche, quindi ben venga il dibattito e il confronto se nel rispetto delle regole». Il sindaco Fabrizio Ciarapica non si schiera nel dibattito suscitato dal confronto acceso fra Anpi e il docente di storia del liceo Da Vinci Matteo Simonetti, ma tiene a confermare la fiducia e la stima nei confronti del preside Ansovini e ad invitare tutti al rispetto delle regole. «Come amministratori siamo spesso stati promotori di dibattiti su temi come il giorno del ricordo e la giornata della memoria – spiega Ciarapica – ed è importante trasmettere valori e verità sulla storia passata. Basti pensare alle foibe, solo fino a qualche anno fa non si sapeva la verità su quella realtà storica. Sulla questione avvenuta al liceo non so bene come siano andati i fatti perchè non ero presente, posso dire però che la scuola non è il luogo ideale per situazioni di questo tipo, forse non era la sede opportuna per questo tipo di incontro». In merito invece al cuore della questione, ovvero l’esigenza secondo l’insegnante di storia di un contradditorio quando si parla di Resistenza e dell’atteggiamento di censura da parte degli organizzatori aggiunge: «io credo che le manifestazioni e i movimenti di piazza siano sempre positivi. Adesso ci sono le sardine, e credo che quando la piazza si esprime nel rispetto delle leggi non ci sia nulla di male che siano le sardine o Casapound e Forza Nuova, certo esprimono temi cari ai loro partiti, sicurezza e identità nazionale, ma al di là delle braccia alzate di qualche sciocco sono legittimati a farlo. Per me fin quando c’è dibattito e rispetto delle regole va bene».
Non va bene invece secondo 40 insegnanti del liceo che con una lettera firmata e sottoscritta da tutti sentono leso il buon nome della scuola e prendono posizione “in difesa della nostra dignità di docenti e dell’immagine della nostra scuola” – dicono – sottolineando come «la libertà di insegnamento, tutelata dalla Costituzione, ha tuttavia dei limiti imposti dal patto costituzionale, tuttora condiviso, fondato sulla negazione di una cultura liberticida incarnata dal fascismo e da ogni altra forma di totalitarismo. Nel nostro ruolo di educatori valori come l’antifascismo, la lotta al nazifascismo e a tutti i totalitarismi, la lotta a tutte le forme di discriminazione sono imprescindibili e irrinunciabili». Una sorta di manifesto per punti che illustra anche i progetti seguiti dalla scuola su Shoah, cittadinanza e costituzione e lasciano intuire che tutta la vicenda sia una provocazione e strumentalizzazione: «Non ci lasciamo condurre nell’agorà della faziosità, della provocazione e della strumentalizzazione anche per tutelare i nostri studenti – concludono – e continueremo ogni giorno a testimoniare la totale adesione ai principi della carta costituzionale come sempre abbiamo fatto».
Ma una parte degli studenti invece sta col professore e questa notte sono comparsi fuori dalla scuola degli striscioni, poi tolti in mattinata, pare da altri studenti. I manifesti riportavano alcuni aforismi. Sul primo c’era scritto: “interrogato su quale fosse la cosa più bella tra gli uomini, rispose la libertà di parola” e sull’altro: “non condivido la tua idea ma darei la vita perchè tu possa esprimerla”. E poi sui social sono comparse le immagini dei manifesti tolti e il commento: “parlando di libertà di parola veniamo messi a tacere”. La classe 5 N, quella in cui insegna il professore però lo difende e se ne fa portavoce Mattia Cervellini che stigmatizza l’accaduto e si schiera col docente dopo la ricostruzione dell’accaduto: «Abbiamo deciso di non rimanere indifferenti e di smascherare l’ipocrisia. Durante il nostro percorso scolastico con Simonetti, non solo abbiamo sviluppato diversificate formae mentis, ma egli ha sempre ritenuto opportuno mostrare varie realtà dei fatti, in ambito storico, e la possibilità di esprimere il nostro pensiero, in ambito filosofico. Non possiamo tollerare dunque, un infondato attacco nei suoi confronti, dal momento che mai ha tentato di condizionarci, né mostrato il suo schieramento politico. Riguardo questa conferenza però, abbiamo visto come la paura del diverso pensiero possa accecare qualcuno e radicalizzarne la posizione, impedendo così una qualsiasi forma di dialogo civile. Quando poi questi valori vengono schiacciati dagli stessi che ,fino ad un minuto prima, ne erano fieri portatori, ecco che la libertà per cui tanto hanno lottato i nostri predecessori viene frantumata. Alla luce di tutto ciò noi studenti siamo profondamente scossi e offesi per lo stato di inettitudine con cui siamo stati trattati. Grazie a questo però, abbiamo capito quanto sia soffocante la censura, specialmente se giustificata dal buon nome della democrazia».
