di Mauro Montali
Massimiliano Sport Bianchini è visibilmente stanco ma anche “estremamente soddisfatto”. Mentre parliamo telefona qualcuno di un’associazione giovanile di cui MSB dice di “ignorarne l’esistenza”. Gli crediamo. Anche perchè la sua politica di sostegno “a pioggia” delle tante organizzazioni culturali, o meno, sono così tante, almeno così si dice in giro, anche in modo malevolo, che è facile perderne caratteristiche politiche e connotati geografici. Comunque, l’associazione promette il sostegno a Bianchini al ballottaggio di domani. E lui ringrazia sentitamente.
Massimiliano è sicuro, se non di vincere, di ottenere quantomeno “un grande risultato”. E’ contento di aver ribaltato un metodo della vita politica e pubblica di Macerata. “E’ il metodo della partecipazione” dice lui. E aggiunge: “un meccanismo che ha funzionato”. Dev’essere vero se il risultato alle primarie è stato quello che è stato, al di là delle facili polemiche sul voto degli extracomunitari.
Adesso, MSB ha incassato il consenso della “lista Rutelli”. Non è poco. L’assessore comunale Raffaele Delle Fave e l’ex presidente del Consiglio provinciale, Silvano Ramadori, non è gente di poco conto. Al contrario i due pesano sia in termini di prestigio che di voti popolari. Con lui poi c’è “Sinistra e Libertà”, altre componenti di quel mondo, la sua lista “Pensare Macerata”. Bianchini, tuttavia, conta molto anche sul voto trasversale, sulla gente normale e “sui militanti del Pd. Anche alle primarie il popolo della sinistra tradizionale mi ha dato il consenso”.
Bene. Domani sarà il “redde rationem”. Non che Massimiliano deve dimostrare chissà che altro. Il voto delle primarie lo ha premiato. E la città, quella magari che non credeva in lui, ne ha preso atto con meraviglia. Ma anche con soddisfazione. MSB dà corpo, con il voto del 20 dicembre, ad una piccola rivoluzione culturale. Ha atteggiamenti curiali, su questo non c’è dubbio. E forse la sua lontana educazione cattolica, cui si è riavvicinato “motu proprio”, in questo lo ha aiutato. Ma la sostanza politica e culturale è altro. Bianchini ha creduto che un’altra città, quella dei giovani e degli intellettuali non ancora affermati del tutto, degli ambientalisti, potesse avere canali diversi, riferimenti altri da quelli tradizionali, insomma un inedito percorso.
Ecco questa parola, percorso per l’appunto, è sempre presente nel lessico di MSB. Il percorso racchiude due tradizioni diverse. Quella cattolica verso Dio, e quella di Marx quando dice: ben scavato vecchia talpa.
Due movimenti diversi, ma sempre due movimenti in una città che tende alla staticità. Bianchini è stato tutto questo: ha colto esigenze nuove e le ha canalizzate, per quanto ha potuto, al di là dei confini già tracciati dalla storia e dall’antropolologia maceratese.
Quando MSB ha capito d’aver messo in piedi un caravaserraglio del genere, si è chiesto legittimamente: perchè non posso fare il sindaco di questa città? Di una Macerata diversa, che i partiti non colgono?
Scommesa ardua e nobile. Massimiliano non ha nessuno dietro le spalle. Ha avuto coraggio di svincolarsi da Rifondazione comunista. E pensare che era stato chi scrive ad accreditarlo, in un bel pomeriggio all’hotel Claudiani, presso il subcomandante Fausto. Dissimile politicamente da noi ma entrambi frequentatori dello stesso salotto mondan-culturale romano.
MSB è contento della sua campagna elettorale. “Nessun conflitto con Romano Carancini” dice. Anche se qualche nervosimo, negli apparati, non tra loro, c’è stato.
Auguri a Romano. Auguri a Massimiliano.
Nelle foto (clicca sopra per l’ingrandimento): la vignetta di Filippo Davoli e la locandina di Bianchini che da qualche settimana gira su facebook.
