I cinque candidati sindaci di Macerata hanno risposto alle dieci domande che abbiamo selezionato tra quelle arrivate dai cittadini. Le pubblichiamo in due tranches. Di seguito le risposte alle prime cinque domande – precedute da una presentazione dei candidati – da parte di Giorgio Ballesi (Comitato Diapason), Romano Carancini (coalizione di centronistra), Anna Menghi (Comitato Menghi ed Essere Macerata), Fabio Pistarelli (coalizione di centrodestra) e Paolo Ranzuglia (Maceratiamo).
Iniziamo da una breve presentazione.
“Nome Giorgio. Cognome Ballesi. Professione avvocato. Età 56. Sposato. Tre figlie. Hobby la musica (in particolare il jazz) e la pesca. Trascorsi politici nessuno”.
“Romano Carancini, 49 anni, sono sposato dal 1995 con Betty, due bambini, Aurora ed Alessandro di 11 e 5 anni. Laureato in Giurisprudenza nel 1987, esercito la professione di avvocato in città dal 1991. Appassionato di musica e sport, ho praticato il calcio agonistico per 14 anni ed ho allenato delle squadre giovanili. Consigliere comunale e capogruppo DS dal 2000 e successivamente nel 2005 sono stato confermato consigliere comunale risultando il più votato tra i 40 consiglieri. Nel 2007 sono stato indicato all’unanimità capogruppo del PD. In questa tornata elettorale sono stato scelto come candidato Sindaco della coalizione di centrosinistra attraverso il doppio passaggio popolare delle primarie in cui hanno votato complessivamente circa 8.000 persone”.
“Anna Menghi 47 anni, laureata in Giurisprudenza, è funzionario presso la zona territoriale n.9. Da sempre impegnata nel sociale, è presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, di cui è il presidente provinciale.
Dal 1990 al 1993 è stata consigliere comunale della Dc. Nel 1997 è stata candidata sindaco del centro destra e ha ricoperto la carica di primo cittadino per diciotto mesi, cessata per dimissioni immotivate da parte dei consiglieri di centro destra e centro sinistra. Con il sostegno di seimila cittadini, dieci anni fa nasce il Comitato Anna Menghi, prima lista civica della città”.
“Fabio Pistarelli, avvocato, 46 anni, sposato con Deborah, due figlie, Giulia e Vittoria, ho la passione per la lettura, la montagna e i viaggi. L’impegno politico inizia da giovanissimo, al Liceo e all’Università di Macerata, dove sono stato rappresentante degli studenti al Consiglio di amministrazione. Nel 1990 sono stato eletto consigliere della circoscrizione San Francesco Collevario e nel 1993 al Consiglio Comunale di Macerata, nei cui banchi sono rimasto fino al 1999. Dal 1995 ad oggi, riletto per tre volte, sono stato consigliere regionale in rappresentanza del collegio di Macerata. Ho ricoperto gli incarichi di vice presidente di commissione, di capogruppo e di portavoce unico del centro destra.
“Paolo Ranzuglia, 44 anni, da 14 sposato con Alessia, padre di Sofia, Chiara e Sara, un candidato che vive il cambiamento come impegno e scelta di vita quotidiana, lavora al servizio della finanza etica, una scelta di sobrietà che è alla base del suo stile di vita. E’ socio fondatore del Gruppo di acquisti solidale di Macerata (GAS) e della Rete di Economia Solidale delle Marche (REES), organizzazioni impegnate a promuovere un sistema economico e sociale orientato al bene comune. Nessun trascorso partitico, ma un impegno politico quotidiano nel lavoro, nella famiglia e nella società civile”.
1. Come siete intenzionati a spendere i soldi pubblici? Quali sono le prime opere che avete intenzione di realizzare per Macerata?
Giorgio Ballesi: Siamo intenzionati a spenderli bene. Mi permetta la battuta, ma messa così, infatti, è una domanda che offre la possibilità per dire tutto e niente. Intanto, bisogna ricreare un patrimonio di soldi pubblici, visto che l’amministrazione uscente ha raschiato il barile. Per fare questo, intendiamo rivolgerci ad esempio alla Comunità europea e, ovviamente, alle altre istituzioni dello Stato. Opere da realizzare subito: ripopolamento del centro mediante una nuova politica per la residenza; attivare le procedure per potenziare le vie di accesso, di deflusso e i parcheggi; creare un ufficio per le politiche intercomunali, che potenzi l’azione del territorio riconferendo a Macerata il ruolo di capoluogo che le compete, con immediata ricaduta sul commercio e sul turismo.
Romano Carancini: Prima di rispondere analiticamente ad ogni domanda voglio preliminarmente rappresentare che su quasi tutti i temi proposti il nostro programma ha già dato risposte chiare e puntuali, dunque prima ancora che esse ci fossero state poste.
I soldi pubblici verranno spesi sulla base del programma che abbiamo presentato e seguendo un criterio di priorità amministrative tra i vari obiettivi che ci siamo dati.
In questa particolare fase di difficoltà economica generalizzata saremo attenti ad eliminare ed evitare sprechi e comunque a privilegiare le risposte ai bisogni più immediati di famiglie e di persone che si trovino in situazione di grave disagio. A questo proposito, con i primi atti deliberativi, metteremo a disposizione risorse per circa 150.000,00 € dell’attuale previsione di bilancio, a favore delle famiglie e delle persone in stati di particolare difficoltà”.
Anna Menghi: Bisogna, innanzitutto, tener conto della realtà: purtroppo il bilancio del Comune di Macerata è molto magro. Bisognerà quindi intervenire con una gestione oculata che recuperi sacche di inefficienza e di sprechi per avere servizi migliori a costi contenuti. La priorità è sicuramente la viabilità, il collegamento con le frazioni (Villa Potenza e Piediripa, Sforzacosta) su cui bisognerà intervenire cercando finanziamenti da Stato e Regione. Faremo particolare attenzione ad ogni programma di finanziamento con destinazione vincolata.
Fabio Pistarelli: Visto lo stato di inerzia, di abbandono in cui è stata lasciata la città, l’elenco è lungo. I primi interventi avranno come priorità l’attenzione al sociale (giovani, anziani, malati, situazioni di disagio), ad esempio mettendo subito allo studio l’introduzione del quoziente familiare nelle tariffe e imposte comunali, in modo che paghino meno le famiglie numerose o che hanno al loro interno un anziano o un disabile. Grande slancio al completamento/miglioramento della viabilità, eterna incompiuta, insieme ad una complessiva modificazione dell’organizzazione della sosta e dei parcheggi. Immediata realizzazione degli impianti natatori e, in generale, miglioramento dello stato degli impianti sportivi e costruzione di nuovi, magari polifunzionali. Recupero della qualità della vita delle frazioni e dei quartieri, recupero e rilancio del centro storico come cuore della città, storico, culturale, commerciale”.
Paolo Ranzuglia: La qualità della vita è fortemente influenzata dalla vivibilità della città, su questo incentreremo le nostre azioni. Un piano della mobilità che punti all’utilizzo dei mezzi pubblici, della mobilità alternativa (car sharing, car pooling, percorsi ciclabili e pedonali) per l’abbattimento delle relative polveri sottili. Interventi per la riduzione della produzione dei rifiuti e contemporaneo potenziamento della raccolta differenziata per un graduale aumento delle linee di riciclo dei materiali, fino al definitivo spegnimento dell’inceneritore; Proponiamo il doveroso completamento dell’incompiuto collegamento intervallivo fino alla superstrada per alleggerire dal traffico veicolare anche le frazioni di Sforzacosta e Piediripa. Riqualificazione e implementazione del verde e dei parchi urbani a livello intercomunale attraverso nuovi percorsi di collegamento. Più servizi per la popolazione anziana (es. sos farmaci – spesa a domicilio), più attenzione ai più giovani con l’apertura del centro di ascolto, biblioteca per ragazzi e la valorizzazione dei musei esistenti.
2. Vuole o non vuole il parcheggio sotto Rampa Zara?
Romano Carancini: Realizzeremo il parcheggio sotto Rampa Zara con un attracco meccanizzato che consentirà di ricollegarsi all’ascensore attualmente esistente, e così arrivare all’altezza della rinnovata Galleria del Commercio ed in prossimità della centralissima Piazza della Libertà. Il parcheggio di Rampa Zara sarà ideato e realizzato all’interno di un progetto di riqualificazione di tutta l’area ambientale posta a Nord-Est, nei pressi di Fontemaggiore e che terrà conto, come esigenze irrinunciabili, di un basso impatto ambientale e paesaggistico, della valorizzazione e recupero delle fonti esistenti e della passeggiata storica della cosiddetta “mattonata” e con l’obiettivo di mandato, a seguito del descritto intervento e di quello immediatamente successivo, di ampliare la pedonalizzazione del Centro Storico attualmente esistente. Unitamente al collegamento meccanizzato da Rampa Zara, ci impegniamo a progettare e realizzare un percorso meccanizzato che da Piazza Mazzini, o direttamente da Viale Trieste, consenta di accedere al Centro Storico.
