L’Asd Monti Azzurri è stata multata per 208 euro per aver organizzato una passeggiata con 200 bikers a Fiastra nel Parco dei Monti Sibillini. Il presidente Roberto Frascarelli aveva raccontato l’accaduto a Cronache Maceratesi, sottolineando che il provvedimento era secondo lui ingiusto (leggi l’articolo). Dal suo intervento è scaturito, nei commenti all’articolo, un intenso dibattito.
Sulla questione interviene con una nota stampa il Parco nazionale dei Monti Sibillini:
«La mountain bike- si legge – sport che annovera un numero sempre maggiore di appassionati, può essere praticata in armonia con le finalità di conservazione che il Parco è chiamato a perseguire a condizione, però, che si abbia la consapevolezza della peculiarità e della fragilità degli ambienti che si frequentano.
Vi sono alcune aree del Parco – come quelle di alta quota e, più in generale, quelle ricadenti nella zona A di “riserva integrale” – che, per fragilità e delicatezza, non si addicono assolutamente all’utilizzo di questo mezzo. Innanzitutto il passaggio di mountain bike è percepito come un pericolo improvviso da parte della fauna e può rappresentare un rischio per la conservazione di specie particolarmente protette e vulnerabili, come il Camoscio appenninico.
In secondo luogo, in tutti i tratti di sentiero che attraversano ghiaioni o praterie su creste e versanti ripidi il passaggio di qualsiasi mezzo su ruote può aumentare a dismisura l’erosione superficiale accelerando il danneggiamento del suolo e della preziosa flora che, a stento e attraverso lunghissimi processi, colonizza questi ambienti estremi.
Per evitare che ambienti molto fragili, già destinati a scomparire – pensiamo al Lago di Pilato, o ai fragilissimi pinnacoli delle Lame Rosse che, dopo ogni inverno, si riducono di numero e di altezza -, cadano prematuramente sotto i colpi di una fruizione incontrollata, facciamo appello al buon senso e alla sensibilità ambientale dei cittadini.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini chiede pertanto ad associazioni, guide professioniste e semplici appassionati, di aprire un dialogo affinché si giunga ad una fruizione condivisa del nostro splendido ambiente naturale.
Ci riferiamo anche a quanto è accaduto recentemente nel versante maceratese del Parco dove, in seguito ad una sanzione effettuata dal Corpo Forestale dello Stato, si è scatenata una piccola polemica che, a nostro avviso, non ha ragione di esistere. Il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente ha sanzionato un’Associazione locale per la mancata richiesta di autorizzazione al Parco relativa ad una manifestazione, che si è tenuta proprio alle Lame Rosse di Fiastra, a cui hanno partecipato oltre duecento ciclisti.
Ci preme chiarire che non si ha nulla contro chi va in mountain bike né contro questo tipo di manifestazioni. Semplicemente, se si fosse rispettato l’iter autorizzativo, si sarebbe trovata una soluzione per far svolgere la manifestazione in un altro contesto. Siamo fermamente convinti, infatti, che più di duecento mountain bike lungo il ghiaione delle Lame Rosse costituiscano proprio la fattispecie da evitare a cui abbiamo accennato sopra. Le ragioni di ciò sono evidenti e sembra inutile doverle sottolineare. La fragilità di quel ghiaione è evidente ed è sotto gli occhi di tutti, non solo degli addetti ai lavori.
Vi sono regole da rispettare, ma confidiamo anche sul buon senso per salvaguardare il patrimonio unico ed inestimabile che siamo chiamati a tutelare.
