Giuliano Bianchi durante la conferenza stampa di presentazione di Marca Village. Con lui il rettore Flavio Corradini, Ivana Marchegiani e
di Erika Mariniello
Giuliano Bianchi, attuale presidente della Camera di Commercio di Macerata e candidato al terzo mandato, ha approfittato della conferenza stampa dedicata al progetto “Marca Village” per togliersi qualche sassolino dalla scarpa sulla corsa per la presidenza. Ha commentato pubblicamente la candidatura di Nando Ottavi, attuale presidente di Confindustria Marche (leggi l’articolo), proprio al termine dell’ incontro organizzato questa mattina alla Civica Enoteca maceratese. “Con tutte le difficoltà che oggi vive il sistema camerale – ha commentato Giuliano Bianchi presidente uscente della Camera di Commercio – mi aspettavo che l’alternativa fosse quella di un’altra categoria non certamente di chi vuole andarla a presiedere per fare poi un percorso di chiusura delle stesse Camere di Commercio. Quello di oggi è un esempio concreto del fatto che questi enti servono a portare avanti progetti utili al territorio come quello di Marca Village, ma ne potrei fare molti altri”.
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Quando le poltrone sono comode non è piacevole alzarsi!….
Serve una nuova classe dirigente, la vecchia ha fallito su tutti i fronti.
E’ dura dover lasciare una poltrona comodissima dove si è stati sdraiati per tanto tempo!
Bianchi, Lei è la sintesi del fallimento culturale di una generazione. Si accomiati in silenzio e lasci alle giovani generazioni di provare a raddrizzare questo paese ed a pagare i vostri debiti. Una pensione per campare l’avra’ sicuramente.
Questa diatriba mi interessa poco. Spero che le camere di commercio chiudano oppure si rende non obbligatorio iscriversi. A parte che a Macerata si paga il 20% in più rispetto al prezzo base.
Se pensate che un agricoltore proprietario di 1 ettaro di terra e quindi obbligato ad avere la partita iva deve pagare 120,00 euro all’anno. Lascio a voi le opportune considerazioni.
A cosa servano le camere di commercio qualcuno dovrà spiegarmelo. Servizi non ne offrono, se non ai loro dirigenti. In compenso, poche settimane fa ho verificato la tassa annuale per aprire una nuova attività. Duecentoottantottoeuro. Soprassiedo.
Nella vicenda delle autorità portuali si è scoperto che l’ex presidente della camera di commercio di Ancona, Giampieri, non è nemmeno laureato. Chissà come sono messi a Macerata.
Bene! Se Ottavi vorrà dismettere un Ente inutile come la Camera di Commercio, avrà il plauso di molti imprenditori che conoscono l’Ente e la sua inutiità. Per Bianchi, quella dell’enoteca era una valida occasione per tacere e per cominciare a bere per dimenticare.
@fabio_rossi: probabilmente confonde l’imprenditore agricolo con la società semplice, ben altra cosa
@Paolo Tramannoni: aprire una nuova attività individuale mi risulta che comporti una tassa annuale di 106 euro
@ entrambi: cambiate commercialista
@ tutti: la maggiorazione del 20% serve per costruire la superstrada: se siete contrari dovete passare per la vecchia 77
Condivido l’osservazione di Alexis de T. e aggiungo che la faccia tosta e l’arroganza non hanno limiti.Questi signori che non riescono a staccarsi dalle comode poltrone dove si gestisce il potere in parte sono quelli che con la loro presenza (o non presenza ?) nella Banca delle Marche, dove hanno ricoperto posti di rilievo,posti che avrebbero dovuto onorare con comportamenti almeno più responsabili, hanno concorso a determinare lo sfascio che ormai tutti conosciamo.Con quale coraggio si arrogano ora il diritto di disquisire sul meglio o sul peggio per la Camera di Commercio di Macerata? Voglio sperare che nella prossima votazione per il rinnovo del Consiglio Camerale, dove sarà eletto il nuovo Presidente, qualcuno abbia un rigurgito di dignità e di giustizia ed abbia il coraggio,nel segreto dell’urna, di uscire dalla solita sporca logica di spartizione del potere che ha sempre contraddistinto questo territorio e che ha determinato la distruzione di questo povero nostro paese.
