di Alessandra Pierini
Sarà il parcheggio di rampa Zara il vero elemento chiave per risollevare il centro di Macerata dalla sua triste sorte di spopolamento? Dell’opera si parla ormai da decenni, molte sono state le risorse investite in studi di fattibilità e progetti che ciclicamente vengono riproposti, ogni volta con diverse specifiche e caratteristiche ma dalla carta, non si è mai passati alla concretezza dei mattoni. In questa fase sono due le idee che si contendono il dibattito: la prima è quella proposta da Domenico Intermesoli annunciata all’inizio dell’anno da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo), la seconda è quella proposta dal Comune di Macerata, poco diversa da quella del privato. Intanto continuano le battaglie tra sostenitori della pedonalizzazione del centro storico e quelli che lo vorrebbero aperto tutto l’anno, tra coloro che ritengono necessari i parcheggi in piazza della Libertà, purchè ordinati (leggi l’articolo), e quelli che invece non vedono di buon occhio le auto posteggiate nel cuore del centro storico. In tutto questo vanno poi considerati gli oltre mille posti auto già disponibili nei parcheggi a pagamento che si trovano immediatamente a ridosso del centro storico ( 220 nel “Garibaldi”, 393 nel Parksì “Giardini Diaz”, 75 nel silos di via Armaroli e ancora 350 nel parcheggio Sferisterio e 80 nel direzionale) ai quali vanno aggiunti ulteriori posti lungo le mura. Molti di questi restano spesso liberi, se non in rare occasioni o per eventi di richiamo.
E’ quindi il parcheggio di rampa Zara una priorità o sarebbe bene intanto riempire gli spazi che rimangono vuoti per gran parte dell’anno? Parcheggiare a Rampa Zara può davvero essere l’incentivo per riportare gente in centro storico? La trasformazione non dovrebbe invece avvenire a livello culturale e di abitudini di vita? Non è passato neanche un mese dalla Festa dell’Europa che, senza parcheggi, ma con qualche buona idea e aperitivi a tema è riuscita dove molti hanno fallito (leggi l’articolo).
In tutto questo i cittadini stanno a guardare ma hanno non pochi dubbi. Il nostro lettore Claudio Magri, ad esempio, solleva diverse questioni.
«Con quel poco che ho potuto leggere qualche idea me la sto facendo e qualcosa non mi torna. Del parcheggio di Rampa Zara si parla da decenni e questa amministrazione a parole ha detto di ritenerlo necessario (in campagna elettorale anche l’attuale opposizione lo riteneva necessario). Ora, dei privati presentano in Comune una proposta che nel merito, per quei pochi disegni pubblicati, non posso valutare correttamente ma, a prima vista, mi sembra ragionevole. L’impegno è quello di realizzarlo in funzione di un progetto di rilancio più ampio del centro storico senza nessun metro cubo in più di cemento in contropartita ma recuperando strutture vuote (ex-Upim soprattutto). La promessa è quella che tutta l’operazione sarà a costo zero per il Comune (sinceramente ho delle perplessità sull’effettivo “zero” però è ragionevole pensare che per un’opera pubblica di questa dimensione qualcosa possa essere investito).
Se i privati lo propongono consideriamo che i loro conti li avranno fatti e sicuramente un guadagno lo troveranno nell’operazione, seppur esiguo qualora fossero dei meri filantropi, quindi i privati avranno il loro tornaconto ed un tornaconto ce l’avrà anche la città collettivamente. Detto questo, il Comune ha elaborato una sua proposta alternativa (poco alternativa e con un pezzo in meno, quello più importante che farebbe funzionare il parcheggio) e che si pone in competizione. E già qui le cose non mi tornano. Perchè non concordare un progetto comune? Altra cosa: il Comune spenderà 20.000 euro per andare a Milano ad una fiera immobiliare per cercare investitori disposti a finanziare la realizzazione. E qui non vedo la ragionevolezza: quanti investitori nazionali o internazionali sperano di conquistare con un progetto di un parcheggio a raso a Macerata? Non mi pare così appetibile. E poi si vanno a cercare investitori quando poco prima bussano alla sua porta proprio potenziali investitori locali? Non so cosa dire, l’Amministrazione rigetta la proposta di qualche privato perchè è schizzinosa? Perchè ha delle acredini “personali”? Perchè si sente talmente “in forma” da poter fare da sola? Perchè ha trovato una vigorosa indole decisionista? Ci si può spiegare questo? Tra l’accogliere la proposta avanzata pensando di migliorarla e concordarla, per poi condividerla e dare avvio a tutta l’operazione e rigettarla perchè nel sospetto che il privato ci guadagni troppo o per qualsiasi altro motivo ci passa la differenza tra il farlo ed il non farlo. Vorrei altri elementi per valutare o dibattere».
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E’ quindi il parcheggio di rampa Zara una priorità o sarebbe bene intanto riempire gli spazi che rimangono vuoti per gran parte dell’anno? Parcheggiare a Rampa Zara può davvero essere l’incentivo per riportare gente in centro storico? La trasformazione non dovrebbe invece avvenire a livello culturale e di abitudini di vita? Non è passato neanche un mese dalla Festa dell’Europa che, senza parcheggi, ma con qualche buona idea e aperitivi a tema è riuscita dove molti hanno fallito
Ma a che e a chi serve ?????
Invece di spendere soldi perchè non si incentiva l’utilizzo dei parcheggi già esistenti?
Solo quando tutti i parcheggi saranno utilizzati si potrà parlare di farne uno nuovo.
Non credo che oggi il parcheggio di Rampa Zara possa risolvere il problema del centro storico a differenza di qualche anno fa. Diciamo che si è persa un’occasione. Detto questo vorrei porre l’accento sulla verità dei fatti storici. Nel gennaio 1999 (badate bene alla data) come assessore della Giunta Menghi misi in bilancio la realizzazione di detto parcheggio in forza ad un progetto elaborato dagli Uffici Tecnici del comune dal costo di 8 miliardi delle vecchie lire. Il bilancio fu votato quindi il progetto poteva essere immediatamente eseguibile, se alcuni consiglieri dell’allora maggioranza, e che ancora oggi siedono sia sui banchi dell’opposizione che della maggioranza,obiettarono che doveva essere eseguito il progetto di un privato che aveva acquistato, almeno credo, l’area sotto la Rampa Zara. L’allora Sindaco Anna Menghi d’accordo con il sottoscritto decidemmo di esporre i vari progetti ad una discussione pubblica al San Paolo e così si fece. Risultò che il migliore progetto era quello elaborato dagli Uffici Tecnici del comune che lo prevedeva su area comunale, e per essere più precisi sotto la strada. Oggi leggo di un progetto del tutto simile a quello che all’epoca fu presentato dai privati, su un’area che se non ricordo male, fu dichiarata vincolata proprio per spostare il tracciato dell’ora strada nord. Traete voi le conclusioni, sia sulla viabilità di Macerata che sul parcheggio di Rampa Zara. Io intervengo solo perché ogni tanto la verità storica va ribadita, anche se credo che in molti la conoscono, ma come si dice “chi è causa del suo male pianga se stesso”.
A mio avviso sarebbe completamente inutile, uno spreco di soldi (l’ennesimo). A Macerata mi sembra ci siano posti a sufficienza per chi debba recarsi in centro ed ha bisogno di una sosta “lunga”. Il problema è semmai per chi necessita di brevi periodi di sosta (1h30 max), per acquisti o commissioni e non è giustamente disposto a pagare per un parcheggio o strisce blu. Il problema sarebbe risolvibile recuperando più posti per le strisce bianche per le mura di tramontana (disco orario 1 ora?) e consentendo l’accesso e la sosta con disco orario, ridisegnando gli spazi, nell’anello dei Giardini Diaz e nel piazzale asfaltato dello stesso. Da qui sarebbe raggiungibile il centro in ascensore in un attimo. I Giardini sono già recintati (non ci sono problemi per sicurezza minori etc), in più un parcheggio qui favorirebbe anche l’utilizzo del Parco di Fontescodella, oggi sottoutilizzato per carenza di parcheggi.
