Puntata numero 27 di “Ritratti… di strada”, il viaggio tra la gente della provincia del nostro fotografo Andrea Petinari. Questa settimana incontri per strada a Sant’Angelo in Pontano e a Sforzacosta, frazione di Macerata.
Riccardo Livi 30 anni fa ha lasciato Roma per Sant’Angelo in Pontano (“Qui la vita è più tranquilla”); Dino Prospero si è trasferito sei anni fa dall’Abruzzo (“Creo sculture con pezzi di recupero in ferro tipo robot”); il barista Lorenzo Traini (“Con questo mestiere si conoscono sempre persone nuove”); Elio Palmarucci si è trasferito da San Ginesio dopo il terremoto del 2016 (“La mia vecchia casa è demolita. Mi manca il mio paese, infatti tutte le mattine ci ritorno”); Lesley e Gream, turisti inglesi in vacanza (“Questi paesini sono molto carini”).
Andrea Petinari
A Sforzacosta incontriamo Lallo Filippi (“Da giovane ho vissuto 9 anni in Germania, lavoravo per la Volkswagen e là gli stipendi erano alti”); Giordano Giacobazzi (“Sono bolognese ma vivo qui a Sforzacosta da due anni perché lavoro nella tabaccheria di mia moglie”); Valentina Carletti, maestra d’asilo (“Se potessi starei sempre con gli animali”); Gabriele Mogetta racconta la sua vita da nonno e le partite a bocce; infine Massimo Clementoni, per 20 anni dirigente della Maceratese (“La vita qui è tranquilla e si sta bene, se non fosse per il Cosmari si starebbe ancora meglio”.
Ecco le loro storie, ognuna delle quali accompagnata da una descrizione in didascalia. Al centro le persone, i loro volti, le loro emozioni, immortalate nella vita di tutti i giorni.
“Siamo inglesi e siamo qui in vacanza, domani ripartiamo. Questi paesini sono molto carini. Ho fatto la parrucchiera in Italia, in Brasile e in Venezuela e ho vissuto per 40 anni in Italia, precisamente a Perugia, perché ero sposata con un italiano, ora sono qui con il mio compagno, ci siamo conosciuti 13 anni fa su internet”, Lesley a Sant’Angelo in Pontano “Io ero video-film-editor alla BBC ed ero nel reparto creativo di produzione di film, è stato il mio primo lavoro dopo l’università, anche se mi sono laureato in ingegneria”, Gream a Sant’Angelo in Pontano
“Ora sono pensionato, prima facevo il commerciante elettricista. Da giovane vivevo con i genitori a Roma, ma non mi piaceva più come città e 30 anni fa sono ritornato qui dove sono nato. Qui la vita è più tranquilla. Mi piacciono molto i centri storici, quando vado in qualche paesino li visito sempre”, Riccardo Livi a Sant’Angelo in Pontano
“Lavoro nell’azienda agricola della mia compagna da 6 anni. Io sono abruzzese ma mi sono trasferito qui 6 anni fa. Lì facevo il carrozziere di moto, poi ho cambiato vita perché ho conosciuto la mia compagna che è di qui. Nel tempo libero mi piace creare sculture con pezzi di recupero in ferro tipo robot, animali, fiori”, Dino Prospero a Sant’Angelo in Pontano
“Faccio il barista da 8 anni, volevo aprire una mia attività ma purtroppo dopo il covid ho dovuto posticipare questo progetto. Sono un appassionato di moto e del mio lavoro. Mi piace stare a contatto con la gente, infatti prediligo le zone turistiche perché con questo mestiere si conoscono sempre persone nuove”, Lorenzo Traini a Sant’Angelo in Pontano
“Sono pensionato, prima ho fatto il camionista per 40 anni. Prima ancora facevo il contadino ma si guadagnava poco e ho cambiato mestiere. Io sono di San Ginesio ma ora vivo qui per colpa del terremoto, la mia vecchia casa è demolita. Mi manca il mio paese, infatti tutte le mattine ci ritorno”, Elio Palmarucci a Sant’Angelo in Pontano
“Sono pensionato, prima ho fatto il meccanico e il muratore. Da giovane ho vissuto 9 anni in Germania, lavoravo per la Wolkswagen e là gli stipendi erano alti. In quel periodo ero molto attivo politicamente, si manifestava parecchio” Lallo Filippi a Sforzacosta
“Sono bolognese ma vivo qui a Sforzacosta da due anni perché lavoro nella tabaccheria di mia moglie. Ci siamo conosciuti 20 anni fa a Bologna mentre lei studiava all’università, io invece facevo l’operatore sociale nei centri di accoglienza per migranti. Mi piace molto la musica e in ferie di solito vado ai festival musicali”, Giordano Giacobazzi a Sforzacosta
“Faccio la maestra d’asilo da 8 anni, ho studiato proprio per fare questo lavoro, sono stata fortunata. Mi piacciono gli animali e nel tempo libero pratico atletica, prima facevo la pet therapy e l’ippoterapia. Se potessi starei sempre con gli animali”, Valentina Carletti a Sforzacosta
“Nella vita ho fatto per 45 anni il commerciante, lavoravo nel Tabacchi di famiglia. La vita qui è un po’ monotona, però è tranquilla. Come hobby ho iniziato a giocare a bocce da 6 anni, facciamo anche tornei ufficiali. Prima giocavo a calcio ma ora l’età non me lo permette più. La maggior parte del mio tempo ora lo dedico a mio nipote, sono diventato nonno due anni e mezzo fa “, Gabriele Mogetta a Sforzacosta
“Sono pensionato, prima ero principalmente geometra, ma ne ho fatti tanti di lavori. Sono maceratese ma vivo a Sforzacosta da 5 anni perché mia moglie lavora qui vicino e anche mia figlia. La vita qui è tranquilla e si sta bene, se non fosse per il Cosmari si starebbe ancora meglio. Purtroppo è un problema che nessuno riesce a risolvere e ogni tanto ritorna questo cattivo odore. Sono un grande appassionato di calcio, sono stato per quasi 20 anni nel reparto dirigenziale della squadra Maceratese”, Massimo Clementoni a Sforzacosta
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Che cosa c’entra
CERTAMENTE SE FOSSE VERO CHE ALL’ESTERO GLI STIPENDI SONO + ALTI AL RISPETTO DELL’ITALIA, IO MI PONGO UNA DOMANDA.
PERCHE NON TUTTI SONO ANDATI ALL’ESTERO?.
SCATTI D’AUTORE PENSIONATI !!!!
A SFORZACOSTA DI MACERATA SINCERAMENTE ALZARSI DI MATTINA E USCIRE DI CASA PER ANDARE AL LAVORO E RSPIRANDO LA PUZZA DEL COSMARI OVVIAMENTE NON SI POTREBBE CHE UN BUONGIORNO.
PER NON PARLARE DI TERRA BALLERINA
Bei ritratti.