Ho letto commenti di cittadini che si rivolgono alla Camera di Commercio perchè obbligati dalla “legge” per la loro attività lavorativa, ho letto commenti della maggioranza dei cittadini che non andranno mai alla Camera di Commercio perchè a loro non serve. TUTTI COMMENTI NEGATIVI. Camera di Commercio, Confindustria, Confartigianato, ecc….sono TUTTI ENTI INUTILI. Costano una marea di soldi ai cittadini e allo Stato per dare dei servizi minimi che possono essere forniti anche dai Comuni o dall’Agenzia delle Entrate. In giro per l’Italia ci sono troppi Dirigenti e Presidenti che amano praticare il “non fare” e sono pazzamente innamorati della loro poltrona.
al signor Tramannoni……..Bianchi ha sposato la figlia di Tambroni punto
Con tutto il rispetto per il candidato Ottaviani, se abbiamo bisogno di un ricambio generazionale -e ne abbiamo bisogno- non riesco a vederlo. Il Dott. Bianchi e chi lo ha sostenuto in tantissimi – troppi- anni, ha fallito, vista la situazione in cui versano le imprese locali e la mancanza di rapide soluzioni. Di tempo ne avete avuto , di scuse ora non ne avete più. Se poi fosse vera la teoria del Dott. Bianchi , Ottaviani = chiusura Camera di commercio, allora che sia Ottaviani il successore di chi ha portato l’Ente a produrre utile per se stesso e malcontento tra chi ha pagato anche con la cessazione dell’attività, costi elevati per servizi non sempre efficienti. Dott. Bianchi, i progetti vanno realizzati da imprese e soggetti giuridici, esterni alla Camera di commercio, la quale deve servire da strumento fine a se stesso e non per strumentalizzare. Per il Sig. Paolomc, in riferimento alla sua comunicazione (onestamente a me nuova),evidenzio che la costruzione della superstrada dovrebbe interessare solo gli enti preposti (anas, provincia, regione ecc.ecc.), la camera di commercio deve interessarsi solo a fornire tutela e servizi alle imprese (punto), se non riesce nemmeno a fare bene questo, perchè deve fare altro? E perchè a pagare “qualcosa in più”, dovrebbero essere solo le imprese ? La commistione di ruoli e personaggi, canali di approvvigionamento di denaro su più fronti e sovrapposizione di funzioni, sono una delle cause del disastro in cui ci troviamo.
@Paolone: il calcolo dell’importo della tassa annuale è fatto direttamente nel sito della camera di commercio, ed è variabile a seconda del giro di affari corrente. Cambi browser, o cambi mestiere.
La supertrada ha diverse voci di finanziamento, e l’idea di attaccarsi a chi già paga è un classico dell’indecenza.
Sig. Bianchi mi dia ascolto…lasci quella poltrona,ormai nn ce la vuole più nessuno e vada ad aprirsi un negozio in un paesino del maceratese o anche al centro di Macerata…lasci stare la camera di Commercio o le altre poltrone…avete fallito su tutti i fronti ..
A Paolomc, sarebbe lei un possibile valido commercialista da cui andare per risolvere i problemi delle aziende? Uno che giustifica l’ennesima tassa che non c’entra un beatissimo c…. con l’eventuale (ripeto EVENTUALE) utilizzo a cui sarebbe destinata? Mamifacciailpiacere………….
@ Paolo Tramannoni: credevo parlasse di una nuova impresa che per definizione non ha ancora un fatturato. Evidentemente ho capito male.
@Furio E Basta, non ho giustificato la tassa, ho solo riportato fatti e non opinioni.
Eh no Paolomc! Lei ha ammonito tutti che avremmo dovuto prendere la vecchia 77, giustificando nel merito, non la tassa, ma il valore della maggiorazione della stessa! E non mi faccia fare il “ragioniere” che non mi va.
Caro Presidente ….nulla è per sempre…..si alzi con dignità da quella poltrona e conceda ad altri questo incarico ….senza commentare !!
Parlando di “rinnovamento e “largo ai giovani” non credo che Ottavio Bianchi ( stimabile e capace imprenditore – ma ce ne sono altrettanti e pure più giovani) rappresenti la soluzione.
Siamo sempre nel quadro delle “rappresentanze” tradizionali presenti da anni nelle Camere di Commercio (tutte).
Dott. Bianchi, prenda atto che oramai si pone in modo ineludibile la questione del ruolo delle CCIAA e del loro eventuale superamento (o chiusura se preferisce): limitarsi a denunciare il “pericolo di chiusura” non porterà sicuramente alcun beneficio al loro eventuale mantenimento . Non solo, inevitabilmente, considerazioni come quelle che ha fatto nel corso della conferenza stampa non potranno che produrre crasse battute su “poltrone” e “sederi incollati” nonché sberleffi di varia natura anche se di dubbio gusto.