Anna Menghi: Siamo stata l’unica amministrazione che aveva stanziato, ben dieci anni fa, i soldi in bilancio e aveva discusso pubblicamente il progetto concretamente realizzabile. Si tratta di un parcheggio che ancora è funzionale per il rilancio del centro storico.
Fabio Pistarelli: “Si, è assolutamente fondamentale per il rilancio della città e soprattutto del suo centro storico”.
Paolo Ranzuglia: Una nostra inchiesta dimostra lo scarso utilizzo dei parcheggi esistenti. Prima di realizzare una nuova struttura riteniamo più idoneo un utilizzo maggiormente razionale dell’esistente per esempio attraverso una segnaletica efficiente. La realizzazione di un nuovo parcheggio sarà presa in considerazione qualora il patrimonio attuale, utilizzato al massimo delle sue potenzialità, risulti insufficiente. Piuttosto, riteniamo necessaria una riqualificazione della zona di Fonte Maggiore, ad oggi in uno stato di completo abbandono, anche attraverso l’effettiva attuazione del progetto “il parco delle fonti.
Giorgio Ballesi: Sì. Credo sia una delle prime opere da realizzare. Tenendo conto – perché oggi è possibile – di tutti i sistemi per salvaguardare, e al contempo valorizzare, anche il verde circostante.
3. Metterà mano al problema dei parcheggi per i pendolari che oggi spendono il 5% del loro stipendio per parcheggiare durante l’orario di lavoro?
Anna Menghi: ” Macerata ha sicuramente bisogno di aree a parcheggio gratuito e di nuovi parcheggi il cui costo, però, non deve diventare un’ennesima tassa. Parcheggi funzionali e costi contenuti sono importanti anche al fine di recuperare la capacità attrattiva della città. Bisogna programmare zone a parcheggio gratuito, a pagamento e ad orario (30 minuti)”.
Fabio Pistarelli: “E’ indispensabile in primo luogo fare una verifica delle aree di sosta: la normativa prevede quote per la sosta gratuita che attualmente sono introvabili. Va, inoltre, riesaminata la tipologia di sosta considerando le diverse esigenze dei residenti, utenti e addetti, e riviste le tariffe ed il sistema di pagamento. Non può essere che se si passa da una zona all’altra della città e si è spesso costretti a rifare il biglietto anche se quello precedente non è ancora scaduto!”
Paolo Ranzuglia: “In alcuni parcheggi la sosta giornaliera costa 2 euro e sono disponibili abbonamenti a costi contenuti. Il problema è a monte: dobbiamo diminuire il traffico veicolare. Tutti in macchina per sostare in parcheggi i più prossimi possibile alla destinazione non funziona anche per ragioni ambientali. Con un serio piano della mobilità (mezzo pubblico e car pooling, tra le altre) insieme ad una seria politica di gestione della sosta, aumenterà la possibilità di scelta per accedere alle diverse parti della città, con la possibilità di poter parcheggiare anche gratuitamente in aree, collegabili con mezzi pubblici, prossime alla città. Praticamente, si propone una inversione a U delle politiche del traffico attuate sinora che non hanno fatto altro che agevolare proprio la mobilità veicolare”.
Giorgio Ballesi: “Mi rendo conto del problema dei pendolari, ma pensi anche quanto spendono i residenti per parcheggiare sotto la loro casa! Secondo noi, bisogna dotare i parcheggi esterni di un servizio di bus navetta con biglietto integrato. Niente vieta di studiare convenzioni con gli uffici o le aziende a vantaggio dei pendolari, ma meglio ancora ci pare l’offerta di un servizio efficiente che incoraggi l’uso dei mezzi pubblici al posto di quelli privati. Il problema della sosta a pagamento, secondo noi, va ripensato soprattutto in relazione ai residenti”.
Romano Carancini: “Gli attuali costi dei parcheggi delle strutture maceratesi sono già i più bassi tra quelli dei capoluoghi di provincia della Regione Marche. In un rinnovato piano che comprende il traffico, i parcheggi e le infrastrutture da realizzare ci saranno comunque spazi per intervenire sulla riduzione dei costi dei parcheggi la cui chiave – in particolare per i pendolari – potrà essere l’abbonamento mensile e/o annuale ovvero incentivi anche per l’uso di altri parcheggi oltre quelli in abbonamento”.
4. Cosa si pensa di fare per rilanciare l’Università, uno degli ultimi veri patrimoni rimasti a Macerata?
Fabio Pistarelli: “Bisogna lavorare in stretta collaborazione con l’Ateneo. Nell’interesse della Città sarebbe importante aumentare la stanzialità degli studenti e degli insegnanti, evitando che l’Università diventi un semplice esamificio. Vanno quindi attuate politiche per la residenzialità degli studenti, per la distribuzione razionale degli spazi universitari, e politiche di forte investimento su progetti di ricerca che coinvolgono l’ateneo e il territorio, dando ai nostri istituti universitari, come anche all’accademia di belle arti, la possibilità di impiegare qui in progetti per la città i giovani talenti”.
Paolo Ranzuglia: “Più che un rilancio dell’Università in senso stretto, che non compete al comune, si dovrebbe parlare di collaborazione e sinergia tra le due amministrazioni che permettano ad entrambe di crescere. Il comune, offrendo un supporto “politico” e logistico garantirebbe all’Università maggiore forza per le sue iniziative sul territorio e maggiore attrattiva nei confronti degli studenti; l’ateneo potrebbe dal canto suo mettere a disposizione la sua ricchezza di contenuti per la realizzazione di interventi in campo culturale, amministrativo, gestionale”.
Giorgio Ballesi: Penso di fare quello che a Macerata non si è fatto quasi mai, e cioè coinvolgere docenti e studenti dal punto di vista socioculturale; è quanto mai necessario che si incrocino le opportunità di crescita reciproca delle nostre rispettive istituzioni, finora vissute un po’ come due isole. Macerata ha un ragguardevole patrimonio di storia, di arte e di civiltà, in grado di offrire allo studio e all’attività scientifica dell’Università ben più di un’occasione di incontro e di approfondimento. E ben più dell’acquisto di palazzi storici e non (penso ad esempio all’area ex-Upim), verso i quali un’Amministrazione dovrebbe saper puntare il proprio obiettivo per realizzarci strutture di pubblico utilizzo.
Romano Carancini: L’Università sarà, domani più di oggi, partner privilegiato dell’Amministrazione unitamente alla Accademia sulla mission della Città che, nel dettaglio, definiremo con gli Stati Generali della Città da svolgersi entro ottobre del 2010. Ancor più in particolare sarà avviata una sinergia con l’Università che permetterà la valorizzazione di giovani che possano cimentarsi, immediatamente dopo la propria formazione, sui progetti dell’Amministrazione per vari settori di sviluppo tra cui il turismo culturale, ovvero per investire il proprio sapere su nuove professioni. Sinergia specialistica anche con Accademia di Belle Arti perfettamente integrabile, per esempio, con molte manifestazioni attualmente esistenti in Città(Sferisterio Opera Festival, Musicultura, Rassegna di Nuova Musica, ecc.).
Anna Menghi: L’Università è una grande opportunità per Macerata, è una vera risorsa in termini di sviluppo. L’Università va coinvolta in un vero gioco di squadra per mettere a frutto le sue potenzialità. Ci deve essere sinergia con l’amministrazione comunale e insieme si dovrà studiare un progetto di recupero delle specificità professionali. L’Università ha un ruolo fondamentale, che va potenziato in quanto è un contenitore di opportunità non solo a livello culturale, ma anche occupazionale sul nostro territorio.
5. Credo che i cittadini abbiano il diritto di sapere prima del primo turno da chi sarà composta la squadra degli Assessori perché il candidato Sindaco potrebbe essere un genio ma poi scegliere persone incapaci (è già successo) e pertanto alla fine la squadra potrebbe essere motivo determinante per scegliere un candidato o un altro.
Già che c’è potrebbe anche indicare prima del I turno chi saranno le personalità che andranno ad occupare posizioni importanti (e retribuite) di enti e/o partecipate comunali (Apm, Smea, Cosmari, Nera, Centro Agroalimentare, Cemaco, ecc.) cosicché i cittadini avrebbero la possibilità di sapere se ci vanno persone in gamba.
Paolo Ranzuglia: La squadra degli assessori è già stata comunicata da tempo, riteniamo questo uno degli elementi di trasparenza che ci contraddistingue ulteriormente rispetto agli altri. I nomi che sono stati espressi dai vari gruppi di lavoro che abbiamo organizzato sono: Cherubini Roberto (Cultura e Sport), D’Antini Giuseppe (Beni comuni e Partecipazione), Marconi Michela (Scuola , Giovani e Turismo), Pagnanelli Antonio (Urbanistica e mobilità sostenibile), Panaro Stefano (Politiche sociali e per la Casa), Pettinari Emiliano (Lavoro ed Attività Economiche) e Ventrone Fulvio (Ambiente e Arredo Urbano). Per quanto riguarda le personalità per la guida dei diversi enti riteniamo che la nomina sia conseguente ad una ricerca delle migliori competenze disponibili nel nostro territorio.
