Nessun apparentamento e nessun accordo tra le liste civiche in corsa al primo turno e i due candidati sindaci rimasti al ballottaggio. Dopo Giorgio Ballesi e Paolo Ranzuglia, che hanno lasciato piena libertà di voto ai propri elettori, interviene dopo un silenzio durato più di dieci giorni anche Anna Menghi, candidato sindaco del Comitato Menghi e di Essere Macerata. Lo fa attraverso il seguente comunicato stampa in cui dichiara la propria decisione di astenersi.
“Il risultato del 6 per cento è stato deludente – scrive Anna Menghi – ma lo rispetto e tenterò di fare del mio meglio per rappresentare gli oltre mille maceratesi che hanno creduto in me e nelle liste civiche che mi hanno appoggiato. La credibilità politica che questi Cittadini hanno votato, e che ha sempre caratterizzato il Comitato Anna Menghi, continuerà a contraddistinguermi in consiglio comunale.
L’11 e il 12 aprile non andrò a votare. Mi hanno cercato, ma non ci sono le condizioni politiche per accordarci seriamente.
Oggi prendiamo atto dei tentativi di adulazione, ma non ci sono le condizioni per appoggiare l’una o l’altra coalizione. Un’unione seria, sui programmi e non sulle poltrone, poteva essere fatta solo prima delle elezioni. Abbiamo tentato, ma non è stato possibile.
Continuo a pensare che il nuovo sindaco avrà un grande compito da portare avanti. Gli auguro buon lavoro, perché ne avrà bisogno”.
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Le dichiarazioni di Anna Menghi dopo il risultato del primo turno:
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Il Cominicato di Anna Menghi rappresnta la correttezza e la trasparenza della politica che Macerata non ha voluto. Buona notte Macerata
Caro Munafò, lei ha una considerazione ben strana del voto democratico.
Ammesso e non concesso che voi foste gli unici quali portatori di correttezza e trasparenza (ma anche voi non avevate comuniato i nomi degli eventuali assessori) vi siete presentati al’elettorato ma non avete ricevuto i consensi necessari per andare al ballottaggio.
La cosa può dar fastidio, può rompere le balle, può far incazzare, può far tirare qualche “moccolo” ma il risultato dele urne deve essere rispettato.
La popolazione maceratese non è civile, progredita, inteligente e brava SOLO se vota per voi perchè….
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……….MA se vota per altri è idiota, fessa, stupida, demente, incapce ed inetta.
Carissimo Cerasi io rispetto il voto elettorale, ma mi consenta, non è detto che chi ha perso abbia torto e chi vince abbia ragione. Tutto qui.
GENTILE SIGNOR MUNAFO’, PREMESSO CHE LA PRIMA PERSONA AD AMMETTERE LA SCONFITTA E’ PROPRIO ANNA MENGHI QUANDO PARLA DI RISULTATO DELUDENTE, MI CHIEDO, IN RELAZIONE AL FATTO CHE NON SEMPRE CHI VINCE HA RAGIONE, QUALE SAREBBE STATA LA SUA OPINIONE IN PROPOSITO SE LEI AVESSE PARLATO DA VINCITORE….., E’ VERO CHE C’E LA TEORIA DEL BICCHIERE MEZZO PIENO, MA IL SUO MI SEMBRA QUASI VUOTO
Se uno dice che tizio e caio fanno schifo, è poi più coerente se dice che non va a votare (o che voterà scheda bianca – forse era più corretto) o chi dice che voterà Tizio piuttosto che Caio perché è meno peggio?
E poi non vedo l’ora che arrivi martedì così finisce tutto questo circo a cui non mi avvicinerò mai più.
Carissimo MACERATA59 io personalmente dico che sono stato sconfitto elettoralmente parlando, non ho problemi ad ammetterlo così come non lo ha Anna Menghi. Dico che le nostre idee non sono state mai smentite dai fatti e le idee e la correttezza valgono molto a mio avviso. Se avessi vinto avrei detto che avevamo ragione, così come oggi lo dico da sconfitto. La teroia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto personalemente non mi appartiene, come credo di aver dimostrato nei fatti in 13 anni di politica e forse anche per questo sono stato penalizzato. Ripeto con convinzione Buona Notte Macerata!!!