Ricordiamo che le disposizioni e i disciplinari del Parco sono pubblicati nel sito www.sibillini.net, al seguente link http://www.sibillini.net/attivita/indexRegolamenti.html».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
giusto…però per avere una tale risposta si è dovuto ricorrere ai media, ad un giornale visto che la normale via del dialogo (mail, telefonate ecc…) non ha sortito alcun effetto.
comunque ripeto che il tracciato è stato questo:
l’escursione si può dividere in diverse tranche:la prima è stata una strada bianca dove transitano le auto e dove abbiamo incontrato anche la jeep dei carabinieri che non ci hanno detto niente e anzi si sono fatti fotografare. La seconda discesa su sentiero ben visibile e segnalato. La terza strada asfaltata fino al belvedere del lago di fiastra e l’ultima tranche ancora sentiero moooolto battuto da chi fa trekking fino alle lame con rientro per lo stesso!!quindi non abbiamo apportato alcun danno a nessuno e a niente!!!!
il parco però ha agito a caso e continua a fare peggio…cos’è questo articolo???mi pare di aver capito che il motivo della protesta della multa era di aver fatto una multa a caso..colpendo a caso…e facendo delle morali…
bah ….cari funzionari del parco che non sapete cos’è la crisi e vivete una vita tranquilla(non vi serve a voi andare in montagna per non pensare ai problemi di fine mese e su come arrivarci)la protesta era sul fatto che la multa fatta solo a loro è ingiusta! o ho capito male io????
bah… la vita è dura ..ma non per voi!
Qualcuno si aggrappa sugli specchi, qualcun altro sui … ghiaioni.
Forti con i deboli e deboli con i forti.
Potreste elencarci le multe fatte a motociclisti, fuoristradisti, campeggiatori maleducati, …….
Un conto è una manifestazione che prevede magari l’installazione di tende, barbecue ecc un conto tot ciclisti … cosa accade se un sabato, senza essersi messi d’accordo si ritrovano più di trenta amatori ciclisti?
Quando scrivete:
“Siamo fermamente convinti, infatti, che più di duecento mountain bike lungo il ghiaione delle Lame Rosse costituiscano proprio la fattispecie da evitare a cui abbiamo accennato sopra.”
non potete che darci la conferma scritta che ci avete fatto una multa sull’ipotesi di fatti non accaduti.
Gran parte dei ciclisti che parteciparono non sono neanche saliti al ghiaione per stanchezza o perché c’erano già stati . Chi è salito è salito a piedi o magari con la bici in spalla per farsi la foto in cima.
Una pioggia di 3 ore fa di certo più danno per quel sito che è così proprio per l’erosione atmosferica.
Certe frasi e affermazioni non sono che un goffo tentativo di screditare la nostra immagine di ciclisti, al fine di poter giustificare il vostro operato in questo spiacevole episodio.
La multa ce l’avete fatta dichiarando non so su quali basi concrete che noi ASD Monti Azzurri eravamo gli organizzatori di un evento ufficiale sul “VOSTRO” Parco e non vi avevamo avvertito.
Quindi adesso non venite ad accusarci anche di essere dei deturpatori del territorio, perché ce lo abbiamo a cuore più di voi, in quanto lo riteniamo più “NOSTRO” che vostro.
Dai confessate – o ciclisti peccatori – che, lassù sul ghiaione delle Lame Rosse, qualche prezioso sassolino ve lo siete pure messo in bocca e succhiato, arrecando un danno irreparabile all’ambiente!
ma se non sanno nemmeno quanti erano…perchè invece di godersi il posticino” sudato” in ufficio a visso non sono andati a prendersi un po’ di freddino per vedere cosa era veramente successo???
invece di scrivere questi articoli….caro parco…Lavorare!!!
Ma ancora protestate? Se ci sono delle regole perché non rispettarle? Il fatto che non siano rispettate da altri non è un motivo per fare la stessa cosa! [PS: non sono della forestale e vado anch’io in mountain bike]
Avete capito perché vi hanno fatto la multa? “Perché non avete rispettato l’iter autorizzativo”. Questa è proprio “fantozziana”.