Giorgio Ballesi: Non sono in grado oggi di fornirle i nomi. Però sono perfettamente in grado di indicarle il criterio che adotteremo per scegliere le persone: la pubblicazione del curriculum di ognuno. Non essendo un partito, siamo i primi a tenere in maniera particolare alla qualità della squadra. Anzi, direi che non essendo un partito possiamo permettercelo, perché non dobbiamo rispondere a logiche che con le capacità hanno ben poco da spartire.
Romano Carancini: La scelta della squadra è prerogativa indipendente del Sindaco che io intendo esercitare appieno senza condizionamenti ma seguendo alcune linee di azione: vicesindaco donna e significativa presenza di donne tra esecutivo e ruoli apicali; la competenza, l’esperienza (non in termini politici), la capacità di relazione e soprattutto l’attitudine personale di fare e sentirsi squadra con il Sindaco e con gli altri Assessori, saranno i criteri di orientamento nelle mie scelte.
Non indicherò ora i nomi, quantomeno per la tornata del 28 e 29 marzo; verificherò se sarà possibile o sarò nella condizione di farlo qualora ci fosse un eventuale ballottaggio.
Anna Menghi: Innanzitutto, si vota il sindaco, il quale si assume la responsabilità di nominare persone competenti e affidabili. Su questo credo, in passato, di aver dato un esempio di affidabilità, nominando persone la cui capacità è ampiamente riconoscibile ancora oggi (Dante Ferretti, Assessore alla Cultura). Per il futuro dovremo, oltre che ricorrere al lavoro della Giunta, richiamare le migliori energie per avviare un’attività particolarmente impegnativa diretta non solo alla riorganizzazione del Comune, ma anche per porre le basi verso il rilancio della città. Stesso criterio vale per gli enti e le società partecipate, nei quali l’incarico verrà affidato alle migliori professionalità, ricercate anche attraverso modalità di trasparenza amministrativa (bando) per conseguire l’obiettivo di avere società che forniscano servizi efficienti al minor costo per i cittadini.
Fabio Pistarelli: La città ha bisogno del coinvolgimento di tutte le energie positive, intelligenze e competenze. Ha bisogno di rilancio, di progetti e di concrete realizzazioni, per non avere più quelle tante incompiute che ancora vi sono in tutti i campi, o quell’alone negativo di città spenta o inaccessibile. C’è molto da fare e sinceramente mi piacerebbe che in questo sforzo di rilancio vi fosse la disponibilità e la possibilità più ampia di coinvolgimento, anche oltre gli incarichi istituzionali (assessori o ruoli negli enti). Ho qualche idea in proposito e per questo ritengo ancora prematuro indicare nominativi, prima di una attenta verifica e modifica degli strumenti e dei modi di fare amministrazione cittadina. Sicuramente starò molto attento alle competenze, ma anche alla disponibilità di tempo e alla passione che vorranno mettere coloro che si renderanno disponibili a collaborare direttamente.
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Una piccola correzione di un errore di stampa: io sono il candidato assessore della lista MaceraTiAmo per: Ambiente e biodiversità’, non ‘Ambiente e arredo urbano’.
Fulvio Ventrone
“Romano Carancini: La scelta della squadra è prerogativa indipendente del Sindaco che io intendo esercitare appieno”
A… pieno, o a vuoto? Perchè se altri i candidati li hanno presentati con nomi e cognomi, Carancini non lo vuole fare, o non fino a quando sarà ormai troppo tardi.
Nella poltiica italiana, anche e persino a questi livelli, per le belle promesse si versano fiumi di parole in gran quantità, ma quando si tratta dei dati concreti…
Molto interessante.
Un grazie a CM per i suoi servizi: utili e fruibili.
fantastico!!!
i giri di parole che hanno usato alla domadna 5 per non dire i nomi degli assessori sono da manuale. politichese allo stato puro
complimenti all’unico che ha avuto il coraggio di seguire unaltra strada
Aldilà degli scontati e patetici plausi ha chi già da ottobre ha deciso chi farà l’assesore, senza falsi moralismi dico a queste persone, che credo in buona fede plaudono a questo modo di fare, che per fare l’assesore vero senza essere una “testa di legno ubbidiete”, si deve seguire l’indirizzo politico e amministrativo del sindaco e avere le capacità tecniche di svolgere il proprio lavoro (fatto essenziale e fondamentale), perché è il Sindaco che si vota (si vota la sua affidabilità e capacità) e non si votano gli assessori, ed è responsabilità del Sindaco la loro scelta. Detto questo a chi ha pubblicato già gli assesori chiedo di pubblicare i loro curricula e poi confrontarli con quelli che sceglierà il sindaco eletto, se diverso, solo così si capirà se le scelte drel Sindaco siano state le più opportune e corrette. personalmente trovo giusto quello che ha scritto Anna Menghi in proposito un sindaco che è stato in grado di nominare assessore alla cultura il premio Oscar Dante Ferretti, la dice lunga sulla sua capacità di scelta, il resto signori miei e un semplice parlare politichese.
d’accordo con Munafo
Ma cosa vi importa ORA di sapere i nomi degli assessori, che poi fra l’altro possono essere sempre cambiati, in corsa?
E’ scelta del sindaco e del suo indirizzo politico ed amministrativo, saranno i vari curricula a far fede,null’altro.
Per quanto riguarda Ferretti, con tutti gli onori del caso, non ce lo vedo a fare la spola Los Angeles- Macerata- Los angeles per presenziare ai consigli comunali o alle riunioni per le stagioni culturali, ovviamente serve qualcuno un po piu “reale” non un divo di Hollywood. Magari!.. Ma cerchiamo di essere concreti, qui serve molto meno, il buon senso prima di tutto.
Leggendo le risposte dei candidati sindaci si evince che nessuno ha espresso niente di interessante,nulla di innovativo tutti soltanto in attesa di sedere su quella poltrona ma incapaci di realizzare qualcosa nel prossimo futuro.
Che tristezza.
Ma e` possibile che in giro non ci sia niente di meglio di questi candidati?
Auguro di nuovo a tutti i cittadini di Macerata di ottenere dalle elezioni il sindaco che piu’ meritano….e da cittadino della provincia, che vive comunque la citta’, mi auguro che sia il migliore.
Adesso si fa campagna elettorale….
Caro Renato, Ferretti che ho avuto l’onore di averlo insieme a me come assessore era presente veniva a Macerata, poi fu attaccato insieme a me dalla sinistra (vedi Marconi che poi ha fatto il vice sindaco per dieci anni e leggete il suo curricola sul sito del comune)e dalla Pojaghi, noché dal centro destra sulle stesse argomentazioni che tu avanzi. Ma detto questo, io ho avuto il piacere di frequentarlo e ti assicuro che era veramente impegnato, poi visto come è stato trattato personalmente a Macerata non ci avrei più messo piede, ma lui diversamente l’ha fatto e si è anche impegnato per la stagione lirica Maceratese.
Sig. Munafò, noto un astio nelle sue parole che è direttamente proporzionale alla sua correttezza grammaticale. Una cosa abbastanza ovvia, è dimostrato che avere un elevato flusso sanguigno nell’amigdala, causato probabilmente da un diretto coivolgimento nella tornata elettorale, porta a giudizi frettolosi ed a non esprimersi nel migliore dei modi.
Di fronte a tante parole che non vogliono dire granchè, io sono favorevolmente impressionato da chi propone delle idee portate avanti dall’associazione dei comuni virtuosi, dalla mobilità ai rifiuti al rispetto del verde pubblico, opposto alla politica di chi per 10 anni ha portato immobilità, ha fatto affari con i rifiuti e ha cementificato oscenamente, e quando nel mio commento mi sono permesso di criticare la oggettiva incoerenza di Carancini mi riferivo anche e soprattutto ad un Consigliere in particolare, che non vorrei rivedere in Consiglio Comunale, e come me tanti altri Maceratesi.
@Chuang Tzu perche` usi un nome falso? Addirittura cinese
Ciao Fabio Marcelli, questa è la risposta più esauriente e concisa che mi sento di fornirti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Nickname
gentile signore senza volto né nome, chi ‘ha fatto affari con i rifiuti? (queste sono le sue parole scritte!)? si rende conto della gravità dell’accusa? o ha dati e fatti e nomi e va alla Procura della Repubblica o lei sta calunniando gravemente, o più semplicemente da fiato….alla bocca senza attaccare la spina al cervello, nascondendosi dietro un anonimato dal coraggio di un coniglio!