Ovviamente il parcheggio di Rampa Zara era indispensabile (lo sarebbe stato) quando Macerata era ancora una città e non un equivoco.
Ora uno dice: a che c. può servire il parcheggio di Rampa Zara? Semplice: se l’amministrazione avesse intenzione di rilanciare il centro città, Rampa Zara potrebbe costituire un’opera importante. Se invece l’unico obiettivo è quello di pedonalizzarla senza rilanciare le attività produttive e la stanzialità regolare, allora è giusto ritenere che non serva a un ben amato c., tranne forse a realizzarci qualche bell’attraccone meccanizzato, magari passante per edifici di valore storico che la Sovrintendenza dovrebbe invece difendere con le unghie e con i denti da assalti urbanistici infelici.
In quel caso, è dato credere che volentieri potremo continuare a sopravvivere senza.
Il parcheggio di rampa Zara è come il ponte sullo stretto.
Da solo non serve a nulla, se non a spendere un sacco di soldi pubblici inutilmente, al solito scopo di far guadagnare POCHI ‘eletti’, i soliti, oramai arcinoti.
Sarebbe una cosa seria se in contemporanea ci fosse un progetto completo di rivitalizzazione del centro, una pianificazione che esamini molti aspetti e non solo il come parcheggiare.
Per me, pollice verso!!
Leggete su http://www.larucola.org la proposta fatta diversi anni or sono dall’ architetto Guido Strinati intitolata “da piazza grande (p.zza Libertà) a Fonte Maggiore.
Sono contrario all’opera, ma devo dire che il progetto di Strinati prevedeva anche una rotonda panoramica, con annesso ristorante e, se non sbaglio, un supermercato, che sarebbe stato utile ai lavoratori del centro, in controtendenza allo spostamento dei negozi in periferia.
Senza entrare nel merito del valore di quel progetto, di certo è stato scartato per motivi politici, non perché non valido.
Le opere pubbliche, se ben congegnate e se davvero utili, possono davvero dare e creare valore alla città. Basti pensare al quartiere ‘la Defense’, a Parigi, una enorme distesa di cemento, ma meravigliosamente armonica e funzionale, con grandi spazi per il passeggio, il ritrovo, il relax, lo shopping e chi più ne ha, più ne metta.
Non voglio certo paragonare Macerata a Parigi, ma il concetto è che le opere si possono fare, ma vanno pensate con la mente allargata, non con il vizietto italico di illudere i cittadini mentre in realtà, si arricchiscono gli amichetti e si distrugge il territorio.
Siamo già pieni di cattedrali nel deserto e, infine, faccio una domanda: possibile che Macerata non sia in grado di presentare alla cittadinanza un progetto ricco di fascino?
Possibile che tutto ciò che si propone è solo cemento sterile, senz’anima?
Non vorrei che la risposta sia quella che mi diede un amico architetto, tempo fa, ossia che a Macerata ci sono solo ingegneri, anche tra gli architetti…. poiché questi ultimi, quelli veri, vanno altrove….
Perfettamente d’accordo con gli ultimi 5 commenti e leggete bene quello di Davòli “Semplice: se l’amministrazione avesse intenzione di rilanciare il centro città, Rampa Zara potrebbe costituire un’opera importante”, ma l’amministrazione ha intenzione di rilanciare il centro città? L’esperienza della Festa dell’Europa dovrebbe aver insegnato qualcosa, no?
