Da sinistra il governatore Luca Ceriscioli, l’assessore Angelo Sciapichetti e il direttore Asur Alessandro Marini
«L’ospedale a Montecosaro? Non esiste. Quelle aree sono nel pieno del sito inquinato del Basso bacino del Chienti e avrebbero costi esorbitanti di bonifica». Così Angelo Sciapichetti, assessore regionale all’Ambiente, mette una pietra sopra il dibattito sulla location dell’ospedale unico provinciale, per cui è stata scelta la Pieve di Macerata. I sindaci di Civitanova, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Montecosaro, Potenza Picena e Mogliano hanno chiesto nei giorni scorsi di riconvocare la conferenza dei sindaci per cambiare la posizione dell’ospedale a Montecosaro, nei terreni dell’Asur (leggi l’articolo). Aggrappandosi anche al presunto inquinamento dell’area maceratese, che secondo i dati a disposizione del sindaco Romano Carancini riguardano invece una minima parte dell’area (leggi l’articolo).
L’area dell’ex galoppatoio alla Pieve, dove sono stati trovati inquinanti
Ma l’intervento di Sciapichetti è cruciale. «La localizzazione di Montecosaro che viene posta dagli amministratori dei Comuni della costa in alternativa a quella della Pieve non esiste – spiega Sciapichetti -, perché quelle aree ricadono in pieno nel sito inquinato di interesse regionale del Basso bacino del Chienti, quindi non potrebbero essere utilizzate a causa dei costi esorbitanti della bonifica che ricadrebbero non sullo Stato ma sulla Regione e i Comuni interessati. L’area del Basso bacino del Chienti nel 2015 fu oggetto di attenzione anche della Commissione parlamentare d’inchiesta e comprende parte dei comuni di Morrovalle, Montecosaro, Civitanova e Porto Sant’Elpidio per un totale di oltre 26 km quadrati. Per la precisione, quattro delle ipotetiche aree su cui l’ospedale dovrebbe sorgere (di cui una sconfinante nel comune di Morrovalle) sono interessate da inquinamento delle falde con un indice di contaminazione compreso tra 1 e 20 – prosegue l’assessore con i dati dell’Arpam alla mano -, mentre due altre aree (ma molto più piccole) risultano essere esenti da contaminazione sia per i terreni sia per le acque di falda ma sarebbero inedificabili perché a rischio esondazione in quanto a ridosso del fiume Chienti. Continuare quindi a parlare di Montecosaro chiedendo la convocazione della conferenza dei sindaci per ridiscutere la localizzazione del nuovo ospedale non ha senso e mi stupisce il fatto che anche amministratori di “ lungo corso” non sapessero o avessero fatto finta di non sapere». Sciapichetti ricorda poi che per l’area della Pieve, dove sono stati trovati inquinanti, «prima di esprimere giudizi affrettati è necessario attendere i dati ufficiali». E conclude: «Resto convinto che La Pieve rappresenti la migliore localizzazione per il nuovo ospedale provinciale in considerazione della sua baricentricità e prossimità all’uscita del nuovo svincolo della superstrada di Campugiano (la cui realizzazione dovrebbe essere non lontana). Inoltre, la zona individuata è sufficientemente ampia (circa 15 ettari, ndr) da permettere eventualmente l’individuazione di altri appezzamenti di terreno oltre a quelli individuati e sottoposti ad analisi di idoneità».
Ospedale unico alla Pieve, Carancini svela i dati: «Nessun inquinante nel resto dell’area»
Ospedale unico, summit sulla costa: «Si riconvochi la Conferenza dei sindaci»
Commenti disabilitati per questo articolo
Stavolta ha ragione Sciapichetti. La mancata bonifica del basso bacino del chienti è questione annosa di cui si occupò per anni l’ allora presidente della Provincia Silenzi, oggi fra i maggiorenti della soluzione Montecosaro tanto da far muovere anche Ciarapica . Ma mentre silenzi non poteva non avere memoria della mancata bonifica e quindi avrebbe tranquillamente fatto credere di poter costruire praticamente su Cernobyl, mi stupisco dei politici, anche di lungo corso come dice Sciapichetti, che si sono fatti ingannare da una fata morgana .
Per Sciapichetti l’area di Montecosaro non esiste per fare l’ospedale unico provinciale nella pianura del basso bacino del Chienti perché inquinata? Soluzione semplice ed economica: dato che l’attuale ospedale di Civitanova Marche dista appena 6 km da Montecosaro, dato che si trova in collina e quindi zona assolutamente non inquinata, dato che attorno è aperta campagna e quindi con possibilità di ampliamento senza alcun problema, perché non progettarlo in questo esistente ??? Altre fondamentali ragioni: Civitanova è il centro nevralgico più importante della regione in fatto di infrastrutture, il casello autostradale A/14 è quello più utilizzato, la superstrada permette di raggiungere anche agli utenti dell ‘interno in pochi minuti in più rispetto alla localizzazione della Pieve molto inquinata seppur parzialmente con spese inutili di cui Civitanova non necessita, ripeto, essendo in collina, esiste un’ala dell’ospedale vuota mai utilizzata seppur costata 9/10 milioni di euro, un bacino di popolazione molto ampio considerati sia i residenti dei comuni vicini che i cittadini di passaggio!!!