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MSB—————MACERATA SOLITA BIDONISTA
invito i cittadini a partecipare alle primarie e ad esprimere la propria fiducia a ROMANO CARANCINI, rigoroso professionista, vicino ai cittadini, di area democratica, di formazione cattolicva ispirata ad una laicità positiva, esperto di problemi amministrativ i, conoscitore dei problemi del Comune . Egli rappresenta un salto generazionale nella politicva maceratese. Nei diecianni in cui è stato capogruppo in Consglio Comunale, ha dovuto studiarsi le delibere ad una ad una, per esprimere pareri, orientamenti, e , spesso, anche critiche ed emendamenti: la parola decisa, la capacità di mediare, lo spirito di dialogo ne hanno fatto un consigliere che, in sintonia con tutto il centrosinistra, ha sempre unito, cercando anche consensi al di là della maggioranza sulle singole delibere, valorizzando critiche e cogliendo ‘fior da fiore’ perfino fra le spine di interventi duri ed aspri della minoranza. E nell’esprimere pareri diversi dalla Giunta, èstato in grado di ritessere situazioni difficili e cercare sintesi un passo più in là, con soluzioni più ampie e condivise. Macertata ha bisogno di questa nuova generazione, di un personale co npetente e libero che sa inventare il nuovo per dare speranza alla città. I consensi a Carancini sopno plurali: oltre il PD tanti cittdini riuconoscono in lui l’autonomia, la competenza, l’espoerienzam il rinnovamento, la determinazione per un cambio di passo.
Volevo complimentarmi con Mauro Montali per il bellissimo corsivo sull’amico Massimiliano.
Marcelli, sei di una pochezza e di una superficialità incommensurabili.
Detto questo – e scusatemi per la schiettezza ma non sopporto i luoghi comuni e gli imbecilli – vorrei brevemente complimentarmi con Montali. Da quando il grande Mauro ha iniziato a collaborare con CM, il livello degli interventi (Marcelli a parte) è cresciuto moltissimo. MM, con la sua ironia, ha stimolato tutti e non è un caso se tanti personaggi impegnati in politica siano stati stimolati ad un intervento diretto, con nome e cognome. Avanti così, caro Mauro. E avanti così, amici di CM. Ogni giorno i vostri estimatori crescono sempre di più.
A me piace questo modo di scrivere di Mauro ( Montali).Perchè? Montali è uomo libero, ha le sue idee politiche ( come tutti) ma nello stesso tempo sa prendere con passione anche strade diverse dal suo stesso orientamento, non si autocondiziona.E’ il caso dell’articolo su Bianchini, totalmente argomentato e con passaggi logicamente dimostrati dalle “notizie”che mette insieme.Chi non lo ricorda, molti anni fa, al suo ingresso a Macerata? Quante tavoli e dibattitti ha moderato? E perchè? Perchè sa mettere calore e colore nelle cose che dice, rara qualità da queste parti. Nel fondo, lui, è uno scrittore. Chi non ricorda il “giallo leopardiano” che, con uno pseudonimo, scrisse insieme a Bruno Mandrelli? Ora si inoltra nel giallo delle primarie. Lo seguo volentieri, considerando che il sottoscritto è stato sempre contrario alle stesse.Visti da lontano, parafrasando Andreotti ( “Visti da vicino”) i giochi delle attuali amministrative corrispondono ad un romanzo: i personaggi si muovono con primarie, senza primarie e per autoconvocazione. Ogni tanto spunta la parola magica “programma”, come nel coro greco. Ovviamente un po’ tradito dalla mia passione di critico letterario sgarro e deraglio, ma non troppo. Caro Mauro, vediamo come va a finire questo giallo…
Votate Bianchini !!!
L’amico Gian Mario è uno dei grandi elettori di Carancini e molto si è speso in questi ultimi 2 mesi.
Quindi comprendo benissimo che cerchi in tutti i modi di spingere e pubblicizzarlo.
Ma credo anche che, in questa occasione, abbia passato il segno in quanto questo suo ultimo intervento pro-Carancini sia una caduta di stile.
Ma non è la prima volta che qualcuno dei grandi elettori di Carancini compie gaffe stratosferiche….