Si provi ad affrontare la questione per il verso giusto senza limitarsi a difendere lo “status quo”.
Mi domando se tutta la parte burocratica ( tenuta degli Albi, Iscrizioni e cancellazioni ecc.) non possa essere trasferita alla provincia ed il personale ricollocato in altre strutture pubbliche in difficoltà (per inciso: Provincia intesa come Ente strumentale territoriale, visto che politicamente e amministrativamente sembra superata) o addirittura ai Comuni .
Quanto invece alle attività “promozionali”, tenendo conto che sono molti gli enti ad occuparsi della promozione e delle esportazioni ( ad esempio l’ ICE e le stesse Regioni ), invece di frazionare risorse (poche) e competenze ( certamente ve ne sono) in una miriade di Enti sottodimensionati e spesso per questo inefficaci, potrebbe essere opportuno costituire una unica Agenzia regionale superando pure quel carrozzone veramente inutile che è l’Unioncamere Regionale – tutte le Unioncamere regionali visto che oramai le banche dati sono ampiamente diffuse in molti Enti ( a partire dalle stesse regioni) e per le funzioni di “coordinamento” non sono necessari enti appositi
@ Paolomc
Posso venire a trovarla in camera di commercio? Cosi potrebbe darmi spiegazioni su cose che non capisco.
Caro Saben, apprezzo il suo sforzo dialettico che tenta di eludere derive qualunquistiche, ma a questo punto, credo, non si possa mettere insieme qualcosa che non si tiene. Tutti questi enti, entini, entucoli, sono nati con scopi diversi a quelli istituzionali, ovvero promuovere, controllare, indirizzare ecc. Sono solo delle stanze di compensazione del potere costruite con i soldi del cittadino. I soldi sono finiti ed i cittadini non sono più disposti a tollerare sprechi o mala amministrazione. A questo punto se si vuole costruire c’è solo da distruggere e pazienza per i tanti che con questi giocattoli ci hanno mangiato fino ad oggi. “Pars destruens pars construens”….lo diceva Bacone più di cinquecento anni fa ed io gli credo.
Caro Alexis, come dici, gli sforzi sono stati fatti ed i risultati sono quelli di migliaia di incapaci messi a gestire, dirigere e rappresentare lavoratori che hanno sputato veleno per la loro attività (sempre e comunque a rischio) foraggiando obbligatoriamente Associazioni di Categoria, Enti inutili e super-inutili, Burocrazie che hanno minato la corretta gestione amministrativa delle loro attività ed aziende partecipate che non hanno svolto il loro ruolo di supporto e facilitazione nello sviluppo di nuovi mercati ed anzi, hanno minato anche il lavoro di aziende private che, invece, avrebbero dato impulso a tante richieste disattese.
Quindi occorre tirare giù una linea e chiudere tutti questi baracconi senza senso, da subito!
Leggevo proprio questa mattina la dichiarazione del Sig. Bianchi che dice di avere paura se verrà eletto Ottavi a presidente della CCIAA di Macerata! Ora “caro” Bianchi io mi domando: ma di che cosa hai paura? pensi che se viene eletto qualcun altro al tuo posto ti va a scoprire tutto il marcio che nell’arco dei tuoi 3 mandati hai accumulato all’interno della CCIAA, per cui punti al quarto mandato, e speri che durante lo stesso vengano finalmente liquidate le Camere di commercio e con loro tutto ciò che di scandaloso avete fatto negli anni? Te ne devi andare e di corsa perchè del tuo operato e di quello dei tuoi compagni di merende (Costa – Bianchi – Volpini) ne abbiamo piene le scatole (per non dire le p….) Guarda caso siete tre personaggi che negli ultimi anni (durante le vostre riunioni di famiglia, visti i vostri intrecci di parentela più o meno stretta) vi siete spartiti le poltrone ed avete portato al disastro tre gloriose istituzioni: Banca Marche (1miliardo di perdite) – Confcommercio Macerata (6 milioni di deficit con revoca dell’affiliazione alla Confcommercio nazionale) – Camera di Commercio di Macerata. Premesso tutto quanto sopra non ti resta altro che togliere subito le tende e chiedere scusa a tutti gli iscritti di aver occupato questa poltrona per tre mandati, e pretendere di continuarlo a fare per un altro! Inoltre non mi spiego come ti sia possibile candidarti al quarto mandato quando la legge permette che si possa ricoprire tale ruolo per un periodo massimo di due mandati: quando hanno fatto la legge dei due mandati hanno studiato una deroga apposita per la tua posizione?
se viene rieletto Bianchi vado in Corso Cavour e riempio di sputi una vetrina che so io. Una poltrona te la compriamo noi.
