Mauro Sclavi
di Francesca Marsili
«Ho pubblicamente affermato che sosterrò in ogni sede, istituzionale e non, le iniziative che verranno prese dalla popolazione scolastica e continuerò ad assumere, nell’esclusivo interesse della predetta, ogni azione legislativamente prevista». Sono le parole del sindaco di Tolentino Mauro Sclavi a chiusura di una lettera inviata quest’oggi al presidente della Provincia Sandro Parcaroli e alla consigliera provinciale delegata all’edilizia scolastica Laura Sestili con la quale ribadisce con estrema fermezza la volontà di continuare a perseguire l’intento di trasferire in altre sedi gli studenti del liceo Classico e Scientifico Filelfo che da sette anni fanno lezione in dei capannoni.
Il documento, che punta a fare chiarezza sulla questione, prioritaria per il primo cittadino, arriva non solo dopo il no di Parcaroli al trasferimento delle 10 classi del Classico nell’ex orfanotrofio messo in sicurezza dal sindaco Sclavi e certificato dall’ingegnere della Provincia Luca Fraticelli. Ovvero dopo che a togliere le castagne dal fuoco a Parcaroli, che un anno e mezzo fa davanti alle telecamere di Striscia la notizia aveva dichiarato che per l’anno scolastico 2022-2023 avrebbe trovato altro locali per gli studenti dei licei Filelfo, è stato proprio il primo cittadino di Tolentino. Ma soprattutto alla luce della nuova idea, rilanciata da Parcaroli nuovamente davanti alle telecamere di Striscia la notizia due settimane fa, di trasferire i ragazzi nello stabile di Ragioneria, l’Ite, che si trova in centro città.
«Nonostante i molteplici incontri, formali e informali, avvenuti nel corso dell’ultimo anno e tenendo ben presente non solo gli ormai noti atti, ma anche l’assenso che questa estate era stato in un primo momento dato al trasferimento, sigillato in una bozza di accordo a me inviato informalmente e poi revocato – evidenzia Sclavi riferendosi all’ex orfanotrofio – chiarisco che mai da nessuno è stato preso in considerazione l’utilizzo dei locali dell’Ite di Tolentino che, peraltro, non mi risulta essere mai stato oggetto di specifici sopralluoghi, e già notoriamente saturo per l’allocazione non solo dell’Ite, ma anche del Coreutico, così come documentalmente chiarito nella nota inviatavi dal dirigente scolastico Donato Romano».
Sandro Parcaroli
Nei giorni scorsi infatti anche il dirigente scolastico del Filelfo ha inviato alla Provincia un documento dettagliato nel quale evidenzia che per i quasi 400 studenti del Classico e dello Scientifico che sono in due capannoni dal 2016 in attesa del campus scolastico e che lamentano notevoli criticità, non c’è spazio. Un’idea quindi che a quanto pare sembrerebbe priva di ogni logica e potenzialità sebbene «in fase di valutazione» come ha ribadito anche la Sestili. Sclavi nel documento precisa ancora quanto dichiarato nei giorni scorsi a Cronache maceratesi rispondendo alla Provincia che lo accusava di aver pensato ad una soluzione per le sole 10 classi del Classico. «Per quanto riguarda l’affermazione di voler trasferire solo una parte delle classi, ho più volte pubblicamente ribadito l’intenzione di cercare una soluzione che permettesse, nell’attesa della realizzazione del nuovo polo scolastico in contrada Pace, di trasferire tutto il Liceo, classico e scientifico, dai locali della ex Quadrilatero, essendo mio principale interesse quello di trovare una consona sistemazione a tutti gli studenti. A tal fine ho anche ipotizzato di mettere a disposizione i locali attualmente occupati dagli uffici comunali, in modo da riportare tutte le scuole superiori nelle originarie sedi del centro storico».
I locali in questione sarebbero quelli a Palazzo Europa, dove ora ci sono gli uffici comunali. «Nonostante gli inviti a voi rivolti – scrive Sclavi nella missiva destinata alla Provincia – nessuno si è mai recato a verificare gli spazi e l’organizzazione delle scuole superiori di questo Comune». E aggiunge: «Inutili si sono rivelate, ad oggi, le mie istanze e quelle della scuola volte a evidenziare l’impossibilità oggettiva di continuare a tenere gli studenti nell’attuale condizione a fronte di una palese violazione di plurimi diritti costituzionalmente garantiti». Della «condizione» in cui si trovano a far lezione dal 2016 gli studenti del licei Filelfo e di cui parla il sindaco nel documento, Cronache maceratesi ne aveva approfondito nei giorni scorsi evidenziando le criticità proprio dalla voce di alcuni studenti. «D’estate fa troppo caldo e d’inverno troppo freddo, ci scaldiamo con le stufette» – avevano dichiarato all’uscita di scuola. Aule strette, senza finestre, rumorose e a ridosso della strada. Laboratori di chimica e fisica con postazioni insufficienti per tutti gli studenti. Come insufficiente il numero dei bagni. 19 classi in tutto, quasi 400 studenti e i relativi docenti, che mentre attendono una risposta ai loro bisogni dalle istituzioni stringono i denti.
Ipotesi accorpamento del Don Bosco «Sclavi ha schivato le sue responsabilità»
«Il no al liceo Classico in centro determinato da scelte di partito»
Ritorno del Filelfo in centro, l’ex orfanotrofio ospiterà alcune delle classi
Infiltrazioni all’ex orfanotrofio, stanziati lavori per 89mila euro
No al trasferimento del Classico, Parcaroli: «Non è un mio capriccio, manca la necessaria sicurezza»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati