di Laura Boccanera
Germano Ercoli a cena con Renzi per la raccolti fondi del Pd. L’imprenditore civitanovese ieri è andato in onda su Italia 1 nella puntata delle Iene. Intervistato da Enrico Lucci che interrogava i presenti sul perché della loro partecipazione alla cena di partito, alludendo che i convenuti forse si aspettano qualcosa in cambio, Ercoli ha risposto in uno spiccato dialetto:«Non me serve gnende». L’imprenditore lo ribadisce anche oggi. «Non mi serve niente – spiega Ercoli – ero a cena per stare al passo coi tempi». Dalle aragoste offerte a cena a Berlusconi al più sobrio timballo di melanzane democrat. Germano Ercoli non manca mai ai tavoli del potere. E così c’era anche lui lunedì alla cena di finanziamento del Pd tenuta dal premier al salone delle fontane dell’Eur a Roma. L’imprenditore civitanovese era insieme alla moglie e non sono passati inosservati alle Iene e al microfono di Lucci che chiedeva quali vantaggi si aspetta dal finanziamento. Ed Ercoli ha risposto appunto:«A me non me serve gnende».
La sua conoscenza con Renzi parte dallo stadio, da quando il patron di Eurosuole siede nella tribuna vip insieme alla dirigenza della Fiorentina e a Renzi, anche se ad invitarlo alla cena è stato il senatore Mario Morgoni. Una presenza la sua piuttosto inaspettata e sicuramente un colpo al cuore per i politici locali di centrodestra. Non è infatti sconosciuta la simpatia di Ercoli per tutt’altro schieramento più vicino a Forza Italia che non al Pd. Ma Ercoli non ci sta a parlare di opportunismo politico, piuttosto parla di attenzione e di curiosità. «Un imprenditore è obbligato ad essere attento ai cambiamenti politici italiani – prosegue Ercoli – e Renzi è l’unico personaggio nuovo sulla scena. Sono andato ad ascoltare il programma e gli impegni che vorrà prendere. A Renzi ho detto che non appartengo alla sua area e mi ha ringraziato due volte, ma non ero il solo, c’erano molti imprenditori di centrodestra tra i 1.000 partecipanti. Al giornalista ho detto che non abbiamo bisogno di nulla perché abbiamo avuto sempre aziende sane che non necessitano della politica per andare avanti». Mille euro il costo della cena di finanziamento, nel menù timballo di melanzane, ravioli, filetto e dessert. Molto meno sfarzosa della cena che nel 2006 Ercoli offrì a Silvio Berlusconi ad Ancona a base di aragoste. Ma quindi l’idillio con Forza Italia è finito? «Non è detto che la prossima volta voto Pd – risponde Ercoli – ma Renzi mi piace, come politico è un fuoriclasse riesce a mettere a fuoco molti argomenti parla chiaro con un linguaggio semplice e non in politichese. A Forza Italia sono mancati rinnovamento e credibilità». Ai margini della cena Ercoli ha approfittato anche per consegnare al premier una lettera. «Lui stesso ha detto che era interessato a contributi – aggiunge l’imprenditore – gli ho lasciato la mia lettera in cui chiedo di trovare un modo per riportare in Italia le aziende che hanno delocalizzato. Per quanti sforzi il Governo possa fare per dare incentivi alle aziende in Italia oggi manca il lavoro e bisogna riportare qui le fabbriche».
Alla cena era presente anche il senatore di Potenza Picena Mario Morgoni, renziano della primissima ora. “Ho coinvolto Ercoli perchè è un imprenditore importante della zona, un esempio di un’imprenditoria sana e non assistita dallo Stato. Ha sostenuto Berlusconi e ora vede in Renzi una possibilità – ha detto Morgoni – le due serate di finanziamento per il Pd sono andate molto bene, in due sere abbiamo raccolto 1 milione e mezzo di euro”. Ma dalla provincia Morgoni ha portato anche altri imprenditori del territorio maceratese, il più rappresentato a livello regionale nella serata romana. Tra loro nomi top secret di titolari di aziende di servizi e manifatturiere di Pollenza, Treia e entroterra. “Dobbiamo capire che l’impresa non è un nemico – conclude Morgoni – il lavoro nasce da lì”.
