di Giancarlo Liuti
L’incendio doloso in via Morbiducci di un negozio di generi alimentari africani e l’apposizione del cartello “Immigrati go home” su ciò che restava della vetrina hanno riportato d’attualità, a Macerata, la parola “razzismo”. Già in passato il “go home” era comparso in città contro l’allora ministro dell’integrazione Cécil Kyenge, congolese, cittadina italiana, laureata in medicina alla Cattolica di Milano, specializzata in oculistica in quella di Modena e attualmente parlamentare europea. Tempo fa l’autorevole leghista Roberto Calderoli la definì un “orango”. Poi se ne scusò. Acqua passata? No, quest’acqua ritorna. E stavolta preceduta dalle fiamme. Che il fatto di via Morbiducci sia “razzista” è fuori discussione: quel negozio è gestito da nigeriani ed è frequentato da immigrati dell’Africa Nera, uomini, donne, bambini. A Macerata, sulla spinta di alcune menti “nazi-leghiste”, circola la sensazione che ormai saremmo “assediati” (sic!) da gente di colore e quindi il “go home” non sarebbe razzismo ma legittima difesa contro l’invasore.
L’incendio nel minimarket di via Morbiducci (nel riquadro il cartello con la scritta “Immigrati go home”)
La presenza in città di stranieri si aggira sul 10,5 per cento e i “neri” sono assai meno della metà. Pochini, per un’invasione. Ma la carta d’identità, loro, ce l’hanno stampata sul viso: il colore della pelle. E, allora, “go home!”.
Non è su questo, però, che intendo soffermarmi, quanto invece sul disagio, riportato dalle cronache, di alcuni degli italiani che risiedono negli appartamenti sovrastanti a quel negozio, un disagio – discussioni ad alta voce, cartacce o disdoro sociale? – che proverrebbe proprio dai clienti della gastronomia africana. Mi ci soffermo perché io abito a breve distanza e posso testimoniare qualcosa sul negozio ma anche sulla presenza, lì, a una ventina di metri, di una “sala scommesse”, in regola con la legge ma per sua propria natura non priva di clamori, rabbiose delusioni e momenti di tensione. Tant’è vero che ben prima dell’arrivo, a Macerata, degli immigrati, gli abitanti del palazzo protestarono per i disagi creati loro dalla non sempre tranquilla abitudine (non è forse ritenuta, nei casi estremi , l’anticamera della “ludopatia”, un male affine alla tossicodipendenza?) se non al gioco d’azzardo certamente all’azzardo del gioco. E gli scommettitori – ben prima, ripeto, dell’arrivo degli immigrati – erano italiani e in gran parte lo sono tuttora. Qualcuno, magari, un tantino esagitato.
Adesso sono in corso indagini della procura sull’incendio del negozio africano e sul cartello “immigrati go home” e tutto può saltar fuori, perfino che quello era un covo di seguaci dell’Isis, il Califfato tagliatore di gole. Per il momento, però, posso dire soltanto che uno di loro, una volta, corse verso di me e m’aiutò, sorridendo e senza chiedere nulla, a sorreggermi per essermi storto una caviglia inciampando sull’orlo del marciapiede. E che quando passiamo lì davanti un loro bambino ci saluta con la mano e mia moglie Giovanna va ad accarezzarlo. Persone mitissime, a quanto pare. E non dimentico, comunque, le vecchie e insistite lamentele dei residenti di quel palazzo per la mancanza di rispetto, da parte degli scommettitori, delle norme del galateo. Lamentele che oggi son cambiate di segno e si rivolgono contro i nigeriani senza che nel loro modesto emporio – la sera, fra l’altro, è chiuso – si siano mai verificati episodi meritevoli di indagini giudiziarie o tali da giustificare l’allarme di chi ci abita sopra. Perché, allora, questo mutamento di segno? Non c’entrerà, nel fondo, un pizzico di quel sentimento che va sotto il nome di “xenofobia” – disprezzo per gli stranieri, specie se di pelle scura – e s’imparenta, alla lunga, col vero e proprio “razzismo”?
