Il taglio del nastro
di Marco Cencioni
(foto di Fabio Falcioni)
Un paese intero, provato dal sisma ma in piedi, fiero e unito, ha vissuto una giornata che resterà indimenticabile. A Sarnano oggi era festa, come non accadeva da tempo. I sorrisi di tutti, la gioia negli occhi e l’inaugurazione di una scuola nuova, il taglio del nastro di un nuovo inizio.
Maria Grazia Cucinotta
Una folla si è accalcata in largo Crivelli, vogliosa di abbracciare e ringraziare coloro i quali l’hanno reso possibile. E curiosa di vedere da vicino personaggi del mondo dello spettacolo, come la bellissima Maria Grazia Cucinotta, l’eterno Renato Zero, la duchessa Sarah Ferguson e l’istrionico deejay Ringo, ai quali strappare un selfie e tributare lunghi applausi. Andrea Bocelli e Renzo Rosso, le loro fondazioni, su tutti: hanno fatto un capolavoro. Ogni volta che parlano è un tripudio. Perché la gente ricorda quella promessa, poi mantenuta in 150 giorni. Realizzare un edificio all’avanguardia, studiato nei minimi particolari, bello e funzionale, antisismico e risparmio energetico. Non solo una scuola, la media Giacomo Leopardi, ma anche un vero e proprio punto di incontro per la comunità, polifunzionale, donato chiavi in mano ad un paese che dopo il terremoto ha dovuto rinunciare ad uno dei suoi luoghi più importanti. E che ora può vivere un vero gioiello. Un regalo scartato con emozione, sulle note di “Con te partirò” cantata da Bocelli assieme a Renato Zero, in duetto improvvisato ma profondo, commovente.
Renzo Rosso e Andrea Bocelli
Andrea e Renzo, il tenore d’Italia e l’imprenditore titolare della Diesel, che il sindaco Franco Ceregioli ringrazia semplicemente chiamandoli per nome, «non hanno regalato solo una scuola – sottolinea il primo cittadino – ma hanno regalato una speranza ai ragazzi». Sono l’emblema della forza dell’unione d’intenti. Dell’eccellenza italiana e del valore di fare del bene senza pretendere nulla in cambio, per il solo piacere di aiutare. «Questa volta le parole sono state precedute dai fatti – ha detto Andrea Bocelli -. Vorrei idealmente condividere questo risultato con chi oggi non c’è più e sarebbe stato contento di vivere questo giorno con noi. Non vorrei più sentirmi dire grazie. Nel corso di questi mesi – sottolinea – con i vostri doni, eravate quasi riusciti a farmi credere che io e Renzo vi avessimo fatto un regalo. Ma arrivando qui, con la vostra accoglienza, che mi è sembrata come un abbraccio fortissimo, mi sono accorto che io e Renzo il dono lo abbiamo ricevuto. E di questo diciamo grazie a voi». Il concetto espresso da Bocelli e la «incredibile e calorosa accoglienza» vengono ripresi anche da Renzo Rosso: « Ho voluto fortemente questo progetto perché credo nei giovani, che vedono le cose per come dovrebbero essere. La fondazione “Only The Brave” ha dei principi, pratici. Odio la burocrazia e il clientelismo e grazie all’unione con Andrea, un vero colpo di fulmine, è nata questa idea, di cui mi sono occupato personalmente per la parte creativa e architettonica. Mi sono sbizzarrito perché le cose brutte non sono mai stato capace di farle e penso che il risultato lo vedete da soli – evidenzia l’imprenditore – E’ una scuola unica, non solo per la sua funzionalità: mi piace il gusto del bello, che è energia. Il messaggio è semplice ed è rivolto a tutti coloro che possono fare qualcosa: uniamoci, il mondo ha bisogno di persone positive. Ed è bello da privato dare aiuto al pubblico, che a volte ha le mani legate».
Bocelli col sindaco Ceregioli
Assente a causa di un periodo particolarmente denso di impegni istituzionali, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato una lettera nella quale esprime tutto «il suo apprezzamento per la realizzazione del progetto, esempio di virtuosa sinergia tra imprenditoria illuminata, istituzioni, e una comunità solidale non sono italiana». Diversi i rappresentanti istituzionali presenti a Sarnano, tra cui il presidente della Regione Luca Ceriscioli e il commissario per la ricostruzione Paola De Micheli. «Rosso e Bocelli – ha commentato il governatore rappresentano in maniera eccellente il Paese, e oggi fanno fare un passo in avanti ad una comunità nel nome della loro generosità». Un messaggio di speranza quello del commissario alla Ricostruzione Paola De Micheli. «Non nascondo una grandissima emozione – ha aggiunto – voglio esprimere la gratitudine delle istituzioni. Noi ce la possiamo fare se restiamo uniti è se le istituzioni vengono viste come una parte della comunità».
