Pubblicità sessista? E’ questa l’accusa della nostra lettrice Cinzia Lambertucci che dopo aver visto il manifesto che ritrae una donna completamente nuda mentre stira un paio di pantaloni ad un uomo vestito di tutto punto e intento a leggere il giornale. «Un’immagine davvero poco edificante per la donna – scrive la lettrice – Questa pubblicità compare da qualche giorno nella zona commerciale di Civitanova ed è di un imprenditore del settore dell’abbigliamento. Questa trovata pubblicitaria attira sicuramente l’attenzione ma è oltremodo offensiva per l’essere umano e per le donne. Non vi scrive una femminista incallita, ma una donna che si è sentita veramente offesa nell’intimo. Non mi sento in dovere di giudicare questi signori perchè forse a causa della troppo normalità con cui è visto il corpo della donna sono stati spinti a cercare questa pubblicità d’effetto».
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quindi???
Ditemi voi se in Italia, con tutti i problemi che abbiamo, ci si debba sentire offesi per una pubblicità… roba da matti cara lettrice
Beh, la lettrice non ha tutti i torti. Ha ragione: non c’entra col femminismo (che se eccessivo ha le sue pecche, come il maschilismo), ma col rispetto. Dietro c’è il farsi notare, un po’ come per la Desigual a Roma che ha fatto sì che si potessero prendere outfit gratuiti presentandosi in negozio in mutande (uomini e donne però). Resta il fatto che la donna nuda in questa pubblicità non c’entra proprio nulla, non mi pare si vendano costumi o intimo (e sarebbe comunque più coperta).
Ti dico il mio di punto di vista, rispondo al tuo “Ditemi voi” 🙂 Non si tratta di non vivere con leggerezza secondo me, è ovvio che un terremoto,la crisi sono notizie più “importanti”, semplicemente penso sia normale si discuta anche di temi sociali, non si vuole sminuire altri fatti.
Concordo con il sig. Aldo Tortolini… e aggiungo… un pò d’ironia non ha mai ucciso nessuno…
silviaaaaa ewwiwa i temi sociali……secondo te la mia nuova camoagna sono temi sociali ? ……ahahahahahahahahahahah
Io non la trovo assolutamente offensiva x il “gentil sesso” ne tantomeno irrispettosa.. Che poi si discute su un cartellone pubblicitario.. Beh è stato messo lì appositamente! La pubblicità ha lo scopo di attirare l’attenzione e far parlare!! Bravo chi l’ha fatto, ha centrato l’obiettivo!
perchè una donna non può stirare a casa nuda? Forse la lettrice come tutte quelle che criticano la bellezza delle donne in tv lo fanno solo per invidiia perchè sanno che loro non potranno farlo mai non essendone all’altezza.
Bella idea molto originale
penso che la signora sia afflitta da frustrazione. !!!!!!
Ancora co sto sessismo ?
POVERI CRISTI !!!
Quella modella per quella foto ha intascato di propria volontà 20 volte tanto il modello in giacca di fianco …
E’ sessismo ?
Si chiama libertà … libertà di accettare proposte o rifiutarle !!!
grande trovata; più si lamentano, più pubblicità gratuita alimentata dai perbenisti
E dite alla vostra lettrice “Cinzia Lambertucci” … che siamo nel 2014 …
scommetto NEMMENO UNA PIEGA…..
questa foto e’ la foto dell’interno di una casa tradizionale …….la donna che fa le cose di casa e l’uomo che legge il giornale o si addormenta sul tavolo apparecchiatoi …….questo ha fatto mia nonna questo ha fatto mia madre ….questo fa mia moglie …e spero che questo fara’ anche la moglie di mio figlio
il problema sta nel fatto che alle donne prima del letto bisogna fargli vedere la cucina ……invece in giro troppe fenomene
ma figurati non ti devi giustificare con i soliti rompi******* last minute. il tuo lavoro è produrre abiti e giustamente cerchi un modo per avere visibilità e vendere di più. due tette fanno sempre parlare e non volendo chi ti critica ti ha pure fatto il triplo della pubblicità. buon lavoro
Concordo! Non vedo x’ una si debba offendere.. O sentirsi mancare di rispetto!
Non credo ci sia nulla di male nell’esprimere un semplice parere personale e cioè che questa pubblicità è di poco gusto, e a quelli che scrivono che in italia c’è altro a cui pensare direi la stessa cosa quando per giorni scrivono e si lamentano per la partita di calcio persa per questo o quell’altro episodo, è si quelli si che sono i veri problemi che affliggono il nostro paese! ma andate a…. stirare che è meglio… se lo sapete fare!
Ma no parlavo di ciò che dice la lettrice, il tuo lavoro non è minimamente messo in discussione Luca Paolorossi Sartoria, non comprendere male. Il fatto che si tratta di marketing va bene, il fatto che la gente ne parli è stato raggiunto (es. caso Parah). In merito alla città (vedi: cartellone Belen a Milano), succede anche lì, semplicemente la gente parla. Io esprimevo un’opinione, con un uomo nudo avrei espresso lo stesso pensiero. Tra l’altro è un’opinione come tante, non è certo mia intenzione esprimere giudizi sommari.
