Il contratto della Cammertoni con i treiesi:
“Ridurrò del 30% la tassa sui rifiuti”

VERSO LE ELEZIONI - La candidata sindaco ha annunciato, nel corso dell'assemblea al mercato coperto, il suo impegno per rimodulare il contratto con il Cosmari, abbattere i costi e di conseguenza diminuire la pressione fiscale sui cittadini. Altro obiettivo il riconoscimento della Bandiera Arancione. Durante l'incontro Giovanna Matteucci ha denunciato la rapina a Villa Spada, spogliata di statue, pavimenti, vetrate e ringhiere

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Daniela Cammertoni  (11)

Ieri sera Daniela Cammertoni ha firmato il contratto con i treiesi

di Maurizio Verdenelli

Se i Repubblicani ‘a stelle e strisce’ nel 1994 avevano firmato il ‘Contratto con l’America’ conquistando il Congresso, e l’8 maggio di 7 anni dopo Silvio Berlusconi ne aveva seguito l’esempio siglando il ‘Contratto con gli Italiani” -nell’ormai celebre trasmissione di ‘Porta a Porta’ con Bruno Vespa- vincendo le Politiche per due mandati consecutivi, anche Daniela Cammertoni nel suo ‘local’ ha fatto suoi questi storici precedenti firmando ieri sera il Contratto con i Treiesi, presenti circa cento cittadini all’interno del Mercato coperto in un centro storico battuto da una pioggerellina fine.
“Qualora eletta sindaco, la sottoscritta si impegna a razionalizzare i costi del servizio di gestione rifiuti e a ridurre fino al 30% la Tassa Rifiuti (TARI) a carico dei cittadini prendendo come riferimento l’importo previsto in bolletta per l’anno in corso” è testualmente scritto nel contratto con reca in calce la firma del candidato sindaco della lista civica ‘Il Futuro nel Cuore’. Un lungo applauso ha sottolineato la protocollare cerimonia cui hanno assistito fedelissimi della comandante della Polizia municipale di Civitanova che per prima ha lanciato il guanto di sfida sulla ‘piazza’ di Treia. Nessuno dei due competitors, nonostante i bisbigli della vigilia, ha assistito all’annuncio (e alla firma) del ‘Contratto’ che era stato annunciato con largo anticipo, anche se rigorosamente non nel merito. “Neppure noi candidati in lista sapevamo nulla, nonostante le insistenze” dice Giacomo Scocco. Il maggiore Daniela Cammertoni aveva tenuto ‘il segreto istruttorio’, come si conviene, fino all’ultimo. Così i competitors sono rimasti a ‘guatarsi’ solo dai grandi cartonati esposti, quasi di fronte lungo il corso che porta in piazza (Cammertoni e Capponi) o nel ‘ridotto’ di Passo di Treia (quartier generale di Mozzoni).

 

 

Il contratto di Daniela Cammertoni con i treiesi

Il contratto di Daniela Cammertoni con i treiesi

Come si conviene ad un tecnico di esperienza e sicura professionalità, Daniela Cammertoni ha illustrato l’iniziativa che si deve ascrivere senza precedenti nelle campagne elettorali non solo nel maceratese ma tout court nelle Marche, almeno a memoria del vostro cronista che da queste parti ‘al plurale’ è da circa 3 decenni e mezzo.
Ricordando di “non essere la stampella di alcuno, al contrario una lista civica vera della quale non sarà possibile appropriarsi”, ed inoltre di “voler restare prima di tutto cittadini, non sogniamo certo di diventare politici”, la leader de ‘Il Futuro nel Cuore’ ha messo l’accento sulla pressione della fiscalità locale che in aggiunta a quella nazionale “è ormai insopportabile per le nostre famiglie”. Partendo dalla cifra di 1.144, 716 euro che il Comune treiese mette annualmente a bilancio alla voce ‘rifiuti’, la Cammertoni si è impegnata ‘ a rimodulare il contratto di servizio con Consmari al fine di abbattere i costi che l’ente locale ha per garantire il servizio di porta a porta. Che sostituiremo con il servizio di raccolta ‘di prossimità’ attuabile considerando i tre nuclei fortemente abitati: Centro storico, Passo di Treia e Chiesanuova. Collocheremo i cassonetti secondo le esigenze e risparmieremo circa 230mila euro l’anno: ed ecco spiegato un primo risparmio del 20% sulle bollette”. “ Sia chiaro contro ogni tentativo di dare versioni distorte: a beneficio delle tasche dei contribuenti vogliamo cambiare le modalità del servizio di raccolta dei rifiuti, non ridurre certo la quota di raccolta differenziata che vede Treia da qualche anno attestarsi al 70% circa. Anzi – ed è questo il secondo punto- vogliamo migliorare ancora di più questo invidiabile risultato attivando soprattutto il controllo sulla raccolta differenziata, che, ad esempio, vede impegnati a Civitanova  tre vigili urbani. A Treia è necessario liberare il Corpo di Polizia municipale dalle attuali incombenze amministrative, riconsegnandolo alla propria vocazione di front office con i cittadini. La presenza del vigile all’esterno è essenziale. Per il risparmio della bolletta Tari, fino al 30% dell’ìimporto attuale, è dunque strategico l’abbattimento della parte indifferenziata della raccolta dei rifiuti anche per modificare il piano finanziario che alla base dell’impegno dell’ente locale, sul fronte dello smaltimento rifiuti. A questo fine appare importante formare nostri ragazzi sulla cultura dell’ambiente”. Infine: “Nel contesto della spending review treiese è possibile anche intervenire nel capitolo ‘risorse umane’ risolvendo l’attuale carenza di personale operaio con una migliore organizzazione. Parlo dello spazzamento delle strade. Riducendo, cioè, al solo guidatore l’attuale equipaggio delle macchine addette. Il secondo, infatti, può benissimo essere utilizzato ad altri compiti: la pulizia delle strade può benissimo essere garantita dalla sola macchina ben manovrata”.

