Prosegue il botta e risposta tra il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e il Pd (leggi).
«Finalmente rivediamo il Pezzanesi che tutti conosciamo – attaccano i democrat” – Il ruolo di uomo delle istituzioni proprio non gli si addice. Altro che sindaco del terremoto cui la campagna elettorale non importa perché troppo preso a risolvere i problemi dei suoi concittadini. Pezzanesi ha gettato la maschera e la faccia che mostra è sempre la stessa: quella dell’autocrate collerico e vendicativo».
Il Pd affonda il sindaco: «Il Partito Democratico, si sa, lo ha in questi ultimi mesi aiutato su diversi temi. Vedi l’immediata riapertura dei più importanti servizi ospedalieri, il campus scolastico, lo stesso reperimento dei fondi per la realizzazione del ponte dell’Addolorata. Si trattava infatti di obiettivi fondamentali per la città che nessuna forza politica responsabile poteva sottrarsi dal contribuire a realizzare.
Ma è bastato che, passata l’emergenza, il Pd tornasse a pieno titolo al suo ruolo di partito di opposizione, per essere da Pezzanesi attaccato violentemente sulla stampa. Al sindaco non è piaciuto essere sbugiardato sulle 80 opere che sui manifesti elettorali si vanta di aver realizzato. Ma soprattutto non gli è piaciuto gli fossero ricordate le promesse non mantenute».
«La verità è che Pezzanesi non ha scuse, per nessuno dei suoi plateali suoi fallimenti» insiste il segretario comunale Anna Quercetti passando in rassegna mancato completamento della strada a quattro corsie in contrada Pace, l’abbattimento dell’asilo Green, «recentemente ristrutturato, con la scusa che non fosse antisismico (quando neanche una crepa ha poi avuto dal terremoto) per far spazio ad un ennesimo supermercato con tanto di ampio parcheggio al posto del parco (unico polmone verde del quartiere). Vedi un piano parcheggi che addirittura triplicava quelli a pagamento e ne cedeva la gestione per 25 anni ad un privato, quando chiunque capisce che questo sarebbe stata la pietra tombale del già disastrato centro storico e dei suoi esercizi commerciali».
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