Ovviamente non mi sogno di dire – e neanche di sospettare – che quelle fiamme e quel cartello siano opera di qualche infuriato habitué della sala scommesse. Ma stiamo attenti al diffondersi, in città, di un certo modo di pensare, magari alimentato dalle conseguenze sociali della crisi economica. Il che, se non ci mettiamo un freno, avvelena il proverbiale e secolare civismo – tolleranza, equilibrio, sobrietà, rispetto della persona – di Macerata e dei maceratesi. Bene ha fatto il sindaco Romano Carancini, cui tocca il diritto e il dovere istituzionale di rappresentare la città, a deprecare quel “go home”. Vero è, intendiamoci, che il flusso migratorio comporta problemi anche di sicurezza, ma dalle cronache quotidiane risulta che i casi più allarmanti provengono quasi esclusivamente da immigrati di etnia europea e non da quelli (congolesi, nigeriani, sudanesi, kenioti) dell’Africa Nera. Ma alla gente basta guardarli in faccia, far di tutta l’erba un fascio (anzi, una faccia) e subito scatta la “xenofobia” che poi finisce per degenerare nel “razzismo”.
A proposito di “civismo”, ritorno dunque a ciò che ho già scritto la settimana scorsa su Cm ricevendone commenti tutti contrari? Sì, ci ritorno. Perché dal mio pur opinabile punto di vista la vicenda di questo incendio e del cartello “go home” m’impone di insistere sull’argomento “civismo”. I commenti? Me li immagino anche stavolta. E serenamente – laicamente – li aspetto. Troppo “buonismo” da parte mia? Sarà. Ma qualcosa di molto peggio sta nel “cattivismo” dello stile alla Salvini e alla “Casa Pound”. Ne va della nostra convivenza civile. Che non è solo di sinistra, né solo di destra, né solo di centro. Ma riguarda tutti. E questa è stata, semmai, l’incolpevole – ripeto, incolpevole – debolezza della manifestazione antirazzista di sinistra svoltasi in piazza della Libertà. Non sarebbe stato più decoroso che l’iniziativa fosse stata promossa, coralmente, dall’intera città? Speranza impossibile, me ne rendo conto, perché nell’Italia di oggi non si riesce a capire che certi valori debbono stare nettamente al di sopra delle pur legittime divisioni di parte politica. L’altra mattina abbiamo guardato, tutti, l’eclissi di sole. Bene. Sarebbe meglio, però, se ogni tanto dessimo, tutti, un’occhiata pure all’eclissi della coesistenza civile e ne traessimo qualche ammonimento.
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Prima di parlare di razzismo aspettiamo la conclusione delle indagini. Potrebbe essere una provocazione, in quanto chiunque, magari una ragazzata, o gli stessi nigeriani, o gente invidiosa, o per uno sgarro. Chiunque avrebbe potuto appiccare l’incendio e metterci un cartello razzista..
Prima di continuare mi autodefinisco un “razzista”, così evito al solito imbecille ignaro di tutto di definiro come tale. Quindi, quanto alla “Kyenge, torna in Congo”, sono pienamente d’accordo. Laggiù, anche nelle zone del Katanga, da dove proviene la Kyenge, c’è bisogno di medici e di oculisti. E prima degli Italiani dovrebbe andarci chi proviene da quelle zone. E’ comprensibile che la Kyenge ha avuto maggiore fortuna e visibilità rimanendo in Italia, al parlamento italiano e al ministero, lasciandoci la proposta di “genitore uno e genitore due” – proposta intelligentissima nell’Italia del pensiero unico, che chi la facesse in Congo si prenderebbe un colpo di “panga” sul cranio. Ed oggi la Kyenge è al parlamento europeo. Dico ciò perché ho conosciuto altri medici africani sud sudanesi che sarebbero potuti rimanere a lavorare in Italia e sono invece partiti per i campi profughi sud sudanesi e per l’interno del Sud Sudan, dove sono morti.
io non sono offeso affatto . ce ne fossero tutti i giorni specie di quelli cinesi , come avvenuto in Indonesia e nelle Filippine, allora si che stapperei una bottiglia di quello buono
Giancarlo Liuti sa che gli rispondo, senza definirmi buonista e tantomeno cattivista, gli rispondo perchè io, in argomento, ho un parere diverso. Innanzitutto,dico chiaramente il mio rispetto per chi lavora, sia esso bianco, nero o giallo. e qui mi unisco alla condanna di quanto e’ avvenuto. Non mi sento un Salvini perchè la mia cultura ripudia l’offesa personale quando e’ gratuita e razzista.
Non voglio essere prolisso e tanto meno litigioso, ma qui voglio porgli due domande:
1) sino a quando potremo sostenere il flusso dei migranti nel nostro paese? E’ pensabile che la migrazione possa durare nei decenni ?
