di Andrea Busiello
“Ho deciso di lasciare la Maceratese da tempo, precisamente a dicembre. Decisione sofferta e dovuta a visioni diverse rispetto alla società sull’andamento delle cose sotto l’aspetto tecnico e organizzativo“. E’ il direttore sportivo della Maceratese Giulio Spadoni a spiegare l’addio alla società biancorossa (leggi la notizia). “Troppe volte ho dovuto subire le esternazioni di insoddisfazione della presidentessa nei confronti miei e di mister Bucchi – dice Spadoni – Prima del mercato di gennaio la Tardella mi ha detto che in quel frangente mi sarei giocato il mio futuro. Da secondi in classifica mi sarei aspettato una gratificazione umana per quanto fatto fino a quel momento anziché sentirmi in discussione. Nel massimo rispetto dei ruoli e dei progetti societari ho così deciso di farmi da parte e nella gara di Pontedera ho comunicato alla presidente e all’amministratore delegato la mia volontà di lasciare la società a fine stagione, alla scadenza del mio contratto annuale“.
Spadoni si focalizza sulle richieste alla presidentessa Tardella: “In estate avevo chiesto due cose per fare il salto di qualità: autonomia tecnica e crescita organizzativa della società. Sulla prima posso dire che la società ha rispettato in pieno questa mia volontà, ho potuto scegliere l’allenatore e insieme a lui dare vita al progetto tecnico. Invece la crescita organizzativa ha segnato qualche passaggio a vuoto. Ci sono state difficoltà di varia natura dall’aspetto medico a quello logistico che io, la squadra e lo staff abbiamo sopportato senza creare troppi disagi alla società. Capisco che passare dall’Eccellenza alla Lega Pro in pochi anni comporta una crescita a livello organizzativo che non è andata di pari passo con quella tecnica”.
Come vivrà questi mesi da qui a fine campionato? “La mia scelta di andare via non incide minimamente con le mie motivazioni, condivise da staff e squadra, che sono quelle di arrivare più in alto possibile facendo diventare questa stagione ancora di più straordinaria”.
Mister Bucchi cosa farà adesso? “L’ho voluto fortemente io alla Maceratese, lui ha un contratto biennale. Farà le sue scelte nel momento opportuno”.
E il suo futuro? “Fino al 30 giugno penserò solo alla Maceratese. Poi cominceremo a guardarci intorno. Qualche società mi ha cercato per delle chiacchierate ma per ora non c’è niente di concreto”. Da domani (martedì) i biancorossi riprenderanno la preparazione in vista del match di domenica a Ferrara, in casa della Spal capolista.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Da tifoso, per il bene della squadra che si trova ad affrontare da qui alla fine del campionato partite cruciali per l’accesso e lo svolgimento dei playoff, avrei preferito che questo Spadoni avesse comunicato all’esterno questa sua decisione….in questa maniera ha dimostrato scarsa professionalità e rispetto per la società che lo stipendia….
Speriamo che questa “leggerezza” nn di ripercuota sulla squadra…
Precisazione doverosa ” NON avesse comunicato all’esterno”….
Lo sapevo,impossibile convivere……..
Ognuno è libero di fare le sue scelte professionali, ma bisogna farle nei momenti e nei modi giusti.
Spadoni mi ha profondamente deluso perchè non era questo il momento di fare questo annuncio ed ha dimostrato mancanza di professionalità!
complimenti a Giulio per il lavoro fatto e per aver resistito un anno un mezzo alla presidenza attuale,non ha praticamente sbagliato un acquisto,il budget era basso per puntare ad una posizione diversa dalla salvezza,ma lui con la sua esperienza ha tirato su una squadra da primi 3/4 posti che sta facendo un campionato storico,insieme a bucchi sempre scelto da lui.
Gli acquisti di gennaio,anche qua con un budget praticamente nullo,sono stati buoni perchè hanno messo una toppa in ogni ruolo scoperto ed in piu’ è stato messo sotto contratto colombi che sta facendo la differenza ed ha soli 21 anni.
Ovviamente ingiustificabile criticare chi ha fatto questa squadra,come era ingiustificabile il licenziamento di chi ha fatto la squadra che ha stravinto lo scorso campionato,ma ormai di cosa ci si meraviglia? niente di nuovo sul fronte occidentale….
Non è perchè mi voglio fare i fatti vostri, voglio però dire che i panni sporchi si lavano in casa, se uno come Spadoni (che non è nato ieri…) ha rilasciato questa intervista è perchè vuole colpire qualcuno in maniera plateale e creare scompiglio nell’ambiente in un momento che invece dovrebbe essere di esaltazione per il bel campionato che state disputando e per i possibili obiettivi di fine stagione.