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Forse nella lettera che ha consegnato a Renzi ha i chiesto i soldi per salvare la Banca Marche, visto che “a Lui non serve gnende”
Una raccolta fondi per il Partito Democratico …………………………………………,
Versati a fondo perduto ?????????????????
E’ la solita Favola dei Buoni Benefattori ,
una volta a destra e una volta a sinistra i!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grande Germano!!!
E dire che il PD come gli altri piange per la fine(quasi) del finanziamento pubblico .Non scoraggiatevi compagni c’è sempre qualcuno che può pronto a pagare 1000 euro per sedere a tavola.
un grande imprenditore come lui ha sempre ragione.Zitti invidiosi,rancorosi e perfidi.Chi siete voi che vi permettete di giudicare un imprenditore che ha avuto un grande,un enorme successo.Come a MIlano ci sono i Berlusconi,i Moratti,i Tronchetti Provera ecc. noi a Civitanova abbiamo Germano Ercoli.Vi rode…..
AL GRAN GALA DI RENZI SENTENDO LE INTERVISTE DEI PERSONAGGI INVITATI, PENSO PROPRIO CHE I COMUNISTI SI POTEVANO CONTARE SU DI UNA MANO. ( ma la lista degli invitati a Matteo l’aveva forse fornita Berlusconi?)
La Vispa Teresa tra l’erbetta rincorrea la farfalletta…..
Francia o Spagna, purchè se magna…
ma si può portare in detrazione una ricevuta fiscale o fattura x un solo pasto di mille euro? l’avrà emessa il PD?
Grande Persichetti, ufficio stampa civitanovese. Non sarà il massimo dell’obiettività – gli uffici stampa sono fatti così -, però “sempre sul pezzo” h24.
Pierre fenomeno perché tu di dove sei che ci tieni tanto a rimarcare il dialetto di Germano Ercoli ?
Renzusconi piace alla destra. Lo sapevamo!!!
@Mirko Cognigni So de la provincia de macerata comme te, parlemo o parlimo tutti uguali.
Cent’anni sotto lu cami’ ……….
L’Imprenditore Ercoli uomo coraggioso. Ha fatto benissimo a partecipare all’invito del Presidente Renzi. “Beccato dalle Iene” e che male c’è su un industriale partecipa con un gruppo che sta facendo il possibile per rimettere in ordine i cocci di questo Paese? I lavoratori si difendono anche attraverso queste iniziative.
Secondo me tu si un Pistacoppo !
GLI ITALIANI VOLTAGABANNA ???
Eh Sig. Tacconi. E’ proprio vero: ” Che cosa non si fa per i lavoratori? “. Si possono cojonare tranquillamente e anche pubblicamente. Dipendesse da me, la farei consigliere anche a Civitanova, si troverebbe in buona compagnia nei banchi della maggioranza, qualunque sia il partito politico che rappresenta.
Ma questo signore non è uno degli responsabili dell’inquinamento del Basso Bacino del Chienti?
O sbaglio? E, nel caso, me ne scuso.
[email protected] ….perchè non chiedi al Sig. CHIENTI un parere su ERCOLI???????????
Senza entrare nel merito della moralita’ di questa gente,nessuno penso sia invidioso di una persona che in maniera ONESTA(vedi l’acqua inquinata o le faccende in Banca Marche) ha fatto business.
Il mio consiglio e’ che con tutti i soldi onestamente guadagnati che ha,di comprarsi un po’ di “classe”…..ma purtroppo la classe non e’ acqua
Un medico davvero generoso, perché non solo ha dato a Renzi la ricetta ma gli ha pure pagato mille euro di ticket.
A onor del vero, la ditta Eurosuole è una tra le poche ditte che, nonostante non si sia accertato il suo diretto e attivo coinvolgimento nell’inquinamento del basso bacino del Chienti, abbia partecipato alle opere di bonifica dell’area.
