Riprenderà domani (martedì) la riunione di maggioranza interrotta venerdì sera dopo la relazione del sindaco (leggi l’articolo). Intanto 9 dei 26 membri del direttivo comunale del partito scrivono criticando il documento della verifica di cui Cronache Maceratesi ha riportato i punti chiave (LEGGI L’ARTICOLO).
Si definiscono “L’altro Pd” , sono Federica Carosi, Vladimiro Cerquetti, Ninfa Contigiani, Cristiana Menghini, Marco Morresi, Fabrizio Principi, Caterina Rogante, Valentina Ugolinelli e Annabianca Zammit:
“L’andamento della verifica amministrativa – scrivono – fa appello al nostro senso di responsabilità e ci costringe a ribadire la nostra posizione. Contrariamente a quanto diffuso la scorsa settimana, non risponde al vero che all’interno del coordinamento cittadino del PD ci sia unanime convergenza sul documento di verifica sottoposto al Sindaco dalla maggioranza consiliare. Come sostenuto convintamente nel direttivo in questione, riteniamo il documento quantomeno inopportuno sia nel metodo e che nel merito.
Pur non sottraendoci all’esigenza di richiamare il Sindaco e la Giunta ad un’azione amministrativa più attenta alle criticità emerse, pensiamo che i presupposti per il superamento e la risoluzione delle questioni ci siano tutti. Condividiamo, infatti, la necessità di un «maggior coordinamento con i gruppi della maggioranza», attraverso riunioni tematiche che permettano il confronto delle posizioni, per poi addivenire però ad una decisione finale, senza continuare a spostare i termini della questione.
Richiamiamo l’attenzione sull’utilità di un più costante rapporto ‘informativo’ con la città, che consenta di tenere la cittadinanza al corrente in itinere dei passi avanti fatti, delle realizzazioni, delle programmazioni come pure delle impossibilità sopraggiunte, per via delle difficoltà imposte dal quadro politico nazionale.
Interpretiamo in senso “contemporaneo” la funzione dei partiti, ritenendoli soggetti pienamente integrati nella società civile e raccogliendo la richiesta di rinnovamento nella gestione della vita politico-istituzionale del nostro paese. Per noi ciò significa l’impossibilità di lasciare solamente ai partiti il giudizio sui governanti e ancor di più sugli amministratori. La legge elettorale amministrativa riconosce ai partiti sicuramente un ruolo importante di controllo e di indirizzo, attraverso i propri consiglieri comunali, ma indiscutibilmente crea un rapporto diretto e privilegiato del Sindaco con il suo elettorato e con la cittadinanza tutta.
Per questo critichiamo con forza prima di tutto il metodo di formazione dei contenuti del documento, in quanto non è stato frutto di un percorso partecipato e condiviso con gli iscritti del PD (l’assemblea degli iscritti sarà convocata solo a settembre, a percorso concluso), ma addirittura neppure adeguatamente condiviso con il Coordinamento cittadino a cui il documento è stato ufficialmente fatto conoscere già steso, senza possibilità di modifica. Partito e Gruppo consiliare sono, infatti, soggetti diversi nei ruoli e nella rappresentanza politica. Il Gruppo consiliare, o i suoi membri, autonomamente possono promuovere azioni diverse dall’indirizzo politico del PD, ma solo assumendone a pieno la responsabilità.
Rivendichiamo la capacità e la possibilità per il Pd, il partito più grande della maggioranza, di una elaborazione politica autonoma che non si accodi alle strumentali lamentele di un gruppo consiliare, peraltro recentemente dimezzatosi, dalla cui visione anacronistica della politica ci sentiamo molto distanti. Basti pensare che il consigliere Lattanzi, preda di un vero e proprio attacco di ‘centralismo non democratico’ si è spinto a sostenere l’inutilità di far conoscere alla città il resoconto amministrativo delle attività del primo anno
Quali dirigenti del Partito democratico ci sentiamo di rivendicare un ruolo guida che faccia perno sulla partecipazione della cittadinanza ai processi di governo della città come un elemento fondamentale del nuovo agire politico-amministrativo.
La nostra è una difesa ‘a voce alta’ del nostro ruolo dirigente e della necessità di riaffermare e difendere il ricambio generazionale che la città ha fortemente auspicato e di cui ci sentiamo protagonisti. E rifiutiamo con fermezza di buttarci semplicemente nell’arena del ‘pro o contro il Sindaco’ così come si va semplificando.
Entrando nel merito del documento, esso manca totalmente di riferire sulle responsabilità del governo centrale nei tagli dei finanziamenti che hanno scaricato tutto il peso della crisi economica sui comuni, causando una difficoltà di bilancio senza precedenti e costringendoli a farsi carico di scelte onerose ma inevitabili per mantenere almeno l’ordinaria amministrazione. Tale silenzio solleva Berlusconi dalle conseguenze del suo agire scellerato e non valorizza un agire amministrativo di centro sinistra che qualsiasi sia lo scenario, mette in primo piano l’attenzione alle persone, dai servizi sociali alle attività culturali.
In un’Italia da emergenza da ricambio generazionale, ci appaiono del tutto strumentali le critiche di «poca esperienza amministrativa», «timidezze operative», «carenze nell’elaborazione pratica» delle nomine assessorili fatte dal Sindaco. Un grande partito come quello democratico figure adeguate e competenti da questo punto di vista ce li ha in abbondanza, come dimostrano non solo tutti i componenti PD della Giunta, ma anche la scelta dello stesso partito, che in fase di composizione di rose assessorili, offrì al Sindaco tutti gli iscritti e i candidati consiglieri comunali e regionali, in un generoso atto di fiducia e lungimiranza politica. Si tratterebbe di un percorso virtuosissimo, se poi si riuscisse anche a sfuggire alla tentazione di volerli meri strumenti esecutivi dei propri dettami.
Per quanto riguarda la rappresentatività delle nomine fatte poi, il rinnovamento parte proprio dalle persone, benché non esclusivamente, come è ovvio. Allora ai partiti della maggioranza che sindacano della sovra-rappresentanza del PD in questa amministrazione chiediamo: quanti uomini con competenze specifiche hanno offerto nelle rose presentate al sindaco, quanti giovani, quante donne? Alcuni di loro hanno avuto delle incontestabili lacune al riguardo, allora, delle due l’una: o il ricambio e il rinnovamento si praticano, oppure non si fanno spot elettorali.
