Bikers multati
per una passeggiata nel parco

FIASTRA - Roberto Frascarelli, presidente dell'Asd Monti Azzurri, spiega perchè ritiene ingiusta la sanzione di 208 euro: "Abbiamo promosso il territorio e la socializzazione"

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La passeggiata del 29 dicembre

Una passeggiata in mountain bike può essere causa di una sanzione. Lo ha scoperto nei giorni scorsi Roberto Frascarelli, presidente dell’Asd Monti Azzurri che ha ricevuto nei giorni scorsi la spiacevole sorpresa.
«Il  29 dicembre – racconta – una quindicina di ragazzi della ASD Monti Azzurri, approfittando delle ferie Natalizie, ha deciso di organizzare una passeggiata, seguita da una bella mangiata, in compagnia. Il passaparola di qualche persona sui social network si è trasformata in un assemblamento di oltre 200 bikers. Quando ci siamo accorti che forse saremmo stati parecchi abbiamo contattato la Questura di Macerata per chiedere informazioni su  direttive specifiche. La questura ci ha risposto che non eravamo tenuti, non trattandosi di un evento ufficiale e ufficializzato, ma visto il numero, forse era meglio avvertire il comune del sito e anche loro per conoscenza, anche soltanto via mail, cosa che noi abbiamo fatto. Abbiamo avvisato il comune di Fiastra e la questura di Macerata, assicurando che ci saremmo attenuti alle regole del codice della strada e che avremmo seguito sentieri specifici senza  andare fuori sentiero. Nella nostra ignoranza avevamo anche provato a contattare la Casa del Parco per maggiori rassicurazioni, ma ci hanno detto che era attiva soltanto nel periodo estivo. Purtroppo non eravamo a conoscenza del regolamento del parco che  vieta di fare passeggiate nel parco nel caso in cui si sia in un numero maggiore di 30 individui, a meno che non si sia avvisato 60 giorni prima e si abbia ottenuto il consenso. L’evento ha radunato molti gruppi di bikers di varie provenienze anche extra regione, che hanno potuto apprezzare la bellezza del nostro territorio e le specialità gastronomiche di una delle attività turistiche di questo territorio. A detta delle testimonianze di apprezzamento, i bikers sono tornati a casa con un bel ricordo e la voglia di ritornare a fare un’esperienza simile in futuro. Non ci risulta di aver provocato dissesti geologici o aver traumatizzato irrimediabilmente famiglie di camosci, considerato che le zone percorse sono comunque oggetto di passeggiate in tutto l’arco dell’anno e sono molto attigue a centri abitati. Secondo la mia modesta opinione abbiamo fatto una sorta di promozione gratuita del territorio e del parco, ma le opinioni delle autorità competenti sono ben differenti».
Molte foto dell’evento sono state diffuse sui social network e sul web e a distanza di poco più di un mese l’Asd Monti Azzurri, che è stata identificata come organizzatore unico della passeggiata,  ha ricevuto una sanzione di 208 euro.

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La multa ricevuta dall’associazione

«Perché non apprezzare la nostra buona fede – si chiede Frascarelli –  confermata anche dall’avviso alla Questura e al Comune di Fiastra, quando dopo aver appreso della multa abbiamo cercato di mediare in un incontro con l’ente parco? Comunque abbiamo deciso di saldare la multa e lasciare perdere, tanto abbiamo visto che la strada propositiva non ha avuto gran successo.
Abbiamo ricevuto in questi giorni numerose manifestazioni di solidarietà  e molti si sono proposti di fare una colletta per partecipare al saldo della multa. Non lo ritengo giusto, come non ritengo giusta la sanzione che non credo debba essere estesa agli amici che sono stati invitati da noi. Un gesto solidale che però apprezzeremmo molto da quanti hanno partecipato alla passeggiata, sarebbe quello di manifestare , in maniera educata , il vostro disappunto per quanto accaduto direttamente all’ente parco, facendo presente che avete partecipato all’evento individualmente o autooganizzandovi come società  , e quanti eravate ( sicuramente meno di 30). L’ e-mail del referente con il quale abbiamo tentato la mediazione è la seguente: [email protected], nella persona del signor Alessandro Rossetti, che spero non si offenda se lo cito, in quanto facciamo riferimento a fatti realmente accaduti e il suo indirizzo e-mail è pubblico, essendo egli stesso un funzionario pubblico. Ci farebbe piacere essere messi in copia nelle eventuali e-mail ([email protected]) e ci farebbe altrettanto piacere se questa notizia venisse diffusa fra tutti i biker interessati, anche per evitare loro di incorrere in esperienze spiacevoli come la nostra : state attenti a fare passeggiate nel parco se siete più di 30 persone se incontrate per sbaglio altri gruppi..mi raccomando è vietato socializzare e aggregarvi a loro! Purtroppo questo è l’esatto opposto dello spirito che vuole diffondere la nostra Associazione»



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