Andrea Marchiori
«La Lega parla con i fatti, Carancini riesce a rispondere solo con calunnie ed ingiurie personali ed il Partito Democratico supinamente approva la delibera della vergogna sulla palazzina di via Trento. Nessuna certezza di cancellare il danno di milioni di euro per le casse cittadine, ma solo il rinvio della patata bollente alla prossima amministrazione comunale». Sono le parole di Andrea Marchiori, consigliere della Lega, in risposta a quanto affermato dal primo cittadino di Macerata nell’ultimo Consiglio comunale. Durante l’approvazione della postilla al Piano casa che ammette la sanatoria per i 1900 metri cubi della palazzina C di via Trento, al centro del lodo con la Nvt, Carancini, vista l’uscita dall’aula al momento del voto del consigliere d’opposizione, aveva adombrato connivenze di Marchiori con il privato e l’aveva invitato a spogliarsi della maglia della Lega, accusandolo tra l’altro di non avere il coraggio necessario per fare il sindaco. «Il sindaco nella sua veste istituzionale non solo ha parlato chiaramente di connivenza della Lega con il privato, ma anche di quel coraggio che è lui il primo a non avere visto che ha indicato come titolo della proposta di delibera un criptico “interventi di cui alla Legge Regionale in zone di recupero” anziché un più chiaro riferimento alla sanatoria della irregolarità urbanistica della palazzina di Nuova Via Trento –replica Marchiori – Il sottoscritto, come altri, è uscito dall’aula per carità di patria e non per mancanza della schiena diritta e delle responsabilità da cui è Carancini a scappare. Insomma, l’ha buttata in caciara perché la responsabilità politica del Partito Democratico messa nero su bianco in quella decisione voleva nasconderla non solo alla cittadinanza, ma pure ai Consiglieri comunali di maggioranza. La prova? Il consigliere di maggioranza Micozzi ha fatto le nostre stesse osservazioni. Carancini e Pd maceratese state sereni – conclude Marchiori – Nessuna calunnia, nessuna ingiuria, nessun gesto o discorso tracotante che offendono, prima di tutto la società e la cittadinanza, riusciranno annullare le responsabilità del sindaco, della giunta e di tutto il vostro partito».
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In pratica, Carancini ha candidato Marchiori alle prossime elezioni comunali.
Andrea non te la prendere, il nostro Carancini, quello che parla con i fatti, è abituato ad insultare chi non la pensa come lui, ed è pure un vigliacco, politicamente parlando, perchè ogni volta che può si sottrae ai dibattiti (nel mio caso, ad un dibattito ha preferito la vergogna di una querela) e getta la colpa su qualcun altro (come nel caso delle piscine, dove, senza il minimo pudore, ha gettato la responsabilità del flop sul precedente Sindaco e sull’Ufficio Tecnico).
Comunque, tra tante colpe, un merito a Carancini bisogna riconoscerlo: ogni volta che parla, che si esprime, che offende, rende sempre più indilazionabile un cambio radicale nell’amministrazione della città di Macerata.
Andrea Marchiori e Giuseppe Bommarito
Il nostro Sindaco oramai ha toccato il fondo, anzi è sceso ancora più un basso.
Quello che mi dispice, e che non riesco a capire, è come mai i consiglieri di maggioranza (escluso Micozzi) lo seguono supinamente nelle sue carancinate che non rendono giustizia alla loro onestà intellettuale.