Ho seguito la vicenda con estremo interesse dalle colonne di CM essendo un “fruitore” occasionale delle bellezze del Parco ( passeggiate ed escursioni a piedi). A me pare che tutto questo “astio” nei confronti del Parco, anzi, dei “burocrati” del Parco non sia giustificato e serva essenzialmente a “contestare” il fatto di essere stati “pizzicati” (l’associazione è stata multata ). Tra l’altro, l’articolo di “replica” del Parco (che attendevo per capire meglio) molto “tranquillo”, mi pare estremamente chiaro nell’individuare una “via ” di utilizzo del Parco che non si affidi eclusivamente ai “divieti” ( che ci sono e in ogni caso devono essere rispettati) ma faccia leva sulla “collaborazione”. E i primi soggetti che “devono” collaborare secondo me sono proprio le “associazioni locali” ( perché di associazione locale operante nel Parco stiamo parlando.) Dunque, nel caso in oggetto, è stata sanzionata una “associazione locale” che ha portato a fare una “innocua passeggiata” alle Lame Rosse circa 200 “bickers”: ” Se avesse “preavvisato” e “concordato” prima e avesse seguito scrupolosamente le eventuali ” prescrizioni”, la Guardia Forestale vrebbe multato l’associazione?
Ora, mi rendo conto che mi sto tirando addosso una gragnuola di insulti soprattutto da parte dei più stretti collaboratori dell’Associazione multata, ma non è che se l’Italia sta andando a scatafascio ciascuno di noi debba sentire autorizzato a fare un po’ come c…zo gli pare eh.
Ci sono delle regole da rispettare: che cosa vogliamo discutere? Si rispettano punto e basta. Si ritiene che la multa sia ingiusta perché le regole sono state rispettate ? bene, si ricorre al Giudice di Pace. Tutto il resto mi pare una colossale “tirata” a favore di una associazione sportiva privata e una precisa categoria di “sportivi” la cui caretteristica di utilizzare mezzi a pedale evidentemente non li rende automaticamente “ecompatibili”, specialmente quando si organizzano in 200 per fare una “pedalata insieme” .
Ho l’impressione che dal momento che l’aria che tira è “favorevole”, qualsiasi “sfogo”, qualsiasi vecchio “rancorino” o qualsiasi “sassolino” da togliersi dalle scarpe, possano essere “infilati” dietro un generico attacco al “potere”, ai “partiti”, alle istituzioni”, ai “dipendenti pubblici che stanno li a fare le multe” ai ” burocrati” e via con altre amenità simili. In questo momento va di moda essere contro? Bene, allora se si becca una multa perchè non si rispettano le regole basta sollevare il “polverone di protesta” contro il “potere burocratico” ed “oppressivo” ed il gioco è fatto.
Mettendo tutto nel calderone del “popolo arrabbiato” che non ne può più si giunge perfino alla conclusione … “cari funzionari del parco che non sapete cos’è la crisi e vivete una vita tranquilla(non vi serve a voi andare in montagna per non pensare ai problemi di fine mese e su come arrivarci)la protesta era sul fatto che la multa fatta solo a loro è ingiusta! o ho capito male io????”
Insomma, adesso tocca al Parco dei Sibillini.
Allora per capire torno all’ argomento originario: a cosa è servito sollevare il polverone contro il Parco da parte di una associazione che mi pare di aver capito opera dentro il parco ( essendo citata come “associazione locale”) per una multa comminata dalla Guardia Forestale ? Non pare un po’ esagerata la reazione dell’associazione? C’è qualche “precedente” non positivo nei rapporti tra “associazione” e Parco e soprattutto tra “associazione” e “regole” del Parco ? Qualche vecchia ruggine non detta? Qualche “permesso non concesso” in passato per le “attività associative”? Qualche “invito a collaborare” nel ricercare soluzioni “preventive” compatibili tra le esigenze di tutela del territorio e le esigenze dell’associazione sportiva, puntualmente disatteso ?
@ Marco Rossini:
secondo me non c’è neanche bisogno di prendere freddo, perché, per controllare i cattivi ciclisti che erodono il suolo, i burocrati di Visso potrebbero far sistemare delle telecamere di sorveglianza sul ghiaione delle Lame Rosse, e poi contare comodamente al calduccio il numero di componenti degli eventuali gruppi di ciclisti in transito; quando un gruppo è composto da più di trenta unità scatta la multa.
Come consulente, per questa grandiosa operazione di tutela del patrimonio naturale, i burocrati del parco potrebbero rivolgersi a quel sindaco che recentemente s’è dimostrato così bravo a contare i manifestanti per le strade con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza.