Complimenti ad Anna Menghi che:
IN UN PAESE FLAGELLATO DALL’ASTENSIONISMO IN CUI IL CITTADINO HA PERSO QUALSIASI RAPPORTO DEMOCRATICO E PARTECIPATIVO CON LE STRUTTURE DI POTERE E AMMINISTRATIVE, IN CUI GLI ORGANI CHE DOVREBBERO TUTELARLO LO CONSIDERANO ELEMENTO DA CONTROLLARE ANZICHè ANELLO PROTANTE DEL SISTEMA DEMOCRATICO E PRIMO PROPRIETARIO E UTENTE DI QUEST’ULTIME, IN CUI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE CI PRESENTANO NOTIZIE LACUNOSE, TENDENZIOSE CAPACI DI FUORVIARE L’OPINIONE PUBBLICA SCAMBIANDO (SCUSATE L’ESPRESSIONE COLORITA) LA MERDA CON IL CIOCCOLATO,IN CUI GLI UNICI VALORI PRESENTATI SONO QUELLI DEL CONSUMISMO GALOPANTE, UMILIANTE, AGGRESSIVO E SPERSONALIZZANTE, IN CUI L’UNICA SOLUZIONE POSSIBILE PER SUPERARE QUESTA CRISI NON SOLO ECONOMICA MA ANCHE SOCIALE, CULTURALE E PARTECIPATIVA SAREBBE LA PRESA DI POTERE DEI CITTADINI MEDIANTE L’ELEMENTO CENTRALE DI OGNI DEMOCRAZIA CIOè IL VOTO…
afferma che non andrà a votare, suggerendo quindi che questa sia una possiblie soluzione ai problemi di un’Italietta sempre più alla deriva. Frasi comprensibili se dette da un disoccupato che non ha più speranze per il proprio avvenire, non da un personaggio politico che dovrebbe fare della democrazia la sua missione e del voto la sua arma di battaglia.
Spero che Anna Menghi resti disoccupata a lungo…
Marco Furì Ribechi
Caro Munafò.
Certamente non è detto che chi vince ha sempre ragione e io credo che, in determinati contesti, i voti andrebbero pesati piuttosto che contati.
Però la regola democatica dice che chi vince ha, nei fatti, sempre ragione in quanto raccoglie più consensi di chi perde.
Poi possiamo valutare e ragionare attorno al voto ma il risultato che non ha premiato i 3 schieramenti “alternativi” (ognuno a suo modo) come avevo già scritto lo si deve soprattutto al fatto che in un elezione “locale” pesa molto di più il numero dei candidati (gli altri ne avevano 200 che correvao voi poco più di 50) del programma e conta assai di più avere dei candidati “popolari” cioè che hanno raporti con un gran numero di persone (il caffettaro, il medico, il notaio, il commericante) piuttosto che avere delle “teste d’uovo”, che magari pensano anche bene, ma che poi non raccolgono voti.
Ai maceratesi Cerasi e Ribecchi dico semplicemente, con tutto rispetto, ma con dignità che a Macerata non conviene dire cosa si pensa liberamente sensa avere in mente di fregare il prossimo, è meglio la cosiddetta pacca sulla spalla così ti diconono che sei gentile e magari poi li freghi. La libertà di pensiero credo che sia in stretta correlazione con il fatto che si sia veramente liberi nell’anima e pochi purtroppo lo sono. Non si comprende spesso che chi si spende per gli altri lo faccia disinteressatamente, concetto condiviso da tutti, ma applicato da pochissimi.
La dichiarazione di astensione dal voto della Menghi è da un lato una chiara sconfitta della “ragion politica”, dall’altro un preciso atto di coerenza personale più con se stessa che con il suo elettorato.
Credo che la dichiarazione di Anna vada letta in questo senso: non andrò a votare … cercherò di rappresentare in Consiglio Comunale i Cittadini maceratesi al meglio … non dichiaro guerra a nessuno dei due Candidati … mi augoro che il nuovo Sindaco lavorerà per risolvere i numerosi problemi della Città …
Attenzione! Non è stato chiesto ai candidati non eletti di NON andare a votare e, tanto meno, agli elettori che hanno sostenuto il comitato di NON andare a votare. Anna ha parlato in prima persona e nella sua qualità di Consigliere eletto. Come in passato, credo che nei prossimi cinque anni darà il suo prezioso contributo a quelle iniziative meritevoli che verranno discusse in Consiglio e, con la stessa determinazione, si opporrà ad ogni tentativo di svalutare la nostra bella Città.