Sull’urbanistica, punto cruciale del documento, ci pare unilaterale e forzosa la richiesta al Sindaco di proporre la delega ad un assessore specifico eludendo un giudizio di autocritica sulle figure consiliari che guidano la relativa Commissione. Figure che hanno accentuato sistematicamente il conflitto sulla materia, spesso senza nemmeno informare e convocare il Sindaco-assessore alle riunioni della commissione.
Infine, sulle nomine nei CdA e nelle Partecipate ci sentiamo di dover ribadire come, certamente gli enti ‘collaterali’ all’istituzione comunale siano parte integrante del progetto generale di un’amministrazione e che per questo gli uomini e le donne a cui se ne dia la responsabilità debbano certamente essere di fiducia, ma allo stesso tempo prendiamo le distanze dal riaffacciarsi di un vecchio modo di far politica, spartitorio ed egemonico, che schiaccia le competenze a favore della lottizzazione.
PRIMI FIRMATARI (in ordine alfabetico):
Carosi Federica
Cerquetti Vladimiro
Contigiani Ninfa
Menghini Cristiana
Morresi Marco
Principi Fabrizio
Rogante Caterina
Ugolinelli Valentina
Zammit Annabianca
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Poichè, per ovvi motivi anagrafici, chi è che ha tirato le file della politica maceratese negli ultimi 30 anni non la potrà tirare ancora per i prossimi 20 anni…
Poichè, rispetto a 15 anni fa, oggi i partiti sono svuotati ed è più facile per le seconde e le terze linee arrivare ad avere qualche incarico…
Poichè in un caso come questo si crea sempre un vuoto di potere ed il primo che arriva (o il primo gruppo che arriva) cerca di colmare questo vuoto o, se non ci riesce, almeno cercherà di raccattare qualche incarico…
Poichè oggi si cercheranno di consolidare assetti partitici ed incarichi amministrativi per i prossmi anni e noi vogliamo almeno provare a contare qualcosa….
Pertanto prendiamo le difese del Sindaco.
Se va bene andremo anche noi, a breve, a ricoprire incarichi, anche importanti….
Se va male non ci dispiace troppo in quanto creeeremo un gruppo che potrà continaure a fare politica nel partito in vista di prossime elzioni, prossimi incarichi, prossimi CdA da nominare….
Però, per non dire chiaramente che le cose stanno così, spariamo fuori un lungo comunicato stampa, lo infarciamo di paroloni e di roboanti dichiarazioni…..
Insomma il nuovo che avanza è, in versione postmoderna, il solito gioco di crearsi una nicchia (o almeno provarci) per gestire il potere….
La toppa copre bene lo strappo? Lo parlar forbito rammenta i mali preamboli di quel dì lontano, il rigonfiar schiumante di concetti maldigeriti, pignoleria inconcludente nelle puntualizzazioni, malcelato tentativo di mostrar il viso d’arme, a guisa di Brancaleon da Norcia. L’unica cosa che accomuna le parti contrapposte sembra essere quella di intonare liturgicamente la litania sui tagli di spesa nazionali. Questo non risolverà la questione dedotta in giudizio (come direbbero gli avvocati delle parti), anche se rende tutti più fedeli alla Trimurti, cioè al Sindaco, o al gruppo consiliare o al partito.
Un po’ d’aria nuova nel Pd non fa mica male!!
I Paesi ex potenze economiche sono in crisi irreversibilie, l’Italia e’ in preda agli speculatori, Macerata vive un inesorabile declino e voi, eletti con 50-60-70 preferenze, vi arrabattate ad occupare poltrone e promuovete verifiche con la pretesa di farci credere che e’ per il bene degli elettori…ma pensate veramente che abbiamo l’anello al naso? (con tutto il rispetto per i popoli tribali).
Noi, gente di collina, abbiamo solo la presunzione di giudicare il Sindaco e la sua maggioranza al termine della legislatura…toglieteci anche questo!
Senza voler togliere nulla agli uomini firmatari, finalmente sei DONNE con gli attributi!!!!!
Brave, andate avanti cosi’.
“Richiamiamo l’attenzione sull’utilità di un più costante rapporto ‘informativo’ con la città, che consenta di tenere la cittadinanza al corrente in itinere dei passi avanti fatti, delle realizzazioni, delle programmazioni come pure delle impossibilità sopraggiunte, per via delle difficoltà imposte dal quadro politico nazionale.”
Passaggio gradevolissimo che tradotto significa: se le cose vanno bene è merito nostro, se si bloccano è per colpa di Berlusconi. Quindi – io non lo sapevo… – se manca persino un microfono è colpa di Berlusconi. Dopo, se fanno pure la variante di bilancio per finanziare le iniziative collaterali al SOF è merito loro. Pardon… merito?
L’appello di questi “responsabili” in salsa locale mi ricorda molto da vicino – chissa perché? – l’appello degli artisti e intellettuali uscito sui giornali a pochi giorni dal ballottaggio. Anzitutto nello stile…
Vedo poi, con sottolineatura in crassetto, la vera nota dolens:
“Sull’urbanistica, punto cruciale del documento, ci pare unilaterale e forzosa la richiesta al Sindaco di proporre la delega ad un assessore specifico eludendo un giudizio di autocritica sulle figure consiliari che guidano la relativa Commissione. Figure che hanno accentuato sistematicamente il conflitto sulla materia, spesso senza nemmeno informare e convocare il Sindaco-assessore alle riunioni della commissione.”
E dunque, per rifarsi all’amata politica nazionale, ci pare unilaterale e forzosa la richiesta a Berlusconi di proporre la delega ad un ministro specifico (Giustizia, per esempio) eludendo un giudizio di autocritica sulle figure parlamentari che guidano la relativa Commissione. Ma vi pare un discorso normale?? Uno non può chiedere a Berlusconi di nominare un ministro, evitando la gestione ad interim, se contemporaneamente non si autoflagella e dice “però anche noi siamo tanto cattivi”? Ma che cazzata è?
