di Lucia Paciaroni
Un famoso trio sta per tornare in esclusiva sul palco dopo ventitre anni dalla loro ultima performance live. Stiamo parlando di Tullio De Piscopo, Mike Melillo e Massimo Moriconi, che suoneranno al teatro Lauro Rossi il 4 novembre.
Un gradito ritorno merito della tradizionale rassegna musicale TLR Jazz, che alza il sipario venerdì 4 con i tre grandi musicisti, che registrarono anche un disco live per l’etichetta Philology con il celebre sassofonista Massimo Urbani, ricordato ogni anno con un premio internazionale. E proprio a questo premio è dedicato un’altra serata della rassegna, quella del 16 febbraio. “Il premio ha quindici anni di storia e ha dato vita a diversi musicisti” ha detto Samuel Chiaraluce, dell’associazione Musicamdo, che cura la direzione artistica della rassegna con Paolo Piangiarelli. Chiaraluce ha spiegato che la serata prevede un doppio set: il primo con Myers – Schwebs Quartet e Alessandro Lanzoni, il secondo con Fabio Giachino Trio insieme ad un ospite d’eccezione, Rosario Giuliani, vincitore della prima edizione del premio.
“Sono più di venti anni che si realizza questa rassegna grazie alla volontà del Comune e di Piangiarelli, colui che l’ha ideata” ha affermato Daniele Massimi, presidente dell’associazione Musicamdo, illustrando gli appuntamenti previsti. Il secondo è quello del 25 novembre con il quartetto Ari Hoenig and Punk Bop, mentre il 17 dicembre sarà la volta del quintetto dell’israeliano-americano Omer Avital, “un jazz contaminato dalle musiche israeliane”. Sabato 3 marzo toccherà al jazz americano, con Bill Carrothers Trio.
Il sipario della rassegna 2011/2012 si chiuderà il 21 aprile con il famoso trombettista Fabrizio Bosso, ospite della Colours Jazz Orchestra diretta da Massimo Morganti. Sarà quindi un susseguirsi di importanti nomi del panorama internazionale, di chi è stato ed è parte della storia del jazz e di chi ha iniziato la sua carriera passando per il Premio Internazionale Massimo Urbani.
“Ci sono importanti nomi italiani e stranieri in questa rassegna che rappresenta un altro dei nostri punti forti – ha commentato il vice sindaco Irene Manzi – Nonostante l’oggettivo momento di difficoltà e incertezza, il Comune di Macerata non ha fatto un passo indietro perché nel teatro vede l’offerta culturale per la città”.
La rassegna TLR Jazz può contare sul supporto organizzativo dell’Associazione Musicamdo (www.musicamdo.it) e della direzione artistica di Paolo Piangiarelli, che sta muovendo importanti passi nel mondo dell’organizzazione di eventi jazz e che è membro del Marche Jazz Network, la rete marchigiana della musica creativa e del jazz riconosciuta dalla Regione Marche. Il MJN è costituito da: Ancona Jazz, Fano Jazz, TAM e Musicamdo Jazz. Grazie a questa partnership la rassegna TLR Jazz fa parte del cartellone unico Marche Jazz Network.
I prezzi degli abbonamenti per la stagione jazzistica sono: intero 70,00 euro, ridotto 50,00 (studenti, soci Marche Jazz Network). I biglietti hanno un prezzo di 15,00 euro intero e 10, 00 ridotto (studenti, soci Marche Jazz Network). Per i biglietti rivolgersi alla biglietteria dei Teatri, piazza Mazzini 10, tel. 0733 230735. L’inizio dei concerti è previsto alle 21,30.
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Bravi Musicamdo e l’inossidabile, insostituibile amico Paolo Piangiarelli.
Ottima l’impostazione data dall’Amministrazione ( da Irene Mnazi, nello specifico). Allargare la fruizione della musica “classica” ( Sferisterio) alla musica “altra”, il jazz, nel nostro caso. A Macerata, grazie anche a Piangiarelli, c’è un vero forziere di “amanti del jazz”. E questa è, anchel la dimostrazione di come si debba e possa, cercare, altrove strumenti per un “diletto pubblico” che non va solo alla prima della Tosca. Tenterò di aumentare, in fase di bilancio, queste voci, proprio per i residenti ( affinchè non diventino resistenti). Lirica si, ma anche il resto del Pianeta, la poesia, ad esempio.
nell’archivio storico del Comune risulta che nell’estate del 1965, assessore allo spettacolo Cesare Jonni (il famoso arbitro) l’arena Sferisterio, dopo decenni di abbandono, fu riaperta per ospitare un concerto del trombettista Jazz Chet Baker. Da lì partì l’idea di riprendere gli spettacoli lirici.
Sono d’accordo con Guido Garufi. Questa volta l’iniziativa dell’Amministrazione è veramente pregevole.
Mus rugens: confermo la notizia “d’ archivio” di mus rugens. A questa aggiungo, e molti se lo ricordano, che fu proprio Paolo Piangiarelli ad inaugurare ad un quarto degli anni ’70 un Festilval Jazz. La città ( e lo Sferisterio) erano “pieni”, persino di sacchi a pelo. Ci fu una querelle politica: dissero che “sporcavano” ed erano pericolosi. Tutto finì. L’Umbria ci rubò l’idea. Penso che proprio Paolo ( Piangiarelli) possa insieme ai tanti “amanti” del Jazz ( tra i quali voglio annoverare il mio amico e ottimo pianista ” in proprio” Giorgio Ballesi, attualmente consigliere comunale) possa e debba essere il “capo” di una ricca e fertile Armata Brancaleone, diretta dal Maestro Mike Melillo, da più di venti anni residente a Macerata. A costoro dovrebbe essere affidata, anche durante l’estate, la direzione di attività ed eventi di qualità e indubbiamente “popolari”. L’assessore ( Manzi) ha recuperato questo filone che prosegue, per intermittenza, anche “durante” i Regno di Bianchini. Mi corre l’obbligo di segnalare che fu durante l’Amministrazione Menghi che il jazz ri\prese l’ impulso ( cinque serate nelle piazze, d’estate, art director: Paolo Piangiarelli). Penso anche che l’Amministrazione debba o possa operare “pacchetti tematici” alla ricerca di ulteriori finanziamenti, ad esempio coinvolgere i Commercianti. Insomma cercare, anche , canali alternativi al bilancio usuale ( usurato):