di Andrea Paci
Tutto tace dopo l’ok dell’Ufficio tecnico comunale all’università di Macerata e ormai è chiaro che l’ateneo resterà fedele all’intenzione di ritirarsi dal progetto di riqualificazione dell’Ex Upim. Un colpo al cuore della città, che sperava (commercianti in primis) di veder rinascere gli ampi locali di via Matteotti ormai nel degrado da 15 anni, esclusa qualche rara quanto sporadica occasione di riapertura.
Il rettore Francesco Adornato il 26 giugno ha annunciato l’uscita dal progetto
Con i contatti tenuti dai corrispettivi tecnici, il naufragio del progetto da 2 milioni di euro non sarebbe valsa nemmeno una telefonata tra il sindaco Romano Carancini e il rettore Francesco Adornato, chiaramente ai ferri corti nonostante le dichiarazioni ufficiali del primo cittadino sulla totale apertura dell’amministrazione nei confronti dell’ateneo e delle sue idee per la città. Alla base dell’impasse che ha acceso la miccia dello scontro istituzionale il parere negativo dell’Ufficio tecnico comunale sull’illuminazione prevista nel piano seminterrato, poi trasformato in ok a procedere dopo le dure parole del rettore che annunciava l’uscita dal progetto, il 26 giugno. Unimc del resto, su tutti gli altri fronti, è andata avanti in tempi brevissimi.
Adornato ha stretto la mano al sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, per un nuovo corso nella città costiera dopo il trasferimento di Mediazione linguistica negli scorsi anni. Poi quella della Camera di commercio per l’ex enoteca di corso della Repubblica che diventerà un “expo” del territorio. Ultima, ma non in ordine cronologico, la manifestazione di interesse per i locali sfitti della Provincia a Palazzo degli Studi, con ampie aperture dell’ente a lasciare mano libera all’ateneo sul restyling e l’uso degli spazi.
Romano Carancini
Perché che l’università abbia bisogno di spazi dopo il sisma, è chiaro. Ma evidentemente non è disposta al braccio di ferro con l’amministrazione, che aveva dal progetto ex Upim palesemente tutto da guadagnare. I rapporti istituzionali avranno altre occasioni di assestarsi. In ballo ci sono il progetto di Unimc per l’ampiamento del polo Bertelli e una variante per il parco Asur nel quartiere Santa Croce (entrambi citati dal sindaco Carancini durante il Consiglio comunale). Certamente il conflitto a tratti esplosivo e a tratti sotto traccia tra amministrazione e università (la prima “azienda” di Macerata), oltre a scaldare gli animi dei diretti interessati, non sta facendo bene alla città.
L’ex Civica enoteca passa a Unimc: «Diventerà un’expo del territorio»
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Come sempre succede in questa citta’ che e’ abbandata a se stessa.
La cosa assurda è che l’attuale maggioranza e l’attuale esecutivo, con il Sindaco in testa, dopo aver spopolato il centro storico con una pedonalizzazione demenziale (assolutamente non compensata dal folle acquisto del Park Sì’, che alle ore 8,30 è già pieno e quindi non è di alcuna utilità rispetto alle esigenze del commercio), hanno buttato a mare il progetto dell’Università sull’ex Upim, che, forse, avrebbe potuto dare qualche contenuto positivo proprio alla sciagurata pedonalizzazione e portare in centro storico un po’ di vita.
Un autogol, insomma, di una gravità enorme, scaturito esclusivamente dall’ostilità politica e rancorosa degli attuali vertici comunali nei riguardi del Rettorato.
l’immobilismo è l’unica forza di Carancini
E’ DI OGGI PERALTRO UNA ALTRA NOTIZIA LETTA IN UN QUOTIDIANO LOCALE NEL QUALE SI DICE CHE L’UNIVERSITA’ HA PREDISPOSTO UN PIANO PER PIAZZA GARIBALDI CON CONSEGUENTE RICHIESTA AL COMUNE A FINE MARZO 2018 E L’UNIVERSITA’ STA ANCORA ASPETTANDO LA RISPOSTA (SON PASSATI QUASI QUATTRO MESI).
SE LA NOTIZIA E’ VERA, PERALTRO E’ STATA PUBBLICATA E QUINDI NON HO ELEMENTI PER DIRE IL CONTRARIO MI SEMBRA CHE LA……. PENTOLA SIA PIENA E ……………..L’ACQUA STIA TRACIMANDO.
Universita’/Carancini-commercianti! Isola pedonale/Carancini-commercianti! Parcheggi/Carancini-commercianti! Centro commerciale/Carancini-commercianti.A me sembra ci sia sempre qualcuno di troppo.E non e’ Carancini.
Possono scrivere commenti del genere solamente chi non conosce le più elementari regole di urbanistica. La legge prevede per stanze abitate una % di luce naturale rispetto alla quadratura della stanza. E’ colpa di Carancini se il progetto presentato non rispetta tali requisiti? Il progetto deve essere approvato anche dalla Usl che boccerà sempre soluzioni del genere. Infine un particolare non di secondaria importanza. Si urla a destra e manca che le scuole debbono essere sicure e antisismiche, ebbene andiamo a metter aule in un fabbricato che ha un grado di sicurezza bassissimo rispetto al terremoto!!!! Pur di scrivere contro Carancini ragionate tutti con gli occhi bendati.