L’unica cosa che si intuisce in due e due quattro è che sull’Urbanistica si giocano le partite vere. Altrimenti, facciamo il discorso delle competenze anche per settori come il mio, e poi vediamo dove vanno a finire i buoni propositi.
@ Sig. Giuseppe, lei si accontenta degli attributi di sei donne, io un pò meno; mi mancano gli omo, le lesbiche, i trans, i reduci del ’18, la famiglia Adams, le acque dell’oblio, la moneta per Caronte traghettatore, la catena di sant’Antonio, i posti a sedere. Mi avanzano i tromboni, i colluttori per gargarismi politichesi, le vipere cornute, i fachiri incantatori, le reti di salvataggio. Insomma, per un verso mi sento “deficente”, per l’altro, un altro extra large. Che dice, dovrò riprendere le misure?
Macerata è proprio GRANNE, abbiamo pure 2 PD!!!!
Che ridere…..
Ecco il contro-documento dei caranciniani di ferro, peccato che la maggioranza del direttivo del loro partito (e TUTTO il gruppo consiliare del PD sia invece favorevole alla verifica), il PD ha 14 consiglieri, possibile che siano tutti “manovrati” o “spinti” dal gruppo del PdCI e dal consigliere Lattanzi? Siamo seri!!! La verifica è necessaria, perché in questo primo anno di mandato di Carancini le cose non sono andate nel verso giusto e dare solo la colpa a Berlusconi non aiuta a risolvere le nostre difficoltà. Qui io del tanto sbandierato rinnovamento non ho visto nulla, salvo il voler ostentare che la giunta rappresenti il nuovo, ma appunto soltanto un volerlo ostentare, puntando i riflettori sulla giovane età di alcuni assessori, sul fatto che non si recuperavano assessori del passato, sulla presenza consistente di donne, si ma sulla competenza? Sul fatto che distribuire le quote rosa a tavolino significa creare e mantenere una nuova barriera di genere, una sorta di riserva indiana? Sul fatto che invece nelle partecipate il sindaco non era altrettanto favorevole alla non reiterazione della carica oltre i due mandati? Avete ragione su una cosa, il rinnovamento o si pratica del tutto o per niente, anzi o lo si pratica o è inutile sbandierarlo!!! I partiti sono cattivi, i gruppi consiliari sono cattivi, invece il sindaco è Robin Hood che vuole combattere la “malapolitica” maceratese!!! Ormai questi tormantoni non sono più credibilii. I partiti, oltre a tutta una serie di questioni programmatiche e di metodo che pongono giustamente, in quanto tutte reali, e per le quali non ci accontentiamo di dare la colpa a Berlusconi, anche perchè Berlusconi non è nostro interlocutore nella verifica politica e dei tagli abbiamo parlato in sede di bilancio, qui la questione è politica, appunto, e i tagli non centrano se non come alibi, a parte questo, dicevo, i partiti vogliono poter essere partecipi delle scelte degli assessori e dei cda degli enti partecipati, senza per questo togliere al Sindaco la propria libertà di scelta. Il motivo di tutto ciò è molto semplice e cioè che i cittadini non hanno votato solo per i consiglieri, ma per dei partiti che comunque li rappresentano; tanto è vero che i seggi sono distribuiti (a parte il premio di maggioranza) su base proporzionale per singola lista, tuttavia il cittadino vota per il Consiglio Comunale, ma in Giunta chi lo rappresenta se il partito che egli ha votato non esprime un assessore o più che sia espressione compiuta della lista votata? E nelle aziende municipalizzate dove si operano scelte e si attuano politiche importantissime? Nei posti esecutivi dovremmo mandarci soltanto persone di esclusiva fiducia del sindaco? Questo sarebbe un modo sano di fare politica e il nuovo che avanza? E io che da una vita voto un partito (sempre quello) mi dovrei sentire rappresentato da questa politica personalistica basata sulla cooptazione in cui uno solo decide delle “investiture” da dare? E i risultati poi? Vicende spiacevoli come quella riguardante l’APM col suo presidente Angeletti, questione peraltro fatta emergere dal PdCI e da Lattanzi; chi è poi che non vuole far conoscere le questioni amministrative della città? Se quel caso è stato portato a conoscenza di tutti il merito è stato proprio del PdCI e di Lattanzi, mentre il Sindaco tergiversava e minimizzava. Se infine quella questione si è risolta il merito è stato soprattutto dell’azione svolta dai tanto vituperati partiti!!!
A che serve allora nominare assessori in quota dei partiti sulla base dei risultati elettorali (più voti hai preso più assessori hai) se poi questi assessori non sono quelli che i partiti vogliono perché non fedeli alla linea espressa dal partito? Ricordo che il Sindaco Carancini ha avuto problemi nel nominare gli assessori e alla fine ha operato scelte non gradite alle forze politiche tanto nei confronti del PD, che dell’IDV e del PdCI, in pratica i gruppi consiliari più grandi della maggioranza. E allora io chiedo, i partiti servono solo per vincere le elezioni? La democrazia anzichè partecipazione e discussione (come avviene all’interno dei partiti) si ridurrebbe soltanto alla chiamata alle urne ogni 5 anni, per eleggere l’ uomo che sarà solo al comando e deciderà tutto relegando il Consiglio e i Partiti ad una mera funzione consultiva? Questa sarebbe la nuova politica e la visione del PdCI sarebbe anacronistica? A me questa politica (elezioni a parte) ricorda molto l’Ancien Regime, nel miglio caso il sovrano illuminato quando non addirittura, purtroppo, le investiture feudali.
Sulla Commissione Consiliare all’urbanistica sappiate per vostra informazione che non è vero che il Sindaco non è stato mai invitato, per il resto bisognerebbe chiedere all’amministrazione come sta evolvendo la questione delle piscine, quella del palazzetto dello sport, quella relativa a via Mattei-Pieve e cosa pensa di tutta una serie di problematiche fondamentali di cui queste sono soltanto esempi. Ma forse quando le cose vanno male basta dare la colpa a Berlusconi o a Lattanzi, attenti però che nel continuare a parlare male dei Comunisti non vi scopriate troppo simili a Silvio!!!
ARTICOLO ASSURDO:
le parole “DIFENDE” e “CARANCINI” non dovrebbero stare nello stesso articolo, mai.