2) alla luce di quanto sta avvenendo, non c’e’ il timore reale che fra tanti migranti ci sia quancuno che voglia attuare la guerra santa agli infedeli? Basta che ce ne sia uno su mille, e ci accorgeremo che sono tanti.
Questi sono i pensieri che in certo senso mi rendono sospettoso; il solo pensare che un giorno noi saremo una minoranza rispetto a loro, direi quasi mi terrorizza.
Non e’ questione di essere buonista o cattivista, e’ il timore che l’accoglienza possa trasformarsi un giorno nella cacciata forzosa di quelli che un tempo fraternamente ospitarono gli antenati emigranti.
Per questo ho l’orgoglio di ripetere, ognuno sta bene a casa sua. Se qualcuno non ci sta bene, deve adoperarsi per poterci stare. Troppo comodo andare a casa d’altri.
Io non mi sento offeso parli per lei e x quei cento in piazza….un po pochini ma per strumentalizzare vanno bene. Roba da cattocomunisti
200 persone ????? Ammappete che risposta……….e quello è un cordone di solidarieta’……..una cordicella
direi 😀
Egregio dott. Liuti, mi consenta alcune piccole considerazioni. Premesso che al momento ancora non si conosce chi e perchè ha appiccato il fuoco al negozio etnico gestito da una nigeriana, di consegurnza iniziare a scatola chiusa a gridare al razzismo mi sembra più una volontà di mettersi in mostra come buonista e solidale. E’ ovvio che nel caso in cui si dimostri che vi sia effettivamente stato un episodio di razzismo certamente va condannato, ma mi domando: come mai nessuno, e mi consenta nemmeno Lei, ha sentito la necessità di scrivere un articolo quando una nigeriana animalescamente ha strappato a morsi un dito ad un controllore degli autobus a Macerata? Il problema della convivenza e dall’assimilazione dell’evoluzione civile della nostra civiltà riguarda sia noi ma in primo luogo chi viene da noi ospitato che credo sia tenuto a rispettare i nostri valori, le nostre regole e soprattutto la nostra civiltà. Allo steso modo, strumentalmente ci si preoccupa di non offedere a casa nostra i mussulmani quando loro, specie nei loro Paesi di origine, e alcuni di noi, sono i primi ad offendere i Cristiani.
Prima di parlare bisognera’ attendere la conclusione delle indagini…poi si potra’ gridare al lupo al lupo.Una sola considerazione dottor Liuti…lei parla del10,5 % di immigrati presenti nella nostra citta’…ovviamente dimentica i tanti …troppi…che non hanno un regolare permesso di soggiorno….e che non lavorano….che come minimo assommano ad un altro 3/4 % ,stima fforse data al ribasso…..ma aldila’ di tutto e del colore della pelle…che quasi 2 persone su dieci degli abitanti maceratesi siano non italiani dovrebbe far riflettere..oppure no??? ci sono zone di Macerata in cui in determinate ore anche pomeridiane…..causa assembramenti e scarsa illuminazione e’ piu’ saggio non circolare…e le assicuro che non parliamo di italiani,,,,,ma per qualc he strano motivo e’ sempre meglio sorvolare su tali argomenti….oppure no?
Non ricordo il “cattivismo” quando Pound venne ricevuto e ospitato a Macerata nel 1960 dalla Giunta monocolore democristiana. L’occasione fu una importante conferenza sulla poesia e la letteratura. Bene hanno fatto i fratelli Ricci a pubblicare quelle foto nel loro recente libro.
perchè non spiegare invece che la politica italiana in primis ha la responsabilità di tutto ciò ? anzichè trovare delle soluzioni giuste dona loro tutto senza freni mentre ai nostri disoccupati non viena quasi dato neppure il diritto di parola….a loro quasi mille euro al mese per delinquere e anzi ne vogliono di più….ai nostri disoccupati cosa date ?e quando vengono a chiedervi aiuto perchè non riescono a dare da mangiare ai propri figli cosa rispondete ? se vi chiedono una casa popolare poichè hanno lo sfratto che rispondete ?…..sempre la stessa cosa…tutto agli immigrati…….ora fate i perbenisti……penso dobbiate meditare prima di sostenere tutto ciò……….è un male dovuto alla vostra scorrettezza….ora gli italiani purtroppo hanno raggiunto e superato il limite….credo si debba correre immediatamente ai ripari…….e soprattutto finitela di dare del razzista…l’italiano non è razzista…lo avete fatto diventare tale……
Non credo da cittadino maceratese di dover chiedere scusa a nessuno!!! Sarà forse che quel bando da 3400000 euro per l’accoglienza sarebbe meglio per la sinistra farlo passate in sordina??? Fate conoscere ai Maceratesi il giro milionario di euro che ruota intorno all’accoglienza business, poi chiedete in città quanti la condividono. Gli atti vandalici e le ruberie sono atti delinquenziali a prescindere, in questa settimana abbiamo avuto 40 garage aperti in una notte ed è passata in secondo piano, a preoccupa di più il fatto che i Maceratesi hanno paura ad uscire per non lasciare la propria casa sguarnita.