Ciao Gian Mario Maulo. A me risulta che l’Italia è sotto infrazione della Comunità Europea per i finanziamenti agli inceneritori, e lo sanno ormai anche i muri, ma a volte giova ripeterlo. Questi finanziamenti, vengono per l’appunto dalla politica. Se considera questi due semplici fattori, e rilegge attentamente la mia frase, capirà che non c’è bisogno di scomodare le Procure o di ricorrere agli insulti, perchè è logica e perfettamente comprensibile.
Devo constatare che non sussiste la possibilità di un minimo dialogo sulle idee ed i concetti, il clima da campagna elettorale ha avvelenato anche i nostri due metri quadrati del nostro piccolo orticello. Tip del giorno: chi non gradisce i nicknames, non contatti me ma la redazione e le proponga di postare solo da facebook connect, così a logica mi sembrerebbe che potrebbe incanalare la vostra ira su dei binari più concreti, perchè se c’è la possibilità di commentare con un nickname nei forum non è colpa mia. Forse invece di essere in Internet, credete di stare da Nino ?
Io ritorno sulla riva del fiume ad aspettare che passi il cadavere del mio nemico.
(Se Gian Mario Maulo si sta allarmando, si rilassi, è solo una citazione, non corra in Procura.)
carissimo Chuagm Tzu che sicuramente è un letterato, la difefrenza tra me e te ( do del tu ai nomi virtuali e non alle persone) è che mi espongo in prima persona e non dietro falsi nomignoli, o come si dice oggi nick, per paura, credo io. Precisato questo, io non ho alcun astio dico solo quello che penso con estrema serenità, perché vedi non ho bisogno di nascondermi a differenza tua dietro false e virtuali identità. Tu sostieni delle cose che noi del Comitato Anna Menghi è 10 anni che ripetiamo vedi , ad esempio, la questione rifiuti, quindi cosa ci dici di nuovo? Ma rispondi per favore alle obiezioni che ho posto in merito agli assessori e risparmiaci le banalità. Tu aspetti promesse false noi non le facciamo. Dove eri in questi anni quando lottavamo da soli contro il CONSMARI e per la salute dei cittadini? Al calduccio della tua casa, dico io, ed è facile stare dietro una tastiera e sparare giudizi gratuiti. Capisci qual’è la differenza tra noi? Studia poesia e leggile alla gente che ha bisogno di fatti, io cerco di fare questo. Dimenticavo fai le dovute pause dopo le virgole, mentre io cerco di assumermi le mie responsabilità con le persone. A presto.
signor anonimo, lei che lancia accuse gravi e precise contro non si sa chi ed ha tanto coraggio che ora tira indietro la mano riducendo l’accusa a ‘solo una citazione’: cioè la dobbiamo ascoltare finché spara slogan , poi invece fa citazioni? comincio a stimare di più un coniglio!
Scusi Munafò, l’estate scorsa Cronache Maceratesi intervistò il maestro Ferretti sul suo rapporto con Macerata.
Inevitabilmente da Lei scaturirono le solite polemiche sul fatto che la città, o meglio i consiglieri di centro-dx e centro-sx poi “congiuri” della giunta di cui Lei era assessore, lo avessero spinto alle dimissioni.
Poichè dall’intervista di Ferretti nulla scaturiva in merito a ciò, mentre Lei interveniva quasi parlando al posto dell’intervistato,io intervenni suggerendo semplicemente di contattare il maestro Ferretti e chiedere da lui la verità.
Siccome nessuno all’epoca raccolse l’invito, alla luce del suo intervento delle 17,58 del 4 marzo in cui richiama per l’ennesima volta il fatto che Ferretti non potè lavorare, io ripropongo l’invito a contattare il maestro Ferretti per chiedergli una volta per tutte come andarono le cose.
Così almeno la finiamo una volta per tutte, perchè capisco che siamo in campagna elettorale e ogni cosa va bene per portare l’acqua al proprio mulino, ma ormai sono passati 12 anni e francamente non se ne può più.
@ Chuang tzu. Nulla di nuovo so cosa e` un nick ma non vedo il motivo per non svelare la propia identita`.Solo una questione di correttezza sapere chi ti parla.
Il professor Mauro ha perfettamente ragione forse vivi in un cilindro.
La ringrazio del suo intervento sign. Molinari, la invito ad andare alla bilioteca di Macerata dove sono conservate tutte le testate dei giornali locali e sfogliare quelle relative al periodo novebre 1997- 1998, si renderà conto che quanto ho affermato risponde a verità, come si dice “carta canta”. La ringrazio di cuore per le sue osservazioni, perché certe cose bisogna riscontrarle e verificarle. Colgo l’occasione, se dovesse accettare il mio invito, a visionare nella nostra spendidata biblioteca le rilegature di alcuni pregiati libri, così può unire l’utile al dilettevole. Cordialmente
@ CRONACHEMACERATESI
Invito la redazine a moderare i comportamenti di quanto si dilettano a vilipendiare gli utenti iscritti con un nick.
Ciò in conformità con le regole della netetiquette e delle norme di galateo normalmente conosciute per i newsblog ricordandovi che avallare tali comportamenti equivale ad accettare un comportamento irriverente ed offensivo degli utenti.
A Munafò:
I curricula dei candidati di MaceraTiAmo sono presenti da mesi qui:
http://www.maceratiamo.it/modules/smartpartner/
A Bianchini:
Dalle Sue parole, si evince totalmente il pensiero partitico, ossia: “Cosa VI interessa di quel che facciamo noi? Tanto facciamo quel che ci pare ora, durante e dopo.”
Anche io sono pro nick-name.
Ognuno è libero di scegliere il suo interlocutore, ma se uno “usa” (e non “si nasconde dietro a” ) un nomignolo, non vedo perché debba essere insultato, al massimo ignorato.
Io non ho problemi a dire il mio nome, ma non voglio darlo in pasto a google.
I politici hanno fatto una scelta, quella di vivere una vita “pubblica”. Noi no.
A chi volesse puntualizzare la necessità di avere un nome e un cognome vero vorrei ricordare che:
-chi garantisce che chi scrive sia effettivamente quello che dice di essere?
-e se è “veramente lui” ma è anche un omonimo di un’altra persona? Mette il codice fiscale?
-chi garantisce che i messaggi non sono stati modificati?
Se c’è buona fede, l’autoregolamentazione di internet (che è una delle più straordinarie realtà che non si trovano in natura) funziona.
La correttezza potrebbe non essere per me quella cercata dal Sig. Marcelli. La correttezza la vedo invece nel non insultare il suo prossimo, come purtroppo è avvenuto in questa pagina.
Ritornando alla contesto, anche io penso che gli inceneritori siano un grosso business, sta alla politica farci cambiare idea, visto che è stata proprio lei a darci tutte le ragioni per pensarlo.
Ho seguito la vicenda del CIP6 sui giornali come una persona normale, poi mi sono documentato un po’. Che idea mi dovrei fare a proposito se non negativa?
Bene maceratiamo confrontiamo i curricula dei vostri assessori con quelli degli assesori proposti dal sindaco che eventualmente, diverso dal vostro, vicerà le elezioni e poi ne parliamo. Se sarà Anna Menghi come mi auguro presenterà la rosa degli assessori con i relativi curricula.
Io me lo ricordo benissimo, come andò il capitolo Ferretti-assessore alla cultura, perché all’epoca ero presidente dei curatori della Mozzi-Borgetti. Con la motivazione che per gli impegni cinematografici non poteva essere sempre presente in città, iniziò una campagna mediatica contro il suo essere assessore alla Cultura; ricordo meno su quale suo progetto si scatenò l’opposizione, dichiarandolo totalmente estraneo alla nostra cultura (forse si trattava di una mostra di antiche scenografie di Cinecittà per le vie del centro); sta di fatto che, insisti insisti, riuscimmo a perdere un nome che, anche venendo poco in ufficio (se era questo il problema maggiore), avrebbe contribuito a fare grande il nome di Macerata nel mondo. Riprova della giustezza del mio ragionamento è vedere quanto hanno amministrato bene quelli che in ufficio ci sono rimasti per dieci anni, senza soluzione di continuità.
PIENO RISPETTO PER CHI NON DICE IL SUO NOME QUANDO SI DIALOGA (anche se io preferisco parlare nella chierezza delle identità): ma qui il problema è un altro: un interlocutore fa una PRECISA ACCUSA contro chi IN QUESTI DIECI ANNI ‘ ha fatto affari con i rifiuti’, ma non dichiara nè chi è né contro chi fa l’accusa ben precisa ( che in un momento successivo sfuma e ‘sbianchetta’): le denunce anonime si cestinano!
@Filippo
Pensa un pò che invece io ricordo benissimo che un’Assessore (dell’Amministrazione di centrodestra con sindaco la Menghi) entrava in centro parcheggiando, sui posti residenti, esibendo sul cruscotto un bel tagliando invalidi.
Peccato che l’assessore NON era invalido.