Brava Anna, ci piaci così!
condivido tutto cio’ che ha scritto il sig.Marco Ribechi.
Aggiungo classe politica deludente,poco preparata,opportunista,populismo dilagante,mancanza di coraggio morale,decadenza…
Secondo me il risultato di Anna Menghi va letto in chiave di voto utile. Nel 97 venne eletta sindaco (lei principalmente, non tanto le liste che presero una trentina di voti in più delle nostre) poi, dopo pochi mesi, iniziarono i disaccordi con la sua maggioranza che la sfiduciò; nel 2000 ottenne quasi il 20% dei voti non arrivando al ballottagio; nel 2005 quasi il 10% mentre oggi supera di poco il 6%. In pratica un dimezzamento quasi costante dei voti di candidatura in candidatura. Ciononostante non ho difficoltà ad ammettere che il suo programma – da lacunoso e improvvisato che era nel ’97 – si è via via affinato diventando sempre più chiaro e preciso nel corso degli anni. A ciò si aggiunga la bellissima campagna elettorale svolta in queste settimane, sia da un punto di vista, per così dire, “estetico” sia dal punto di vista della presenza capillare nel territorio. Il tutto, immagino, realizzato con poche ed “appassionate” risorse. Il problema sta, appunto, nel voto utile: solitamente gli elettori non sopportano di vedere “sprecato” il proprio voto e, nella fattispecie, dopo quattro candidature tre delle quali andate a vuoto, semplicemente i consensi calano. Comprendo la delusione e la scelta fin troppo ovvia di non andare a votare: avrebbe potuto fare diversamente dopo aver fatto seriamente opposizione (una delle poche degne di tale aggettivo) al centrosinistra e dopo aver fatto una altrettanto seria (e spietata) opposizione alla destra? Io credo che in politica, così come in ogni altro aspetto della vita, si possa teorizzare e sostenere di tutto poi, però, bisogna essere conseguenti rispetto a ciò che si sostiene e assumersi tutte le responsabilità. E secondo me, Anna ha ancora una volta dimostrato coerenza. Ha ragione anche l’amico Andrea Marchiori (a proposito: ti ricordi i bei tempi di Invicta-Robur?) quando precisa che Anna Menghi ha espresso solo la sua personalissima intenzione senza invitare nessuno a fare altrettanto.
Per il resto, sarà un piacere averla ancora in Consiglio Comunale e, magari, trovare qualche altra convergenza come avvenuto negli ultimi tempi del mandato amministrativo appena trascorso.
Buon voto a tutti!
Carissimo Marchiori, Anna Menghi ha dovuto dire che “personalmente” non andrà al voto per rispettare sino al ballottaggio l’alleanza con la lista Lanciani, ma dice anche chiaramente che nessun accordo è possibile con i due schieramenti (centro sinistra e centro destra) perché non si è voluto, prima delle elezioni un accordo sui programmi ed oggi c’è la caccia al voto solo sulla promessa di poltrone. Personalmente ai miei elettori che ringrazio per la loro fiducia, dico di starsene a casa e di non adare a votare
Vede, Munafò, sarà anche rispetto come dice lei ma essere un candidato sindaco (anche se non eletto) e invitare al non voto lo considero civicamente maleducato.
L’esercizio della democrazia passa attraverso il voto, la perdita di valore della democrazia e della sua rappresentatività passa attraverso il non voto.
Un rappresentante di una forza civica dovrebbe sensibilizzare alla partecipazione e non dare “il cattivo esempio” non andando a votare.
L’impegno cittadino e la partecipazione attiva non è forse quello per cui avete giustamente combattutto per anni? Qual’è la credibilità di quella stessa forza civica che adesso invita (tramite l’esempio del suo leader) al disimpegno?
Alla lettura fatta da Savi delll’andamento del voto di Anna Menghi dal ’97 ad oggi, poichè parla di voto utile che avrebbe penalizzato Il suo Comitato , aggiungerei che il calo progressivo registrato sino a raggiungere il 6% , è dovuto anche al fatto che dal ’97 ad oggi c’è di mezzo la nuova legge elettorale nazionale che ha spostato sempre più gli assetti parlamentari verso il bipolarismo tra due grandi fronti contrapposti con inevitabili ricadute anche sul piano di quelli amministrativi locali. In più, in concomitanza con l’elezione comunale quest’anno si è votato per la Regione e questo secondo me ha orientato gli elettori a uniformare il voto favorendo la scelta dei partiti più rappresentativi chè si pensa, a torto o a ragione, siano più incisivi nel riflesso della politica a livello comunale.