Signor LIUTI………sa che cosa offende la convivenza civile ????????
1) Il credere che la bottiglia ( Africa ),,,,,,,possa svuotarsi nel bicchierino ( Italia )
2) Girarsi dall’altra parte di fronte all’aumento esponenziale dei furti negli appartamenti….villette….case
coloniche…..capannoni….ecc.ecc……….facendo finta di niente
3) Vedere una cittadina carina e pulita come la nostra riempirsi di accattoni molesti.
4) Dando…..sussidi…..esenzioni ( tasse scolastiche mense libri,,,,,ecc,)…….case popolari…….pensioni….
agevolazioni di vario genere ( ignorando che la maggior parte degli stranieri non paga il biglietto
nei mezzi pubblici……non ci crede?????,,,,,chieda ai controllori che ormai hanno quasi paura di
farsi mostrare il ticket )………TUTTE QUESTE COSE NEGATE A FAMIGLIE BISOGNOSE DI ITALIANI
creando di fatto un esproprio surrettizio dei NOSTRI diritti.
5) Fare orecchie da mercante…….di fronte alle continue lamentele dei nostri concittadini sulle difficili
…..in certi casi difficilissime……..convivenze di ” certi condomini ”
6) Tacciare di RAZZISMO………qualsiasi lamentela…..anche se sacrosanta…….in nome del BUONISMO
e dell’ACCOGLIENZA……..a tutti i costi ( i costi li paga sempre la gente comune )
Il cartello Go Home….in se non offende la convivenza civile…….offende l’intelligenza…..ed è di sicuro opera di un disadattato mentale………….
Ma fare troppo a lungo finta che il problema non esiste……o se esiste non ci possiamo fare niente……e
pensare di affrontarlo SOLO……..con l’arma spuntata dell’INTEGRAZIONE ( quando tanti non vogliono
nemmeno integrarsi ………pretendendo di vivere qui da noi con le loro usanze tribali )……….questo si
QUESTO DAVVERO APRIRA’ LE PORTE ALL’ARRIVO DEL RAZZISMO QUELLO VERO.
La saluto cordialmente
Egregio dott. Liuti non posso che condividere le osservazioni di quanti sono intervenuti prima di me, in particolare di Sandro Monachesi.
Non credo che i valori possano essere appannaggio di una sola parte politica e mi consenta, è forse troppo indulgente nei confronti della sinistra che tenta di strumentalizzare una questione troppo importante e delicata.
Una sinistra responsabile di una politica che rischia di portarci ad una guerra tra poveri che sicuramente non giova a nessuno!
La prego metta la sua penna a disposizione di una politica più alta, che non può certamente pensare che ormai il bene stia tutto solo da una parte!
Liuti, oltre alla percentuale di immigrati presenti a Macerata e provincia (il 10% della popolazione?? se guardiamo i dati ufficiali, ma se aggiungiamo gli immigrati clandestini la percentuale sarebbe più alta), ci può ricordare anche la percentuale di furti come è cambiata negli anni?? ci può ricordare anche la percentuale degli stranieri che sono in carcere??? no, perchè in carcere in Italia quasi il 40% sono stranieri. E quelli presenti sul territorio sono il 10%% lei che dice: non crede che queste 2 percentuali così diverse dovrebbero dirci qualcosa????
Aspettate la fine delle indagini …..
