di Gianluca Ginella
Cresce il numero dei bambini vaccinati in provincia: la copertura per il morbillo è cresciuta dal 79 percento all’87%. Per l’esavalente è del 93,6%. L’ottimo sarebbe arrivare al 95 percento ma la strada, con l’obbligo di vaccinare i figli per iscriversi a scuola, è intrapresa. Intanto sono in corso controlli in tutte le Marche da parte dei carabinieri del Nas di Ancona sulle autocertificazioni che vengono presentate a scuola dai genitori, in provincia i militari hanno svolto accertamenti in due materne e tre elementari dipendenti dalla stessa direzione didattica. Di irregolarità al momento non ne sarebbero state riscontrate.
«Le percentuali vanno molto meglio. Per l’esavalente siamo risaliti, per i nati del 2015, a 93,6%. L’anno scorso lambivamo il 90% – dice Tiziana Bentivoglio, direttore del Dipartimento di prevenzione di Macerata –. Per quanto riguarda il morbillo siamo saliti da circa 79% a 87%. Siamo quasi arrivati al 90 percento. La copertura comunque non è ottimale perché bisogna arrivare al 95%. Una percentuale che vale sia per l’esavalente che per il morbillo». E a proposito di morbillo tra luglio e agosto a Macerata c’è stato un boom di casi: «Sono stati 29, di questi un gruppetto è legato alla trasmissione famigliare – spiega Bentivoglio –. Un caso di morbillo può generare fino a 36 contagi. Per quei casi abbiamo contattato 519 persone, sia famigliari, che colleghi di lavoro ma anche chi magari era stato in contatto perché si trovava nella stessa sala d’aspetto. Di questi, 112 persone si sono vaccinate». Dunque anche adulti, può essere pericoloso vaccinarsi da grandi? «No, è lo stesso che farlo quando si è bambini» dice la direttrice del Dipartimento. Che aggiunge «se avessimo avuto una copertura maggiore per le vaccinazioni non avremmo avuto tutti questi episodi. Per tanti anni non abbiamo avuto che casi isolati. Il virus con le vaccinazioni non trovava più terreno fertile, cosa che invece trova se le vaccinazioni scendono sotto l’80%».
Dove ci si vaccina di più è nell’entroterra «lì abbiamo il tasso di copertura maggiore. Forse succede perché c’è un rapporto sociale più solido – spiega Bentivoglio –. Comunque lì, in comuni come San Severino, Camerino, il tasso di copertura per l’esavalente supera il 95%. Civitanova, dove c’era stato il primo calo di vaccinazioni, e Macerata hanno subito l’influenza di movimenti no vax, oggi però le situazioni si stanno omogeneizzando verso l’alto e i tassi sono sul 92,5% sia a Civitanova che nel capoluogo». Se il lavoro dell’Asur è intenso perché in tutto da sottoporre a vaccino c’erano tra i 2.400 e i 2.500 bambini, lo è anche quello dei carabinieri del Nas di Ancona che hanno iniziato a svolgere controlli per verificare le autocertificazioni sui vaccini presentate dai genitori per l’iscrizione dei figli a scuola. I carabinieri confrontano quanto dichiarato in quei documenti con ciò che risulta alle Asur. In provincia di Macerata i militari del Nas sono stati in due materne e tre elementari tutte della stessa direzione didattica. Al momento non sarebbero state trovate irregolarità.
Obbligo vaccinale per i nidi, il Consiglio regionale vota sì
«Mia figlia ha preso il morbillo dal pediatra, vaccinate i vostri bambini»
«Morbillo, 15 casi all’ospedale: mai vista una cosa simile Mancano le vaccinazioni»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
“Invece di rimuovere le cause delle malattie, ho visto sempre e solo mettere coperchi per contenerne i sintomi.
Nel frattempo si propagava capillarmente l’utilizzo di fitofarmaci cancerogeni e il numero di donne che abitavano in campagna e finivano colpite da tumori ovarici da zero passava a migliaia ogni anno.
Una strage.
Nel frattempo i fiumi diventavano discarica di liquami tossici industriali, ma non per questo si smetteva di utilizzarne le acque per irrigare i campi in cui cresceva il nostro cibo.
Gli animali da macellazione allevati in condizioni allucinanti venivano imbottiti di antibiotici, ormoni e anabolizzanti vari.
Tutti sapevano.
Tutti stavano zitti.
I maiali arrivavano alla età della macellazione ammalati di linfoma, ma che importa?
I formaggi invenduti venivano rifusi insieme alle loro confezioni di plastica e rigenerati in nuovi formaggi per finire sulle nostre tavole, ma che importa?
Lavorare in ospedale sapendo che le condizioni di vita generali sono tali da garantire prima o poi il cancro a tutti quanti assomiglia a lavorare nella infermeria di un lager nazista.
Se a questo si aggiunge la consapevolezza che questo sistema é considerato da tutti “normale ” o perlomeno accettabile , arriva lo sconforto.
Io constato una assoluta mancanza di lucidità mentale nella gente, una esasperante passività, una mancanza totale di consapevolezza.”
le multinazionali dei farmaci finalmente tirano un sospiro di sollievo…