La proposta di realizzare l’Ospedale a Montecosaro Scalo nell’area di proprietà dell’Ausr. è “vecchia” di un anno. E’ strano che la vicenda dell’area inquinata venga “ufficializzata” ora come un Coniglio che esce dal Cilindro.C’è poi una questione di merito:acquistare e bonificare anche solo parzialmente un’area non pubblica che ovviamente ha un costo importante come se fosse un fatto di ordinaria amministrazione mentre invece bonificare un’area pubblica che la Regione Marche dovrebbe bonificare in un’area fortemente atrofizzata che ha pagato e paga un alto prezzo in termini finanziari e molto probabilmente un prezzo in termini di rischio ambientale e sanitario diventa stante gli annosi ritardi prima delle stato e da anni della Regione Marche che ne ha competenza diventa ,senza quantificarne i costi, di bonifica dell’area di Montecosaro Scalo quasi un tabù tanto che bisognerebbe metterci sopra una pietra tombale. E’ disarmante la considerazione dell’assessore all’ambiente della Regione Marche.Facciamo solo presente che una Bonifica di un’area pubblica in zona atrofizzata è anche un risarcimento di carattere sociale del danno subito,dei rischi sanitari mai quantificati ai danni di immagine e materiali arrecati ai Comuni al bene pubblico come l’acqua. Se la scelta di realizzare il maxi ospedale alla Pieve è una scelta politica lo si dica e non si scomodino le politiche ambientali che sono state nonostante la gravità inesistenti,
Armageddon!!! La risposta di Silenzi sarà tremenda: si spaccherà la terra si alzerà il mare e si inabisseranno i venti. Difficile dire al momento quale sarà e se le accuse dello Sciabichetti sono vere, la scusa che troverà. Di certo, per il momento, è che fanno parte della stessa compagine politica e potrebbero annientare l’antico detto: ” Cane non mangia cane”. Cosicché considerata anche la Pieve, in un colpo solo Sciabichetti si è intanto mangiata mezza provincia, con l’aggiunta dei nuovi siti. Quindi per quanto lui ne dica, per adesso si aggrava il ritrovamento del baricentro, che smarrito alla Pieve va ricercato in altro loco. Dopo la Pieve, andando verso nord, troviamo colline e poi montagne e qui, con buona pace per chi vedeva il baricentro a Muccia o a Camerino la costruzione del fantomatico ospedale unico e per il terreno che ricorderebbe le montagne russe e come centro che bisogna ammettere comincia ad essere piuttosto spostato verso il limite estremo provinciale. Quindi per salvare capre e cavoli, o si asfalta nel senso di togliere la montagna o si cambia la concezione di centro visto non come qualcosa dal cui punto partono raggi tutti uguali, praticamente come la ruota di una bicicletta e quindi si cominci a considerare il pneumatico come uno dei cerchi concentrici da cui disegnare una bisettrice che riconduca alla base. Sarebbe come trovare il baricentro al noto disegno della bandiera delle Olimpiadi. Oppure si scavalca, come vorrebbero a Portorecanati, Chiarino, lo stesso Recanati, San Severino ecc. e si comincia a sondare la valle del Potenza che con il tracciato Lauretano verrebbe anche fornito delle famose infrastrutture che ne potenzierebbero sicuramente l’aspetto sotto il profilo turistico. Politicamente ci potrebbero essere degli ulteriori tentennamenti da parte di Ceriscioli, che già cominciava a sbandare sulla locazione e che non avvertito per tempo da Sciabbichetti, rischia pure di fare una figuraccia,pardon, un’altra delle sue. Naturalmente il fatto che Sciabbichetti, non ne sono certo, ma dovrebbe avere a Macerata il suo seguito elettorale nonché interessi di altra natura, è naturale che spinga per La Pieve divenuta alfine salubre e luogo irrinunciabile per dare seguito al dibattito a cui si aggiungeranno le invettive di Silenzi. Ho l’impressione che se non si abbandona l’idea di quest’ospedale, si finirà di toccare interessi che era meglio non ” mintuare “.
Mezzi di distrazione di massa! Bonificare l’area di Montecosaro sarebbe auspicabile perchè di proprietà pubblica! Comunque è molto meglio un nuovo piano sanitario con il potenziamento degli ospedali esistenti comprensivo dell’abbattimento delle liste d’attesa. le ultime ricerche ci dicono che le spese sanitarie spesso sono superflue o non vengono spese veramente. Nelle Marche del nord esiste il patto dei 13 sindaci, quelli della costa e dell’interno dovrebbero, a nostro avviso, aderire
Per i casi di malasanità futuri scrivete a civitasvolta@gmail.com
La sede ideale per Realizzare il nuovo Ospedale Provinciale e per valorizzare entrambE le vallate di questa Provincia e’ e resta il Centro Fiere di Villa Potenza (tra l’altro area pubblica) rafforzato dal collegamento intervallivo Villa Potenza – superstrada Statale 77 come previsto nel programma QUADRILATERO. Ricordo inoltre che dopo il sito de La Pieve al secondo posto secondo l’Algoritmo Cerescioli votato da tutti i SINDACI c’era proprio Villa Potenza!!