Pasquino Maceratese strepitosa analisi del pensiero dell’80-85% dei maceratesi……sei un grande
Mi limito a notare che nell’Europa settentrionale, quella “civile”, dicevano la stessa cosa di noi italiani emigrati; in Svizzera ci vietavano l’ingresso nei negozi insieme ai cani. Oggi i nipoti di quella generazione hanno imparato la lezione e imitano le nazioni più “civili”. Che nel frattempo si sono arricchite anche grazie al lavoro degli emigranti. Meditiamo gente, meditiamo…
Faccio notare che anche in tempi di vacche grasse, quando gli immigrati venivano chiamati dalle nostre industrie in cerca famelica di manodopera a basso costo e senza garanzie sindacali, non sopportavamo queste persone, tanto che non abbiamo mai voluto riconoscere loro alcun diritto di cittadinanza e non abbiamo mai voluto integrarli realmente. Non siamo diventati razzisti, lo siamo nell’intimo; solo che ora abbiamo ottimi motivi per farlo venir fuori.
La presenza di REGOLARI si aggira intorno al 10%
A questo aggiungiamoci gli irregolari, i “comunitari” (sempre seduti a bere al bar e mai a lavorare), quelli di passaggio e tale percentuale aumenta, e di molto….
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Inoltre sempre viene SOTTOVALUTATA la “percezione” di quello che accade…
NON a caso qualche anno fa, per cercare di far aumentare la percezione di sicurezza, ci eravamo “inventati” i Poliziotti ed i Carabinieri di quartiere (che poi di quartiere NON erano, visto che passeggiavano solo a Corso Cavour, Corso Cairoli e Centro Storico)
Adesso la percezione che si sente è di MOLTA insicurezza.
I 40 garage “visitati”, in una sola notte in una sla via, a Villa Potenza probabilmente farebbero statistica a livello nazionale.
Così come statistica farebbero gli spacciatori (sempre piccoli, i pesci grossi nuotano nell’ombra) e i magnaccia che, almeno in zona, sono quasi sempre associati a specifici gruppi nazionali.
Certamente 100 anni fa i nostri “emigranti” erano considerati appena mezzo gradino più in su delle bestie (http://www.nps.gov/elis/index.htm) e certamente noi abbiamo “esportato” (assieme a forza lavoro a bassocosto) anche delinquenti, mafiosi, assassini (ma non è accaduto lo stesso quando collassò l’Albania e si aprirono le loro carceri? Non è successo lo stesso quando i cubani “spedirono” in USA migliaia di loro indesiderati/delinquenti, con il benestare di Castro??).
Ma la nostra EMIGRAZIONE (come del resto gli emigrati di tanti altri Paesi) era un emigrazione che, nel corso dei decenni, si è in molta parte INTEGRATA ed è anche arrivata molto in alto (tanto per fare qualche nome: in USA Mario Cuomo, Joe di Maggio, Firello la Guardia, Bill de Blasio; in Inghilterra Charles Forte).
Forse il problema è tutto qui: nella scelta (o non scelta) di INTEGRARSI nella nazione che li accoglie…
PERILLI dagli un pò de sordi a quissi dellu negozio per solidarizzà senza scrie tanto no?
Caro Liuti come fa a dire che i suoi concittadini siano razzisti;gente che la domenica va a messa(solo per far presenza)che porta a spasso il cagnolino(poi corre dall’amica)che saluta tutti con un bel sorriso(per poi sparlarne dietro)che……………………………………………………………………………………..MI SPIACE I NOSTRI CONCITTADINI NON SONO RAZZISTI MA IPOCRITI.
la comunicazione politica, prevalentemente di destra, contraria all’immigrazione si basa , da sempre, su molte bugie non verificate che però solleticano e aizzano il malcontento della popolazione italiana (ma non è solo un nostro problema) specie nei periodi di crisi economica. Figuriamoci quando la crisi è grave come quella attuale e quando i fenomeni di immigrazione sono cosi importanti come quelli che stiamo affrontando in questi anni. Una delle bugie particolarmente utilizzate e ripetute in questo periodo è quello che indica negli stranieri un peso economico che toglie risorse al sostegno e all’aiuto di quella “indigena” . In realtà le cose non stanno assolutamente in questo modo. Esistono ricerche che dimostrano che in realtà gli stranieri che vivono nel nostro paese forniscono un contributo netto positivo alla nostra economia. Cioè non sono un peso ma un aiuto. L’articolo che potete leggere qui http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_23/i-39-miliardi-che-migranti-danno-all-economia-italiana-4b10510c-72df-11e4-9964-9b0d57bdf835.shtml
riporta i dati essenziali di una ricerca che indica in quasi 4 miliardi di euro (3,9 per la precisione) il saldo positivo fra le entrate e le uscite che sarebbero determinate da coloro che non sono nati nel nostro paese ma che oggi ci vivono. 4 miliardi che il nostro Stato può utilizzare come meglio crede (e se non lo fa bene non è un problema provocato dagli stranieri) Inoltre in questo calcolo non sono compresi alcuni ulteriori vantaggi come ad esempio il risparmio alla spesa sanitaria provocato dalla presenza delle migliaia di badanti straniere. Poi restano tutti i problemi legati alla difficolta di integrazione, alla percezione di insicurezza e cosi via. Ma quando si parla di peso economico si sappia che si sta affermando una cosa che non è vera !