Ora il PD che lo sfiducia vuole i rimpasti etc etc e fa schifo come gli ultimi 20 anni ha dimostrato, ma davvero difendere uno che in un anno ha fatto il caso nomine APM, vuole riconfermare il disastroso Pizzi e non ha tirato fuori bilanci dello Sferisterio che gravano sulle spalle di tutti noi cittadini è ridicolo e da sfiduciare.
Se sia peggio il “PD” o “l’altro PD” è difficile da dire e cmq è una bella lotta…
premessa maggiore: sarò uno dei pochi (non definisco come…) che vota la persona e non i partiti…
se vale poi una regola sottesa, secondo cui i candidati sono servi o burattini dei partiti, addirittura a livello locale dove conta il pragmatismo (non quelle dotte questioni morali o di alto profilo tipo testamento biologico, finanziarie, che sono patrimonio dei partiti) allora
posso spezzare la matita dentro la cabina elettorale (ops e’ una contravvenzione…) e smettere di votare anche chi incontro per strada.
Diamo a Carancini la responsabilità (o non) delle sue scelte ed interrompiamo questa corsa a pretese ed aspettative partitocratiche, perché oggi sono associazioni che meglio neanche nominare.
Carancini fa scelte non gradite alle forze politiche? un biglietto da visita che dimostra che fa gli interessi della collettività.
Potrebbe sembrare un sovrano illuminato? Allora il segretario di un partito chi sarebbe? colui che sta sopra il sovrano… l’infallibile?
piccola differenza il segretario e’ espressione di un ristretto numero di tesserati, il sindaco dei cittadini.
conclusione.
sono i cittadini che devono giudicare Carancini…
Come firmatario del documento non entro qui nella discussione tra chi apprezza e non…
Quello che invece non accetto sono le lezioni morali del Sig. Cerasi che io ricordo per averlo avuto a lungo compagno di impegno poltico.
Ora può accadere che, col passare degli anni , ci si disaffezioni alla politica, che si maturino posizioni diverse e non per questo meno legittime.
Ci sta pure fare il bastian contrario a prescindere , cosa che al Sig. Cerasi riesce magistralmente, probabilmente perchè non in altre faccende affacendato.
Buon per lui.., ma liquidare le considerazioni che hanno mosso alcuni di noi a presentare l’ altra faccia di un partito che qualcuno si ostina a voler presentare come sempre e solo unanime e univoco in scelte per altro mai votate dalla direzione , come una lotta intestina per un ….posto al sole è allo stesso tempo meschino e offensivo.
Altresì si dimostra , invece, una carenza di capacità di elaborazione politica che porti a critiche nel merito di quel che abbiamo scritto e non ad un basso populismo da bar di periferia.
Per quel che mi riguarda, ho sempre tenuto coerentemente il timone del mio impegno politico nella direzione che mi è stata sempre e solo suggerita dalla mia visione all’ interno di un percorso lineare e trasparente , intendendo la politica come mezzo per mettersi al servizio della mia città.
La dimostrazione di quanto sopra sta nel fatto che il sottoscritto , in 30 anni di militanza , ha sempre e solo svolto il suo compito , quando chiamato a farlo, negli organi di indirizzo politico, sostenendo sempre e a voce alta , cosa che traspare anche nel contenuto del documento, una chiara suddivisione di compiti tra amministrazione ( Sindaco, Giunta e Gruppo Consiliare) e il partito .
Entrambi distinti ciascuno per i propri compiti ( di guida dell’ istituzione la prima e di indirizzo politico la seconda), i soggetti in questione creano la situazione ottimale per una città.
I ruoli si sono confusi e , caro Sig. Cerasi, era d’ obbligo per chi alla città tiene, porre una questione di merito prima e di metodo poi, sulla fase che si sta attraversando nella politica maceratese.
Se questo per Lei significa crearsi spazi non si capisce bene per che cosa, allora, me lo consenta, bene ha fatto a dedicarsi ad altro.
Continui pure a limitarsi e fare il bastian contrario o il grillino ” de noantri”: questo è il ruolo che Le calza a pennello!
Ah…..dimenticavo: nel frattempo, sempre da 30 anni, per vivere, il sottoscritto, ha fatto e continua a fare il metalmeccanico!
Di quale nicchia o di quali spazi va cianciando????
Bè certo – in un momento storico come quello che stiamo attraversando-è un pò difficile credere ai politici ( tutti )–ora copio e incollo una citazione letta sopra e molto probabilmente estrapolata- copiata e incollata anch’essa da quache discorso di qualche altro politico– che magari non fa il metalmeccanico– ma poco cambia (((((Per quel che mi riguarda, ho sempre tenuto coerentemente il timone del mio impegno politico nella direzione che mi è stata sempre e solo suggerita dalla mia visione all’ interno di un percorso lineare e trasparente , intendendo la politica come mezzo per mettersi al servizio della mia città.))))))) ecco anche questo signore come i suoi colleghi fa di tutto perchè anche lui vuole in tutti i modi il NOSTRO BENE—-..e penso che il Sig. Cerasi stia sempe molto accorto e in campana proprio perchè si è rotto le scatole che i politici cerchino sempre di portarglielo via…a dire il vero cominciamo ad essere una moltitudine non più quantificabile a pensarla come lui……
cordialità—-
p.s. dimenticavo… leggo anche che il Sig. Cerasi prima era un compagno di impegno politico del Sig.Principi ed ora non è in altre ” faccende affaccendato”—-bene Sig. Pricipi le par poco non essere un FACCENDIERE ????
@ Principi
Non era assolutamente mia intenzione dare lezioni morali ad alcuno, tanto che la mia era semplicemente una personale chiave di lettura.
Ed essendo una chiave di lettura, quindi un personalissimo modo di vedere le cose, non mi è passato neanche per l’anticamera dell’anticamera dello sgabuzzino dell’anticamera della mente di “pretendere” che, tale personale chiave di lettura, dovesse essere acriticamene condivisa.
Ne mi sono mai sognato di affermare che, tale lettura degli accadimenti, fosse una profezia o che fosse stata impressa sulle sacre scritture….
