Donna Assunta bloccata dal maltempo Salta l’atteso appuntamento a Civitanova
CANCELLAZIONE VIA ALMIRANTE - Incontro rinviato a sabato 26 gennaio. Fausto Troiani (La Destra): "Grazie a questa Amministrazione comunista si sono riaccese le tensioni della contrapposizione e dello scontro politico che in questa città non esistevano più da trent'anni"
Donna Assunta e il gesto dell’assessore Peroni che ha scatenato le proteste
di Laura Boccanera
La neve ferma Donna Assunta: a causa del maltempo in tutto il centro Italia l’intervento della vedova Almirante previsto per domani al Miramare alle ore 16 è stato rimandato. Ma la questione rimane aperta e donna Assunta con la figlia Giuliana de Medici dovrebbero tornare in città per difendere la toponomastica dedicata al fondatore dell’ Msi il prossimo 26 gennaio, salvo altri imprevisti metereologici.
Intanto interviene Fausto Troiani de La Destra: “Se togliessero via Almirante, nel pratico, mi interessa poco – confessa Troiani – perchè tra poco tempo la rimetteremo, quello che interessa me e tutti i Civitanovesi è che questa amministrazione finora non ha affrontato alcun problema pratico della città, ha solo perso tempo dietro presunte questioni ideologiche con una faziosità e una arroganza tipica dei comunisti del dopoguerra. Questo sindaco e questa amministrazione eletti, per grazia ricevuta, dalla metà della metà degli elettori di Civitanova, hanno deluso le aspettative e le speranze anche di chi li ha votati, perchè non hanno minimamente mantenuto nessuna di quelle belle promesse fatte in campagna elettorale che riguardavano l’urbanistica, i servizi sociali, l’ambiente e quant’altro detto solo a scopo propagandistico. E’ quasi un anno che litigano tra loro per i “postarelli” e le nomine nelle varie partecipate e commissioni. I comunisti sono stati così ciechi da riaccendere l’odio politico tra i contrapposti schieramenti. Quindi, grazie all’amministrazione comunista si sono riaccese le tensioni della contrapposizione e dello scontro politico che a Civitanova non esistevano più da trent’anni”. E sulla futura presenza di
Fausto Troiani
Donna Assunta Troiani dice: “non viene nella nostra città per difendere la via dedicata al marito, ma viene a testimoniare la sua e la nostra volontà di pacificazione, per poter affrontare, tutti insieme, la grave crisi economica e dei valori morali che attanaglia l’Italia e l’Europa. Non verrà a parlare di odio e di vendette, ma di pace e di collaborazione tra le parti. Allora, pensi bene il sindaco a quello che vuole fare da grande, noi siamo ancora disponibili a confrontarci democraticamente e a collaborare per la salvezza di Civitanova”.
CIVITANOVA – Continua la polemica per la cancellazione di via Almirante e il caso finisce anche su “La Zanzara” di Radio 24. Spunta un manifesto sulla vetrina del negozio dell’assessore Peroni. Il presidente del Consiglio comunale rende noto che l’Amministrazione non parteciperà all’incontro con la vedova del fondatore del Msi: “Siamo in Comune per il compleanno del sindaco, se vuole la aspettiamo per il thé”
Continua la bagarre su via Almirante. La vedova del fondatore del MSI arriverà con la figlia Giuliana de’ Medici. Intanto Luisella Cellini chiede un compromesso: “No alla cancellazione, sì allo spostamento”
CIVITANOVA – Il sindaco stigmatizza il gesto del suo assessore (“Ha esegerato nei toni”) e conferma la volonta di cancellare via Almirante (“Ricordare un uomo noto per aver firmato l’ordine di un eccidio non è educativo”)
Lo annuncia Anna Rombini (La Destra) dopo aver telefonato alla vedova del fondatore del Movimento sociale per raccontare il gesto provocatorio dell’assessore Peroni che ha gettato la targa nel cestino. Intanto Costamagna conferma: “In maggioranza siamo tutti d’accordo, cancelleremo la via”
CIVITANOVA – Il gesto provocatorio dell’assessore Peroni segue l’annuncio del sindaco Corvatta di cancellare la via. Il segretario de La Destra Anna Rombini: “Decisione inaccettabile, telefonerò a Donna Assunta”
Qualche anno fa l’assesore, con la sua uscita ridicola (cioè farsi fotografare mentre, con sguardo fiero petto in fuori e mascellona volitiva – stile propaganda Luce del periodo fascista, butta via il cartello), sarebbe stato definito quinta colonna (fascista) o, nel migliore dei casi, utile idiota in quanto con il suo inutile gesto ha dato la possibilità (per oltre una settimana, e in campagna elettorale) agli avversari politici di essere sui giornali, montare una polemica sul nulla, permettere che ogni giorno qualcuno riaccendesse la fiamma….