L ottusità di una sinistra che sbanda a seconda dove gli conviene cerca sempre di negare la LIBERTÀ DI PAROLA, la sinistra è finita non c è più futuro
Sembra stia sfuggendo il fatto che dalla sinistra é in atto la formazione di falangi che negano l'espressione e il diritto di parola a chiunque non militi nei loro ranghi. Anche con formazioni di "squadracce" che agiscono in modo violento a fini punitivi. Se vogliamo riguardar la storia proprio da queste derive socialiste Un secolo or sono prese le mosse il movimento fascista
ANPI???????
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Premio 2019 cerchiobottista al Sindaco di Civitanova.
Non prende posizione, ed anzi tenta di sdoganare le frange più estreme della destra…
Sindaco il fascismo NON è un’opinione, è un Crimine.
Il Sindaco dovrebbe sapere (il condizionale è d’obbligo) che la nostra Costituzione nasce dalla lotta di liberazione dal nazifascismo.
Invece qui cerca di dare una botta al cerchio ed una alla botte non prendendo posizione, ipocrisia allo stato puro
si ANPI cioè un associazione composta da figli e nipoti di chi magari ha deciso di non morire di vecchiaia affinche oggi i “revisionisti” possano dire la loro, pensa che paradosso
Dare un colpo al cerchio e uno alla botte non è sbagliato, se lo fosse i bottai non praticherebbero questa metodica.
D’altronde l’ANPI nel suo statuto (art. 2) accanto alle forze tedesche dovrebbe citare, per completezza, le forze alleate.
E per quale motivo una scuola non sarebbe il luogo adatto per un’iniziativa sulla Resistenza?
Quanto poi al mettere sullo stesso piano l’ANPI da una parte, Forza Nuova e CasaPound dall’altra…
Troppe persone con precedenti pericolosi si permettono di criticare anziché mettersi all’ angolo e tacere.
Il sindaco ha dato una risposta che rispecchia il suo carattere mite essendo anche un uomo di destra. Sono passati 80 anni dai fatti, dove tutti hanno i morti, da questa terribile esperienza anziché ricordare con un giusto distacco e rispetto si va a cercare il pelo sull’ uovo….in giro è pieno di miseria intellettuale….bastaaaa vergognatevi il passato è passato si deve andare avanti.
La costituzione è stata scritta da tutti i partiti chi non la rispetta se ricopre un posto pubblico importante e delicato come la scuola va fermato e sanzionato pesantemente, le regole vanno rispettate.
Un vecchio detto dice …il più pulito porta la rogna.
…ma è proprio così dura e difficile, per ‘sti quaranta professori, dire…”cultura liberticida incarnata dal fascismo e da ogni altra forma di totalitarismo compreso il comunismo”… Mah, eppure son professori…eh!! gv
“PRIMA DI TUTTO VENNERO A PRENDERE GLI ZINGARI E FUI CONTENTO, PERCHE’ RUBACCHIAVANO.
POI VENNERO A PRENDERE GLI EBREI E STETTI ZITTO, PERCHE’ MI STAVANO ANTIPATICI.
POI VENNERO A PRENDERE GLI OMOSESSUALI, E FUI SOLLEVATO, PERCHE’ MI ERANO FASTIDIOSI.
POI VENNERO A PRENDERE I COMUNISTI, E IO NON DISSI NIENTE, PERCHE’ NON ERO COMUNISTA.
