Ennesima scritta contro il questore Antonio Pignataro. E’ stata notata lungo la superstrada, su un muro di contenimento, all’altezza del lago di Caccamo, direzione monti. Qualcuno ha scritto in nero “Pignataro vattene”. E’ solo l’ultimo episodio di una lunga serie. Le ultime scritte erano comparse a Tolentino e in quel caso l’autore o gli autori erano arrivati addirittura a invocarne la morte. Seguì una serie di messaggi di solidarietà nei confronti del questore che, fin dal suo arrivo in provincia, sta combattendo una lotta senza quartiere contro la droga, lo spaccio e ogni forma di criminalità.
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Ve piacerebbe eh…!!
birbanti…!
E’ un chiaro tentativo di indurre il Ministero al trasferimento del Questore Pignataro per motivi di tutela della sua incolumità personale.
Nessuno tocchi il Procuratore Giorgio e il Questore Pignataro. Neanche per trasferirli. Li proteggano qui, ma li facciano continuare a lavorare per la nostra comunità.
dura eh vivere a Macerata da delinquenti ultimamente?
Hai perfettamente ragione Filippo, se il Questore veniva prima dei tragici fatti successi l’anno scorso, secondo me Pamela sarebbe salvata.
Purtroppo il questore Pignataro non poteva venire prima dei tragici fatti di inizio 2018 perché la connivenza di una certa politica dei “sinistrati” favorevole alla immigrazione ed agli “affari” delle cooperative aveva tutto l’interesse a non fare tanta pubblicità alla realtà sminuendola per non allarmare l’opinione pubblica, è paradossale e senza alcuna giustificazione ma la folle sparatoria di Traini dopo l’omicidio di Pamela ha “costretto il precedente governo ad inviare uno suoi migliori uomini migliori come l’attuale Questore Pignataro che ha dimostrato capacità e conseguenti notevoli risultati anche se le normative e l’interpretazione discrezionale di certi giudici spesso vanificano il lavoro delle forze dell’ordine che si vedono costrette a rincorrere più volte gli stessi soggetti criminali rimessi in libertà.
Da quello che sento il Dottor Pignataro sta ripulendo un pò di feccia quindi domani comprerò un bel pennarello e scriverò “Pignataro resta!”
Scherzo odio i graffitari.
Scrivete e scappate, scegliete la lotta dei vigliacchi, fatevi vedere in faccia e dite di chi siete servi. Ivano Tacconi Consigliere comunale Macerata
Sarà vigliacco e vile il novello scrittore, però rischia molto. Io ho un altro concetto della vigliaccheria ed è quella in cui il vigliacco approfittando di una sua condizione di superiorità te la fa pesare. Per fare degli esempi tra i milioni che si potrebbero fare, il classico bullo oppure il dirigente intellettualmente codardo che ti tratta dal alto in basso come potrebbe fare un pessimo medico di un qualsiasi pronto soccorso o un politico che per suo tornaconto danneggia te in favore di chi lo foraggia. Ma mentre al bullo potresti comunque dargli una craccata sui denti con un bastone di ciliegio, negli altri casi si finirebbe comunque per rimetterci in quanto solitamente certa gentaglia viene protetta e una reazione congeniale al sopruso è automaticamente controproducente. Solitamente, perché se a volte la ragione parte e lascia libero l’istinto, davanti al giudice si finirebbe sempre per pagarne le conseguenze per cui se da una parte puoi ritenerti soddisfatto dall’altra capisci che una società perfetta non è quella in cui viviamo. Il dottor Pignataro fa il suo mestiere e per chi delinque lo fa abbastanza bene e quindi se non ruba per fame sa che qualsiasi altro reato potrebbe incappare nelle maglie della giustizia che però a volte non fa caso a certe sottigliezze e quini ingloba tutti nello stesso calderone. Ma in questo calderone ci sono criminali della peggior specie e che proprio a Macerata per motivi che pensiamo di conoscere e probabilmente quelli sono, visto che sono partiti per altre destinazione un questore inadatto, cieco, forse più amante della canasta che non della lotta in strada ed un prefetto che non rispondeva nemmeno alle lettere impegnata com’era a preoccuparsi dell’accoglienza di nuova mano d’opera e non fatemi scrivere troppo che qui come sbagli una virgola arriva la denuncia e solitamente io vengo denunciato semplicemente per dire quello che penso e secondo me non mi invento niente, sono i denuncianti che con il loro avvocato dopo aver visto se ci sono i presupposti, denunciano. Presupposti che spesso indicano e ci ritorniamo la loro vigliaccheria non sapendo come venir fuori a testa alta da semplici discussioni dove ognuno si esprime per quel che può. E quqndo la parte che si ritiene offesa soprattutto perché non ha frecce al suo arco per venire fuori da accuse ben precise e sotto gli occhi di tutti quelli che non si fanno condizionare dalla loro poco concentrata intelligenza che pertanto li porta a dover continuare a pensarla sempre e comunque con chi ha deciso che rappresenta la bocca della verità unilaterale e che esseno appunto direzionale non può essere per forza vera. La verità dovrebbe essere qualcosa che soddisfi due cose che seppur antitetiche devono convenire con il ragionamento ad una giusta risoluzione del problema. Ma se io ti dico che sei un porco e tu per me lo sei e tu sai di esserlo e però mi denunci, la tua vittoria sta nel fatto che non hai detto a me che anch’io sono un porco ma che a te ho detto di essere un porco. Il ragionamento a me è chiaro, come è chiaro che davanti ad un tribunale sono io che mi devo difendere e non solo perché sono il denunciato ma perché devo dimostrare la veridicità di quello che ho detto e che nonostante salti agli occhi, per il codice penale rimane sempre l’insulto per cui alla fine il denunciante dovrà pagarsi il suo avvocato, da me non prenderà una lira, il mio pensiero su di lui rimane immutato e io verro condannato nonostante abbia vinto per tre a uno. Ma adesso ve lo immaginate lo street artista che va davanti alla questura con tanto di striscione a manifestare contro Pignataro? Il giudice poi che cosa sceglierà? Roba da fargli venire un bel mal di testa tra le varie opzioni che si presenterebbero. Naturalmente non è esaustivo per niente questo commento dove ben altre cose sono omesse. Non è proprio una società perfetta questa, dove se fossi alto due metri, cintura nera di Karate, chiunque e dico chiunque ci penserebbe prima di discutere con me se non ho fatto niente ma a quel punto tanto varrebbe campare di prepotenza . Nessuno sposterà Pignataro per delle scritte sui muri da cui non credo si senta minacciato e che chiaramente soltanto una mente poco reattiva può sfidare a certe latitudini e con tutte le longitudini.
Non c’è da meravigliarsi per queste scritte: chi si droga e chi spaccia non sono mica tanto normali!
Se il questore sta combattendo contro droga, spaccio e criminalità, indovinate un po’ chi potrebbe aver scritto????? Ignorare certi gesti e non dare visibilità a un delinquente credo sia la strada migliore. Dunque cancellare immediatamente la scritta e non farci sopra articoli di giornale. Parola d’ordine IGNORARE.