…. Insomma una volta l’assessore sarebbe stato immediatamente bacchettato sulle mani dai compagni per l’imbecillità dimostrata (e lo avrebbero fatto dimettere perchè aveva solo fatto danni) e, se in Russia, sarebbe probabilmente stato spedito a studiare un pò di propaganda politica (studiare nei ritagli di tempo tra uno spaccare massi e un raccogliere legna) dalle parti di Иркутск (Irkutsk in Siberia)
Certo che però Donna almirante si fa fermare da 4 fiocchi di neve…. Chissà cosa avrebbe detto il marito della sig.ra Almirante (al secolo Raffaella Stramandinoli) , per questi 4 fiocchi che sono veramente nulla in confronto alla neve che gli italiani (mandati al macello da Mussolini, cioè dal capo di Giorgio) trovarono in Russia…
Io l’avrei lasciata dove era. A questo punto bisogna rivedere i passati di tutti i personaggi a cui sono dedicate le vie. Lo hanno fatto i figuri che hanno cestinato il cartello “via Almirante”? Ma non hanno da pensare a cose più importanti? Ma perchè vanno a rivangare il passato invece di pensare al futuro?
non ho una cultura di destra anzi ma sicuramente certi gesti sono ridicoli come anche certe affermazioni fatte di personaggi che della politica redditizia ne ha fatto un professione.
Almirante con tutti i suoi difetti ideologici è stato comunque un uomo onesto cosa che non si può dire oggi ai nostri politicanti che con il loro scarso senso del dovere , di onestà e incompetenza offendono i bravi e onesti cittadini
Michele serra, da L’Espresso n 50, 2003
Donna Assunta Almirante
Chiamata ‘donna’ per facilitare la distinzione dal cantante punk Ozzy Osbourne, al quale assomiglia moltissimo, è ancora molto amata per la sua energia e molto temuta per le violente borsettate che assesta a chi la contraddice. Punto di riferimento dei tradizionalisti, considera sbagliatissimo togliere la Fiamma dal simbolo e servire il dessert insieme ai formaggi. La sua presa di posizione più recente è la richiesta di riunire d’urgenza il Gran Consiglio per studiare le contromosse allo Sbarco in Normandia.
Uomo Mirko Tremaglia
Chiamato ‘uomo’ per distinguerlo da donna Assunta Almirante, alla quale assomiglia moltissimo, l’anziano combattente di Salò è ammirato anche dagli avversari politici per la coerenza indefettibile: la sua scorta è ancora formata da un plotone d’esecuzione del 1944, anche se Tremaglia non ricorda bene se doveva dare l’ordine di fucilazione o doveva essere fucilato. Personalità antica, il senatore è però capace di notevoli salti in avanti: il suo europeismo è tra i più radicali, prevede l’annessione all’Impero di tutti gli Stati membri e l’invasione militare della Svizzera.
Teodoro Buontempo.