Però noto nel suo intervento che lei inizia dicendo che NON vuole entrare nel merito della discussione tra chi apprezza e chi non…
Però poi, appena mezza riga dopo, si contraddice completamente in quanto (visto che io non ho apprezzato) lei si dilunga -non poco- a criticare ferocemente il mio intervento (buttandola anche sul piano personale).
Quindi non posso non notare che il suo NON voler entrare nella discussione è pleonastico.
E’ un atteggiamento finto in quanto, mezza riga dopo, lei si immerge in una lunga disapprovazione del mio intervento.
E fa un lunghissimo processo alle intenzioni: ci manca soltanto che decidesse lei di cosa e come io avrei dovuto scrivere…
Per mia scelta, e non certo per incapacità come lei cerca di far intendere, non sono volutamente entrato nel merito, riga per riga, di quello che avete scritto.
Non sono entrate nel merito poichè sarebbe stato, a mio avviso, un lungo (noioso) puntualizzare il tipo di struttura verbale politichese di cui è infarcito tutto l’intervento.
(una breve disgressione: io sono eventualmente affaccendato in faccende che sono altresì stretti e privati cavolacci miei, in quanto non mi sono nemmeno lontanamente sognato di dirle che lei è un “fancazzista”… cosa che lei invece fa continuamente/pesantemente, nei miei confronti, per tutto il suo intervento, chiusa parentesi)
Ma visto che mi ci tira (per i pochi) capelli (rimasti) poichè (come sopra) se io mi sono dedicato ad altro sono sempre e comunque privatissimi e leciti cavolacci miei vorrei soltanto ricordarle ((((((((sebbene dopo 30 anni di militanza politica ho qualche dubbio che se non lo ha ancora capito difficilmente potrà farlo ora))))))) che quello che lei cita (cioè la suddivisione tra guida amministrativa ed indirizzo politico) è un bellissimo concetto che però trova poca pratica nel divenire quotidiano di ogni amministrazione.
Questo perchè sarà anche vero che, teoricamente, l’indirizzo politico compete ai partiti ma poi sono i Consiglieri che votano e quindi, nei fatti, il partito (inteso come organismo direttivo, assemblea degli iscritti, ecc.) ha in realtà molto poco potere.
Però, visto che lei sembrerebbe più interessato ad una disamina critica del documento che lei ha firmato, nei prossimi giorni, se non sarò troppo affaccendato in altre faccende (e cercando di esere il più stretto possibile), MI PRENDERO’ L’ONERE DI REPLICARLE, punto per punto, NEL MERITO….
.
.
.
@ sono cerebrale
Anche se oramai per molti è fuori moda io sono tutt’ora un compagno, ma anche qui spiegare compiutamente cosa significa (da mio punto di vista) sarebbe solo una lunga -per certi versi noiosa- disamina di accadimenti, scelte e percorsi che non interessano di certo i lettori di CM, visto che sono ragionamenti strettamente personali
Che bello è ritornato Podrecca! Chi è Podrecca, ma lo sanno anche i pupazzi chi è Podrecca, anche se non sanno di essere pupazzi….
Mi pare una inutile divagazione sul tema ” quanto sò inutili e dannosi i politici , a prescindere…..” come se tutta la storia dell’ uomo ( animale razionale e socievole) non fosse scandita da sempre dalla politica intesa come strumento per la regolamentazione ( quindi l’ amministrazione) della vita sociale da quando al posto delle istiuzioni odierne c’ erano le tribù…….primitive.
Cari signori, ribadisco il concetto: fate populismo da bar di periferia!
Perchè a questa politica , se non piace, si deve rispondere per forza con altro modello di politica, ma dire semplicemente che “sò tutti uguali”…………”i politici cercano solo potere e visibilità” è semplicemente inutile e qualunquistico.
Come affermare che l’ acqua è umida: comunque dell’ acqua non puoi fare a meno!!!!!
Dunque: di cosa parliamo?
AL Sig. Cerasi che mi dato dell’ arrivista politico ( Gianfrà, non ce girà intorno: mica vado in giro con anello al naso e sveglia al collo!!) ho risposto nei toni da lui usati x primo.
E mi permetto il “tu” come è più naturale visto che ci conosciamo da un bel pò…..
Al Sig ” sonocerebrale” ( comodi i nickname, eh???) chiedo , sempre usando i suoi stessi toni se “faccendiere” è riferito in genere a chi fa poltica o al sottoscritto in particolare che , a differenza del Sig. Cerasi ,la politica ( orrore!!!) continua a farla , perchè allora devo darle una delusione cocente: di politica non si può fare a meno.
Faccia lei………
E qui mi taccio perchè il livello della discussione, non toccando in nessun punto il merito del contendere, è davvero a livello di bar di periferia.
Ma molto di periferia………………………….quasi da spaccio de campagna!!!!
Cercherò di essere breve, anche se ci sarebbe da scrivere tanto e sarei inutilmente lungo e noioso in quanto il senso politico del comunicato, al di la delle formule scritte, lo hanno capito tutti.
Una precisazione: voler a tutti i costi uscire pubblicamente (per avere quella che una volta si chiamava “agibilità politica”) su una questione squisitamente “interna” (i rapporti all’interno del Pd non fregano a nessuno, oltre gli iscritti del Pd) significa che (a) all’interno del partito c’è poco spazio e quindi, di sponda, si cerca visibilità (b) si vuole a tutti i costi portare in piazza un problema interno, cercando di qualificarsi alla popolazione (senza dirlo chiaramente) come la parte “sana” del Pd, contro “gli altri” che con i loro atteggiamenti e scelte sono, ovviamente, quella “malata”.
Questo modo di contrapposizione (noi buoni/gli altri cattivi) è stato (ab)usato in politica da almeno 100 anni ed è proprio il modo in cui nonno Silvio ha costruito tutta la sua politica fin dal 1993…..
[[[[[[[Interpretiamo in senso “contemporaneo” la funzione dei partiti, ritenendoli soggetti pienamente integrati nella società civile e raccogliendo la richiesta di rinnovamento nella gestione della vita politico-istituzionale del nostro paese]]]]]]]
…… Mi sembra che si faccia finta di non accorgersi che, alle ultime elezioni provinciali, la maggioranza degli aventi diritto al voto è restata a casa.