Il duetto Bocelli-Renato Zero
In tanti hanno contribuito al progetto, tutti presenti oggi e ringraziati sul palco con una cornice realizzata dagli alunni. L’aula magna è stata realizzata grazie al contributo di Fondazione Mediolanum Onlus; la biblioteca, grazie all’Osservatorio Giovani Editori; l’aula scienze, grazie all’Associazione Nazionale Seniores Enel; l’aula musica, grazie alla Siae. Ma hanno contribuito anche Abb, associazione nazionale Seniores, Anthony Scaramucci, Artigiana Elettrika, Brian Gold and Family, Carlo Clavarino, Comune Di Forte Dei Marmi, Coni, DeAgostini, Denis Vigo, Diesel, Enel, Eko Music Group, Famiglia Donato Ammaturo, Famiglia Luciani, Fbt Elettronica, Fondazione Marche, Fondazione Villa Bertelli, Gabriele e Arianna Andreucci, Giunti Editore, Gruppo Giardini Pistoia, Guardia di Finanza- Sezione di Firenze, iGuzzini, Keep Memory Alive Foundation, Know How Solidale Org, Le Club – Piacenza, Massimo Rebecchi, Metano Jesi, Mondadori, Patrizia e Roberto Moroso, Perini Navi – Viareggio, Petra Nemcova, Roberto Tordelli, Schnell, Subissati, Vesmaco, Videoworks. E anche la Rainbow di Iginio Straffi che, originario di Gualdo, conosce bene Sarnano. «Nel ringraziare tutti spero che ci saranno tante altre iniziative come questa – ha detto – E’ sempre dai privati che nascono le cose migliori». Prima del taglio del nastro, alla presenza dell’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, Andrea Bocelli ha cantato l’inno d’Italia accompagnato dalla banda di Sarnano e poi, il tenore ha chiamato Renato Zero sul palco, per un duetto inedito sulle note della celebre “Con Te Partirò” che ha commosso la folla. E così, sulle ali della musica e dell’emozione, inizia il giro nella nuova scuola.
La nuova scuola di Sarnano è composta da sei aule, tre laboratori, un’aula magna, una biblioteca, una sala insegnanti. La superficie è di quasi mille metri quadrati. Al centro dell’edificio si trova una corte, circondata da ampie vetrate sui quattro lati. Il volume delle aule è volutamente chiuso verso l’esterno, mentre all’interno è completamente aperto e vetrato verso il giardino, al centro del quale un grande albero simboleggia la rinascita della comunità che vi si raccoglie attorno. Un chiostro gira tutto intorno al giardino contribuendo a creare un senso di sicurezza e di appartenenza. Non si tratta di semplici corridoi: sono spazi ampi, concepiti per diventare aree di condivisione, da utilizzare per lezioni informali o lavori di gruppo, per leggere testi prelevati dalla biblioteca o semplicemente per socializzare. La struttura è interamente realizzata con elementi prefabbricati in legno. La tecnologia “Platform Frame”, utilizzata nella costruzione, garantisce il più alto grado di resistenza disponibile alle scosse sismiche e certifica la scuola in classe IV, tra gli edifici “con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità”. La costruzione in legno, unita al riscaldamento a pavimento, all’impianto fotovoltaico e solare termico, alle unità di rinnovo dell’aria a recupero di calore, ai sistemi in pompa di calore, garantisce i più alti standard di comfort e di risparmio energetico. La piazza di ingresso alla scuola è interamente pavimentata in blocchetti di cemento, circondata da sedute, gradinate e da un basso muro di mattoni faccia a vista.
La nuova scuola
A tutti gli effetti uno spazio pubblico a disposizione della città per eventi, manifestazioni, teatro e cinema all’aperto. Attrezzata con un maxi schermo multimediale e con cinquanta poltrone posizionate a semicerchio, l’aula magna è concepita come luogo di incontro e confronto per gli studenti e per il personale docente, ma potrà accogliere ulteriori attività a beneficio delle famiglie e della comunità stessa. L’aula scienze è dotata di microscopi, banchi lavaggio, kit di introduzione alla biologia ed alla chimica: un vero e proprio laboratorio dove sperimentare, conoscere, approfondire. L’aula musica, oltre all’utilizzo didattico, svolgerà la funzione di piccolo studio di registrazione accessibile anche ai musicisti dell’area. Attrezzata con un impianto audio all’avanguardia collegabile con sistema di registrazione, è stata donata completa di strumenti musicali, messi a disposizione della comunità. La palestra ha grandi vetrate sul lato della piazza di ingresso, attraverso le quali si può vedere il campo di gioco dall’alto in tutta la sua lunghezza. Il tetto è interamente coperto da pannelli fotovoltaici che forniscono l’energia necessaria a tutti gli impianti della scuola. Alla palestra si può accedere anche dall’esterno della scuola, consentendo un utilizzo dello spazio e degli spogliatoi anche per attività pomeridiane scollegate dalla normale attività didattica.
(aggiornato alle 19,20)
Sarah Ferguson
Nuova scuola a Sarnano: al taglio del nastro Andrea Bocelli, Renato Zero, Cucinotta e Sarah Ferguson
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Che bella festa che splendida scuola media che bella comunità. Complimenti al sindaco Franco Ceregioli. Framcamente non capisco la presenza della De Micheli, visto che la scuola è stata progettata costruita e donata dai privati. Avvertite la Signora De Micheli che la sua presenza sarebbe invece d’ uopo a Macerata, dove le nuove scuole medie devono essere fatte alle Casermette e dove gia’ diversi slittamenti sulla data della consegna si sono già succeduti ( veramente non sono nemmeno iniziati i lavori: attendiamo per maggio). Impari, la De Micheli, il suo lavoro dai privati, se riesce, poi ci faccia la cortesia di mantenere la parola data su Macerata.
Ma quando avete queste sfortune vicine, perché non gridate loro un po’ del disappunto per aver gestito in maniera più catastrofica del terremoto l’evento sismico con il loro sciame di orrori burocratici e non è che se il preludio, del resto ancora in esecuzione sarà in linea con la ricostruzione leggera, quando si aprirà il sipario per il primo atto, annaremo proprio bene. Bella la frase dove siamo noi che dobbiamo vedere le istituzioni e siamo sempre nell’ambito del post terremoto, che dobbiamo vederle come parte della comunità. Ehh povera comunità in che mani stai e ancora chiacchiera chiacchiera e chiacchiera, almeno la benzina se la paga?