Ve lo do io uno spunto di MEDITAZIONE……….ma tutte quelle persone che si aggirano nella nostra citta’
…..che fanno colazione pranzo e cena come tutti noi………..che girano nella quasi totalità con telefonini
modernissimi ( hanno praticamente tutti lo smartphone……..io no 🙁 )……….e che se ne stanno allegramente davanti ai bar……….o si riuniscono in gruppi in aree di ritrovo………e che secondo me di questi
tempi lavorano uno su dieci ( quando va bene )………UNA DOMANDA………..ma chi li mantiene ??????
su le spalle di chi vivono ????????…………MEDITATE GENTE……MEDITATE………..SU QUESTO 😀
Caro Iesari le do’ anche io uno spunto di riflessione….che cosa acquistano e dove fanno acquisti gli extra comunitari che vivono ad esempio nella nostra citta’? La maggior parte va’ a fare la spesa nei negozi dei propri connazionali e per tantissime attivita’ commerciale l’extracomunitario non europeo resta un mistero buffo.Perche’….non acquistano ad esempio quotidiani libri,dvd, videogiochi,abbigliamento di marca,caffe’ cioccolate etc….lo dico con cognizione di causa essendo del settore prima che lei metta le mani avanti.Non vanno ad esempio in palestra in piscina etc…quindi alla fine dei conti per l’economia della nostra citta’…la maggior parte di lor signori a cosa servono? va un po’ meglio per gli immigrati dall’europa dell’est ma per gli altri possiamo stendere un velo pietoso….
Ah…iesari…una cosa..la sua affermazione che .il risparmio sulla spesa sanitaria che il governo ha grazie alla presenza delle badanti straniere…lascia senza parole…lo stato dovrebbe fare in modo che il sistema sanitario sia valido presente e pronto agli interessi ed alle necessita’ di chi ha lavorato una vita e non dovrebbe mai e poi mai far si che tali persone debbano sottomettersi purtroppo a persone estranee spesso,scontrose e scorbutiche solo perche’ i signori dello psuedo PD….che di comunista non ha piu’ nulla neanche il colore….pensano che sia una cosa giusta e saggia…lo faccia il bimbo minchia a capo del governo con la su mamma…maremma bufala!!!
E se pensa di ribattere dicendo che i figli dovrebbero essere piu’ presenti..le ricordo che stiamo vivendo in uno stato non democratico in cui la tendenza e’ di far morire sul posto di lavoro le persone per anzianita’ quindi direi che purtroppo il tempo non e’ a favore delle persone non crede??’
Qui la comunicazione di DESTRA o di SINISTRA non centra nulla………..ci entrerebbe semmai il buon senso
…..mi spiego…….io personalmente non ho mai creduto alle cifre che ci propinano questo o quell’altro ente
governativo o non governativo……….con l’unico scopo di tenere a bada e di rabbonire in qualche modo
una opinione pubblica ( ormai trasversale….destra….sinistra….centro ) fortemente contraria a questa che sembra anno dopo anno una vera INVASIONE………e non un semplice e fisiologico flusso migratorio.
Ma alla fine ci domandiamo tutti ( TUTTI ) le stesse cose……..lasciamo stare il passato dove c’era una richiesta di manodopera per lo svolgimento di lavori che noi stessi non volevamo piu’ fare………………..
Ma oggi……….con la feroce crisi economica che ci attanaglia……..dove ci battiamo noi stessi per la nostra stessa sopravvivenza…..come si fa a mantenere ( MANTENERE perche’ di questo si tratta ) una moltitudine pi persone come questa…………numero destinato a crescere…….fina tanto che non ci sara’
piu’ terra…..case …..acqua…..aria per nessuno.