Peccato che l’Assessore utilizzava, impropriamente, un pass riservato agli invalidi di un parente deceduto (e che quindi doveva essere restituito, come prevede la legge)
Ricordo pure della “provocazione”, al limite del’idiozia cerebrale, di fare una specie di ruscello in Piazza Libertà coperto con delle lastre di vetro (chissà magari dentro erano previsti pure dei pesciolini rossi).
La proposta lanciata da Cronache Maceratesi, dove i cittadini potevano intervistare i candidati sindaci, si è trasformata nel peggiore dei modi. Non scoraggiamoci, questo tipo di tecnologia esprime purtroppo soggetti non affatto coraggiosi. In questa città la politica è stata sempre chiara,forse un po timida si, rispecchiando il carattere buono maceratese. Comunque posso confermare per esperienza vissuta che la minoranza, addirittura una parte di essa ancora più incisiva è riuscita sempre a marcare da vicino quanto avveniva nell’esecutivo. Comunque, i candidati sindaci (forse troppi) si sono dimostrati saggi e preparati. Mentre alcuni, sottolineo alcuni cittadini per nostra fortuna lo 0000,01 hanno cercato la calunnia e la confusione. Forza Cronache Maceratesi Macerata non è questa.
Pongo un interrogativo perchè leggo molto Cronache Maceratesi e credo che molti altri facciano come me.
L’interrogativo è il seguente: posto proprio il fatto che moltissimi leggono (fatevi dire gli accessi x news), vi siete chiesti come mai a commentare o meglio, a “stuzzicarvi” siete sempre voi 5 o 6?
Per quanto alcuni (se non tutti) i nomi siano di rilievo per Macerata, vi siete chiesti perchè il dialogo è solo tra di voi? La domanda è sincera e non provocatoria. Cioè, sono realmente interessato a capirne il motivo. Ovviamente ho una mia risposta che, in specifico è che l’assenza di ulteriori voci potrebbe rappresentare la tanto vituperata autoreferenzialità della politica. Voi a cosa attribuite la cosa? Avrei piacere di conoscere il vostro pensiero. Grazie
Scusate la brutalità, ma questa storia di fare i nomi degli assessori, in questa fase, mi sa troppo di demagogico e mi meraviglia che fini osservatori quali sono qui rappresentati ci caschino come novellini.
Volete 8 nomi di assessori? E che ci vuole, possiamo fornirli subito, solo che c’è un piccolo problema: questi nomi sarebbero, come dire, puramente simbolici, considerato che avrebbero un senso soltanto nell’ipotesi in cui la lista che li esprime VINCESSE AL PRIMO TURNO OTTENENDO LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI VOTI VALIDI.
Auguro a Maceratiamo il migliore successo ma, francamente, non me la sentirei di spingermi fin lì, così come, del resto, per la lista Ballesi e neanche per tutte le altre.
Ognuno è libero di dire quello che vuole, ma usare questo discrimine per definire chi è trasparente e chi no mi pare davvero cosa di poco conto.
Si può dire attraverso questi commenti tutto ed il contrario di tutto ma è evidente a tutti che nella politica di oggi manca la TRASPARENZA. Comunicare gli assessori prima delle elezioni, come ha fatto la lista di cittadinanza MaceraTiAmo, è invece un atto di grandissima trasparenza e la dimostrazione più lampante è che gli altri non lo hanno fatto. I partiti e le altre liste civiche non lo fanno per un motivo semplicissimo (espresso anche a qualche riunione alla quale abbiamo partecipato): “se comunichiamo gli assessori tutti coloro che sperano in quel posto non correranno più per noi” ..con un ragionamento che crea un’equazione semplice..POLITICA=TORNACONTO.
Per noi la politica dovrebbe essere un’altra cosa e ce ne importa poco se Anna Menghi o altri nomineranno assessori capaci, a noi interessa che oggi NON SONO PER NIENTE TRASPARENTI.
La nostra è una scelta che probabilmente fa perdere voti, ma è una scelta da persone TRASPARENTI e RESPONSABILI.
Mi meraviglia molto che le altre liste civiche non abbiano deciso di seguirci in questo nuovo modo di concepire la politica, non mi meravigliano per niente il centro sinistra ed il centro destra che se dicessero ora i possibili assessori costringerebbero i maceratesi a scappare in Groenlandia!!! (è una battuta!!)
Carissimo Fastolph, in politica, si fa battaglia per difendere i propri ideali. Purtroppo durante le elezioni, si trasforma in un duro dibattito. Infatti è come affermi tu, all’arma bianca vanno sempre in pochi.
Caro Cherubini di maceratiamo, ti faccio osservare che i metodi trasparenti e corretti possono essere diversi da quelli da voi proposti. Non c’è un metodo solo. Voi aveveate già deciso ad ottobre il vostro candidato sindaco e al vostro interno avete deciso le vostre proposte di assessori, Noi del Comitato Anna Menghi non ricerchiamo assessori esclusivamente al nostro interno, ma ricechiamo persone corrette e affidabili, con un curricula che garantisca capacità anche fuori della nostra lista Civica perché ci interessa più l’affidabilità, la capacità e l’onestà delle persone indipendentemente dall’apparenenza politica. Quindi prima di vantarti tanto del vostro metodo, che è scontato e che privilegia l’appartenenza ad un schieramento politico, confrontati con chi ha da un decennio dimostrato coerenza e trasparenza amministrativa. Un caro saluto
Buongiorno Signor Munafò,
La ringrazio per l’invito a visionare gli antichi libri della Biblioteca Mozzi Borgetti.
Sa, è una biblioteca molto grande, la conosco bene, ho usufruito per anni del prestito grazie alla preziosa collaborazione di coloro che hanno lavorato e continuano a lavorare in quel luogo.
Ci sono anche libri che parlano dell’importanza del confronto, della dialettica, del dialogo senza sentirsi portatori della verità, senza dover zittire gli altri e prenderli in giro perchè siccome non hanno fatto mai politica non hanno titolo per poter parlare.
Ci vada caro Munafò. L’indirizzo è Piazza Vittorio Veneto (occhio che non si chiama Piazza San Giovanni, mi raccomando).
Sempre che Lei la conosca, ovviamente.
Ribadisco il mio invito. Contattate Ferretti. Oggi.
Così magari questo “processo alle intenzioni” potrebbe giungere finalmente a termine e senza dover ricorrere alla stampa locale di allora, tarata esclusivamente sulla vis polemica politica.
Sapremo se fu stoppato da questa città “ingrata”, o se era davvero inconciliabile l’assessorato con la sua attività cinematografica, le problematiche delle tante piccole realtà culturali maceratesi con le esigenze delle “Majors” cinematografiche.
@ Lorenzo Molinari
Rispetto all’esperienza assessorile di Ferretti, siccome accettò l’incarico – e non era un improvvido dell’ultim’ora – nessuno si sentì, come giusto, di chiedergli “hai sentito se le Majors sono d’accordo?”, etc. Del resto, io credo, accettò anche a fronte della totale indifferenza della città nei suoi confronti sino a quel momento. Ricordo benissimo che, quando lavoravo a Radio Nuova e lo intervistai per gli auguri di non ricordo quale Natale, lamentò proprio questa indifferenza della sua città: senza che ti scomodi a chiamarlo, ho ancora la registrazione. Non stento a credere che successivamente alcuni possano avergli fatto notare che la giunta in cui aveva deciso di militare era di centro-destra, mentre sappiamo tutti che l’ambiente intellettual-culturale naviga tutto a sinistra. Credo anzi che questa valutazione, unita al fatto che poi la sua nomina scatenò anche l’effetto boomerang da parte dell’opposizione, l’abbia spinto a trovare presto buoni motivi per tirarsene fuori. Per la città, comunque, fu un peccato; anche se dopo la caduta della Menghi – riabilitandolo all’improvviso con una mirabile operazione di damnatio memoriae (come se cioè non fosse stato anche assessore alla cultura del comune, sia pure per pochi mesi) – gli stessi detrattori di allora lo coinvolsero nell’attività dello Sferisterio, presentando la cosa come il doveroso omaggio della città natale al figlio illustre e un fiore all’occhiello della stagione lirica.
@Fastolph
Credo non sia un mistero per nessuno che il maceratese medio incamera tutto ma si sbilancia poco. Moltissimi, incontrandomi, mi dicono che leggono puntualmente quello che scriviamo qui in CM. Contrariamente a quanto si può pensare, me ne imbarazzo assai, perché la mia indole – a dispetto della verbosità – è invece piuttosto appartata (chi mi frequenta può testimoniare). Con una boutade, con Gianfranco Cerasi in piazza alcuni mesi fa dicevamo che presto ci sarebbe convenuto presentarci da Matteo Zallocco per farci assumere! Ma al di là delle battute, sono convinto che nella saggezza di chi sa prendersi in giro c’è più sapienza di quanti ostinatamente si prendono sempre sul serio (era l’esergo di un film). Sono preoccupato – ma solo il giusto – per quanti scambiano lo schermo del pc per quello della tv, in cerca di un momento di gloria. Ma in buona sostanza, ritengo che se torna a circolare la parola, sia pure in una piazza virtuale, il segnale è positivo. E molto. Anche se la maggior parte si limita a riflettere (qui) ma poi approfondisce (a casa o dove vuole) continuando i discorsi.