Bravo signor Magri ha perfettamente ragione in un momento così difficile come si fa rifiutare una collaborazione di privati (poi sotto la strada o sopra la strada non importa)che vogliono realizzare un parcheggio per la nostra città con l’obbiettivo di rivitalizzare il centro storico. L’amministrazione potrebbe spendere soldi, energie e tempo per altre opere necessarie a Macerata. Non ci sono i soldi per la piscina, per il palazzetto dello sport, per la viabilità, per aiutare la gente in un momento difficile…..però si rifiuta l’apporto di privati per un’opera pubblica ASSOLUTAMENTE necessaria perla città……ma forse signor Magri neanche questo si vuol fare come tutte le cose. Come si fa a non capire che l’opera è necessaria , da qui si deve partire per riqualificare il centro iniziando dalla galleria del commercio,Upim, ex banca d’Italia, corso Garibaldi ecc. Ci vogliono degli atti amministrativi per aiutare i nostri commercinti, incentivare l’apertura di nuove attività di vendita dei nostri prodotti tipici di altissima qualità……ricreare un bell’issimo arredo urbano con piante, fiori, sedute e piano piano pedonalizzare il centro….si forse troppa fantasia ma se diciamo sempre no a tutto ……prima o poi tutto finisce.
L’opinione di Nanà.
Come direbbe @alex stecca : “Macerata è granne”.
Forse è per questo che pensa “in granne”, … forse troppo “in granne”.
IERI IN CENTRO (alcuni esempi anni ‘70/’80)
Ufficio di collocamento e ispettorato del lavoro
Ministero del Tesoro
Upim e Standa, unici “supermercati”
La sede del Comune e tutti i suoi servizi
La sede della Provincia e di quasi tutti i suoi servizi
Diverse scuole avevano sede in centro
Le sedi dei tre sindacati più rappresentativi e frequentati
La residenza di molti maceratesi
Ecc…
OGGI:
La sede maceratese della Banca d’Italia ha chiuso i battenti da tempo;
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (ex Tesoro) già accorpato in unica sede Regionale;
Posti letto ridotti all’ospedale di Macerata ed accorpamento di reparti (+ lungodegenza decentrata a livello territoriale);
Le scuole, nel tempo e senza lungimiranza, da tempo decentrate nell’ormai impercorribile via Cioci;
La maggior parte degli uffici comunali trasferiti all’Ex distretto militare;
Upim da anni chiuso e negozi in centro drasticamente diminuiti nel tempo;
Ci sono numerosi centri commerciali a breve distanza;
Il centro per l’impiego trasferito a Piediripa;
Direzione Provinciale del Lavoro a Colleverde;
Diversi servizi Provinciali a Piediripa
La maggior parte dei maceratesi risiedono in periferia, il centro studenti ed immigrati (che poco usano l’auto)
Ecc…
DOMANI (entro il 2020)
Obiettivo del governo Monti è il taglio alle spese riducendo le sedi territoriali delle P.A.;
L’unico sindacato rimasto in centro costruendo la sua sede a Piediripa;
Provincia, in fase di smembramento (inattuabile l’ipotesi Pettinari di riportare gli uffici in centro. Gli uffici sono stati spostati dal centro perché in centro non c’entravano);
Banche che riducono gli sportelli fisici a favore di quelli, più economici, online;
Prefettura e Questura sono in odore di trasferimento ed accorpamento regionale;
Continuano a sorgere centri commerciali decentrati;
Ecc., ecc., … ecc.
Il fatto di essere ancora Provincia obbliga i “cittadini della provincia” a recarsi a Macerata per diversi aspetti burocratici. Domani??
Più che un progetto per la realizzazione del parcheggio Rampa Zara mi sarei aspettato una corretta, concreta e realistica analisi sociale ed economica delle prospettive della città.
Pura utopia!