UN GIORNO VENNERO A PRENDERE ME, E NON C’ERA RIMASTO NESSUNO A PROTESTARE”
BERTOLD BRECHT
Sui social è facile incontrare i cosiddetti “maestri di pensiero”, che sono soliti impartire lezioni ai lettori. Se poi si va a verificare sono come la castagna: “fuori è bella, ma dentro c’è la magagna”. Si scopre un vissuto da “personaggi in cerca d’autore” che da vere e proprie “banderuole” sono transitati sia a Destra che a Sinistra, con una disinvoltura allarmante. Fino a poco tempo fa li si notava per il corso cittadino impegnati nella lettura di giornali di estrema sinistra e sostenere alle elezioni il candidato-sindaco comunista. Salvo poi scoprirsi ad elezioni avvenute (chissà mai perchè?) seguaci e “lecchini” della destra neo-fascista vincitrice. Personaggi a cui mai nessuno ha dato peso (poichè per la loro inconsistenza non lo meritano) e che ora, con il “vento che tira” sono finiti tra le braccia della Lega trionfante. Eppoi, ai lettori ignari di tutto, hanno pure la “faccia tosta” di postare condanne a coloro che “cambiano bandiera”. Non c’è da stupirsi se terminati gli amorosi sensi per il “beone” Salvini li ritroveremo da altre parti . Non più a dare contro gli immigrati e reclamare rispetto delle idee (il fascismo non è un’idea, è il carnefice delle idee) ma a predicare accoglienza e antifascismo. Basta aspettare che “cambi il vento”: in fondo l’Italia è il Paese che ha amnistiato i fascisti (con un ministro comunista) e accolto il maresciallo Graziani, che andava fatto giustiziare in Abissinia. Si parla in questi tempi di “sardine”, ma questi sono, come interrogava un mite personaggio civitanovese: “granci o panocchie”?!
Stavolta non dico niente sul sindaco, sulla solita pezza ecc. ecc. Leggere l’articolo gli rende finalmente giustizia. Tanto è e tanto appare. Cerasi al primo commento lo ha già premiato. Non è il primo che merita. Dovrebbe averne già accumulati parecchi e forse tutti già in bella vista sul mobiletto dei trofei nella sua bella casa quella che nessuno gli può togliere. E’ lui il sindaco e chi gliela toglie? Per quando “deciderà ” di non fare più il sindaco ne riceverà altri di premi magari ” troppo grandi ” da trovare posto nel suo mobile espositore. Buon pro gli faccia tutto! E adesso passo a qualcosa di molto più interessante. Non si può parlare di fascismo senza prima una bella revisionata, sennò parlando di Graziani mi viene in mente questa pagina che fa passare i fascisti per quello che sicuramente non erano, certo dopo una bella revisionata. Si tratta della furibonda rappresaglia attuata dalle truppe italiane dopo l’attentato al Vicerè Rodolfo Graziani che costò la vita a migliaia di persone, passate per le armi su ordine diretto di Mussolini. Nei successivi cinque mesi la repressione toccò indistintamente semplici indigeni ed esponenti del clero copto, in un bagno di sangue che assunse la ferocia del pogrom. Naturalmente da evitare la lettura per tutti quelli che pensano che c’è sempre un po’ di esagerazione nei racconti storici e poi bisogna sentire anche l’altra campana ma non so se in questo caso gli lasciarono il batocco per raccontarla. A proposito di batocchi, girano certe storie sugli italiani soldati anche loro e che conobbero Menelik e un certo simpatico vezzo molto in voga: quello di dare una castratina a chi non si arrendeva deponendo le armi. Ma questa è un’altra storia, da revisionare sicuramente anche se antecedente al fascismo. Per farla breve:http://win.storiain.net/arret/num146/artic5.asp
https://it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Cefis
Trovo stucchevole [[[[dire ipocrita mi pareva brutto]]]] chi oggi “rivendica” una libertà di parola e di pensiero (che è espressa chiaramente nella nostra Costituzione, perdincibacco!!!) per propagandare ragionamenti fascistoidi che annullano la libertà di parola e di pensiero.
https://it.blastingnews.com/politica/2019/06/video/don-giorgio-de-capitani-nei-confronti-di-salvini-e-un-ladro-uccidiamolo-005184585.html