@Cerasi
Ha ragione Maulo. Lanciate i sospetti ma non fate i nomi. Non ci siamo: chi era l’assessore con permesso invalidi fasullo che parcheggiava in piazza?
@Filippo
Io ho memoria che l’Assessore venne “pizzicato” dala Polizia Municipale è la notizia finì, con molto rilievo, sui giornali locali.
Ovvamente io non tengo archivio di tutto quello che capita a Macerata… Ma non dovrebbe essere difficile risalire al nome.
Magari basterebbe chiedere lumi ad qualche consigliere comunale dell’epoca (uno oggi corre come candidato Sindaco, un altro paio almeno sono in corsa come Consiglieri Comunali), oppure al Sindaco dell’epoca (che ancora oggi corre come candidato Sindaco) o a un Assessore dell’epoca (che oggi corre come candidato Consigliere) tutte persone che, talvolta, scrivono su queste pagine…..
Caro Davoli, ti ringrazio per la precisazione. La tua citazione dell’intervista a Ferretti è già un passo avanti.
Perchè non scomodarsi a chiamare Ferretti?
Matteo Zallocco, perchè non lo chiami?
Potrebbe venir fuori che:
1) Voleva davvero fare qualcosa per la città, ma poi si rese conto che non era materialmente possibile (non esistono solo le mostre, esistono anche i rapporti continui e costanti con le realtà culturali della città, fermento vitale, e che propongono piccole cose ma molto significative, ad esempio la bella rassegna di poesia che proprio tu hai curato per anni all’interno del cortile del Municipio).
2) La città ingrata non lo aiutò (nemo propheta in patria).
3) La città lo cercava ma lui non c’era.
4) “I soliti comunisti” che dominano la cultura…lo hanno fatto fuori.
5) Qualcos’altro che noi nemmeno immaginiamo.
Certo che, data la scontata assenza, la giunta di allora non poteva non aspettarsi attacchi dall’opposizione (a ciascuno il suo mestiere).
Caro Munafò, la Giunta non poteva non aspettarsi questo allora. Questa, right or wrong, è anche politica.
Per la città fu sicuramente un peccato. Ma Macerata non è una metropoli, dove puoi chiamare un divo locale ad occuparsi di grandi eventi, lasciando ad una struttura adeguata di supporto la gestione dell’ “altro”, quell’ “altro” che, come ti ripeto rappresenta il fattore vitale del fermento culturale maceratese: le associazioni, i piccoli gruppi teatrali, musicali ecc.
C’é questa adeguata struttura di supporto? Esiste?
Sto dicendo questo e qualcuno mi dirà: “Ecco, avalli le posizioni dell’opposizione di allora”.
In realtà io esprimo solo un’opinione: che poi coincida con quella di maggioranza o opposizione non m’interessa.
La cosa divertente di tutto ciò è che, invece, abbiamo avuto l’attuale assessore alla cultura uscente che era presente a tutte le manifestazioni possibili, quasi fin troppo…
Di personaggi sconosciuti in città e che invece sono dei grandi fuori ce ne sono tanti. Mi viene in mente Franco Malgrande, partito per il Teatro alla Scala.
Quando poi mi parli del fatto che “gli stessi detrattori di allora lo coinvolsero nell’attività dello Sferisterio, presentando la cosa come il doveroso omaggio della città natale al figlio illustre e un fiore all’occhiello della stagione lirica” (ti sto citando), tocchi inevitabilmente un tasto doloroso per la città.
Lo Sferisterio è stato da sempre usato come arma politica. Negli anni ’70 una parte dell’opinione pubblica locale, diciamo quella la cui rappresentanza politica in consiglio non sedeva sui banchi della maggioranza, lo osteggiava anche perchè in bilancio gravava per intero sul comune.
Poi la storia fa brutti scherzi, e chi in passato contestava si ritrovò in mano la gestione dello Sferisterio, nel frattempo staccatosi gestionalmente dal Comune…
…scoprendo che invece lo Sferisterio poteva rappresentare un bene comune…
…e adesso è normale politica che Munafò ricordi che la gestione Ferretti fu contestata da chi poi ha successivamente governato gestendo lo Sferisterio…
…ma ti chiedo Filippo, si può contestare il Ferretti prestato alla politica ed apprezzare allo stesso tempo il Ferretti artista?
Non sono due cose un po’ diverse?
Gent. mo Molinari mi fa estremamente piacere che Lei frequenti la nostra biblioteca comunale, mi farebbe piacere anche che, oltre a prendere visione della stampa locale nel periodo dell’amministrazione Menghi visionasse anche i miei libri che ho regalato alla biblioteca per avere un suo disinteressato piacere. Cordialmente
Al sign Cerasi ricordo che l’assesosre pizzicato dalla Polizia Municipale fu un assessore di AN che oggi non mi risulta candidato come lo era lei nel 2005 per il PSI. Cordialmente. P.S. Si candidata per questa tornata elettorale, visto che è così impegnato a scrivere politicamente?
Caro Munafò, sono lieto che alcune sue pubblicazioni siano presenti nella nostra biblioteca.
Detto questo, ribadisco quanto scritto poco fa.
E poi, mi scusi, ma forse non si rende conto che le sto dando un formidabile assist politico: visto che era suo collega di giunta, perchè non lo contatta lei il maestro Ferretti?
Non sarebbe un bel colpo per la sua lista?
Si saprebbe la verità.
E così dopo 12 anni si metterebbe fine a questa storia, guardando finalmente avanti.
Salve a tutti,
premettendo che preferirei sapere in anticipo i nomi dei futuri assessori (parlo in qualità di futuro elettore), mi domando quanto segue: perchè non evitate inutili (senza voler offendere nessuno), stantie e stagnanti polemiche e non approfittate, almeno in questo periodo di campagna elettorale, dello spazio sui media per mostrare i motivi per cui valga la pena votare uno dei candidati proposti? Capisco che la campagna elettorale è fatta di momenti come scontri e battaglie verbali più o meno accese, ma sarebbe interessante osservare un dibattito su tematiche come il centro storico o la mancanza di strutture per i ragazzi…solo per citare due esempi immediati…
Ringrazio a tutti e spero che nessuno si senta offeso dalle mie parole. E’ solo lo sfogo di un elettore.
Ringrazio pubblicamente il Consigliere Munafò che ricorda che l’assessore, all’epoca dei fatti suo collega di Giunta, era in quota AN, anche se per carità di patria evita di fare il cognome.
Dimentica invece che, tra gli oltre 500 candidati in corsa per l’elezione del Consiglio Comunale, non figura il mio nome in quanto non sono candidato.
Mi permetto altresì di ricordagli che per discutere di politica o per saper parlare di amministrazione pubblica non bisogna essere necessariamente candidati per un elezione aministrativa…
Caro sign Cerasi non faccio il nome perché c’è la legge sulla privacy, ma come mai non parla degli assesori della Giunta Meschini che in più occasioni sono stati pizzicati dalla Polizia Municipale. Guardi che gli assessori sono persone normali che prendono le multe come tutti gli altri cittadini, questo giusto per chiarire i termini della questione.
Carissimo Munafò, stavolta l’appoggio.
Migliaia di multe giustissime annullate in segretezza che si contrappongono alle multe fantasiose trascinate sino al giudice di pace (con buona pace della lotta agli sperperi)
Ma nessuno se ne importa e se ne è mai importato. Anche delibere vessatorie ed in contrapposizione di legge che sono alla luce del giorno che non vengono opposte.
Ma questa è l’italia, anzì L’itaglia, dove il cittadino paga, sempre, dove si difende l’indifendibile e dove, quando si è scoperti, magari si pensa che la legge applicata per gli altri, anche interpretata risulta ingiusta per noi… e magari l si vuol cambiare..
Ciò, tuttavia, è solo una mia opinione
Nome e cognome
Caro sig. Munafò.
Tralasciando il fatto che, all’epoca, il nome vene fuori ed è facilmente rintracciabile sui giornali e quindi, poichè chiunque può andarlo a vedere in biblioteca, la privacy non c’entra un bel nulla mi permetto con umiltà di farle notare quanto segue:
1) Chiunque, come dice lei, può ricevere una multa… Ma se lei vuole intendere -senza dire palesemente- che qualche Assessore è riuscito a farsela togliere ciò significa che il vigile che l’ha tolta ha commesso un reato.
Se ha notizia di reato sarebbe pertanto suo dovere denunciarlo nelle sedi appropriate… Se invece le sue sono illazioni lasciamo stare….
2) Chiunque, come dice lei, può ricevere una multa… Però un conto è entrare, quando non si doveva (ora ci sono gli occhi delle telecamere) in Centro e ricevere una multa, a seguito di un controllo dei Vigili….
…..