Il progetto del parcheggio di Rampa Zara, più si allontana dalla Piazza principale della Città, meno funzionerà. Quello elaborato dall’Ufficio Tcnico del Comune di Macerata presentato poi insieme ad altri nel 1999 all’Aditorium San Paolo fu scelto a grande maggioranza dai cittadini. L’ubicazione è quella di realizzarlo sotto la strada: Dalla curva dopo B.go San Giuliano entrata, alla Piazza Garibaldi uscita, con ascensore a fianco Chiesa delle Monachette, si attraversa poi la proprietà della Provincia cancello a fianco Prov. Studi e altro ascensore che si immette sulla Piazza della Libertà, con uscita a finco della Prefettura. l’attuale parcheggio Silos Ditta Giulioni sarà trasformato in box auto in vendita con preferenza ai residenti del centro storico. Le storiche fonti forse dimenticate da molti maceratesi e la Mattonata faranno parte di un grande parco botanico indicato nel progetto. Esempi funzionanti, Perugia, Urbino, Bolzano per indicarne solo alcuni. ivano tacconi capo gruppo Udc Macerata
Grazie per la citaziò “lopinionedinana”, ma non dirio mai che Macerata è granne, anche se me piaciria, basta vedè com’è comminata, basteria pocu però basta volello, ma in giro ce sta politici che me pare che fa aldra cosa.
questa storia del parcheggio puzza abbastanza …. quanto presentato da privati , sembrerebbe solo un progetto di alcuni anni fà, riciclato e ripresentato a beneficio dei proprietari delle aree e del costruttore Intermesoli che cerca di rivalorizzare i suoi immobili , semmai e’ inquietante che l’amministrazione (collusione con interessi privati o incapacità ?) non consideri . prima della cementificazione selvaggia, di aree che tra l’altro sono sottoposte a vincolo peasaggistico , alternative come la valorizzazione degli svariati parcheggi esistenti o un sistema di trasporti pubblici degno di un paese civile
Caro Perticarari, sono stato il primo Assessore ad avere una delega per il Centro Storico. In precedenza una delega così mirata non era stata mai assegnata. Una delega impegnativa e che inevitabilmente mi ha portato ad affrontare una problematica complessa e di difficile soluzione. Il mio costante impegno, costellato anche di errori, non ha purtroppo prodotto risultati significativi. E ancora oggi mi chiedo se strategie diverse avrebbero in qualche modo avviato anche parzialmente una politica di risanamento del Centro Storico. Ho provato come primo atto ad avviare una politica di confronto tra i vari soggetti. Prima singolarmente con residenti, commercianti e studenti. Poi in un confronto aperto in un Aula Consiliare gremita. Pensavo fosse la strada giusta. Purtroppo sono riaffiorate divisioni e ostilità dovute inevitabilmente al fatto che i vari soggetti rappresentavano interessi contrapposti. Ho provato ad allargare sensibilmente la fascia di accesso su richiesta dei commercianti e provveduto ad applicare alle telecamere un software utile per la sicurezza soprattutto per le ore notturne. Aggiungo che in assenza di posizioni ideologiche e falsamente legate alla privacy avrei rafforzato il sistema di video-sorveglianza( alcune mi sono state gentilmente concesse) proprio in quei luoghi dove oggi si verificano quotidianamente fatti poco piacevoli per non dire preoccupanti. Questa la premessa.
Nel merito posso dire che del parcheggio a Nord se ne parla da oltre 40 anni, da quando ero Consigliere Comunale. L’impressione che ho maturato in questi anni è che ci sia l’ impossibilità, per veti contrapposti non solo di natura politica a realizzare progetti semplici e funzionali. E questo non solo riferito al parcheggio ( Vedi Piscina, Palazzetto, Orologio..) !. Una sorta di gara al rialzo. Parcheggio a raso? No, a due piani o tre. Più a Nord ? No, più a sud etc…. Una piscina normale ? no 3 di cui una Olimpionica…..