Ciò significa che, nonostante il senso contemporaneo, presumibilmente la disaffezione degli elettori è dovuta al fatto che i partiti non sono più quelli di 20 anni fa ma hanno perso quella funzione di contenitori di idee.
(e in contrapposizione siano diventati soltanto meri centri di potere ed interessi)
Non a caso rispetto a 20 o 30 anni fa i “militanti” sono scesi vertiginosamente tanto che oggi gli iscritti sono pochi, e tra quei pochi, sono pochissimi quelli che vivono attivamente la vita di partito….
[[[[[[Per questo critichiamo con forza prima di tutto il metodo di formazione dei contenuti del documento, in quanto non è stato frutto di un percorso partecipato e condiviso con gli iscritti del PD (l’assemblea degli iscritti sarà convocata solo a settembre, a percorso concluso)]]]]]
….. Normalmente gli iscritti eleggono una segreteria, un gruppo dirigente: sarebbe poco pratico che, per ogni questione amministrativa (cioè almeno una decina al mese), si riunisse l’assemblea degli iscritti: anche perché se ogni decisione dovrebbe esser presa collettivamente che senso avrebbe eleggere un direttivo, un segretario, dei componenti che dovrebbero rappresentare il partito negli incontri con gli altri partiti????
Inoltre seguendo questa (il)logica richiesta (far passare ogni cosa per l’assemblea degli iscritti: concetto a mio avviso distorto di democrazia diretta) allora bisognerebbe essere conseguenti e permettere (senza delegare nulla) a tutti gli iscritti di partecipare a tutte le riunioni politico-amministrativa: cioè cosa impossibile e molto poco pratica…..
[[[[[[[[[Rivendichiamo la capacità e la possibilità per il Pd, il partito più grande della maggioranza, di una elaborazione politica autonoma che non si accodi alle strumentali lamentele di un gruppo consiliare, peraltro recentemente dimezzatosi, dalla cui visione anacronistica della politica ci sentiamo molto distanti]]]]]]]]]]
……..Il partito controlla piuttosto male il proprio gruppo consigliare (questo è sempre accaduto, da sempre) e quindi il tentativo di una “elaborazione politica autonoma” è solo una strada con la quale si tenta di imporre la propria visione politica ai consiglieri: se il partito traccia la strada sarà poi difficile che, quando questa strada è pubblica, qualche Consigliere vada per proprio conto poiché ci sarà un forte (pubblico) richiamo morale
Anche qui il tentativo di far diventare i Consiglieri mero strumento del partito (cioè che i Consiglieri votino a comando) non ha mai funzionato poiché, dopo il voto, possiamo tranquillamente affermare che nelle amministrazioni il peso dei Consiglieri (soprattutto se organizzati in gruppi e sottogruppi, come accade nel Pd che è pieno di ex) rappresenta un buon 70% e quello del partito solo un 30%……
[[[[[[[[[[La nostra è una difesa ‘a voce alta’ del nostro ruolo dirigente e della necessità di riaffermare e difendere il ricambio generazionale che la città ha fortemente auspicato e di cui ci sentiamo protagonisti]]]]]]]]
…. Qui mi ricollego a quanto detto sia sopra che in precedenza: vogliamo un posto al sole visto che (per età) ci sentiamo protagonisti del futuro……
[[[[[[[[[[Infine, sulle nomine nei CdA e nelle Partecipate ci sentiamo di dover ribadire come, certamente gli enti ‘collaterali’ all’istituzione comunale siano parte integrante del progetto generale di un’amministrazione e che per questo gli uomini e le donne a cui se ne dia la responsabilità debbano certamente essere di fiducia, ma allo stesso tempo prendiamo le distanze dal riaffacciarsi di un vecchio modo di far politica, spartitorio ed egemonico, che schiaccia le competenze a favore della lottizzazione]]]]]]]]]]]
……. Qui, come sopra, eliminando tutta la sovrastruttura, si tenta di candidarsi come “nuovo” in contrapposizione ad un vecchio modo di fare politica, che essi condannano.
Quindi è giusto che il “nuovo” abbia visibilità e che pertanto (noi) uomini e le donne a cui se ne dia la responsabilità……
Ovviamente e, a scanso di equivoci, questa mia lettura è del tutto personale e non condivisibile.
Ma il volere pretendere che solo al’interno dei partiti (di QUESTI partiti) si possa fare politica (e che fuori si facciano solo chiacchiere da bar) mi sembra una visione quantomeno distorta, se non proprio manichea.
La SUAP Giorgini, tanto per fare un esempio che ci coinvolge da vicino, è stata STOPPATA nonostante i giochini, le alleanze trasversali, gli interessi di mero potere che sembrava attraversassero quasi tutti i partiti presenti in Consiglio Comunale.
E’ stata stoppata dai cittadini, FUORI dai partiti, anzi sembrerebbe CONTRO (certi gruppi di potere prsenti nei) partiti.
perché non aprite un post Principi vs Cerasi?
qui si parlava d’altro…
Caro Gianfranco,
essendo tu persona molto attenta, avrai sicuramente notato che il documento di maggioranza grida vendetta anche davanti a una qualsiasi mediocre intelligenza.
Non solo è politicamente inconsistente (l’assenza di ogni riferimento ai tagli, alla crisi economico e sociale lo dimostra), non solo è omertoso (lancia generiche accuse di “inesperienza”, etc. senza aver neppure il coraggio di fare i nomi di coloro che vengono imputati- e dimmi se secondo te un qualsiasi partito serio possa approvare un documento senza sapere contro chi è diretto), non solo presenza una ricostruzione dei fatti totalmente parziale, ma arriva addirittura ad accusare la Giunta per le condotte a riguardo del SUAP e del regolamento SUAP (senza ricordarci, però, che grazie al nostro Consiglio Comunale abbiamo a Macerata il regolamento SUAP più ridicolo d’Italia).
Insomma, mi pare normale che davanti a una maggioranza consiliare più intenta a sgomitare che ad altro, piena zeppa di ambizioni frustrate, di atteggiamenti spesso populisti (e irresponsabili) che sembrano non capire i pesanti tagli amministrativi, insomma mi sembra normale che qualcuno nei partiti non ci stia.