Caro Bianchi queste battaglie cosi’ altruiste le faccia da fuori, si dimetta cosi nessuno potra’ dire che i suoi sono discorsi interessati! Dai scherzavo! mica lo fara’ davvero!? E come no!
@Alexis,
La ringrazio per aver ripetuto e confermato, anche se involontariamente ( giacché non era nelle Sue intenzioni, penso si possa tranquillamente dire), quello che sostanzialmente ho detto.
Certo la sua inesauribile e brillante vena polemica probabilmente l’ha indotta a non “leggere” bene il contenuto del mio post e a soffermarsi sul nome di chi lo aveva scritto e sulla forma;
altrimenti sarebbe stato sufficiente dire “concordo sostanzialmente con quanto detto da saben” e, se proprio voleva/doveva differenziarsi, aggiungere “discordo però con la forma” .
La prossima volta le suggerisco di badare un po’ più alla sostanza e meno alla forma se vuole risparmiare tempo. D’altro canto è pacifico che ognuno si esprime (scrive) come meglio può.
Nel caso invece che uno si esprima talmente male da non farsi proprio capire, allora basterebbe chiedere educatamente una “traduzione semplificata” di quello che “avrebbe voluto” dire.
Basta, non se ne può più, chiudere tutte le camere di commercio, e che Bianchi se ne stia a casa sua e non rompa!
@Saben
Come si vede che ha fatto il sindacalista!
Ulteriore per Saben
Prima di ogni dichiarazione e commento è bene specificare se vi siano conflitti di interesse – non economici per carità, ma almeno culturali -.
Anche il Sindacato, credo, faccia parte insieme a tutte le Corporazioni (Confindustria in testa, si tranquillizzi subito), che partecipano, in un modo o nell’altro, alla gestione del Carrozzone. Le stesse Corporazioni che con i loro addentellati politici, almeno negli ultimi 30/40 anni, portano la grossa responsabilità dello sfascio di questo paese.
p.s. si goda la pensione magari insieme a Bianchi. Un piacere del quale, insieme a tanti altri della mia e di altre generazioni, non potremo mai godere.
@Alexis, dal momento che La vedo così informato sul lavoro degli altri potrebbe informarci sul suo nome e cognome, nonché sul cosa ha fatto ( o cosa fa) Lei di mestiere ?
Sa, visto che va sul personale, potrebbe essere utile anche a me o a chi interloquisce con Lei per “centrare” meglio gli argomenti.
Scherzo eh…continui pure a nascondersi dietro il suo altisonante pseudonimo e produrre i suoi cari “ulteriori” commenti.
@ Saben
L’altisonante pseudonimo non c’azzecca niente con il contenuto di quello che uno dice. Riguardo il modo come mi guadagno da vivere posso rassicurarla che non ho mai pesato di solo centesimo sul Pubblico Erario, anzi contribuisco a foraggiarlo in misura superiore a quanto ricevo indietro. Per il resto, se qualcuno compra la mia professionalità porto a casa il pane. Se no vado sotto un ponte e non ho casseintegrazioni o altre forme di protezione. Ne’ avrò mai pensioni dei fortunati che sono nati nel dopoguerra e sono entrati nel mercato del lavoro fino agli inizi degli anni 80: la guerra l’hanno fatta i padri. Loro oltre a spendersi il capitale si sono anche indebitati e lasciato il buffo a figli e nipoti. E noi stiamo qui a discutere di Bianchi e delle Camere di commercio………
……parole sante, Alexis.
Non sfugga con altre amenità @Alexis:
se vuole “sveli” chi è e che fa visto che si ingegna a mostrare che conosce quello degli altri interlocutori. Altrimenti cambi argomento.
Anche io l’ho invitata a “leggere” i contenuti di quelli con i quali interloquisce, dato che sembra piuttosto distratto da “chi” e “cosa fa” chi scrive e pare pure molto concentrato su ciò che scrive Lei.