E’ ancora nell’aria, il grottesco e (a mio modestissimo avviso) insulso intervento pubblico del Sindaco Meschini di poco più di quache settimana fa.
Il Sindaco candidamente confessava che -in assoluto- il candidato migiore fosse Mandreli ma che lui (senza alcuna ragione apparente e logica) avrebbe invece portato Carancini….
Ma non divaghiamo e torniamo all’uscita poco consona dell’amico Gian Mario…
L’elogio, eccessivamente sopra le righe, fa sorgere una domanda subito: Che Carancini sia in lista per la santificazione e nessuno ce lo ha ancora detto?
No perchè sembrerebbe che il candidato sponzorizzato da Maulo sia così perfetto che è solo per un dettaglio tecnico che, nelle foto, non compaia l’aureola del santo.
Non vorrei che Gian Mario se la prendesse ma i continui, ossessivi, ripetitivi richiami all’essere Carancini un rigoroso professionista, un buon padre di famiglia, di formazione cattlica ma con una vena positiva di laicità, esperto di problemi amministrativi, la parola decisa ecc. ecc. mi sembra tanto la pubblicità del venditore di auto usate che cerca in tutti i modi di vendere una carretta (che non potrebbe circolare) contrabbandandola come una meravigliosa limousine….
“Venghino, signori, venghino a vedere questa meraviglia…. E’ già su strada da 10 anni ma ha le gomme seminuove….La pelle color amaranto da un tocco di classe a tutto l’insieme ed i sedili sono così comodi che ci passerebbero ore nelle riunioni dei capigruppo…. Si noti attentamente la cromatura degli scarichi il cui rombo piace sia alla maggioranza che al’opposizione….. Ascoltate la perfezione dell’impianto stereo che riesce anche a soddisfare le orecchie più esigenti…..E poi cosa dire dela tenuta di strada così meravigliosa che in 10 anni ha permesso di macinare chilometri di delibere, atti e ordini del giorno…..E non ultimo questo usato ha ancora -almeno- 5 anni di garanzia e vi farà uscire sempre fuori dalle paludi dell’immobilismo in cui il Sindaco uscente vi ha cacciato”.
Io credo che nessuno dei 2 possa ritenersi “nuovo” ma se proprio bisogna “cambiare” preferisco allora scegliere un candidato che abbia -più o meno- la mia età (ed abbia avuto più o meno il mio percorso politico e culturale) e non uno che ha -come grande elettore- il Sindaco uscente.
D’ora in avanti i commenti di pura propaganda elettorale non saranno approvati.
Nella politica maceratese c’è un nuovo Emilio Fede. Gian Mario Mauolo, interpreta questo ruolo danneggiando come sempre quello che tocca. Dieci anni di silenzio politico come Presidente del consiglio, sfiorando più volte la sfiducia richiesta dalle minoranze. Ora è sotto gli occhi di tutti, propone alla città attraverso comunicati stampa quello che avrebbe dovuto indicare o fare durante le due legislature, più una da sindaco. Non si chiede in questo modo un posto in giunta al suo assistito condidato. di Presidente c’è ne è stato uno solo, si chiamava Barbara Pojaghi.
Riflessione: alle provinciali l’uscita di alcune donne di civitanova ha fatto perdere di misura Silenzi… O si tratta di una mèra presa di distanza per il ballottaggio? Staremo a vedere.
Girava un volantino in questi giorni dove si propagandava lo stile di Carancini, magari Romano ha pure stile ma di certo i suoi dioscuri paiono molto oscuri nello stile. L’intervento del Presidente del Consiglio Comunale è davvero poco appropriato ma va bene lo stesso, l’ironia, il sorriso e la leggerezza non sono doti di tutti.
Dioscuri?
Dopo l’amico Gian Mario e il sindaco uscente Meschini (che sostenendo Carancini forse spera di essere rientrante, ovunque sia possibile, con quache incarico) adesso si sono forse aggregati anche Ciaffi e Pambianchi????????????
Mi manca il fiato, attendo smentita!
scusatemi…ma dov’è la diretta dei risultati?!??!?
Non è stato possibile fare la diretta ma tra pochissimi minuti pubblicheremo i risultati definitivi. Manca solo una sezione.