Ecco al massimo non l’avrei segnalato a un giornale quello no, a volte lo si segnala anche indirettamente (non dico sia questo il caso), se ne parla nel lavoro di ufficio stampa quando si rende qualcosa notiziabile. In questo caso, voluto o non è divenuto tale.
Ah ho letto ora il pensiero sulla famiglia tradizionale. Lo rispetto, ma non si tratta di fare le “fenomene” di tratta di contribuire in famiglia, dividersi i compiti, una moglie non è una cameriera o una schiava, mentre il marito legge il giornale (e non per es.”aggiusta la lampadina” o fa altro).
brava Bea…condivido il tuo pensiero in pieno!
Io non ci trovo niente di male… Avessi io il suo fisico….
Il segnale di questo dissentire sul tipo di pubblicità usata è stata l’occasione di far dimostrare a questi uomini, perché solo uomini hanno risposto, che il rispetto delle opinioni è lontano dalle loro coscienze, perché giustificano il profitto cagando sopra ogni rispetto delle opinioni di donne come di uomini. Non è sessismo o femminismo è rispetto delle opinioni che una Donna ha voluto esprimere. Che Paolorossi sia contento della pubblicità che le viene fatta è questa l’indecenza. Silvia e Beatrice alzate di più la vostra voce.
Sono felice di non aver comprato mai niente da questo signore e mai lo farò’!
Povera lingua italiana!!!
Vorrei sottolineare che ad una persona che ha scritto di non essere d’accordo su una pubblicità di dubbio gusto – senza insultare chi l’ha fatta ma parlandone con rispetto – hanno detto nell’ordine ed in pochi commenti qui e su facebook dove rimbalza la cosa:1) che è probabilmente una cicciona 2) che è frustrata 3) che è una perbenista retrograda, visto che siamo nel 2014 4) che è una rompi****** lastminute 5) che parla solo perchè è invidiosa delle fig** che vede in televisione
6) che parla parla ma probabilmente va in giro vestita da tr***
7) che scop* poco. Il tutto, con mio stupore, nel – quasi – silenzio delle commentatrici, che sembra normale si sentano dire che quella foto rappresenta la famiglia tradizionale, e che prima di portarsele nel letto (immagino sposarle?) devono essere testate in cucina per vedere se sono brave nella gestione della casa. L’eleganza è in molte cose, non nei vestiti che ci si cuce addosso.
La pubblicità è decisamente cafona (poi qualcuno pensa anche che nel 2014 mettere una donna nuda a pubblicizzare un prodotto sia originale) ma evidentemente l’azienda conosce bene i suoi polli
Ma perché le donne non devono stirare? Viva la famiglia tradizionale!
Credo che ognuno viva giustamente a modo suo le proprie frustrazioni, i propri convincimenti sui valori o sulla famiglia tradizionale/moderna.
Viviamo purtroppo in un’epoca di relativismo dove siamo abituati a credere che tutto puó essere sia giusto che sbagliato. Non è cosi.
La pubblicità è fatta per attirare attenzione quindi chi l’ha creata ha fatto centro ma solo grazie all’aiuto FONDAMENTALE della lettrice che ha segnalato (inutilmente secondo me, se ne vedono di peggiori) a CM la foto della modella.
Inutile stare qui a discutere sul sessismo da ferro da stiro quando le donne muoiono ammazzate quotidianamente da fidanzati, stalker e mariti. Magari avessimo problemi di scoliosi e ferri da stiro quindi credo che il problema sia superato, le ragazze di oggi e relativi compagni (normali) riescono a vivere dividendosi dignitosamente i compiti.
Alla fine penso che tutta questa storia sia un fotomontaggio, una pippa mentale.
Dai andiamo avanti.
Non credo che le signore che hanno espresso la loro opinione debbano scusarsi, dal momento che i signori hanno espresso la loro, molto liberamente e anche in modo affatto elegante (o intelligente).
Tuttavia, dato che in effetti l’immagine e il messaggio che trasmette, di giocosa e tenera malizia domestica quotidiana tradizionalmente diffusa in tutte le nostre famiglie, non allude affatto a una sottomissione totale (il sorriso allegro e complice di lei è indiscutibile), ma anzi celebra degnamente i principi di eguaglianza morale sanciti dall’articolo 29 della nostra Costituzione, gentile sig. Paolorossi, sono certa che nella sua prossima campagna vorrà sostenere ulteriormente questo modello di famiglia tradizionale edificante che la sua stessa famiglia in tutte le sue generazioni ha contribuito a preservare, come lei ci racconta. La prego, allora, dia più voce alla tradizione sottolineando i valori che hanno formato l’Italia! Usi nella prossima campagna la foto di sua nonna quando stirava nuda, giorno dopo giorno infaticabilmente in casa, come tutte le brave massaie dovrebbero fare, i pantaloni di suo nonno! Non farà fatica a trovarne qualcuna nei suoi album di famiglia, tutti ne abbiamo in casa…
Sentirsi offese perché su una pubblicità compare una donna che stira?! Ma per favore..è brutto non aver nulla a cui pensare! Se proprio vi ferisce così tanto quando vedete questo cartello giraevi dall’altra parte!