Molto sostenuto dalla base, meno dall’altezza, è l’indiscusso leader della destra sociale e popolare. Disprezza le mollezze borghesi della sinistra intellettuale, e pratica le schiette e rudi tradizioni delle borgate, dal festoso urlo di richiamo nella tromba delle scale all’amplesso in canottiera traforata. Qualcuno dice che è solo una posa, e che Buontempo parli sette lingue, vesta nelle migliori sartorie di Londra e stia preparando un melologo teatrale sulla vita di Debussy. Se è una posa, è comunque molto ben riuscita: in un recente incontro a Frascati, le comparse di un film di Sergio Citti hanno abbandonato la trattoria disgustati dal suo comportamento a tavola.
Gianni Alemanno.
Ministro dell’Agricoltura molto apprezzato anche dalla sinistra che ama il biologico: sua la proposta di legge europea per il riconoscimento dell’olio di ricino Doc imbottigliato all’origine, senza conservanti e con un somministratore graduato, forse un tenente degli arditi forse un maresciallo dei carabinieri. Come Buontempo, Alemanno è di quella destra così sociale che sembra quasi di sinistra: ecologista convinto, ha allo studio un remake della Marcia su Roma con autoveicoli elettrici.
Marcello Veneziani.
Ossimoro vivente: intellettuale di destra. Perseguitato a sinistra perché di destra, e a destra perché intellettuale, teorizza, come risposta alla globalizzazione, il ritorno alle radici occidentali: ginseng no, rabarbaro se ne può discutere, radicchio e dente di leone sì. Il suo rivale interno è il toscano Franco Cardini, cattolico medievista, suggestionato dall’Oriente e dall’Islam, studioso di Averroé e maestro di danza del ventre, grande teorico del sincretismo spirituale: sua la ricetta della ribollita di cus-cus. Alessandra Mussolini.
Impegnata nelle battaglie femministe, ai tempi del nonno sarebbe stata mandata a Ventotene a organizzare corsi di economia domestica per confinate. Quando le hanno spiegato che An non sta per Azione Nipoti ha deciso di fondare un partito transnazionale con Gudrun Hitler, Dolores Pinochet e Francisca Franco. Ma intrattiene rapporti cordiali anche con la sinistra: è amica personale di Quo Tze-Dong (uno dei tre nipotini di Mao) e della cambogiana Paula Pot.
sarà stata bloccata dalla neve come tutti i comuni mortali…e poi sai che neve….:-(
Qualche anno fa l’assesore, con la sua uscita ridicola (cioè farsi fotografare mentre, con sguardo fiero petto in fuori e mascellona volitiva – stile propaganda Luce del periodo fascista, butta via il cartello), sarebbe stato definito quinta colonna (fascista) o, nel migliore dei casi, utile idiota in quanto con il suo inutile gesto ha dato la possibilità (per oltre una settimana, e in campagna elettorale) agli avversari politici di essere sui giornali, montare una polemica sul nulla, permettere che ogni giorno qualcuno riaccendesse la fiamma….
…. Insomma una volta l’assessore sarebbe stato immediatamente bacchettato sulle mani dai compagni per l’imbecillità dimostrata (e lo avrebbero fatto dimettere perchè aveva solo fatto danni) e, se in Russia, sarebbe probabilmente stato spedito a studiare un pò di propaganda politica (studiare nei ritagli di tempo tra uno spaccare massi e un raccogliere legna) dalle parti di Иркутск (Irkutsk in Siberia)
Certo che però Donna almirante si fa fermare da 4 fiocchi di neve….
Chissà cosa avrebbe detto il marito della sig.ra Almirante (al secolo Raffaella Stramandinoli) , per questi 4 fiocchi che sono veramente nulla in confronto alla neve che gli italiani (mandati al macello da Mussolini, cioè dal capo di Giorgio) trovarono in Russia…
Io l’avrei lasciata dove era. A questo punto bisogna rivedere i passati di tutti i personaggi a cui sono dedicate le vie. Lo hanno fatto i figuri che hanno cestinato il cartello “via Almirante”? Ma non hanno da pensare a cose più importanti? Ma perchè vanno a rivangare il passato invece di pensare al futuro?
non ho una cultura di destra anzi ma sicuramente certi gesti sono ridicoli come anche certe affermazioni fatte di personaggi che della politica redditizia ne ha fatto un professione.
