Crisi della Paciotti:
chiesta (e ottenuta) una proroga

CIVITANOVA - Il tribunale ha concesso all'azienda più tempo per risanare i conti: la nuova scadenza è fissata al 27 aprile. A fine dicembre la richiesta del concordato preventivo

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di Laura Boccanera

Sono passati due mesi da quando la Cesare Paciotti ha fatto richiesta presso il Tribunale di Macerata di concordato preventivo per risanare i conti dell’azienda, in crisi a causa della mancata riscossione di ingenti crediti  (leggi l’articolo). Un duro colpo per la griffe di moda, ma anche per la città: quasi 200, infatti, sono i dipendenti che in quei giorni hanno fatto scudo attorno all’azienda seppur tra le preoccupazioni del momento. La richiesta di concordato era stata presentata lo scorso 30 dicembre  attraverso i legali Fiorenzo Principi di Macerata e Cristina Senesi di Osimo. Il debito ammontava a diverse decine di milioni di euro (30 milioni erano le cifre che trapelavano), maturato verso fornitori e verso istituti di credito, di cui solo 6 relativi ai mancati incassi provenienti dal mercato interno. Il tribunale ha dato 60 giorni di tempo all’azienda (leggi l’articolo) per presentare un piano industriale di rilancio e rientro, mettendo mano ai conti e facendo poi una proposta ai creditori. Ma proprio nei giorni scorsi l’azienda ha chiesto una proroga della scadenza, proroga concessa da Tribunale e rinnovata fino al 27 di aprile. Nel frattempo la Cesare Paciotti continua a lavorare e ha recentemente presentato la collezione autunno inverno 2014/2015, mentre i creditori hanno le fatture congelate da dicembre per effetto della proposta di concordato.



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