Lo skike
di Luca Patrassi
Pubblicata oggi all’albo pretorio del Comune la delibera di approvazione del progetto esecutivo per gli impianti sportivi a Fontescodella di Macerata.
“Due campi da padel e un impianto di avviamento agli sport alpini (sci e snowboard)” come scritto nell’oggetto della delibera adottata dalla giunta in relazione al progetto a suo tempo presentato per aver accesso ai fondi Pnrr previsti dal bando ministeriale. Scomparsa la pista da sci in sintetico ed anche lo skiroll per fare posto allo skike come si scopre (non dalla delibera) ma dalla lettura dei documenti tecnici allegati, la relazione tecnica in particolare. Proseguono i colpi di scena.
Intanto non si può non notare un dato temporale e politico: circa dieci giorni fa in Consiglio comunale l’assessore comunale Silvano Iommi, per conto dell’amministrazione a guida Parcaroli, dava parere negativo, per conto dell’amministrazione comunale, alla mozione del consigliere David Miliozzi che proponeva di realizzare una pista per lo skiroll al posto di quella da sci in materiale riciclabile e permeabile.
Due giorni dopo la giunta – assente Iommi – ha approvato una delibera opposta rispetto al voto della maggioranza (di centrodestra) ed ora si scopre che addirittura c’era già un progetto diverso, precedente al dibattito in aula e sconosciuto agli stessi amministratori comunali. Pare di capire che ci sia un problema di comunicazione in Comune, tra uffici e giunta ed anche tra i vari assessori.
L’assessore Silvano Iommi
Sul piano tecnico ecco cosa l’ufficio tecnico ha deciso di realizzare nel “bosco in formazione” di Fontescodella. Altra novità la realizzazione di un centro fitness con bar- ristorante che evidentemente non impatta sull’ambiente.
«L’intervento – si legge appunto nella relazione – consiste nell’ampliamento a sud del parco urbano di Fontescodella adiacente alla palestra polisportiva con la realizzazione di edifici di servizio per spogliatoi e centro fitness, un campo per il gioco del Padel, di un campo per il gioco del Pickleball, di sentieri per la pratica dello skike e la relativa viabilità. A servizio degli impianti sportivi da realizzare, verrà costruita una struttura contenente i servizi necessari alle varie attività presenti (spogliatoi e servizi igienici) con un centro fitness e un bar/ristoro. La superficie coperta di 900 metri quadrati comprende due corpi di fabbrica collegati da un corpo centrale di collegamento».
Ed ecco come sono dislocati questi 900 mq: «Il corpo ubicato su 1 fronte nord con altezza di ml. 3.50, prevede la realizzazione di due spogliatoi per atleti, due per gli istruttori, due ambulatori, un deposito attrezzi, servizi igienici divisi per sesso per gli avventori, un ufficio, un locale centrale termica ed un bar/ristoro. L’altro corpo, ubicato sul lato sud con altezza utile ml. 4,70, prevede ampie sale per fitness, un deposito, una ampia sala predisposta per attività di pesistica ed una zona cardio».
Il pickleball
Gli impianti sportivi, si inizia con il padel. «L’area per l’attività sportiva sarà delimitata da muri a secco di tipo fiorito per contenere il dislivello del terreno naturale. Dopo aver livellato il terreno mediante opere di scavo e riporto, si procederà alla realizzazione di una piattaforma in calcestruzzo su sottofondo di ghiaia. Gli spazi ed i percorsi esterni alle aree di gioco saranno pavimentati con materiali drenanti. L’area di gioco è un rettangolo di 10 metri di larghezza per 20 metri di lunghezza (misure interne)».
Si passa al campo da pickleball. «Il pickleball – scrive il Comune, per i pochi che non lo sanno ancora – è uno sport molto simile al tennis, al ping pong e al padel, perché prevede l’uso di racchette e una palla. Questo sport sta conoscendo un vero e proprio boom negli Stati Uniti, dove molte persone per restare attive durante la pandemia hanno cominciato ad appassionarsi al pickleball. E’ uno sport semplice che si gioca utilizzando una speciale palla perforata dal movimento lento, con una rete simile a quella del tennis e un campo di dimensioni equivalenti a quelle del badminton (altro sport a tutti noto, ndr). La superficie totale (includendo il campo e il perimetro esterno) deve raggiungere minimo 9,14m di larghezza e 18,28m di lunghezza».