Se la percentuale dei disoccupati DEI NOSTRI RAGAZZI si aggira intorno al 40%…………qual’è quella
REALE TRA GLI IMMIGRATI ???????………regolari e non………… famiglie ricongiunte comprese ??????
Ma se quelli che lavorano sono ( oggi si puo’ dire ) una minima parte……..e questi si…..pagano tasse
contributi…….sono autonomi e si mantengono ( e probabilmente contribuiscono a creare ricchezza )
MA TUTTI GLI ALTRI ???????………COSA??????……….anche se vanno a spendere soldi in un negozio………quei soldi chi glieli ha dati……??????…………si curano nei nostri ospedali avendo pagato
cosa ????? a chi ?????…………vivono in case assegnate ( pagando…….si fa per dire affitti politici……e
talvolta non pagano nemmeno quelli )………consumano …..gas…….acqua…….energia elettrica pagata da chi????????………..creano ( continuamente ) problemi di ordine pubblico che deve essere gestito
distraendo uomini e donne delle forze dell’ordine ( quando potrebbero essere utilmente utilizzati altrove ) pagate e fornite da chi ??????????……….percepiscono sussidi e pensioni ( si signori miei anche pensioni )………sotratti a chi ????? A noi miei cari A noi
E mi fermo qui ma la lista potrebbe continuare fino a ferragosto……… saluti a tutti 😀
Signor Ceresani
la ringrazio per i toni garbati ma le sue considerazioni, come spesso ci succede, non prendono in realtà in considerazione le argomentazioni proposte per dimostrare ad ogni costo i propri punti di partenza. Comincio con la storia delle badanti. Il loro contributo ai conti della sanità del nostro paese è oggettivo e dipende non dalla nazione di provenienza ma dal lavoro che svolgono (quindi vale la stessa cosa se la badante fosse italiana) . L’assistenza in “casa” ad un anziano non autosufficiente, non svelo nulla, è molto meno costosa che quella in una casa di riposo o in un ospedale. Questo risparmio è un vantaggio per il nostro paese che però non viene conteggiato in quella ricerca. Per quanto riguarda il primo punto e cioè sulla natura degli acquisti , il cosa comprano e dove non c’entra nulla. La ricerca di cui si parla fa riferimento alle tasse pagate e cioè anche all’iva incassata dallo stato che ha lo stesso valore quale sia i beni acquistati. Quindi mi dispiace ma le sue argomentazioni sono garbate ma irrilevanti rispetto ai temi sollevati.
mi consenta di dissentire perche’ se e’ pur vero che lei parla di tasse e’ altrettanto vero che questi signori non muovono l’economia reale…leggasi acquisti in negozi gestiti da italiani…e conseguentemente nel computo spicciolo della serva…che e’ quello che facciamo tutti ogni giorno e non quello dei grandi numeri dei luminari dello stato…questi signori non risultano essere di alcuna utilita’…il discorso della badante e’ anch’esso connesso ad uno stato allo sfacelo…se il sistema sanitario funzionasse ed il mercato del lavoro e pensionistico pure non avremmo tali situazioni e cio’ e’ un dato di fatto.Concludo ricordandole che il piccolo commerciante che prima aveva 100 clienti italiani che vivevano nei palazzi attigui al suo negozio e che adesso e’ circondato dagli extracomunitari e’ statisticamente destinato a chiudere e non e’ necessario lo specchio magico per capire il perche’.Integrazione significa anche iniziare a mangiare,acuistare,pensare come le persone che ti stanno attorno,aprirsi ai padroni di casa e non voler affermare il contrario.
Pasquino maceratese: la colpa non é degli immigrati se hanno diritto a tutti questi sussidi!! Loro sono svegli e si prendono quasi tutta la torta.
Che politici sono stati eletti negli ultimi vent’anni???hanno favorito la natalita’ della donna autoctona?? No.
Governati da Lupi, bunga bunga e saltimbanchi di governo: eccoci qua al degrado morale e all’ odio per il diverso che sfrutta a sbafo le nostre risorse. Andateveli a rivotare, mi raccomando, alle prossime regionali di maggio.
Lo so che non mi volete bene 🙁 Ma Vi scrivo lo stesso :-D………….Io sostengo che questa non è una buona immigrazione…………è una IMMIGRAZIONE CHE CI VIENE IMPOSTA DALL’ALTO……DA OSCURI POTERI.