E tutto questo non è riconducibile solo a incapacità politica. Non lo penso proprio. La mia Lista Civica con in testa l’ideatore e responsabile Maurizio Mosca e il capogruppo Renato Principi ha provato in tutti i modi ad invertire questa tendenza. Ci siamo trovati di fronte un muro di gomma, un sistema già collaudato e resistente alle novità. Comunque sta di fatto che il parcheggio non c’è. Oggi questa esigenza è palese e può aiutare alla rivitalizzazione del Centro. La società è profondamente cambiata, la politica viaggia a 2000 km rispetto al passato, le richieste e le esigenze dei cittadini si adeguano a questi mutamenti. L’unica cosa che non muta è questo atteggiamento di veti incrociati che paralizzano la Città e mortificano le aspettative dei nostri concittadini chiamati solo ad esprimere al momento preferenze politiche e personali.
Allora quale politica per il Centro Storico ? Sinceramente non lo so. Una cosa è certa. Ancora oggi rimangono sul tappeto: 1) una difficile situazione generale che riguarda tutti i Centri Storici soprattutto quelli morfologicamente simili al nostro 2) La realizzazione folle e sconsiderata dei Centri Commerciali sui quali sarebbe opportuno chiedersi come fanno a sopravvivere se il bacino d’utenza è rimasto immutato. O sono funzionali ad altri scopi ? 3) I commercianti, nonostante gli encomiabili sforzi sono storicamente divisi e ciò ha indebolito la loro rappresentanza 4) Il tradizionale tessuto abitativo è fuggito dal Centro ed interi nuclei familiari sono andati in periferia non solo per l’assenza di servizi. Diciamo la verità, alcuni hanno ristrutturato e diviso appartamenti in mini- appartamenti per poi affittarli a studenti e extracomunitari. Tutto legittimo, ma oggi non possiamo lamentarci del fatto che questi soggetti sempre più numerosi oggettivamente hanno poche disponibilità. 5) Ai residenti a cui va un encomio solenne, perchè nonostante tutto resistono, non viene garantita la sicurezza e la tranquillità necessaria. E non solo venute meno solo per l’ invasione delle auto in Centro, ma anche per atteggiamenti di stampo teppistico ma che ultimamente hanno assunto una valenza pericolosa ed inquietante. E sia chiaro non per colpa degli studenti che a buon diritto reclamano 1 o 2 gg. a settimana di radunarsi in Centro ma per colpa di pochi soggetti anche locali che sfruttano questi raduni per atti inqualificabili.
Quindi il Parcheggio oggi serve e speriamo si faccia a breve ( non sono molto fiducioso) senza pensare ad una opera faraonica ma che consenta di raggiungere e sfruttare l’ascensore già esistente, magari con un piazzale belvedere e spostando il terminal bus che oltre a deturpare l’ambiente rappresenta un costante pericolo per la sicurezza. A tutti coloro invece che sempre hanno rappresentato pericoli per il paesaggio rivolgo l’’invito ad affacciarsi lungo le mura e troveranno tutte le tipologie di rifiuti. Comunque qualsiasi realizzazione servirà a poco senza una politica complessiva che sia al passo con le novità e i mutamenti a cui è soggetta anche la nostra Comunità.
Ma soprattutto se continueremo a non comprendere che il Centro Storico è PATRIMONIO di TUTTI
Caro Perticarari, nonostante l’apprezzamento per la tua analisi e per le proposte dettagliate, consentimi di esprimere almeno una perplessità da parte di chi ci ha messo la faccia e ha preso qualche sberla in proposito. Fare qualcosa in attesa di……. in Italia non funziona. Ciò che è provvisorio diventa definitivo.
Lo dico con molta tristezza ma la nostra storia è questa.
Sig. Giovanni Di geronimo, vista la sua esperienza politica, potrebbe svelarci, sempre dal suo punto d vista, quali sono questi veti contrapposti, non solo di natura politica, che impediscono la realizzazione di progetti semplici e funzionali? Perchè questo muro di gomma resistente alle novità? Secondo Lei da chi è dettato il tutto e a chi fa comodo questa situazione? Alla Regione, con in testa Ancona ? Alla presenza molto radicata della chiesa, sempre restia ai cambiamenti o a soli interessi personali di vari politici, che a prescindere dal colore politico fanno quadrato ? E cosa molto più importante, come si può bucare, anzi squarciare questo muro di gomma? Grazie.
Signor Tacconi ho seMpre apprezzato il suoimpegno per la città ma qui sta prendendo una bella cantonata….
Sarebbe un disastro colossale smantellare v.le Leopardi per farci sotto un parcheggio a ridosso delle mura con un’opera invasiva…..si rende conto di cosa sta parlando.!,,,,, fare uno scavo per 400 ml per tutto il viale, eliminare tutte le piante esistenti rompere tutte le fogne che scendono dal centro storico fare una piattaforma a sbalzo sopra il muraglione per almeno 7 m ….e soprattutto sotto – fondare tutte le mura urbiche con il rischio di qualche cedimento dei fabbricati soprastanti….non per ultimo le enormi spese di manutenzione del parcheggio considerato che sopra ci dovranno transitare migliaia di veicoli al mese con rischi di rotture infiltrazioni d’acqua ecc ecc
Se questa è l’unica soluzione meglio abbandonare il progetto…..
@ liberosempre:
Non dimentichi che Tacconi è quello del nucleare a tutti i costi….
Troppa gente parla senza sapere di cosa parla…
Intervengo di nuovo dopo la lettera al giornale. Prendo spunto dall’intervento di axel munthe delle 22.50. Ci si dichiara contrari all’opera, e si parla poi di cemento senz’anima e distruzione del territorio, e poi si sostiene la validità di un progetto dell’arch.Strinati che prevede fuori dal centro storico, presso fonte maggiore un supermercato e strutture commerciali, nuovi volumi. Quello che credo sia prioritario è la realizzazione ad impatto quasi zero, mimetizzata, un’opera di architettura del paesaggio.
Ma forse se mi fermo a parlare di questi temi divago. Io sono favorevole all’opera, soprattutto se sarà il volano per far ripartire l’ex-upim (qualcuno ci guadagnerà? Sì. E’ forse possibile che vada diversamente?) e certo non contesto chi dice che senza una serie di politiche e azioni per il centro città.
Ho ripreso la parola per sottolineare una questione di fondo: se l’amministrazione è favorevole perchè non trovare la via della vera cooperazione pubblico privato invece di investire altri soldi (20.000 €) per una “missione” che sarà inutile alla ricerca di investitori?
Un progetto per il versante nord della città può essere un occasione preziosa di valorizzazione. Un’occasione per rifunzionalizzare il centro, un’occasione per recuperare una grande balconata panoramica (viale leopardi nel suo complesso), un’occasione per un grande progetto di paesaggio per recuperare le brutture dell’incompiuta, ecc. Molti possono essere gli apporti progettuali.
Per non continuare semplicemente a dissertare però per decenni va considerato un punto fondamentale: per ogni ipotesi di intervento sulla città ormai non si può non considerare che non ci sono fondi e l’unione degli interessi del provato e del pubblico sono l’unica possibilità per realizzare qualcosa (mi ci ero esercitato anch’io ad elaborare un grande scenario di trasformazione mettendo in gioco mezza città in sede di tesi di laurea qualche anno fa).
Sono d’accordo anch’io con Magri. Il ruolo dell’Amministrazione, in generale e non nel caso particolare di questo progetto o della sola Macerata, deve essere quello di governare la trasformazione, mettere assieme istanze, guidare un processo e sostenerlo. Se ci sono veri interessamenti forse la prima cosa da fare è aprire un tavolo di lavoro e non competere impiegando risorse inutilmente.