TETTE TROPPO PICCOLE PER I MIEI PARAMETRI
Che la sensibilità di chi è costretto a guardare sia degna di essere tenuta in considerazione lo dice il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale:
Art. 9 – Violenza, volgarità, indecenza
La comunicazione commerciale non deve contenere affermazioni o rappresentazioni di violenza fisica o morale o tali che, secondo il gusto e la sensibilità dei consumatori, debbano ritenersi indecenti, volgari o ripugnanti.
Art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona
La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose.
Essa deve rispettare la dignità della persona in tutte le sue forme ed espressioni e deve evitare ogni forma di discriminazione, compresa quella di genere.
magari anche se indirettamente, questa pubblicita’ e’ “offesa” per le donne…in senso che fa’ delle donne come degli “oggetti” da usasi per stirare,cucinare,pulire in casa ecce cc il senso e’ questo….anche se penso che chi abbia ideato questa pubblicita’,l’abbia fatto con il solo pensiero di trarne il miglior risulatto senza secondi fini…….p.s per chi ha fatto commenti del tipo:la donna serve per questo e mi auguro che faccia lo stesso con i miei figli….. li invito a “resettare” il cervello e a capire veramente a che cosa serve una moglie o una donna!
http://www.corriere.it/cronache/13_novembre_03/gb-poster-che-voleva-promuovere-cultura-italiana-scatena-l-ira-femministe-337519a4-447a-11e3-b60e-fee364a304ed.shtml
Fortuna che all’estero la pensano diversamente
Vorrei ribadire il mio pensiero x’ ho notato che qualcuno fa fatica a capirlo; non discuto sulla reazione della signora alla pubblicità, ognuno la interpreta come vuole.. Contesto piuttosto il fatto che addirittura contatta cronache maceratesi e fa scrivere un articolo x’ si sente offesa!! Ecco x’ ho detto “con tutti i problemi che abbiamo in Italia…” Voglio vedere quante donne si sentono offese dalle pubblicità dei vari centri estetici che mettono in primo piano corpi femminili semi nudi o totalmente nudi.. Quelle non sono di poco gusto?!! Cara Beatrice Lorenzetti, Io sono tra quelli che ha scritto che in Italia c’è altro a cui pensare (e ancora lo penso!) e sono uno di quelli che se perde la partita la mia squadra del cuore a volte commento sulla mia Bacheca di FB.. Ma so benissimo che non è un problema sociale se perde l’Inter e quindi non chiamo Cronache maceratesi per dire che sono incaxxato.. Sta qui la differenza!! Ora posso tranquillamente tornare a stirare visto che lo so fare!!!
La donna che ha segnalato il manifesto è colei che stà stirando!!! Offesa perchè voleva mostrare il nudo integralmente…..e peccato che quel caxxone stia leggendo il giornale!
tra l’altro i creativi de noatri hanno copiato paro paro la pubblicità a Tom Ford. Grande innovazione! Di sicuro a poco prezzo…
http://www.google.it/imgres?imgrefurl=http%3A%2F%2Fwww.spotanatomy.it%2F2011%2Ffranzese-come-tom-ford%2F&tbnid=WyJvPA3kCKwwVM:&docid=5mbJozmNoIi3wM
…oltre ad essere “particolare”, il cartello è in regola con le autorizzazioni per poter essere li?
Secondo me alla signora che ha contestato la pubblicita’ manca solo una cosa………..comunque…..
Come diceva quel poeta di cui mi sfugge il nome… “Sotto la quarta non è vero amore”.
La signora ha probabilmente qualche problema di autistima camuffato da perbenismo.
mah. anche la boldrini si è indignata vigorosamente per la pubblicità di un minestrone servito a tavola da una mamma.
io spero solo che la nostra lettrice sia capace di indignarsi in maniera così irruenta anche per l’impatto sui bambini di quella, come di migliaia di analoghe pubblicità in tv, per le migliaia di disoccupati in città, per la gente costretta ad andare a mangiare alla caritas, per i sempre più frequenti suicidi, per i numerosi anziani soli e disperati, per la criminalità che imperversa in città, per i commercianti costretti a chiudere, per le aziende in difficoltà, per le migliaia di genitori separati in difficoltà, per il 60% di giovani che non trovano lavoro, per i consueti sversamenti/inquinamenti ambientali mare compreso, per i soprusi subiti quotidianamente dalle persone semplici ed indifese, dalla tracotanza di chi ti sfiora sulle strisce pedonali o ti sorpassa a 350 km/all’ora col dito medio alzato, o semplicemente di indignarsi nel vedere un bambino picchiato per strada dal proprio genitore.
Grande Luca hai fatto solo che bene!
Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, a molti non piacerà, ma a qualcuno si e comunque il destinatario della tua pubblicità, il tuo target di cliente, è l’uomo.
L’importante della pubblicità è che la gente ne parli e qui ha funzionato!
P.S. nella città della contestatrice, così come a sant’elpidio, c’è una z—ola ogni 3 metri, questo non la indigna?