Romano Carancini
di Luca Patrassi
L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini blinda la dirigente dell’Ast Macerata Daniela Corsi, le dichiarazioni di alcuni giorni fa dell’amministratore regionale non sono però piaciute al consigliere regionale Dem Romano Carancini che bolla il tutto sinteticamente: «Uno schifo». Meno sintetico l’intervento dell’esponente Democrat.
La premessa di Carancini: «Le parole pubbliche di Filippo Saltamartini pronunciate venerdì sulla vicenda processuale del direttore Ast 3 Macerata Daniela Corsi, che da circa 2 anni, prima da direttore di area vasta e ora da direttore di azienda sanitaria, occupa senza titolo un ruolo nella sanità maceratese, sono allucinanti, arroganti, inaccettabili per una figura politica che ha responsabilità istituzionale ed amministrativa».
L’attacco all’assessore Saltamartini fatto dal consigliere Dem ed ex sindaco di Macerata: «In poche frasi Filippo Saltamartini è riuscito ad affermare che indipendentemente da un eventuale esito sfavorevole della causa a Daniela Corsi, e dunque alla Regione Marche che la protegge, non occorre preoccuparsi perché le “lungaggini” dei vari gradi del giudizio, che possono durare anche 7/8/10 anni, faranno sì che Corsi continuerà ad avere la fiducia del presidente Acquaroli, del suo assessore e della Lega che si è battuta con urla e scontri per la nomina a direttore generale della Ast pochi mesi fa. E, naturalmente, l’affermazione di Saltamartini è accompagnata dalla evocazione misericordiosa di Dio (fa sempre comodo per suscitare comprensione) al quale va il merito che i processi durano molto. Uno schifo, dichiarazioni allucinanti che fanno paura, e debbono far paura, perché danno la misura di come si sentano, lui assessore e la sua giunta di destra, impunibili, al di sopra delle regole e delle sentenze per la sola ragione di essere stati eletti e quindi legittimati a fare e dire qualsiasi cosa. Nelle dichiarazioni dell’assessore regionale alla sanità emerge anche tutta la sua arroganza attraverso la quale, da anni, consente ad una persona “senza titolo” di continuare a esercitare scelte di politica sanitaria nonostante avesse dovuto, al contrario, sospenderla da quella responsabilità almeno fino a quando il titolo, vale a dire il presupposto che la legge stabilisce per poter guidare un’azienda sanitaria come quella maceratese, fosse maturato».
L’assessore Filippo Saltamartini con la direttrice dell’Ast Daniela Corsi
L’attacco alla dirigente Corsi: «Oggi “a comandare” in Ast 3 è una “abusiva” del ruolo e per questo dobbiamo dire grazie al “santo protettore” Saltamartini e all’ignavia politica di Acquaroli. Il tutto, contro i cittadini, contro il buon senso, contro le ragioni della buona politica, contro i risultati dell’attuale direttore di Ast 3 che nell’ultima valutazione amministrativa effettuata e pubblicata risultava tra i peggiori di tutte le aree vaste della regione. Senza considerare – sempre secondo l’opinione di Carancini – il clima “tossico” che si respira in Ast 3 da parte del personale sanitario e non: tra la paura di esternare opinioni e contributi collaborativi, a pena di provvedimenti disciplinari se i toni non siano quelli graditi dal direttore; per passare alla rabbia, anche interna, della grave vicenda che ha riguardato Anatomia patologica all’ospedale di Macerata di cui è stata “protagonista” Daniela Corsi, per arrivare alla sfiducia, alla frustrazione e alla rassegnazione del sistema ospedaliero di Macerata che, proprio grazie a Daniela Corsi, continua a subire mortificazioni, depotenziamenti e svuotamenti inaccettabili. E chissà quante vicende analoghe a quelle richiamate non si conoscono e invece dovrebbero emergere perché – non è inutile ricordarlo – la sanità maceratese non appartiene all’assessore Saltamartini e noi cittadini abbiamo il dovere di rialzare la testa, indipendentemente da chi governa in qualsiasi momento».
Carancini torna ad attaccare l’assessore Saltamartini: « Tutto ad opera di un assessore e di un presidente regionale i quali, in spregio delle elementari regole di rispetto dei cittadini e del loro diritto ad avere un direttore aziendale con adeguato titolo, hanno scelto dall’elenco del Ministero con oltre 30 nomi una persona senza titolo. Ma Saltamartini ci ha abituati a questo ed altro: dalla cura del Covid con l’idrossiclorochina e l’ozono che avrebbero salvato le Marche più e prima delle altre regioni, ovvero la boutade secondo cui alle Marche spetta la primazia scientifica sulla terapia dei monoclonali quando tutti sanno che in Italia è stato un progetto istituto Spallanzani – fondazione toscana life sciences ad aprire la strada; per passare alle migliaia di assunzioni che avrebbe fatto tra il 2020 ed il 2021 in regione, poi ovviamente autosmentitosi; per finire, simbolicamente, alla sciatteria di costringere alcuni sanitari dell’ospedale di Macerata all’utilizzo – per la reperibilità – del teledrin, arnese antidiluviano che offende la dignità di bravi, scrupolosi e generosi professionisti sanitari».