A mio avviso la perdita di voti di Anna Menghi è causata soprattutto dalla scarsa memoria degli elettori.Nel 2000 Anna prese molti voti dell’elettorato di centrodestra,arrabbiato con i propri partiti che non hanno saputo governare e che addirittura arrivarono a sfiduciare il loro sindaco che appunto era Anna Menghi.
Da bravi Italiani,però,le “incazzature”ce le facciamo passare come un banale raffreddore e gli elettori di centrodestra sono tornati a votare i loro partitini,nell’illusione che qualcosa è cambiato da 11 anni fa….
Mentre l’elettorato di centrosinistra a mio avviso,è cieco,poichè non riesce a vedere il nulla fatto dalla giunta Meschini in 10 anni…essendo di Sforzacosta,infatti,mi meraviglio nell’apprendere quanti voti abbia preso qui il centrosinistra,considerando che in 10 anni di amministrazione l’unica cosa che hanno fatto è mettere un semaforo a chiamata lungo il Borgo…se i miei concittadini sono felici di un semaforo in 10 anni e x questo hanno premiato il centrosinistra,beati loro….ma appunto tutti dimenticano….tutti prima si lamentano,ma quando vanno a votare si dimenticano le proprie lamentele ed insoddisfazioni e continuano a votare sempre gli stessi partitini….
Destra e sinistra…tutti uguali!!!!
x Savi
per sempre forza ROBUR!!!!!! 🙂
Vedi Falstoph, l’esercizio della democrazia non è solo il voto, ma dovrebbe fondarsi sulla fiducia e soprattutto sulla credibilità di chi si vota, se non c’è questa è giusto non votare. Risiedo ad Anacona e per cui non voto a Macerata, ma ti dico che quando ho avuto il piacere di fare l’assesore per il Sindaco Anna Menghi non ho più votato perché mi sono reso conto della non credibilità dei partiti. Ho la scheda elettorale pulita e non per questo sono antidemocratico.
Rispettando ogni decisione presa da ogni singolo elettore ( come tale Anna Menghi) non credo sia giusto che chi deve rappresentare in consiglio i cittadini che l’hanno votata dichiari che per il ballottaggio non andrà a votare ( dato già il problema della bassa affluenza alle elezioni) basterebbe andare votare annullando la scheda e resterebbe coerente con il fatto che non è scesa a patti con nessuno dei due aspiranti sindaci. Ciao
Carissimi anonimi abbiate almeno il coraggio, come sempre ho fatto io, di chiararvi con un nome e un cognome, perché non posso prendere seriamente in considerazione le dichiarazioni fatte da chi ha paura di esprosi personalmente.
La scelta di Anna non la condivido, chi si impegna in politica deve essere di esempio per tutti gli elettori e non può esimersi dall’impegno di andare a votare, se lei non crede nelle istituzioni non può pretendere di essere alla guida di una città, in politica una volta sceso in campo non puoi scegliere di fermare il gioco a seconda delle convenienze…
Così facendo legittimiamo tutti i comportamenti “stonati” di chi ci rappresenta nelle istituzioni nazionali….
buon voto a tutti…. che la luce sia con voi, non quella di “sorgeilsole” che è una luce che non mi piace.. :-)))
Signora Anna, l’argomento anonimato qui su CM è stato più volte affrontato e chiarito. Chi rimane anonimo (sempre che usi toni urbani) lo fa per diversi motivi, compreso il fatto che ad esempio, dichiararsi a favore di un certo versante politico e poi essere riconosciuto sul proprio posto di lavoro dipendente dove magari il titolare è di altra idea, tende a generare tensioni indesiderate e problematiche. E’ brutto dirlo ma la realtà dei fatti è questa.
L’anonimato vissuto correttamente e legalmente non credo debba essere considerato un punto a sfavore nelle diverse discussioni.
Non credo di averla insultata nè ho intenzione di farlo in futuro per cui mi auguro che la mia opinione sulla sua maleducazione civica nel dichiarare di non andare a votare (diverso è dire voto bianca o nulla), possa ricevere il giusto peso e non essere minimizzata solo per il fatto che il suo autore non è riconoscibile.