……
…. Altro conto (assai più grave a mio avviso) è utilizzare, illegalmente, un permesso di ingresso disabili.
In questo secondo caso, sig. Munafò, chi l’ha fatto avrebbe dovuto non solo vergognarsi ma avere anche il buon gusto di dimettersi eprchè il suo comportamento è stato indegno…..
Inoltre, se il permesso era stato rilasciato a persona poi deceduta, doveva essere restituito e non utilizzato per interessi propri…
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Potrei sbagliare ma, all’epoca, nessuno dell’Aministrazione comunale mi sembra chiese all’Assessore le dimissioni: evidentemente Sindaco, Giunta e Maggioranza ritennero, presumibilmente, che il comportamento dell’Assessore fosse giustificabile e non censurabile.
Noto che oggi, molti di coloro che all’epoca fecero finta di nulla, si ostinano a dare a tutti patenti di rettitudine, correttezza, civiltà, onestà, educazione, coerenza.
Sign. Cerasi:
1) l’allora assessore non era in capo al Sindaco ma ad AN che era in rotta di collisione con l’allora Sindaco e sa benissimo queste cose
2) chi le ha detto che il Sindaco o altri dell’amministrazione non siano intervenut?i
3) come mai non conosce in che termini gli assessori della giunta uscente sono stati sanzionati dalla Polizia Municipale senza che questi fatti siano stati evidenziati dalla stampa? Due pesi e due misure, pensi, e lo sa Cerasi, che fotografarono pure la mia autovettura con regolare permesso contanto di articoli sui giornali
Quindi per favore non mi faccia lezioni di moralità e correttezza perché non se lo può permettere.
Cordialmente
Compredo il pallido e, per certi versi grottesco, tentativo di nascondere un elefante (per di più in sovrapeso) dietro ad un dito.
L’Assessore in questione sarà stato pure in qutoa AN….
………..Ma se non erro è prerogativa del Sindaco NOMINARE gli Assessori ed eventualmente RITIRARE le deleghe.
Sicuramente il Sindaco e gli altri della Giunta (di cui, se non erro, lei ne faceva parte) sarano pure intervenuti in maniera decisa, determinata, risoluta….
Decisa, determinata e risoluta…..Come no…..Un simpatico buffetto sulla guancia (“cattivo bambino, queste cose non si fanno!!”) o una sgridatina (“stasera a cena senza torta!!”).
Ma non mi ricordo che l’Assessore -per il comportamento inqualificabile e indegno- sia stato destituito e rimandato a casa (da chi faceva -e fa tutt’ora- delle rettitudine e dell’onestà un suo cavallo di battaglia).
Non conosco come e quando gli Assessori sono stati multati perchè NON lavoro alla Polizia Municipale e perchè, personalmente, la cosa non me ne può fregare di meno….
Io le avevo chiesto un’altra cosa, che lei puntualmente ha fatto finta di non capire: se lei ha NOTIZIA DI UN REATO (cioè i Vigili che “cancellano” le multe agli amici o agli Assessori) LO DENUNZI….
Oppure se le sue sono illazioni, racatta voti, senza alcuna prova restano quelle che sono……
L’attività di questo giornale è solamente online. Crediamo in questo strumento, nel dare le notizie ora per ora, facendo approfondimenti, e offrendo a tutti i lettori la possibilità di interagire intervenendo tramite un sistema semplice ed immediato come quello dei commenti, sfruttando le nuove tecnologie offerte dal così detto web 2.0.
La stessa tecnologia è utilizzata all’interno di vari blog che trattano le più disparate tematiche, luoghi in cui un utente può solitamente identificarsi tramite un proprio “fantomatico” nickname senza fornire dati reali.
A noi però l’anonimato non piace e nessuno ci obbliga a omologarci alle altre piattaforme. C’è gente che lavora per noi e non è giusto che veda sotto il suo articolo un commento di un ipotetico “Zorro” o “Superman”.
Quello che quindi vogliamo trasmettere è appunto il concetto di proporsi come una comunità online di un livello ben più elevato in cui l’argomento trattato è la provincia in cui tutti noi viviamo.
Se perciò riteniamo corretto che in un tipico blog che non abbia una definita dimensione territoriale ci sia piena libertà su come presentarsi agli altri, allo stesso tempo crediamo che essendo cittadini di uno stesso territorio sia importante identificarsi con i propri dati reali e non vediamo il motivo per cui ci si voglia nascondere; pensiamo infatti che una dichiarazione lasciata da una persona che non abbia intenzione di far conoscere la propria identità perda molto del suo significato.
Tramite il sistema attualmente utilizzato per la registrazione degli utenti siamo in grado di associare la persona ad un dato indirizzo email (del quale siamo quindi sicuri esserne il proprietario) mentre non possiamo avere certezze o assicurazioni sui restanti dati inseriti: l’indirizzo email e/o l’indirizzo IP di un utente sono comunque dati utilizzabili in caso di controversie legali qualora (speriamo di no) fosse necessario.
Detto questo, ci fa molto piacere che in questi ultimi mesi si siano affacciati sul nostro giornale tanti nuovi commentatori, anche se rispetto ai tantissimi lettori (che vanno ringraziati per l’affetto che ci dimostrano quotidianamente) sono ancora una minima parte
Ma qui ognuno può portare il proprio contributo all’intera comunità esprimendo la propria opinione e non ci sembra una cosa da poco. Crediamo che qui tutti i cittadini debbano avere gli stessi diritti e gli stessi doveri di chi fa politica o di chi ha un ruolo istituzionale.
La speranza è che il nostro messaggio sia percepito e sia motivo di riflessione anche per tutti coloro che non condividono il nostro pensiero.
Paolo Burzacca
Andrea Busiello
Guido Picchio
Alessandra Pierini
Roberto Scorcella
Matteo Zallocco
Gentile redazione, ho letto il vosto commento in riferimento allo scarso gradimento relativo agli “anonimi”.
In un mondo perfetto, pieno di persone corrette ed equilibrate, l’anonimato non serve ed è di cattivo gusto, ma credo di non sbagliare quando affermo che questo mondo non è perfetto.
Vi faccio solo un esempio (che non è l’unico) che a mio modo di vedere giustifica l’anonimato: un lavoratore dipendente che scrivesse col suo vero nome e cognome appoggiando una parte politica potrebbe trovarsi in difficoltà qualora il suo titolare (o un collega) avesse idee diverse.
Di contro, scrivere anonimamente, ma doverosamente in maniera civile, consente a persone che si trovano in queste, come in altre situzioni, di partecipare al discorso e di proporre i propri punti di vista senza rischiare “l’indesiderabilità sociale”…o lavorativa.
Rimane fermo che per la polizia postale tracciare un IP è una cosa da mezz’ora o poco più e quindi, il rischio di dare voce a provocatori più o meno idioti, è un fatto altamente residuale.
Complimenti per l’ottimo lavoro e per la qualità dei vostri articoli.
anonimamente vostro,
Fastolph
Gentilissime CronacheMaceratesi,
rispetto il vostro pensiero e prendo atto della vostra avversione per gli pseudonimi.
Cio nonostante, i diritti degli utenti così come la libertà della piattafoma internet non possono essere soggiogate alle limitazioni della testata.
L’utilizzo del nick non lede alcun diritto in quanto permette la perfetta identificazione dell’utente (esperita in fase di registrazione con la mail di conferma) anche se, comunque, la tracciabilità della connessione è facilissima in caso di necessità.
L’utilizzo del nick (o pseudonimo qualora non si masticasse un linguaggio più attuale) è tutelato dalla legge e riconosciuto parimenti al nome.
Potrei portare numerose sentenze in proposito ma credo che possa essere sufficente fare un giro in internet o leggere i primi articoli del Codice Civile.
Limitare un diritto, indipendentemente dalle vostre “scelte” costituisce un reato ed un infrazione, il primo secondo alle leggi italiane, il secondo secondo le regole del NIC dove questo sito è registrato.
Onestamente, anche io vorrei che dal portone di casa mia entrassero solo persone dirette al mio appartamento; purtroppo non posso vietare l’accesso a quanti vogliano raggiongere gli altri interni. Qualora volessi assolutamente limitare l’accesso, potrei cambiare casa o creare un portone privato.
Se poi volete tirare in ballo il rispetto per gli altri utenti, allora il vostro interesse dovrebbe essere per l’uso esclusivo del Nick in quanto, nei commenti, sussistono quotidianamente attacchi personali a quanti si identificano con nome e cognome.
Utilizzare un nick è una scelta che deve essere rispettata. Il vostro discorso sarebbe giustissimo qualora non vi fosse una registrazione a monte dell’intervento.
Trovo inutile e sintomo di scarsa profesionalità effettuare interventi come quello sopra esposto, che non collimano con la professionalità che questo sito ha sempre dimostrato in periodo non elettorale.
A mio parere, ed è solo una mia opinione, la situazione è un po sfuggita di mano ai responsabili della testata abituati a tempi di “mare calmo”. Conosco personalmente alcuni dello “staff” di CM e so che sono persone corrette oltre che seri professionisti ma stanno perdendo un po di smalto avallando simili questioni.
