“Razzismo go home”
Macerata scende in piazza

LA REAZIONE - Quasi 200 persone si sono ritrovate nel cuore della città per dire no alla violenza e all'intolleranza che hanno portato all'incendio di un negozio di alimentari gestito da nigeriani

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manifestazione anti razzista3

Un’immagine del presidio

 

di Marco Ribechi

(foto di Guido Picchio)

Macerata città dell’ospitalità e della tolleranza. Sono le parole che più hanno risuonato questa sera in piazza della Libertà durante il presidio anti razzista organizzato dall’Anpi per dire no alla violenza. Dopo il tentato incendio di matrice xenofoba al negozio di generi alimentari gestito da una coppia nigeriana (leggi l’articolo), i cittadini si sono stretti in un cordone di solidarietà per prendere le distanze da un gesto che male si adatta ai tratti caratteristici della patria di San Giuliano ospitaliere. Il senso di comunione con tutti gli abitanti del mondo e la condanna di un atto che nega ogni forma di dialogo e di libertà hanno fatto da collante tra le quasi 200 persone che si sono ritrovate nel cuore della città per dare sostegno alle vittime dell’intolleranza.

lorenzo marconi manifestazione anti razzista

Lorenzo Marconi spiega le ragioni della manifestazione

Ad introdurre l’incontro Lorenzo Marconi, presidente dell’Anpi provinciale: «Siamo qui in piazza per affermare che la città respinge atti come quello avvenuto in via Morbiducci – spiega deciso Marconi – E’ un fatto grave, inaccettabile nei confronti di chi lavora e gestisce un’attività, ancora più grave perchè a sfondo razzista. Sempre più spesso assistiamo a soggetti politici che costruiscono la propria iniziativa sulla base di slogan razzisti. Quello che è accaduto è un’offesa nei confronti di una città che fa dell’accoglienza una sua prerogativa». Un pensiero anche al 25 aprile: «Facciamo in modo che questa data che segna la liberazione dal nazifascismo, sinonimo della negazione di qualsiasi libertà, possa essere la festa di tutti gli italiani, sia quelli di lunga data che quelli arrivati da poco». Persone di tutte le età presenti in piazza nonostante il freddo si sono riunite con un fine comune. Tra queste Luca Marinangeli, giovane maceratese: «Sono presente perchè ritengo sia una cosa giusta, al di là dell’ovvio è un segnale che una parte della città deve dare per sperare che si faccia luce sull’accaduto visto che siamo una città che si vanta dell’ospitalità».

manifestazione antirazzistaDella stessa idea anche Giusy Filolungo altra maceratese scesa in piazza «Siamo presenti in segno di solidarietà – ha detto la donna – vorremmo cercare anche delle proposte di aiuto concreto per la coppia di nigeriani colpiti dall’attacco, e manifestiamo anche il nostro dissenso». Tra i giovani presenti non solo italiani. Sergio Lorenzo un giovane spagnolo volontario a Macerata spiega: «Un episodio razzista nel XXI° secolo è anormale, proprio quando tante persone sono costrette ad emigrare per cercare lavoro o per qualsiasi altro motivo. Sono in piazza per difendere il diritto di tutti, la libertà senza colore o condizione sociale. Anche in Spagna assistiamo ad episodi di razzismo, soprattutto contro chi viene dal Marocco. Con la crisi le persone pensano “mi tolgono il lavoro, mi tolgono il cibo”, si sviluppa un nazionalismo inaccettabile».

manifestazione anti razzista

Le fasi iniziali della manifestazione

Parole di sdegno e conforto anche da parte di Elvira Mastrocola in parte indignata anche per un certo schieramento dell’opinione pubblica: «Sono in piazza per combattere l’intolleranza in ogni sua forma, come quella espressa da un certo avvocato contro alcuni mendicanti che non fanno niente di male (leggi l’articolo). Intolleranza che arriva persino a fotografarli, quando invece sono persone innocue». A proseguire è il maceratese Francesco Migliorelli: «Per noi è impensabile che a Macerata si verifichino atti di vandalismo e razzismo. Questa è una città accogliente dove tutto può essere risolto con il dialogo però purtroppo sempre più gente pensa che con la violenza si risolvono i problemi. Sono qui per non far finta di niente, per garantire una città civile». Anche l’onorevole Irene Manzi non è voluta mancare al presidio «Si tratta di un episodio insolito per la natura maceratese. I dati dicono che qui ci sono buoni livelli di integrazione grazie ad un lavoro che è stato fatto negli anni. La città reagisce in modo forte a atti di violenza che non trovano giustificazioni». Si sono uniti all’iniziativa dell’Anpi Macerata, l’Arci, Acsim, Anolf Cisl, Uil, Cgil, Cisl, Movimento 5 Stelle, Officina Universitaria, Sel, Rete studenti medi, Pd, Rifondazione Comunista e Soms Corridonia. 

 

irene manzi manifestazione antirazzista

L’onorevole Irene Manzi in piazza contro il razzismo

 



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