E poi mi sembra giusto sentire anche la versione della controparte.
Spadoni ha i risultati che parlano per lui,quindi si può solo ringraziarlo.Chi perde l’occasione per tacere e fare bella figura è proprio la Tardella.800 tifosi non coprono le spese!?! e mica glielo ha chiesto nessuno di fare la Presidentessa(pe canta ce vò la voce);e ambisce senza ritegno alla serie B dove i costi verrebbero decuplicati e senza uno stadio,forse sarebbe meglio retrocedere e fare quelle belle scampagnate a Recanati,Civitanova,Matelica…………
Non si può discutere l’ottimo lavoro di Spadoni al quale auguro le migliore fortune, ma, pur non entrando nel merito della questione, mi domando come mai questa storia è venuta fuori solo adesso, con una strana tempistica, in un momento topico della stagione, in cui ci sarebbe stato bisogno della massima compattezza tra Dirigenza, squadra e tifosi, alla vigilia del match con la Spal e con l’Ancona che sta tenendo duro in classifica. Confido che ciò non influenzi negativamente lo staff tecnico e la squadra.
@ Poloni
Il sig. dotto Poloni sa che in serie B ogni società ha un contributo federale di 4/5 milioni l’anno?
Senza la sig.ra Tardella staremmo a fare le scampagnate che ha fatto quest’anno la Civitanovese.
Non fissiamoci sui 800 paganti di Domenica, come media è la settima società.
Spadoni va ringraziato ma non si è assolutamente dimostrato una persona professionale.
Chi dobbiamo veramente ringraziare è la presidentessa!!!
Caro Valentini da dotto che lei è,saprà che nonostante i contributi federali tra serie A e B le società che non sono in defiicit si contano sulle dita di una mano e dovrebbero essere i presidenti a ripianarli.Se la Tardella se la sente di fare questi esborsi ben venga altrimenti non trovi sempre occasioni per lamentarsi con chi non va allo stadio perchè sicuramente ha qualcosa di meglio da fare.Se ci si lamenta oggi,quando si salirà di categoria(come da Maceratese mi auguro fortemente) e si dovrà migrare altrove,quante persone crede seguiranno la Rata?I presidenti si ringraziano a fine lavoro,non sulla base dei risultati tecnici(quelli li addebito a DS,Mister e giocatori) ma su quello che lasciano alla società con la speranza che come al solito non siano debiti e fallimenti come in passato visto che la Maceratese non ha più neanche Palazzo de Vico per far fronte a scenari simili.Se posso permettermi di evidenziare due difetti alla Tardella direi la sua poca propensione a “socializzare”che allontana ogni altro possibile partnerariato e non aver ancora colmato l’atavica carenza societaria di avere un fiorente settore giovanile vera fonte di futuro.
Ah certo che di gente in attesa delle scampagnate della Rata a Recanati, Civitanova, Matelica e non solo, troppa c’è n’è. Si può dire che la mancanza della maceratese in più caratteristici ambienti si fa sentire e magari ci possiamo dividere debiti e fallimenti vari. Come si dice, mal comune mezzo gaudio. Su un posto a tavola sempre libero in provincia, la maceratese può sempre contare, al massimo si andrà tutti quanti a pranzare alla Caritas. Purtroppo mi risulta che alla Caritas non si ceni, per tanto se si riuscisse a mettere da parte qualche cosa, che sarà anche piuttosto improbabile, però i tempi che corrono sono quelli che sono e se non ci si aiuta tra di noi, relegati nelle serie minori, chi vuoi che ci aiuti. Però leggere che anche la maceratese ha attraversato tempi bui tra debiti, sfacciati creditori, pendenze rateali, antipatiche ingiunzioni, strette creditizie e rifiuti di appannaggio, non può che addolorare. Eh signora mia, dove andremo a finire con queste congiunture economiche avverse?
Preg.mo Spadoni ,
non vorrei che Lei avesse compreso male quando la Dr.ssa Tardella Le ha detto quelle parole Per me non c’e’ niente di male e le avrei considerate piuttosto come una raccomandazione a far bene l’esame di riparazione. E’ assolutamente normale questo modo di dire e sono certo che anche Lei ricordera’ che i professori lo usavano specialmente negli esami di riparazione invitando gli studenti a fare attenzione perche – se sbagliiavano – si potevano giocare la promozione .