Ast, Sciapichetti accusa Saltamartini
per la nomina di Daniela Corsi:
«Calpesta la dignità delle istituzioni»

MACERATA - Il segretario provinciale del Partito Democratico accusa l'assessore regionale alla Sanità per la scelta del direttore dell'Azienda sanitaria territoriale: «Fa strame di ogni regola amministrativa. Come si può nominare una persona in attesa di un giudizio pendente a causa del quale non è stata inserita nell’elenco nazionale dei soggetti idonei»

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Angelo Sciapichetti

di Luca Patrassi

Una giornata di riflessione ed oggi, a fronte della nomina del nuovi direttori delle Ast marchigiane, ad intervenire è il segretario provinciale maceratese del Pd Angelo Sciapichetti. Nel mirino l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e la scelta fatta per l’Ast di Macerata.

«Di fronte – inizia Sciapichetti – a quanto è successo l’altro ieri in giunta regionale sulle nomine dei direttori delle Ast si rimane basiti perché nessuno pensava si potesse arrivasse a tanto. No, caro assessore Saltamartini, quella non è “dialettica politica”, la politica è altra cosa, quella è guerra per bande combattuta da tempo a forza di sgambetti, colpi bassi e bracci di ferro a seguito del mutamento dei pesi elettorali dei partiti che fanno parte della stessa maggioranza. Lo spettacolo è a dir poco indecoroso e il terreno dello scontro avviene purtroppo sulla sanità, cioè sulla pelle viva dei cittadini».

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Filippo Saltamartini

Le promesse non mantenute e la nomina fatta a Macerata nel mirino del segretario Dem che osserva: «Fatto salvo il giudizio sul suo operato, (sul quale parlano e parleranno i risultati ad oggi per la verità molto negativi se penso alle liste d’attesa aumentate in maniera esponenziale, alle bugie raccontate sull’ospedale provinciale di Macerata, ai ritardi sulla realizzazione dell’ospedale di comunità di Tolentino, ai lavori mai avviati all’ospedale di Civitanova, alla privatizzazione di servizi essenziali con il ricorso alle cooperative private), la nomina effettuata per Macerata, fa strame di ogni regola amministrativa, calpesta la dignità delle Istituzioni ma soprattutto offende il comune senso del pudore. Cosa dovrebbero pensare gli altri 29 candidati risultati idonei, con valutazioni della commissione giudicatrice a dir poco eccellenti? Come si può nominare una persona in attesa di un giudizio pendente a causa del quale non è stata inserita nell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio Sanitario Nazionale».

L’interrogativo finale che pone il segretario dem Angelo Sciapichetti: «Se il giudizio fosse negativo,  la provincia di Macerata si vedrebbe costretta a cambiare direttore per la quinta volta in meno di tre anni. Alla faccia della lotte alla lottizzazione, alle promesse di buon governo e della continuità amministrativa».

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