Lo Skiroll
Ed infine si passa alla ex pista da sci che però si mantiene sempre come titolo all’oggetto della delibera. Ecco cosa si legge nella relazione tecnica: «Individuazione percorsi e sentieri nel bosco per skike. Saranno inoltre individuati sentieri e percorsi nel vicino bosco per passeggiate o attività di skike. Lo sport con skike si pratica utilizzando un dispositivo sportivo costituito da due ruote attaccate a un telaio che può essere legato alla scarpa del ciclista. Analogamente agli skiroll, lo skike ha una ruota davanti e nella parte posteriore di un telaio in alluminio che può essere fissato al piede. Tuttavia, a differenza degli skiroll e dei pattini a rotelle, i pneumatici sono pneumatici. Oltre all’asfa1to, le skikes possono quindi essere utilizzate su terreni più accidentati come strade sterrate, intonaco e ghiaia. La skike si allaccia alla scarpa del ciclista e non richiede alcun tipo speciale di scarponi. Ha un freno sul tallone che consente al pilota di fermarsi o frenare gradualmente spingendo indietro la parte inferiore delle gambe. il nome skike e una combinazione di skate e bici. Lo skike rider si muove in avanti con un movimento di pattinaggio, di solito con i bastoncini, in modo simile a1 normale sci di fondo. Alcuni modelli come la serie V9 200 con ruote anteriori a cricchetto consentono anche di sciare nello stile XC “classico”. Lo skike e stato inventato da Otto Eder nel 1997. I sostenitori dello skike sostengono che offre un ottimo esercizio a tutto tondo simile allo sci di fondo, ma con i vantaggi di poter frenare facilmente e utilizzare un tipo di terreno più vario. Individuazione del sentiero esistente all’interno del bosco di neoformazione: il progetto prevede anche un intervento di manutenzione dei sentieri esistenti».
Chi, magari anche i consiglieri della maggioranza, voglia conoscere i non meglio identificati “sostenitori dello skike” può rivolgersi all’Ufficio tecnico.
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Ma pensare di fare una piscina decente per la città era troppo difficile?
Colata di soldi e cemento a Fontescodella che per questo giunta sembra diventata il nodo gordiano. Ma questi non avevano promesso il rilancio del centro storico?
Il fatto che ci siano tutte queste decisioni con palesi discordanze tra assessori e ufficio tecnico, è quanto meno curioso, per non dire sconcertante. Detto ciò, mi chiedo quanti siano, in una città di nemmeno 45.000 abitanti, i praticanti di skike o pickleball (giuro, sono sport che non ho mai sentito prima). Forse 1, magari anche 2??? Ma se proprio si ha questa necessità smodata di buttare i soldi in qualcosa che sia un'attività sportiva (io non ne vedo l'urgenza, ma ammettiamo che ci sia), non era meglio fare un campo da basket, o uno skatepark per chi va con lo skateboard?
altro ristorante, la piscina iniziata in via roma che fine ha fatto?
I trogloditi che non aprono le porte ai nuovi sport sono da rigettare nel medio evo
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Fitness, skike, skiroll, pickleball, snowboard, padel: ok, me cocomeri!!!
Grande, Luca. Una penna invincibile.
Siamo SODDISFATTI…
la nostra cittadina così penisola e carina non può continuare a mancare di un sediodromo…
https://www.youtube.com/watch?v=9lqyXGgtWeQ
Nel medioevo insieme a Dante, a Fibonacci e a Tommaso d’Aquino? Magari!
@ Jonata Bettei
Torno volentierissimo nel Medioevo di Dante, Petrarca, Boccaccio, Giotto e Cimabue, se la modernità significa kitkat, padel, pudel, budel, e altre fregnacce analoghe.
Una ne fa e cento ne pensano, ma alla fine neanche una ne fa
Fitness, padel, skike, skiroll, snowboard…
All’onorevole Rampelli verrà un coccolone.
Leggendo l’articolo, sperando di aver capito male, parrebbe che i nostri politici cittadini oggi decidono una cosa, dopodomani ne votano una opposta e contraria e nel frattempo i dirigenti senza aspettare fanno “quel tasso che gli pare”.
Ecco da chi ha preso spunto Elio E Le Storie per comporre la simpaticissima canzonetta con la quale pubblicizzano il conto arancio.
Ce lo vedo bene il Parca e i suoi assessori dentro la macchina cabriolet o in costume da bagno a bordo piscina canticchiare: ” con il progetto ed il bilancio, all’ufficio tecnico, fanno quel tasso che gli pare. Noi litighiamo e votiamo, tanto il dirigente, poi, fa quel che tasso vuole. Pista da sci, no Skirol, che tasso state a dì? io la faccio da skike e non rompete il tasso!”
Il bello è che ce li paghiamo pure per prendere decisioni per il “bene comune”.
La fessa in mano a creature
Due considerazioni.. primo..a mio avviso un pino per sostituire il centro sportivo del custode che verrà smantellato per fare altre case.secondo fare un campo di pickeball..in italia secondo i dati i praticanti sobo circa 1800. Mi sembra pittoresco a dir poco molto meglio fare un altro campetto polivalente oppure un campo da tennis