Mentre il Comune è ancora in attesa di una risposta formale sull’investimento dell’università di Macerata nell’ex Upim l’ateneo si sta già muovendo in un’altra direzione. Arrivata oggi in Provincia la manifestazione di interesse di Unimc per i locali sfitti dell’ente a palazzo degli Studi.
Da sinistra Antonio Pettinari e Francesco Adornato
Si tratta dell’ex pizzeria, dell’ex oasi, degli ex bagni pubblici, dell’ex cartoleria e degli ex uffici dell’Ato 3, tutti dislocati tra galleria Scipione e corso Matteotti. Ieri il rettore Francesco Adornato, insieme al direttore generale Mauro Giustozzi e il responsabile dell’ufficio tecnico Francesco Ascenzi, ha chiesto al presidente della Provincia Antonio Pettinari di poter effettuare un sopralluogo nei locali, sfitti da tempo e a bando per l’assegnazione. Alla luce della lettera ricevuta oggi in Provincia quello di ieri non sarebbe quindi stato solo un semplice sopralluogo. L’ateneo utilizza già, nello stesso stabile, altri locali dell’ente che affacciano in via Gramsci. Lì ci sono alcuni spinoff e il Creahub, spazio polivalente a disposizione di studenti, docenti e personale per organizzare iniziative. Sull’ex Upim, invece, restano solo i silenzi di Comune e università. Il primo in attesa di una risposta e la seconda ferma, almeno ufficialmente, alle dure parole del rettore Adornato che aveva parlato di «ostilità politica» dell’amministrazione maceratese. In questi giorni la maggioranza, con il Pd in testa, sta cercando di riconciliare gli animi. Anche perché il progetto di Unimc per l’ex Upim, che vale 2 milioni di euro, resta appeso “solo” al filo dell’illuminazione del piano seminterrato, che andrebbe adeguata nel progetto in modo che rispetti le norme sul tema.
(Redazione CM)
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