Lui che è stato capace di contare fino a GINGUEGENDOVENDIDUE sarà ben capace di insegnare loro a contare fino a DRENDUNO!
CM Ma si possono usare piu’ di 30 virgolette in un solo commento? Se no fate la multa a Sauro Benedetti! 🙂
Hai ragione @buhtu sono decisamente troppe . Anche se il pezzo è abbastanza lungo e forse qualcuna ce ne poteva stare senza fare figuracce 😉
Spero Cm non segua il tuo suggerimento: chissà quanto dovrei pagare di multe.
Visto che ci stò torno all’argomento e mi rivolgo a quelli che ancora sproloquiano su Parco e i suoi impiegati che farebbero le multe da dietro le scrivanie invece di alzare le chiappe e andare sul posto a vedere cosa succede ( sti sfadigati): la multa all’Associazione dei bickeristi l’ha fatta la Guardi Forestale e non il Parco. Sveglia.
Ma perchè allora non si recinta la zona ? così nessuno fa danni ?
Qualcuno mi spiega che differenza c’è tra un passaggio di 200 bici in un giorno e tra più di 5000 passaggi di bici solamente nel periodo estivo ?
Non credo che siano 200 bici tutte in una volta a mettere a rischio la vulnerabilità del parco, anche perchè può accadere che passino 200 bici in una intera giornata senza che nessuno si conosca, allora a questo punto a chi viene fatta la multa?
Allora perchè non mettiamo una garitta lungo il tragitto con dentro un agente della forestale a multare i ciclisti che lo percorrono?
Oppure che so al 31esimo o al 200esimo ciclista che passa?
La cosa importante è avere rispetto, da parte di tutti, ciclisti, passeggiatori occasionali, escursionisti a piedi, motocilisti ecc del percorso che si percorre, cercando di evitare di lasciare cartacce, bottiglie in plastica, accendere fuochi e quant’altro possa provocare danno al parco.
Io penso che da parte della guardia forestale sia stato commesso un vero e proprio abuso di potere: come può emettere un verbale a carico di chicchessia a distanza di 2 mesi di tempo senza aver rilevato e contestato sul posto la presenza o meno di oltre 200 bykers al sito protetto delle Lame Rosse??? perchè in base a quanto sono riuscito a capire l’infrazione sarebbe stata commessa sul ghiaione delle Lame Rosse ma nel momento in cui il reato “sarebbe” stato commesso sia la guardia forestale che il personale del Parco non era presente per effettuare il rilevamento e la contestazione del reato di cui sopra, per cui ci troviamo di fronte ad una contestazione effettuata d’ufficio senza la certezza di una qualsiasi prova in mano: in pratica i forestali avendo appreso che il tale giorno si è svolta una determinata manifestazione su percorsi adiacenti al sito delle Lame Rosse, per forza di cose tutti i partecipanti hanno commesso l’infrazione di accedere al sito proibito. Come dire che siccome la polizia ha saputo che in un determinato giorno io sono uscito in auto automaticamente ho commesso il reato di aver superato il limite di velocità in un centro abitato specifico perchè sono passato nelle immediate vicinanze del suddetto, per cui dedotto questo mi invia il verbale di contestazione relativo. Ma stiamo scherzando o cos’altro?????????????? Secondo me il responsabile della guardia forestale che ha emesso il verbale a carico dell’associazione sportiva sarebbe immediatamente passibile di querela a livello personale per il reato di Abuso di Potere. Capisco che la mia è un’utopia, perchè il costo dell’operazione sarebbe di gran lunga superiore all’importo della sanzione, ma proprio per questo motivo certi signori se ne approfittano per spillarci soldini!!! Infine voglio dire una cosina al Sig. Sauro Benedetti: siccome vedo che lecchi tanto il cul. ai burocrati in generale ed a quelli del parco in particolare e fai tanto il bacchettone sulle regole da rispettare e quant’altro, non è che per caso sei anche tu uno di loro? il tuo perbenismo mi puzza proprio.
