di Alessandro Trevisani
Sigilli al balneare Fiore di Porto Recanati, uno dei più rinomati del centro storico. Li ha messi stamattina la Guardia di Finanza, su ordine della Procura di Macerata, dopo aver riscontrato diversi, presunti, abusi a livello edilizio e di canoni di concessione non versati. Il ristorante pizzeria e lo stabilimento rimarranno chiusi fino a nuovo ordine, ma già domattina l’avvocato dei gestori chiederà la revoca del sequestro. L’intervento fa parte di una operazione di polizia demaniale condotta dagli uomini della Stazione navale di Ancona, sotto il comando del colonnello Vincenzo Caci: oltre al sequestro di Fiore, che si trova davanti all’hotel Bianchi ed è uno dei balneari più frequentati, sono state colpite da sanzioni amministrative diverse altre strutture, per violazioni delle leggi sui tributi locali. Protesta la titolare di Fiore, Teresa Giri: “Ero indietro di due canoni, è vero, ma ho pagato a maggio e ho portato i bollettini in Comune, e con questo pensavo di essere a posto.
Ma stamattina mi hanno intimato di chiudere anche la spiaggia, e costretta ad accatastare i lettini. Ho chiamato un avvocato, chiederemo la riapertura, e speriamo di avercela in fretta, anche perché già mercoledì ho dei battesimi. Probabilmente sono stata penalizzata dalla caduta della giunta e dalla sostituzione dei responsabili all’ufficio tecnico: per il rinnovo mancava una firma, che non è mai arrivata. Perciò meditiamo di chiedere un risarcimento”. Anche per l’avvocato Ennio Tomassoni di Ancona, è una faccenda burocratica: “I bollettini del 2013 e del 2014 sono stati pagati in ritardo – racconta –, versando anche la sanzione amministrativa, ma alla Finanza non risultavano. Domattina saremo in tribunale a Macerata, dove contiamo di chiarire la questione”. Sulla questione interviene anche il presidente dell’Abat Claudio Pini: “Purtroppo il mancato pagamento di 2 anni consecutivi comporta il ritiro della concessione.
Ed è vero che dal 2013 tutte le concessioni sono state rinnovate in automatico fino al 2020, ma per godere di questo fatto bisognava pagare quell’anno. Va anche detto, però, che ci sono casi oggettivi in cui non è facile pagare: alcuni stabilimenti hanno subito aumenti del canone del 5mila per cento”. Da quanto emerge, tuttavia, oltre al debito demaniale, che alla Finanza risulta non estinto, fino al 2013 sono state eseguite delle “novazioni” non autorizzate del locale, tra cui la chiusura in pianta stabile di una struttura nata come gazebo, che ha comportato un aumento di volumetria, e la creazione di un locale dove vengono stoccati i rifiuti in modo provvisorio: da qui, oltre ai mancati pagamenti, la contestazione dell’occupazione abusiva, in mancanza dei titoli concessori urbanistici, doganali e ambientali, dato che l’area, trovandosi a ridosso del mare, è sottoposta a vincolo paesaggistico. Vista la decisione di fare ricorso da parte della titolare, toccherà poi al giudice decidere per un’eventuale riapertura, magari parziale, dello stabilimento, che è l’obiettivo minimo cui puntano i gestori.
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È il locale più carino e più attivo del lungomare. Oltre che per la gestione, è un danno per l’immagine del paese in piena stagione turistica.
@tramannoni
Concordo con te e speriamo che la questione venga chiarita in fretta….
Io non voglio entrare nel merito ma penso che i controlli si potevano fare a aprile o a settembre per evitare che tanta gente perdesse il lavoro…
O prima, o dopo. Intanto, se il danno è comunque fatto, fai guadagnare i dipendenti, poi metti i sigilli e chiedi di sanare la situazione e di pagare la multa (che, dopo il guadagno estivo, sarà più facile pagare).
Pagare nei tempi giusti no?O si spera sempre in qualche sanatoria che ad altri cittadini non è consentita.
DARE GIUDIZI SE SIE’ PAGATO NEI TEMPI GIUSTI O NO, GIUSTISSIMO MA PER AFFERMARE CERTE COSE BISOGNEREBBE CONOSCERE LA REALTA’ DI COME STANNO EFFETTIVAMENTE LE COSE, SE HANNO PAGATO COME AFFERMATO AVRANO DIRITTO AD UN RISARCIMENTO DANNI PER MANCATO LAVORO, I PESCIOLINI E’ SEMPRE FACILE PRENDERLI QUELLI PIU’ GROSSI DI
INADEMPIENTI A VOLTE O QUASI LA FANNO FRANCA, VEDREMO COME FINIRA’ QUESTA STORIA, CONCORDO CON IL SIG. TRAMANNONI IL DANNO E’ FATTO. SONO CURIOSO VEDERE COME FINIRA’ QUESTA STORIA.
Nell’articolo è specificato anche dalla titolare di aver pagato in ritardo,non sono mie supposizioni.Non facciamo tutti a gara per chi ha rubato di meno,cominciamo nel nostro piccolo a dare il buon esempio.Il concetto”cosi fan tutti”aiuta i delinquenti e non gli onesti.
EVIDENTEMENTE IL GIUDICE HA REPUTATO CHE I CONTI ERANO A POSTO, QUINDI CHI HA TRATTO CONCLUSIONI AFFRETTATE HA SBAGLIATO, UNICO ASPETTO NEGATIVO COME DICHIARA MATTEO FLAMINI HANNO AVUTO DELLE PERDITE, PER MANCATI APPUNTAMENTI GIA’ FISSATI, E BUTTATO MATERIALE CHE SAREBBE SERVITO, CHI HA SBAGLIATO PAGHI ORA, NON TUTTI SONO DISONESTI NON SI PUO’ FARE DI UN ERBA UN FASCIO, FINALMENTE UNA STORIA FINITA BENE.NESSUN DELINQUENTE, MA GENTE CHE LAVORA, POI PUO’ SUCCEDERE DI AVERE MOMENTI NO E LASCIARE INDIETRO DEI PAGAMENTI, L’IMPORTANTE E’ POI PAGARE. AUGURI MATTEO CIAO.
A noi lavoratori,proprio per non farci cadere in tentazione,i soldi delle tasse ce li prendono a monte.Resta il fatto che aver pagato in ritardo ha causato disguidi e cosi come dice il saggio”chi è causa del suo mal pianga se stesso”.Comunque son felice che abbia riaperto perchè volevo fare una bella cena in spiaggia con gli amici,solo che abbiamo dei momenti no anche noi e andrà a finire che la pagheremo a Natale del 2016 tanto mi sembra non ci sia nulla di male.
Se l’estate scorsa non ci sono state analoghe visite ispettive il ‘merito’ di queste va all’attuale amministrazione straordinaria, che non guarda in faccia nessuno e tira dritto.