Archiviazione Civita Park,
ecco cosa c’è nelle carte
“Perchè Vince Civitanova non risponde?”

INCHIESTA - Il vicesindaco Giulio Silenzi all'attacco: "Non avendo gradito la conclusione dell'indagine, i raffinati giuristi destrorsi hanno cominciato a sfornare interventi strampalati e assurdi contro chi li ha indagati per andare in soccorso del loro candidato sindaco Ciarapica, quello che aveva detto di rinunciare alla prescrizione e che poi invece l'ha presa"

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Giulio Silenzi, vicesindaco di Civitanova

 

di Laura Boccanera

«Vince Civitanova mette “sotto inchiesta” la Procura di Macerata ma nessuno ancora spiega perchè gli ex amministratori si sono avvalsi della facoltà di non rispondere». Il vicesindaco Giulio Silenzi incalza il centrodestra e torna a chiedere le motivazioni della rinuncia alla prescrizione da parte degli indagati. Dopo la pubblicazione di manifesti da parte della giunta in cui si ribadisce l’archiviazione delle indagini, Silenzi torna a chiedere di fare chiarezza e dare risposte a Fabrizio Ciarapica e alla sua lista. «Non avendo gradito la conclusione dell’indagine sulla Civita Park, i raffinati giuristi destrorsi hanno cominciato a sfornare interventi strampalati e assurdi contro chi li ha indagati per andare in soccorso del loro candidato sindaco Ciarapica, quello che aveva detto di rinunciare alla prescrizione e che poi l’ha invece presa, eccome se l’ha presa. Ecco allora ricostruzioni, l’ultima a firma di Troiani, molto fantasiose sulla vicenda Civita Park con il paradossale tentativo di addossare anche responsabilità alla Procura. Adesso tutti coraggiosi, tutti cuor di leone da tastiera con gli inquirenti. Ma, quando è stato il momento di parlare davanti ai magistrati, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, tutti nessuno escluso. E ancora non spiegano perché. Da pubblici amministratori hanno il dovere di spiegare pubblicamente ai civitanovesi una tale, incomprensibile, decisione».

La richiesta di archiviazione infatti è divisa in due parti. Nella prima si parla degli attuali amministratori e si archivia il procedimento in quanto: «non è stata raggiunta la prova circa il fatto che ognuno degli indagati abbia acquisito un proprio vantaggio economico ingiusto dall’adozione della delibera di giunta, peraltro non vi è motivo per escludere che gli indagati abbiano agito in buona fede reputando di adottare decisioni conformi all’interesse pubblico come da loro sostenuto nel corso degli interrogatori….in sostanza non è sostenibile in dibattimento che gli indagati abbiano agito non per tutelare l’interesse pubblico dell’ente locale da loro rappresentato, bensì e fondamentalmente gli interessi economici della Civita Park. Obiettivamente l’illegittima situazione contrattuale posta in essere dagli amministratori comunali che hanno sottoscritto l’originaria convenzione nel 2007 ha condizionato le scelte degli amministratori insediatesi dopo il 2010». Nella seconda parte ci si concentra sulla posizione degli amministratori in carica dal 2007 al 2010 e la Procura scrive: «poichè a carico degli indagati in questione sussistevano elementi indiziari circa la sussistenza a loro carico del reato (si elencano i capi di imputazione per abuso d’ufficio in concorso) si è proceduto a delegare l’espletamento di interrogatorio già quando le contestazioni in questione erano ormai prescritte. Tutti gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e nella circostanza non hanno rinunciato espressamente alla prescrizione nonostante l’avviso specifico in proposito riportato nell’informazione di garanzia. In tale contesto di fatto mancando la prova evidente dell’applicabilità dell’articolo 129 comma 2 non desumibile dagli atti, che invece attestano la palese violazione compiuta dagli indagati in questione, di cui all’allegato 2 della normativa in materia di appalti pubblici circa la necessità di espletamento di procedura di gara ad evidenza pubblica in relazione ai lavori attribuiti invece direttamente a Civita Park, si chiede nei confronti dei suddetti l’archiviazione del procedimento perchè i reati loro ascritti sono estinti per intervenuta prescrizione, maturata per vero, ancor prima che lo scrivente potesse disporre l’interrogatorio dei prevenuti all’esito delle complesse indagini espletate dalla Guardia di Finanza il cui esito è pervenuto il 17.02.2016».

 

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