Daniela Cammertoni  (10)

Molti i presenti all’incontro di ieri sera

Poi, all’interno del Mercato coperto, c’è spazio per ‘altro’. Su Villa Spada la ‘testimonianza’ di Giovanna Matteucci, giovane avvocatessa, lascia il segno. “Ci sono andata, bambina, quando quella struttura era adibita all’asilo. Ora quella meravigliosa struttura neoclassica è uno scheletro vuoto, oggetto di una vera sistematica rapina. Senza responsabili, perché non c’è stata custodia nelle more di un contenzioso che a metà dello scorso anno ha visto di fronte il Comune (che nel giugno del 2000, sindaco Capponi, aveva esercitato il diritto di prelazione pagando 2,5 miliardi di lire) e l’ex proprietario, l’imprenditore Paoloni di Appignano subentrato alla Fondazione Mastrocola. Ora il giudice ha sentenziato che la proprietà è legittimamente del comune di Treia. Che dovrà decidere di un parco e di un immobile bellissimo spogliato per intero nell’indifferenza generale dei i preziosi marmi, dei pavimenti, delle istoriate vetrate, delle statue neoclassiche e perfino delle artistiche ringhiere di ferro”.
Villa Spada, alias Villa La Quiete (come indica il frontale del corpo centrale a dispetto della fama di una tradizione poco avventurata ormai radicata nella memoria della gente del posto ) è nel cuore di Treia. Le domande sono tante, l’amarezza per un destino di bellezza violata, è palpabile. “Se saremo eletti –dice la Matteucci- interrogheremo i cittadini sul futuro di Villa Spada che non può essere lasciata in questo stato avvilente di abbandono, spoliazioni e declino generale. In una parola, burocraticamente: di deperimento per non uso. Non c’è un progetto al momento per Villa Spada”.

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L’incontro si è svolto nel mercato coperto di Treia

Franco, artigiano interroga: “Lavoro tutto il giorno, non esco da casa da 20 anni. L’ho fatto solo stasera. In tanti anni ho sentito solo chiacchiere e così sono diventato come santommaso. Le zone artigianali ed industriali eccetto una a Passo di Treia sono in abbandono, la viabilità strozzata…eppure il Comune ha riscosso i nostri oneri di concessione”. La Cammertoni fa segno di sì con il capo e chiede fiducia.
E lancia, a domanda, un new deal sul centro storico. “Vogliamo anche noi la Bandiera Arancione come altri centri della provincia. Certo tutto appare molto difficile, perché ormai i buoi sono usciti dalla stalla (il riferimento è per le aziende che producevano ‘giro’ e movimento). Noi faremo quello che sarà possibile per un ente locale in direzione di una fiscalità agevolata ed alleggerendo le pratiche burocratiche. Inoltre appare davvero necessario aprire al pubblico, tutto l’anno, i gioielli di famiglia: l’Accademia georgica e la Chiesa di San Filippo insieme con il museo e il teatro. Il Centro storico non può vivere solo una settimana l’estate con la Disfida sulla quale peraltro si è sempre molto investito”. Troppo? “Non dico questo, ma noi abbiamo un’idea diversa” risponde la Cammertoni che annuncia un calendario di eventi per rilanciare la ‘piazza’ treiese che assomiglia sempre di più al titolo del capolavoro di Dolores Prato. Far tornare la gente al Borgo, sarà possibile davvero anche se ‘è difficile riprendere i buoi’ ripete la Cammertoni anche se qualcuno chiede di ripristinare la viabilità a Vallesacco davanti alle mura crollate “anche per tornare a vivere”. La comandante dei Vigili urbani assicura ammonendo: “Farò del mio meglio, tuttavia si tratta di pubblica incolumità”.
La pioggerellina ha smesso di battere, la gente se ne va affollando per un momento la splendida piazza piena di luci ma dove non c’è più nessuno neppure intorno alla fatidica ‘pietra della maldicenza’.

 

(Foto di Michele Palazzesi )

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