Almirante con tutti i suoi difetti ideologici è stato comunque un uomo onesto cosa che non si può dire oggi ai nostri politicanti che con il loro scarso senso del dovere , di onestà e incompetenza offendono i bravi e onesti cittadini
E’ sbagliato il gesto di gettare il cartello, ma è anche sbagliato fingere di non poter partire causa maltempo…
Michele serra, da L’Espresso n 50, 2003
Donna Assunta Almirante
Chiamata ‘donna’ per facilitare la distinzione dal cantante punk Ozzy Osbourne, al quale assomiglia moltissimo, è ancora molto amata per la sua energia e molto temuta per le violente borsettate che assesta a chi la contraddice. Punto di riferimento dei tradizionalisti, considera sbagliatissimo togliere la Fiamma dal simbolo e servire il dessert insieme ai formaggi. La sua presa di posizione più recente è la richiesta di riunire d’urgenza il Gran Consiglio per studiare le contromosse allo Sbarco in Normandia.
Michele Serra, L’Espresso n. 50, 2003
Uomo Mirko Tremaglia
Chiamato ‘uomo’ per distinguerlo da donna Assunta Almirante, alla quale assomiglia moltissimo, l’anziano combattente di Salò è ammirato anche dagli avversari politici per la coerenza indefettibile: la sua scorta è ancora formata da un plotone d’esecuzione del 1944, anche se Tremaglia non ricorda bene se doveva dare l’ordine di fucilazione o doveva essere fucilato. Personalità antica, il senatore è però capace di notevoli salti in avanti: il suo europeismo è tra i più radicali, prevede l’annessione all’Impero di tutti gli Stati membri e l’invasione militare della Svizzera.
Teodoro Buontempo.
Molto sostenuto dalla base, meno dall’altezza, è l’indiscusso leader della destra sociale e popolare. Disprezza le mollezze borghesi della sinistra intellettuale, e pratica le schiette e rudi tradizioni delle borgate, dal festoso urlo di richiamo nella tromba delle scale all’amplesso in canottiera traforata. Qualcuno dice che è solo una posa, e che Buontempo parli sette lingue, vesta nelle migliori sartorie di Londra e stia preparando un melologo teatrale sulla vita di Debussy. Se è una posa, è comunque molto ben riuscita: in un recente incontro a Frascati, le comparse di un film di Sergio Citti hanno abbandonato la trattoria disgustati dal suo comportamento a tavola.
Gianni Alemanno.
Ministro dell’Agricoltura molto apprezzato anche dalla sinistra che ama il biologico: sua la proposta di legge europea per il riconoscimento dell’olio di ricino Doc imbottigliato all’origine, senza conservanti e con un somministratore graduato, forse un tenente degli arditi forse un maresciallo dei carabinieri. Come Buontempo, Alemanno è di quella destra così sociale che sembra quasi di sinistra: ecologista convinto, ha allo studio un remake della Marcia su Roma con autoveicoli elettrici.
Marcello Veneziani.
Ossimoro vivente: intellettuale di destra. Perseguitato a sinistra perché di destra, e a destra perché intellettuale, teorizza, come risposta alla globalizzazione, il ritorno alle radici occidentali: ginseng no, rabarbaro se ne può discutere, radicchio e dente di leone sì. Il suo rivale interno è il toscano Franco Cardini, cattolico medievista, suggestionato dall’Oriente e dall’Islam, studioso di Averroé e maestro di danza del ventre, grande teorico del sincretismo spirituale: sua la ricetta della ribollita di cus-cus.
Alessandra Mussolini.
Impegnata nelle battaglie femministe, ai tempi del nonno sarebbe stata mandata a Ventotene a organizzare corsi di economia domestica per confinate. Quando le hanno spiegato che An non sta per Azione Nipoti ha deciso di fondare un partito transnazionale con Gudrun Hitler, Dolores Pinochet e Francisca Franco. Ma intrattiene rapporti cordiali anche con la sinistra: è amica personale di Quo Tze-Dong (uno dei tre nipotini di Mao) e della cambogiana Paula Pot.