Io penso che se non FOSSIMO COSTRETTI ( nostro malgrado )……..a mantenere questa massa di disperati
…..e se restassero qui nel nostro paese solo coloro che lavorano onestamente……..facendo a meno di tutti
gli altri ( ma proprio tutti )…………SI LIBEREREBBERO TALMENTE TANTE RISORSE ECONOMICHE CHE
1) Non avremmo piu’ bisogno di badanti straniere per i nostri anziani,,,,,,,ma potremmo permetterci una
Assistenza Domiciliare Integrata all’avanguardia per tutti
2) Potremmo mandare in pensione ad una eta’ ACCETTABILE i nostri lavoratori…….che oltre a tutto
contribuirebbero loro stessi all’assistenza dei loro cari.
3) Potremmo dare ( finalmente ) le case popolari …….praticamente ( quasi ) a tutti gli italiani che non
ce l’hanno ancora
4) E’ assai probabile che avanzino risorse anche per fare investimenti pubblici e creare una duratura
e stabile occupazione per tanti NOSTRI FIGLI ( non per tutti…….ma per tanti si )
5) Avremmo tutti TANTA PIU’ SICUREZZA………che non significa eliminare la delinquenza e la crimi-
nalita’……….ma abbatterne una quota significativa.
Mi piacerebbe tanto un intervento di QUALCHE PROFESSORINO IN GIACCA E CRAVATTA 😀
di quelli che sanno tutto………..e che spiegano il mondo agli altri
Che dire?! Prima di tutto dico GRAZIE a te Giancarlo per quello che hai scritto e per come l’hai scritto; questa e’ la parte facile. La parte difficile riguarda i commenti contrari alla tua lucida (come sempre!) analisi. A fronte di una scritta “Immigrati go home” come si fa a dire che prima di parlare bisognerebbe attendere i risultati delle indagini? Per non parlare di chi si mette a fare polemica sulle “cifre”; a costoro faccio notare che ci sono nazioni nelle quali gli stranieri arrivano a un quarto della popolazione! C’e’ poi chi sostiene che l’italiano non sarebbe razzista, ma che ci sarebbe diventato, diciamo per necessita’; beh, posso testimoniare che nel paese in cui sono emigrato i piu’ razzisti nei confronti di altri stranieri sono proprio gli italiani! La lista delle disapprovazioni potrebbe andare avanti per un bel pezzo, ma dilungarsi ancora non servirebbe a molto. Mi limito a concludere ricordando a tutti questi “signori benpensanti”, parafrasando Fabrizio De Andre’, che uscire dalla propria nazione non e’ facile, neppure per chi, come e’ successo a me, lo fa per scelta e non per necessita’ e senza avere un colore della pelle diverso. Forse bisognerebbe istituire l’obbligo di emigrazione per un minimo di due-tre anni.
Ah……dovremmo arrivare fino ad 1/4 della popolazione ????? Complimenti ………e perché non 1/2 ????
Facciamo cosi………….molti dicono……..che gli immigrati hanno titolo e diritto di stare qua !!!!!!
….e io rispondo………..e perché quelli che non vengono………che non riescono a partire no ?????
Facciamo della pubblicita’ presso quei paesi………..Nord >Africa……….Chad…..Sudan…..Mali…..Nigeria
ecc.ecc……………e ripetiamo la stessa operazione nei paesi balcanici o attigui ad essi……Albania Romania
Turchia Moldavia ecc.ecc…………….penso che alla fine sarebbero 400/500 milioni di persone…..
Diciamo loro che li andiamo a prendere…….li sottraiamo agli scafisti…….e ce li portiamo qua…………
Che ne dite ???????…….dopo noi diventeremo il 10% della popolazione e saremo tutti contenti 😀
il grande TOTO diceva………….MA CI FACCIA IL PIACERE
Di Iorio scusi se lei lo ha fatto per scelta…ci spieghi…e’ forse tornato a calcare il suolo italico???’
Parlare di integrazione con gli immigrati e’ possibile se e solamente se tali persone di qualsivoglia nazionalita’ decidono scientemente di voler accettare di vivere in una nazione differente dalla loro.con regole diverse con abitudini diverse e con pensieri diversi.Purtroppo spesso e volentieri non e’ cosi’…
Debbo una risposta al signor Ceresani. Si’, torno regolarmente a “calcare il suolo italico”; da quando sono in pensione anche per tempi lunghi (circa cinque mesi all’anno).