Donna Assunta sabato a Civitanova
Mozione di sfiducia per Peroni

Continua la bagarre su via Almirante. La vedova del fondatore del MSI arriverà con la figlia Giuliana de' Medici. Intanto Luisella Cellini chiede un compromesso: "No alla cancellazione, sì allo spostamento"

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Donna Assunta e il gesto dell'assessore Peroni che ha scatenato le proteste

Donna Assunta e il gesto dell’assessore Peroni che ha scatenato le proteste

di Laura Boccanera

Donna Assunta Almirante e sua figlia Giuliana dè Medici, come annunciato (leggi l’articolo), arriveranno sabato a Civitanova. Non si conoscono ancora i dettagli degli spostamenti ma già fin d’ora la figlia della vedova Almirante esclude di voler parlare con il sindaco. E’ la stessa Donna Assunta a darne comunicazione in un post dal suo profilo Facebook: un ammiratore di Almirante posta qualche giorno fa il pezzo di Cronache Maceratesi che parla del gesto di Peroni etichettandolo come una “vergogna”. Rapida la replica della vedova Almirante: “purtroppo sappiamo dell’accaduto, il 19 sarò lì”. La visita in città è coordinata dalle forze de La Destra locale ed è la reazione al gesto dell’assessore Peroni che qualche giorno fa ha gettato nel cestino la targa intitolata al fondatore dell’Msi, una provocazione simbolica per testimoniare la volontà dell’amministrazione di procedere all’eliminazione della via e alla cancellazione del nome di Almirante dalle mappe cittadine.

E intanto anche la federazione del centrodestra civitanovese ha inoltrato e protocollato questa mattina una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Francesco Peroni. “Riteniamo che sia stata lesa l’immagine del Comune dalla Persona dell’Assessore Peroni in quanto non rispettoso del ruolo di Assessore che dovrebbe rappresentare tutti i Civitanovesi – dichiara Pierpaolo Borroni – l’esempio che questo gesto conferisce (il riferimento è all’aver gettato nel cestino la targa della via ndr) è di arroganza e prepotenza che non può essere solamente addebitata all’ inesperienza come dice il Sindaco Corvatta”. Nella mozione si chiede al sindaco pertanto di revocare la delega a Peroni.

Cerca invece un compromesso con l’amministrazione Luisella Cellini: “Caro Tommaso uniamo la città e non dividiamo i cittadini”. Comincia così la lettera aperta che la Cellini, ex candidato sindaco con la lista Fli e Primo polo per Civitanova, indirizza a Tommaso Claudio Corvatta. L’oggetto ancora una volta la cancellazione di via Almirante e la Cellini chiede una soluzione diplomatica che passi per lo spostamento e non per la cancellazione dell’intitolazione al fondatore dell’Msi: “auspico che questa questione venga trattata con il rispetto e lo spirito di pacificazione nazionale che da decenni è in piedi in Italia – scrive la Cellini – nutro profondo rispetto per gli ex parlamentari Antonio Gramsci e Giorgio Almirante, personalità che hanno saputo trasmettere, in altre epoche e in altre fasi storiche, valori e idee contrapposte ma che hanno coinvolto parti del popolo italiano”. La Cellini fa dunque un appello alla politica “quella con la P maiuscola – dice – di riflettere, di fare uno sforzo. Ritengo che sia poco rispettoso cadere nella triste polemica di periferia alla quale i cittadini di Civitanova stanno assistendo. Chiedo di fare uno sforzo per evitare che gesti non condivisi possano dividere la cittadinanza invece che unirla ancora di più”. L’ex candidata sindaco stigmatizza gli interventi dei politici non civitanovesi sulla questione, invitandoli ad occuparsi del proprio comune di riferimento:  “molti interventi elettorali di personaggi politici non civitanovesi rischiano solo di alimentare tensioni ed odio e mi domando se nelle loro città hanno mai intitolato una via ad Almirante, di certo no, e allora per cortesia occupatevi della vostra toponomastica lasciando ai civitanovesi la scelta di una soluzione serena, rispettosa e che guardi al futuro”. Infine lancia una richiesta a Corvatta:  quella di evitare la cancellazione tout court di Via Almirante, optando per lo spostamento in un’altra zona della città. “Caro Tommaso, proviamo insieme a rimediare all’errore originale di intitolare una via dove risiedono le scuole ad un politico e troviamo, come avviene per altri politici, un’altra strada da intitolare all’ex segretario Msi. Facciamolo per trasmettere un segnale di pacificazione e di rispetto alle future generazioni, affinchè imparino che con il dialogo ed il rispetto i problemi si possono risolvere senza interrompere quello spirito di comunità che la nostra città ha sempre avuto”.

 



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