Non voglio dire che le responsabilità della situazione sia soltanto del Consiglio. Per carità, anche il sindaco spesso non ha agevolato una composizione di questa frattura e come tutti non è immune da errori, ma quel documento è francamente ridicolo da ogni punto di vista.
Ed, essendoci passato, capisco bene il disagio di una parte dei dirigenti del PD, che vedono il Gruppo Consiliare appiattirsi sulle posizioni più estreme, a volte le più populiste, senza che il gruppo abbia mai fatto un minimo di autocritica. Certo, come dici tu forse le battaglie vanno fatte nei direttivi, nelle assemblee degli iscritti, ma questo che senso ha? Così non si corre il rischio di guardarsi solo l’ombelico, di rimanere rinchiusi nelle logiche dei “venti che contano”, perdendo ogni contatto con la realtà?
Personalmente ritengo che per uscire dalla terribile logica del “sono tutti uguali” (il che non è affatto vero), di alcune questioni si debba parlare apertamente, davanti ai cittadini, agli elettori, prendendosi la responsabilità di ciò che si dice. Il documento, poi, credo sia una reazione a notizie false fatte uscire sulla stampa (ovvero l’unanimismo all’interno del PD sul documento), che immagino sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Non ci vedo quindi niente di male in questo documento dell'”altro PD”, anzi, ritengo giusto che non solo gli iscritti ma anche gli elettori del PD sappiano che all’interno del loro partito (avendo torto o ragione), c’è chi la pensa in modo diverso da quanto viene scritto normalmente sui giornali.
Che poi la verità stia nel mezzo, beh, questo mi pare normale…
@presocratico
Di grazia: ci può spiegare secondo lei di cosa si stava parlando??
Poichè io, in buona fede, ero convinto che si stesse parlando del comunicato de “l’altro PD”
@ marco ricci
Il tuo discorso non farebbe una griza, se non fosse che siamo a Macerata e non a Milano e che i sovvertimenti sotterranei all’interno del Pd li conosco pure io (non essendo un iscritto o un elettore) figuriamoci se non li conoscono coloro che si interessanto di politica e che gravitano intorno al Pd o alle loro singole componenti (ex repubblicani, ex democristiani, ex comunisti, ex socialisti, ecc.).
Componenti che, come in un caledoscopio, si fondono e si sfondono a seconda del momento, dei rapporti interni, delle situazioni di forza, delle cordate, delle truppe cammellate per cui, oggi, gli ex di un gruppo sono vicini agli ex di un altro gruppo, su una singola questione, ma domani mattina saranno contrari su un altra, e via dicendo….
Convengo con te che il topolino partorito come documento di maggioranza fa acqua da tutte le parti ma devi pure ricordare che proprio perchè la politica è in continuo movimento ed i partiti e gruppi oggi sono vicini ma domani un pò meno (e all’interno di ogni partito gli alleati di oggi non saranno quelli di oggi pomeriggio, per poi tornare ad essere alleati domani… ma non durante il week end)…
…. Ecco pertanto che, non avendo scoperto nessuno ancora le carte, è ben difficile puntare il dito sul’inadeguatezza di questo o quell’assessoere senza (conseguentemente) dover tirare anche in ballo la capacità di giudizio del Sindaco (che ha scelto gli Assessori, spesso in disaccordo con i partiti) e quindi dover ammettere che non solo gli Assessori (da sostituire) sono manchevoli ed inadatti ma che anche il Sindaco soffre della stessa manchevolezza.
Credo sia un complesso gioco di equilibrismi interni ed esterni (anche con il partecipare ufficiosamente al gioco di buona parte dell’opposizione, che spesso finge di addormentarsi), un complesso puzzle dove tutti credono di avere in mano il pezzo giusto (ma forse il pezzo è invece mancante), una difficile arrampicata in alta montagna (fatta da chi non ha mai scalato nemmeno le scale di casa, perchè ha preso sempre l’ascensore) dove se si parte di slancio spesso dopo qualche centinaio di metri si ha il fiatone…
Io oggi, data la complessità degli argomenti e la complssità delle forze in campo (e di tanti interessi non detti, quali ad esempio quelli edificatori), non farei certo a gara nel sostituirmi al Sindaco o a qualche Assessore dalla sedia traballante.
Così come non vorrei essere al posto dei tanti che oggi si interrogano su come poter far ripartire di slancio questa macchina amministrativa, un pò ingolfata.
Tanto tempo fa scrissi che nel secondo mandato di Meschini in tanti (all’interno delle forze che lo avevano sostenuto) si aspettanavano un’accelerata ed invece ci si è accorti che, dopo poco, (per non aere problemi, rogne e grane) il Sindaco camminava in prima con il freno a mano tirato.
Qui per alcuni versi mi sembra una situazione peggiore: al Sindaco sembrerebbe essere stata data un auto sportiva, ma stanno un pò tutti a litigare su chi deve cacciare i soldi per mettere benzina (e, intanto, la macchina resta ferma a prendere polvere….)
[[[[[[poi non è detto che, qualora “trovino la quadra”, e facciano il pieno il Sindaco sarà in grado di guidare un auto sportiva o non ci ritroveremo (oddio? che male abbiamo fatto???) un Meschini bis, che per non avere problemi ed attriti invece che accendere il motore decida di spingere e muovere poco la macchina]]]]]]
carancini dovrebbe indossare il cappello di paglia e al suo fianco metitrebbie e trattori!
@ Ricci
è giusto sapere che c’è chi la pensa diversamente, è vero, però, perhcè difendere Carancini che ha fatto male in questo primo anno? almeno 3-4 cose sono davvero da sfiducia, io non ne vedo nemmeno una cosa positiva fatta da lui… Xo meglio Carancini del rimpasto, però la soluzione migliore per tutti sarebbero nuove elezioni, non crede?
x Principi… Tutto bene tranne il finale da vecchia politica che non sa confrontarsi con la gente!!! Perchè chi sta in un bar o in un spaccio di campagna è inferiore a voi?!?! Ha rovinato tutto!!!!