A me invece serve tutto! Così risponderei io al cronista, 43 anni, coniugato con una figlia a carico ed autonomo (la CGIA di Mestre qualche giorno fa ha dichiarato che un autonomo su quattro sarebbe a rischio povertà). Beati gli ultimi ci dice il Vangelo, ma non Vi nego che ho una paura bestia. Vorrei far notare a tutti che nel nostro sistema democratico i primi, invece, possono contare sempre in una rappresentanza politica, sia essa bianca, nera, sbiadita….; gli ultimi invece non hanno più alcun referente, anche se i miei più che adulti genitori (parlo dei miei, perché sono certo di quello che dico) sono esattamente convinti del contrario e votano da anni un simbolo (solo un simbolo) che ha cambiato pelle più volte, pensando di rincorrere la “postmodernità”. Spesso, troppo spesso, si è deciso di curare il malato con una strana medicina; la riforma. Riforma che a volte è specchietto per le allodole (veloce e non meditata) ed altre “salasso terapeutico”. Sinceramente non sono né invidioso né geloso di chi ha preso parte a quella cena; in fondo un imprenditore ha bisogno di punti di riferimento e di poter dare, se lo vuole, un contributo alla politica. In realtà il nostro Premier sta già preparando il terreno per un improbabile rientro dei nostri imprenditori, e il Senatore Morgoni ci ricorda che l’impresa non è un nemico. Io dico che chi fa del profitto il suo unico metro per fare e disfare, fa solo indirettamente il bene dei più. Dietro il profitto spesso si cela infatti lo sfruttamento di risorse e di uomini. Non ce l’ho con coloro che fanno impresa e che rischiano ogni giorno. Auspico invece a che l’etica prenda il sopravvento nelle aziende, quelle sane. Solo in questa prospettiva anche il profitto non è più qualcosa di negativo, ma il risultato di un lavoro ben fatto. Permettetemi un ultimo pensiero sulla situazione politica attuale: il vuoto politico mi incute terrore tanto quanto la frenesia di aggiustare un piatto rotto senza colla, semplicemente appoggiando a terra i cocci e accostandoli nel tentativo di farli combaciare.
Insieme alla “ricetta per salvare le aziende” ci sia anche quella per salvare Banca Marche.
voglio sperare che il commento del sig Tacconi sia ironico.
Questa è l’imprenditoria che partecipa alle cene, una volta di Scajola https://www.cronachemaceratesi.it/2010/03/19/il-ministro-scajola-spacca-e-marinelli-allinaugurazione-del-nuovo-impianto-di-trigenerazione-a-eurosuole/18203/
e un’altra di Renzi.
SI potrebbe fare almeno una castagnata per gli azionisti Bmarche…
X Marianna: pensa che tu debba rileggere bene quello che hai scritto e integrarlo con qualche altra notizia. Fai sapere quello che ti pare e NON fai sapere quello che ti pare. E tieni a mente che UN BEL TACER NON FU MAI VANO!
Scusa Orfeo ma non ho veramente capito cosa vorresti dirmi. Potresti essere più chiaro?
Senti “a onor del vero” meno sciapo per piacere
Va beh, sei mejo tu allora.
“A onor del vero” ha un significato ben preciso; se lo conosci allora hai scritto cazzate, se invece non conosci bene la questione non dovevi scrivere “a onor del vero”. Punto!
Cosa vuoi che ti dica Orfeo. Io ho scritto quello che so. Se tu sai altro parliamone, spiegami.
Senza entrare nel merito della moralita’ di queste persone,mi limito nel dire che come si fa’ ad essere invidiosi di un analfabeta arricchito del genere??
L’unica fortuna che ha quest’uomo e’ che riesce a pagare cene da 1.000 euro (Berlusconi prima e Renzi poi) senza mangiare per l’importo versato,anche perche’ con quel faccione e con quella “panza” scoppierebbe.Il mio consiglio e’ che con tutti i soldi onestamente guadagnati che ha,di comprarsi un po’ di “classe”…..ma purtroppo la classe non e’ acqua