Qui si sta facendo un po’ di confusione! Non è interdetto alle bici il sito delle Lame Rosse (almeno per ora) ma eventi organizzati all’interno del Parco con numero superiore a 30!!! E qui sta l’ingiustizia! Non era un evento organizzato ma un raduno spontaneo nato dal passa parola sul web! Infatti la Questura di Macerata, interpellata quando c’era sentore di un possibile elevato numero di partecipanti, ci ha risposto che non c’era da richiedere nessun permesso ma magari potevamo avvisare la locale stazione dei Carabinieri, cosa che è stata fatta. La multa sibillini-mtb non se l’è presa solo perchè siamo un sito web e non un associazione! Noi, di certo, avremmo fatto ricorso al giudice competente!!!
Bene. Che c’antra il Parco’ per quale motivo si è sollevato il polverone sul parco? Si contesti la multa comminta dalla Guardia Forestale se la si ritiene ingiusta. Punto e basta. Che altro c’è da discutere ?
Anche io considero ingiusta la multa per divieto di sosta che mi ha comminato il vigile urbano della mia città su regolamentazione della viablità disposta dalla “giunta comunale”. E allora che faccio, parto dalla multa sacrosanta che ho preso per “contestare” il sistema dei divieti della mia città ? Suvvia, non siamo ridicoli e finiamola con questa storia della povera ed ingenua associazione che si ritrova con 200 persone ad un appuntamento senza organizzare niente (solo un innocuo passa parola; sai com’è, in rete funziona così…)
@ Sauro Benedetti (saben):
Nell’articolo di cui stiamo discutendo cè scritto che è stato un certo “Coordinamento Territoriale per l’Ambiente” a sanzionare l’associazione locale.
Incuriosito io sono andato a cercare che cos’è quest’altra strana creatura, ed ecco cosa mi è risultato:
http://www.sibillini.net/attivita/cta.htm .
Così ad occhio e croce direi che questo CTA “c’antra” abbastanza – caro il mio Sauro Benedetti (saben) – con il Parco.
O no?
Forse non è chiaro a tutti che posto sia quello delle Lame Rosse, per chi non c’è mai stato consiglio di andarci perchè è meraviglioso e la passeggiata, con partenza dalla diga di Fiastra, non è affatto difficile. Come tutti i luoghi meta di escursione però vanno conosciuti. Se ci si ferma in silenzio davanti a queste stupende strutture è abbastanza comune vedere piccoli sassolini cadere da esse, i fenomeni di erosione e sgretolamento sono costantemente attivi e addirittura può essere pericoloso provocare rumori e suoni forti vicino alle strutture perchè potrebbero causare crolli e piccole frane con danneggiamento delle strutture e dell’ambiente e anche rischio per le persone che si trovano nelle loro vicinanze. 200 persone (con o senza biciclette) sono tante (questo è un dato di fatto) ed è evidente che sono andati impreparati, non avevano nemmeno visto il sito del parco (dove il regolamento è consultabile). Non basta andare in bici per essere dei bravi escursionisti. Senza nulla togliere alla bella iniziativa, bisogna CONOSCERE la montagna e la natura e rispettarla e mi ripeto ma è importante capire che RISPETTARE non significa solo non andare con le auto o non buttare l’immondizia nei prati ma anche CONOSCERE E INFORMARSI.
@ Roberta Blanchi:
Signora abbia pietà dei ciclisti, ignoranti che non posseggono neanche un briciolo della Sua squisita sensibilità da torre d’avorio, e non sanno, perché non conoscono e perché non s’informano, che gli esperti del Parco dei Sibillini, per esempio, allo scopo di scongiurare rumori e suoni forti vicino alle strutture delle Lame Rosse, hanno in progetto di installare persino un silenziatore per i tuoni.
Che vuole Signora mia, quelli (i ciclisti), invece di ascoltare in religioso silenzio i sassolini che rotolano giù dal ghiaione, sono capaci di arrivare lì (alle Lame Rosse) solo per il gusto di ruttare e scorreggiare rumorosamente dopo aver fatto merenda!