@cerasi
con molto garbo le sottolineo che il tema e’ se Carancini meriti di essere “sfiduciato” dal maggior (o meglio suo) partito e/o coalizione che lo sostiene ed ivi se esistano due correnti al suo interno..
sotto questo comune denominatore si e’scesi in personalismi, reciproche aggressionii…se questo non fosse basta rileggere certi interventi (salvo il suo ultimo post che riporta il timone sulla giusta rotta).
la massima espressione della politica e’ scilipopoli…altro che di politica non si può fare a meno…destra o sinistra pensate alla gente…
da qualche numero la rivista L’Espresso ha cominciato a farci capire da chi sia siamo amministrati e nonostante a livello locale non si godano di certi privilegi e non si porti a casa nulla (salvo le critiche) leggo che il sindaco farebbe populismo…ma dai, facciamo i seri…
@ presocratico
Veramente il tema, mi sembra, era il lungo comunicato stampa del “l’altro Pd” (in cui al suo interno si parlava del Sindaco, ma non solo) in cui la carne al fuoco era molta…
E credo che ognuno di noi, nei vari inerventi, ha scelto di sottolinare alcune cose (ed altre no).
Ma ciò ovviamente è una mia personale lettura: altri lettori di CM sicuramente (ci hanno visto) e ci vedranno altre chiavi di riflessione….
Discutere liberamente è senza dubbio utile ed è naturale che anche nel Partito Democratico possano esservi opinioni diverse. Altrettanto naturale è che la sintesi delle diverse posizioni avvenga all’interno degli organismi del partito a ciò deputati, al di là delle prese di posizione sugli organi di stampa che, dopo un po’, rischiano di creare confusione nei cittadini e negli elettori anche oltre le certamente buone intenzioni. Quindi, come è stato ricordato oggi su alcuni giornali locali, senza dubbio la sede deputata ad assumere decisioni sugli argomenti di competenza è la Direzione cittadina (che ha già affrontato in due precedenti riunioni le questioni politiche oggi d’attualità e che, giova ricordarlo, non sono state formalmente poste sul tappeto dal PD) la quale potrà avvalersi anche dell’importante contributo del gruppo consiliare, proseguendo nel lavoro iniziato con l’ultima assemblea degli iscritti. Assemblea nel corso della quale si era reso noto che vi era stata una richiesta di verifica politica da parte di alcune forze facenti parte della maggioranza alla quale non ci si sarebbe negati, si era partecipato agli iscritti delle difficoltà emerse nel rapporto tra amministrazione e consiglio comunale, si era anticipato che si sarebbe lavorato per superare le criticità emerse al fine di agevolare l’attività dell’amministrazione. La relazione conclusiva dei lavori di quell’assise, è bene menzionarlo, è stata approvata all’unanimità.
Altrettanto opportuno è poi che su questioni rilevanti come quelle emerse nella verifica in corso sia chiamata a discutere ulteriormente l’assemblea degli iscritti, della quale ho preannunciato la convocazione nel corso dell’ultima riunione della Direzione – e dunque in tempi non sospetti – ben prima che una esigenza in tal senso venisse partecipata a mezzo stampa.
Confido, pertanto, nel senso di responsabilità dei militanti e dei dirigenti del PD a che la discussione si svolga negli ambiti statutari consentendo al partito di svolgere la propria funzione che, in termini generali, è quella di concorrere a determinare la politica cittadina in tutte le sue molteplici articolazioni, con applicazione analogica del dettato costituzionale.
In tale contesto tutti i contributi sono importanti ed a tutte le voci sarà dato ascolto, così come deve essere in un grande partito che vuole esercitare pienamente il proprio ruolo e che a tal fine è capace di prendere decisioni: se il documento sottoscritto da tutti i capigruppo consiliari e da tutti i segretari politici non appare convincente alla totalità degli iscritti, se ne discuta ancora ma non si sottovaluti il fatto in sé e soprattutto non si sottovalutino molti dei contenuti ivi espressi (penso alla parte relativa alla necessità di individuare le priorità programmatiche, ad esempio) che sono in buona parte strettamente legati proprio al mutato quadro economico e finanziario degli enti locali, come ogni persona dotata di buon senso certamente comprende.
Come primo partito della coalizione che ha vinto le elezioni abbiamo più responsabilità di altri, non foss’altro che per la forza che rappresentiamo. Cerchiamo di essere all’altezza del compito che gli elettori ci hanno affidato e lavoriamo per garantire alla città buon governo e concorde capacità decisionale.
@Roberto Bellucci
Per carità, lontana da me ogni idea di classificare le opinioni secondo l’ ubicazione…..geografica, tanto più che dalla campagna , per l’ appunto, vengo anche io….
Però deve ammettere che l’ intenzione ipotizzata da qualcuno di mettere un cappello di paglia al Sindaco e di mandarlo a …..mietere il grano, rimanda proprio alla campagna…..
Ahahahahahahahahahahahah!
Io intendevo solo rimettere in evidenza che , se più persone hanno (legittimamente) idee diverse , in politica come nello sport, è costruttivo se si crea un dibattito nel merito dell’ oggetto della discussione.
Posizioni distanti, magari agli antipodi, che si confrontano sui temi che attengono all’ argomento.
In questa sede si è iniziata la discussione dicendo che i sottoscrittori del documento in oggetto, erano , in pratica, degli arrivisti che sgomitano per un posto al sole.
Questa non è una posizione : è un insulto.
I commenti sono continuati su toni tipo ” siete tutti uguali”,… ” politici ladri menefreghisti….” e via di questo passo…
Solo un bel pò avanti sono apparse le prime considerazioni anche critiche , ma nel merito dell’ argomento.
Quelle di prima erano appunto un pò come le discussioni da bar sul calcio dove la Juve inevitabilmente “rubava” e le altre squadre vincevano lealmente…..
Discorsi da bar, appunto!
Termino dicendo che non mi interesso di calcio, tanto per non scatenare altre …reazioni…. : )
x Principi…. Siete 9 quando arriverete a 11 si potrà anche parlare di calcio!!! :-)) Le ripeto che ho apprezzato diversi punti del vostro intervento!! Grazie per la risposta!
@ Bruno Mandrelli
So che possiede l’ironia e la conoscenza musicale necessaria x apprezzare…
http://www.youtube.com/watch?v=DzhKRrjBa90&feature=youtube_gdata_player
Le auguro un buon Ferragosto.