Credo, e ne sono convinto, che si tratti solo di una sbandata magari dovuta dall’eccesso di pressione dal di fuori, e pertanto invito CM a raddrizzare la rotta limitanto, qualora voglia davvero confronti seri e costruttivi, gli interventi denigratori o “troppo personali”, i battibecchi elettorali, il punzecchiarsi per farsi pubblicità, il “colpa tua, no tua, no tua”, tutte situazioni scritte che sicuramente non elevano la serietà della testata.
Infine, come da voi specificato, nessuno vieta a quanti si sentano offesi, vilipesi, o ravvedano ipotesi di reato negli scritti presentati sotto nick, di presentare querela alle autorità che non avranno nessuna difficoltà a richiedere a CM i dati di registrazione identificando il presunto reo.
Fino ad allora, l’uso dei nick (pseudonimo n.d.r.) rimane un diritto inviolabile così come riconosciuto dalla legge sia per la vita reale che per la navigazione in internet; diritto riconosciuto e, sopratutto, tutelato.
“Nei palati uguaglianza non può stare da ciò non s’ha dei gusti a dubitare”
Cio, tuttavia, è soltanto una mai opinione
@ Molinari
Caro Lorenzo, sì: l’artista e l’uomo prestato alla politica sono due cose diverse. I tuoi rilievi sono pertinenti. Tuttavia, nel tempo delle videoconferenze e di noi che facciamo qui l’opinione che vent’anni fa si faceva per strada e nelle piazze, mi chiedo quale sarebbe stato il nocumento alla città se l’assessore Ferretti avesse coordinato il proprio lavoro in videoconferenza da Roma (non necessariamente da Miami, o anche da lì, volendo) e fatto lavorare qui gli stipendiati dell’Ufficio Cultura, garantendo comunque anche una presenza quindicinale o mensile. A me – torno a ripetere – non pare che la presenza senza soluzione di continuità abbia prodotto ‘sto capolavoro di qualità.
Pe finire, grazie per le parole di stima a riguardo della Rassegna di Poesia che curavo. Fatti dire, se capita, con quanti fondi assessorili l’ho organizzata (con quel calibro di ospiti), per nove anni consecutivi. Te lo dico, con una punta di simpatica ironia, visto che ami interpellare le fonti. Quando avrai la risposta, avrai la riprova che con pochi soldi si possono fare ottime cose.
vorrei aprire un argomento che reputo interessante e che forse testimonia più di ogni altro la TRASPARENZA.
Mi piacerebbe sapere dai candidati sindaci o da chi per loro come hanno raccolto i soldi per la campagna elettorale. E’ IMPORTANTE..MOLTO IMPORTANTE.
In un periodo di crisi nera per tante famiglie assistiamo infatti a campagne elettorali costosissime alle quali credo occorra dare qualche risposta seria.
Mi autorispondo per MaceraTiAmo dicendo che la lista ha raccolto dalle donazioni dei concittadini 3mila euro e questa sarà la cifra spesa ed utilizzata nel seguente modo:
CONFERENZA RIFIUTI
CONFERENZA URBANISTICA (6 MARZO ASILO RICCI ORE 16.30)
CONFERENZA “DEMOCRAZIA PARTECIPATA A KM ZERO (13 MARZO VIA VERDI ORE 16.30) € 800,00
DEPLIANTS INFORMATIVI A TUTTE LE FAMIGLIE MACERATESI € 1200
CARTELLI 70X100 € 600
TELEFONICHE E VARIE € 400,00
Da esperto di comunicazione e marketing mi permetto anche di affermare che tutti gli altri candidati stanno spendendo da un minimo di euro 25mila ad un massimo di euro 80/100mila e per fare questo conto è semplicissimo, basta osservare le comunicazioni che arrivano a casa ( ognuna costa almeno 1200 euro), i cartelloni 6×3 (ognuno costa almeno 600 euro/1 settimana), la fonica, i siti web fatti da professionisti, la grafica gestita da professionisti.
Credo che questo sia assolutamente indegno in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo.
Credo altresì che i cittadini abbiamo il desiderio di conoscere da dove provengono questi soldi e soprattutto se andranno restituiti a qualcuno…e per favore non ci vengano a raccontare che 50/60/70mila euro provengono dalle sottoscrizioni dei maceratesi o dalle “cene”!! Un po’ di buon senso non farebbe male a questa città.
Grazie
P.s.: se qualcuno risponde (temo che lo faccinao in pochi) eviti di dire che spende al massimo 20mila euro perchè i maceratesi non hanno l’anello sotto il naso e per qunatificare le spese basta fare il conto della serva. Grazie
Caro Cherubini, rispondo io che non ci guadango e non ci perdo nè a rispondere nè per fare campagna elettorale.
Ecco la mia risposta: credo sia CORRETTO SCINDERE il concetto di TRASPARENZA DA quello del fare ECONOMIA.
E’ trasparente chi dice quanto incassa e quanto spende.
Fa economia chi spende poco (a prescindere dalla trasparenza che non è scontata).
Posti questi dati oggettivi vengo al giudizio sul “periodo di crisi nera per tante famiglie”. E’ vero c’è crisi. Ma è altrettanto vero che c’è chi spende per le barche, chi per i telefonini, chi per le vacanze.
In altre parole, a fronte della crisi c’è chi se la ride bellamente senza fare il politico e senza fare le campagne elettorali.
Per cui secondo me non va spernacchiato chi spende tanto in campagna elettorale anche perchè (sempre che siano soldi suoi e regolari), spendere significa anche far guadagnare qualcun’altro che, in un periodo di crisi, non è una cosa da sottovalutare.
In definitiva io condanno chi spende denari “strani” e non mi piace chi spende male ma da questo a far passare da virtuosi coloro che spendono poco e far passare da scialacquatori quelli che spendono di più…beh non mi pare molto sensato.
E per finire…se esce fuori la lista che spende 1000 euro contro i vostri 3000…ci state a fare la figura di quelli che spendono troppo, la figura degli spreconi in tempo di crisi?
Grazie comunque per il dettaglio delle vostre spese, sono sicuro sarà utile a tutti.
F.
Grazie Fastolph, le tue sono osservazioni giuste e mi fanno pensare di non essermi bene espresso. Non dico che è bravo chi spende meno, dico che spendere 50/90mila euro per una campagna elettorale è assolutamente indegno. Il paragone tra un’ eventuale lista che spende 1000 euro e la nostra è inappropriato. Se per strada chiediamo a qualsiasi maceratese quanto pensa che sia giusto spendere per una campagna elettorale il maceratese si chiederebbe quanto guadagna un sindaco e proporrebbe una somma adeguata (10mila euro max?!?).
Facciamo tutti le verginelle e ci vergognamo a fare le domande scomode ma io vorrei chiedere a tutti: “se un candidato sindaco spende 100mila euro per la sua campagna è perchè ha già trovato il modo di recuperarli dopo?”
NON E’ QUALUNQUISMO è solamente la ricerca della verità e della TRASPARENZA.
Ottimo il concetto di economia che ha il Sig…..Fastolph: spendere, non importa come, importante è spendere!! E’ un pò l’idea geniale dell’aumento del PIL: basta stare fermi al semaforo con il motore acceso e consumare banzina……. Mi sembra che la crisi economica “epocale” che stiamo vivendo suggerisca una bella inversione ad U, su un modello che potrebbe essere quello della “decrescita felice”.
E’ necessario avere equilibrio, misura e sobrietà in particolare per coloro che si propongono quali amministratori della cosa pubblica.
Si, queste precisazioni sono più corrette anche perchè spendere 100mila euro per le elezioni comunali (mi auguro che nessuno lo faccia) porterebbe in proporzione a spese stratosferiche per una carica da senatore o da deputato e questo ovviamente non ha alcun senso.
Ovviamente questo discorso torna solo nel momento in cui si pensa alla politica come opportunità di guadagno invece che come attività di servizio. Chi è meno “malpensante” di noi potrebbe sempre far notare che uno spende perchè ha a cuore la sua città e non è che poi deve necessariamente recuperare quello che ha speso. In fondo quanti imprenditori con il pallino del calcio spendono (buttano) soldi per squadre di prima categoria senza tirarci fuori niente?
Comunque sia, da bravi marchigiani (cauti, diffidenti e previdenti) possiamo senz’altro dire che un po’ di misura e di buon senso nello spendere ci vuole sempre! 🙂
A Massimilano Barboni:
Consumare è un conto sprecare è tutt’altra cosa. Stare fermi a sprecare benzina non è equiparabile al far lavorare un tipografo e un grafico perchè si vogliono fare 1000 manifesti in più. Non l’ho specificato perchè pensavo fosse ovvio, ma giustamente, attraverso un sito uno non sa mai qual’è il livello culturale degli interlocutori. Mi scuso per la scarsa precisione.