Ast, attesa per la sentenza Corsi. Saltamartini blinda la dirigente: «La decisione non ci spaventa»
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Fermo restando che sono d’accordo con Carancini (una giusta ogni tanto la dice anche lui)quando afferma che è immorale che si permetta ad una persona di assumere una posizione nella sanità senza averne i titoli (per una indecenza simile non basta solo un appoggio politico!!), mi chiedo da che pulpito venga la predica!! Vuole forse dire Carancini che la sinistra maceratese non non ha mai assegnato nella sanità ruoli apicali a persone senza titoli o dai titoli insignificanti e dalle competenze scadenti? È il bue che dice cornuto all’asino! Noi cittadini siamo proprio stanchi di questi giochetti supportati certamente anche da forze potenti e non politiche! Basta!!
Lei gentilissima Marina Frapiccini ha pienamente ragione,ma una domandina semplice semplice vorrei fargliela, il cambiamento che avete voluto fare dov’è allora se le cose sono come prima anzi nella sanità sono peggiorate?…vorrei ricordarle anche, che sono tre anni che state “al comando”
Allucinante il continuare nella derisione dell’idrossiclorochina, ormai abbandonata da tempo anche dai provax più faziosi:
https://www.facebook.com/vanna.sereno/videos/222100379958599
Mettere somari in posti chiave ( il riferimento non è a persone o fatti realmente accaduti,certo nessuno può impedire la casualità ma non mi sembra questo il caso visto che si parla di persone più o meno con il pugno di ferro sulla mano destra e il puntale d’acciaio in uno degli scarponi) è di certo una abitudine regolare fatta sempre da tutti. Ma mettercelo con la forza senza possibilità di reclamare, senza interventi superiori da autorità indipendenti, passando sopra ad ogni normalissima norma che regola la materia mostrando tutta l’arroganza tipica del leghista sciolto, è troppo. Non dobbiamo trasformare tutto in una copia precisa del governo dove tranquillamente bazzicano elementi che quanto li nomini ti domandi: ” Ma davvero può essere possibile che l’Italia sia affidata a questa gente dove qualcuno che poteva aver avuto qualche criterio di affidabilità, entrando in questo governo ha dimenticato pure come si taglia la bistecchina di carne con coltello e forchetta, sbranandola adesso con aria cattiva e minacciosa con le mani? Sì, è possibile e ci sarebbe anche di peggio ma qui si andrebbe sul ridicolo e allora togli qua, mostra là, dobbiamo passare i prossimi quattro anni se “chi vivrà vedrà” come dice un simpatizzante di questo andazzo paludoso dove affondano tutti nella melma, forse lasciata da quelli di prima e che la maggioranza oggi al comando non tenta di togliere perché si sa che le papere ci sguazzano bene. Tra strafalcioni, impappinamenti, frasi che rimarranno tra gli aforismi che trattano le cose più assurde, dove per dirle ci vuole veramente una dose massiccia di stupidità insita probabilmente dalla nascita come un qualsiasi problema ereditario o dovuta ad una educazione che come una rete dalle maglie strettissime, lasciava passare solo enormi e solenni stupidaggini. Speriamo che qualcuno non abbia la compiacenza di tirare sempre l’Europa in ballo perché a forza di sentirsi tirati per la giacca potrebbero anche chiedersi ” Ma questi da dove escono, chi sono, chi li ha votati, che vogliono dopo aver avuto tutto e non aver combinato un tubo? Ma che c’è qualcuno che li copre? Chi è? Chiamatela che bisogna farci un discorso serio che la porta è sempre là”. L’ho fatta lunga ma spero di aver spiegato la differenza, vivendo ancora in una democrazia che sarà malata, decadente, forse in procinto di collassare che per l’imposizione reale del primo mulo per cui si prova simpatia, bisogna ancora aspettare e se succede….. prendere seri provvedimenti spiegando che se vai in un fabbrica di scarpe, tanto per fare un esempio e dopo il Test di attitudine il datore o chi per lui decide che il tuo rango sia ” Il mastriciatore”, quello devi fare e non il pittore della soletta.
Peraltro c’è una sentenza del Consiglio di Stato del dicembre 2020 autorizzante l’idrossiclorochina che sembra poter essere ignorata o calpestata nella più assoluta tranquillità di coscienza… inutile ricordare la parabola della pagliuzza e della trave.
https://www.panorama.it/news/salute/idrossiclorochina?fbclid=IwAR3LqXwqdVx-yb7mUAkol6ckWC5nKpekTdk3VQ_ABEFfYCDRXB7mlU7ZeIU