A Placido Munafò rispondo che ha ragione. L’esercizio della democrazia ha diverse altre esternazioni ma questo non va ad inficiare il fatto che l’esercizio del voto è la massima espressione di democrazia. In specifico ho dato un peso più grave alla dichiarazione di Anna Menghi in quanto non è un privato cittadino bensì un rappresentante autorevole della nostra vita comunale.
@Munafò
vista la tua avversione alle forme di partecipazione alla vita politica di una città ed il vantarti per il tuo astenzionismo, ringrazio tutto coloro che non ti hanno votato, ora puoi anche tornare nella tua amata Ancona…..
Per il sign Sergio Tartari, cosa farò sono fatti miei. Sta di fatto che delle sorpese, suo malgrado, le avrà soprattutto perché ho una mente pensate, persi al suo partito e non agli altri. Questo le dovevo e saluto cordialmente visto che mi reputo una persona educata. Lezione n.1
A Sergio Tartari: caro Sergio il sole sorgerà sempre, stai tranquillo e spero che illumini anche te. Anzi, sono certo che ti illuminerà.Sei un bravo ragazzo….avanti negli anni ed alla fine la….saggezza dovuta all’età prevarrà. Sarà il tuo bene Sergio.
Proprio per l’amicizia che mi lega a te pero’ un’ altra cosa voglio dirti. Anna merita rispetto per la scelta che ha fatto.Sarebbe stato facile per lei chiedere un incarico importante e fare un apparentamento. Chi la conosce pero’ , anche se non condivide a volte le sue posizioni, sa che è una persona coerente e che per questo deve essere apprezzata. Vedi Sergio, dopo i tempi della dc mi sono perso di vista con Anna. Dopo anni, ero alla chiesa della Pace al funerale di mia suocera ed Anna è venuta a parlarmi per farmi si le condoglianze, ma anche per parlarmi dei vecchi tempi, per spiegarmi il suo pensiero. Sergio credi ad un amico. Anna merita rispetto.
Ciao Sergio.
Ammiro la Signora Anna Menghi e non mi importa se andrà o meno a votare.
Mi importa di più sottolineare invece che la parola “democrazia” viene costantemente usata a torto, di solito da chi vota il partito di maggioranza o i partiti di maggioranza.
Peccato che la “democrazia” così come vissuta oggi nel mondo non è perfetta e lascia molti dubbi sulla reale volontà del cittadino, che è costantemente ingannato dai mass media. E su questo non ci sono dubbi, se proprio si vuole negare l’evidenza basta dare il 100% dei media in mano a due partiti che oggi prendono lo 0.33% dei voti in campo nazionale e vedere come cambia il l’esito delle votazioni.
La “Democrazia” andrebbe invece sostenuta e fatta crescere maggiormente affinché
diventi veramente libera espressione popolare, per quanto possibile. Io per adesso vedo la partitocrazia o la plutocrazia più che la democrazia, però è sempre un mio modesto parere personale, di cui uno può prenderne atto o meno.
Invito poi la Signora Anna Menghi a comprendere il funzionamento di Internet: può benissimo non dialogare con chi scrive un nome di fantasia e può anche ribadirlo, ma le ricordo che qui si stanno trattando non solo “dati personali” ma addirittura dati sensibili come le opinioni politiche (d.lgs. 196/2003, art.4). Quindi credo che sia giunto il momento di finire di attaccare colui che scrive solo perché “coperto da falso nome”, anzi le ricordo l’utente che si firma “amenghi” non può in nessun modo essere ricondotto alla persona Anna Menghi che noi tutti conosciamo e perché no stimiamo.
Qui si basa tutto sul buon senso delle persone, ed è la più grande vittoria che possiamo ottenere. Non è questione di coraggio, è questione di diritto.
il concetto di “voto utile” non l’ho mai condiviso.A mio avviso,ha deformato la politica ed il modo di farla.
la democrazia è un sistema politico mutevole che va alimentata quotidianamente con la partecipazione.I partiti sono “macchine”.La tessera ad un partito,purtroppo,conta piu’ della partecipazione alla politica della gente comune cioè fuori dai giochi politici.
