Consiglio comunale: ritorno di fuoco
Urbanistica spina nel fianco della Giunta

MACERATA - Le piscine di Fontescodella hanno infuocato i rapporti tra Giunta e maggioranza. Si prevedono tuoni e fulmini in assise per la delibera della commissione Ambiente sulla suddivisione delle competenze urbanistiche. Nebbia nel Pd cittadino che non ha ancora affrontato la questione del nuovo segretario

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Deborah Pantana (Pdl) e Mauro Compagnucci (Pd)

 

di Alessandra Pierini

Dopo la pausa estiva, riprende l’attività del consiglio comunale di Macerata. E’ stata quella appena trascorsa un’estate torrida, non solo per le temperature ma anche per vicende che hanno surriscaldato l’ambiente politico. Come sempre, l’urbanistica è stata protagonista, questa volta non del dibattito ma della cronaca a causa dell’incendio che ha bruciato un terzo delle pratiche depositate all’interno dell’archivio al terzo piano della sede comunale di viale Trieste. Tanti gli interrogativi ancora aperti e l’unico indagato nega ogni coinvolgimento con la vicenda (leggi l’articolo), certo è che sarebbe interessante capire quali sono le pratiche andate a fuoco o meglio quali pratiche erano posizionate nel punto in cui è stato appiccato il fuoco. Intanto l’ufficio è praticamente bloccato con significativi disagi per i cittadini. 

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L’assessore Ubaldo Urbani

Se il consiglio comunale riprenderà l’attività lunedì, già i primi giorni di settembre sono stati caldi per l’amministrazione Carancini. La questione che ha infuocato la maggioranza, nonostante il provvidenziale arrivo di Poppea (perturbazione che ha fatto precipitare le temperature),  è stata la piscina di Fontescodella. La Giunta ha infatti approvato un cronoprogramma che prevede l’inizio dei lavori entro l’anno (leggi l’articolo) senza che il nuovo progetto della Fontescodelle Spa passasse al vaglio dei consiglieri dei partiti al governo della città. A sollevare la questione di metodo e a chiedere un maggiore coinvolgimento della maggioranza è stato l’assessore dell’Idv Ubaldo Urbani che si è astenuto dalla votazione per via degli accordi presi con il suo gruppo consiliare, criticando così le modalità scelte dai suoi colleghi.

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Una seduta di consiglio

Così ancora una volta emerge un problema di competenze tra amministrazione e consiglio comunale, questione che crea particolare astio quando interessa l’urbanistica. “Integrazione delle norme tecniche di attuazione al P.R.G circa il riparto delle competenze tra Consiglio e Giunta delle fasi di adozione ed approvazione degli strumenti urbanistici” è il minaccioso titolo di una delibera che promette di scatenare una tempesta nella seduta dell’assise cittadina, considerato che tuoni e fulmini hanno già caratterizzato la commissione Ambiente, convocata per discutere le novità introdotte dal governo Monti. In pratica si dovrà stabilire chi tra Giunta e consiglio ha il diritto di decidere sui piani attuativi, compresi quelli di Minitematica e Piano Casa. Secondo gli amministratori l’onere è stato trasferito dalla legge nazionale alla Giunta mentre la Commissione ritiene che restino di competenza del Consiglio. Mentre la Commissione ha presentato la delibera che sarà discussa, il segretario Le Donne ha dato il suo parere negativo alla stessa,il presidente del consiglio  Romano Mari ha chiesto il parere di Governo e Parlamento e il sindaco Carancini quello della Regione. Insomma un vespaio. Meno burrascosi gli altri punti all’ordine del giorno della seduta consiliare di lunedì e martedì. La seduta di domani sarà preceduta dalla risposta alle interrogazioni presentate dal consigliere Guzzini (Pdl) sulla manutenzione delle rotatorie stradali e delle aiuole spartitraffico e sull’ampliamento del palasport di Fontescodella e dalla consigliera Pantana  (Pdl) sugli alloggi allo Sferisterio durante la rassegna di musica folkloristica (leggi l’articolo). Le delibere in esame sono approvazione convenzione per l’esercizio unitario delle funzioni amministrative per l’organizzazione dei servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani da parte dell’Assemblea territoriale d’ambito dell’ATO3 di Macerata. Approvazione del regolamento della toponomastica e della numerazione civica, la presa d’atto delle dimissioni del presidente del collegio dei revisori Francesco Launo per incompatibilità con la carica di amministratore della società sportiva maceratese e nomina del sostituto e l’esame del rendiconto di gestione 2011 dell’Istituzione Macerata cultura biblioteca e musei. Gli ordini del giorno riguardano l’attivazione presso la regione della pratica relativa alla sclerosi multipla, la bretella di Villa Potenza, la gestione del bar “Chiosco Sasso d’Italia” (leggi l’articolo) e il campo calcetto in via Palatucci. Le mozioni sono relative all’aumento della tariffa idrica a seguito della mancata attuazione del risultato referendario, all’agibilità immobili ed impianti sportivi comunali, all’adeguamento tariffe gestione mense scolastiche e ad alcuni incidenti nella zona Pace (leggi l’articolo).

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Bruno Mandrelli ha rimesso il mandato di coordinatore comunale del Pd alla segreteria del partito il 16 giugno

Anche se siamo ancora a settembre, una nebbia novembrina avvolge il Pd cittadino che non solo dal 16 giugno non ha un segretario ma finora non ha neanche affrontato, se non nelle segrete stanze, la questione del successore. La proposta di affidare il partito  a Maurizio Natali, presidente dell’Ersu, avanzata da diverse parti e condivisa da molti, è stata messa da parte per incompatibilità con la carica istituzionale che lo stesso ricopre e al momento non ci sono altri candidati. Qualcosa potrebbe emergere nel corso delle “Giornate democratiche” che  prenderanno il via la prossima settimana anche se fondamentale saranno il coordinamento del partito (era in programma per la metà di settembre ma è slittato di 15 giorni per i matrimoni dei figli di Romeo Renis e Alferio Canesin) e il congresso i momenti salienti che consentiranno di ripensare il partito e rafforzarne lo scheletro, prima che sia troppo tardi.
Su tutto incombe la nube nera della verifica di metà mandato che è in realtà iniziata da quasi un anno ed è culminata nella redistribuzione delle deleghe  agli assessori (leggi l’articolo) . Insomma, una ripresa tutt’altro che soleggiata. E se “Bacco” ha riportato il bel tempo nel Maceratese, anche in consiglio comunale, lunedì potrebbe servire un anticiclone.

 



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