Il mio giudizio non è un giudizio politico di parte… nonostante sia maceratese non potrò votare a queste elezioni perchè mi trovo all’estero, in Brasile, dove posso trovare sbocchi professionali adguati alla mia carriera universitaria, cosa impossibile in Italia dove tra l’altro la professione dell’antropologo sarà (o è già stata) cancellata come figura professionale. Questo perchè la produzione di sapere e cultura non vale nulla in confronto alla mercantilizzazione delle risorse intellettuali. La mia critica è quindi rivolta ad un sistema e non alla campagna elettorale e al programma di A. Menghi.
Sistema che per essere cambiato ha bisogno della partecipazionedei cittadini.
Trovo solamente assurdo che chi si alimenta e vive di politca, sostenendo questo sistema che ormai mi sento di definire parassita, sia anche la prima che, di fronte ad una sconfitta, accusa il sistema stesso.
Secondo me polticamente può essere corretto ma ricordiamo che prima di tutto un politico è un cittadino e, nei nostri tempi, definire il voto come un diritto lo trovo abbastanza ridicolo. Credo sia ora di iniziare a considerarlo un dovere civile, culturale e sociale prima che politico.
Disapprovo chiunque scoraggi le masse, sempre più lontane dal vero valore che rappresentano, a prendere di posizione.
Ed è ingenuo dire che Anna Menghi stia parlando solo per lei, un personaggio pubblico non parla mai solo per se stesso, a meno che non decida di cambiare professione.
Detto questo approvo mille volte di più una lista civica piuttosto che le vili liste affiliate a partiti ormai ridicoli, smembrati che rappresentano il cancro di un paese che di bello ha poco più di una manciata di vallette che sono arrivate addirittura a governarci come ministri.
Ho sentito un paio di elettori della Menghi che, invitati ad andare comunque a votare, hanno espresso il timore di un possibile controllo dei verbali presso l’ufficio Comunale, dove qualcuno a lei legato potrebbe avere facile accesso.
Mi pare incredibile!
@sorgeilsole
io rispetto Anna, non condivido la scelta di non andare a votare… e non quella di non schierarsi…
@Munafò
lei sta pontificando da mesi in queste pagine, sulla buona amministrazione e la partecipazione democratica, scoprò che lei non va a votare per scelta… non le sembra un controsenso…
mi dispiace su queste cose non transigo… forse è un mio difetto, dal suo punto di vista…
quanto alle sorprese, ogni buon esito è il risultato del lavoro che si è fatto onestamente, ogni altra ipotesi fa parte del gioco ma non sarà mai una sorpresa se si è onesti con se stessi….
quanto alle lezioni… lasciamo stare…
Buon fine settimana
… ciao Alessandro, grazie per il remember, ma come hai visto anche nel forum Robur batte Invicta 2-1; però potevi risparmairti di chiamarmi “amico”, ora il datore di lavoro di Fastolph penserà che sono comunista! Temo ripercussioni. Quanto ad Aurora, grazie della spiata ma, sprezzante del pericolo, andrò a votare! …ma siete sicuri di non aver esagerato con quella roba …?!
“l’esercizio del voto è la massima espressione di democrazia”
In questa frase, purtroppo molto frequente caro Fastolph, c’è uno degli aspetti più drammatici della democrazia italiana. Il voto è importante, ma non è un punto di arrivo, bensì di partenza; con il voto si comincia a partecipare alla vita politica, poi si continua con tante altre forme. Invece si cerca sempre di convincere il popolo bue che il voto è il massimo che si possa fare, per torgiergli anche quel poco di voglia che ha.
E il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi. Dobbiamo imparare a ragionare con la nostra testa, a chiederci cosa c’è dietro le frasi fatte, a quale è veramente il nostro interesse.
Scusate la tirata, ma a me se Anna (o chiunque altro) va a votare oppure no, interessa ben poco: è una scelta sua e fa bene quel che fa. Quello che mi interessa (ri)comincia martedì.
@ Andrea
2-1 per la Robur solo nel forum…la realtà, come ben ricordi era molto diversa eh eh eh! Poi ti ho chiamato “amico”, non “compagno” quindi stai tranquillo. Buon voto!
oggi schersosamente possiamo decidere se andare o non andare a votare. Le donne in Italia per accedere al voto hanno dovuto fare dure battaglie. Ancora oggi si discute sulle quote rosa, peccato che la libertà, sia intrapresa attraverso una ripìcca. L’esperienza acquisita in tanti anni non si può gettare via attraverso un “non andrò a votare” Macerata ha ancora bisogno di te. Scegli come vuoi, ma vai.