La quercia caduta
Una grossa quercia è caduta ieri nel tratto di strada che dalla chiesa di Santo Stefano si collega alla provinciale potentina, nel comune di Macerata, ostruendo completamente il passaggio. Per fortuna non ci sono state conseguenze negative. È la segnalazione di Maurizio Francesconi, residente in contrada Santo Stefano, che lamenta la situazione nella zona. «Solo per un caso fortuito nessuno transitava in quel tratto, altrimenti si starebbe ora a piangere una tragedia, viste anche le dimensioni dell’albero – spiega Francesconi -. Considerate che questa strada, oltre ai residenti che la percorrono più volte quotidianamente, anche con mezzi a due ruote, viene spessissimo utilizzata da quanti vogliono passeggiare in un ambiente campestre a due passi dal centro cittadino. Quanto accaduto è solo l’ultimo in ordine di tempo, perché spesso abbiamo dovuto chiamare i vigili urbani e i vigili del fuoco per eventi analoghi e ben tre volte solo nel mese di aprile dello scorso anno. Più volte abbiamo segnalato al Comune la pericolosità di quel tratto di strada vista la mancanza di manutenzione a cui è abbandonata. Purtroppo queste segnalazioni ad oggi non hanno sortito alcun effetto. Unico risultato? Un divieto di accesso per i non residenti – conclude Francesconi -. Provocatoriamente domando se per i maceratesi sia più utile una pista da sci o una seria valutazione e manutenzione della viabilità cittadina».
(Redazione Cm)
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Giustissima osservazione del sig. Francesconi. Mi permetto solo di aggiungere che la suddetta pista sintetica da sci è stata indicata anche come uno dei 5 progetti più inutili in assoluto tra tutti quelli presentati in tutta Italia per il PNRR. Addirittura anche il Financial Times l'ha indicata come uno degli esempi di come verranno sperperati in opere inutili i fondi del PNRR. Una vergogna a livello europeo!!
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Caro Maurizio, poichè sono un piccolo cervello come il tuo dico che hai ragione. Stimo Iommi, che conosco fin da quando eravamo nel PCI di Enrico Berlinguer, ossia prima del tradimento della lotta dei Compagni da parte di coloro che si vendettero agi cosiddetti Democratici americani.
Non capisco una pista da sci, quando abbiamo bisogno di tante cose. Sia quelle che tu indichi (e ne potresti affermare a decine, perchè sei un cittadino comune, calato nella realtà, come lo sono io), sia, ad esempio, quella che vorrebbe che Macerata avesse un Museo del Risorgimento – secondo dopo quello di Roma – insieme a quello della Resistenza.
Dio bono, Macerata è l’Atene della Marche, una tradizione di Cultura e di Arte, e si inventano una pista da sci, nello stesso meomento in cui la gente comune – quella che produce e consuma – vede problemi esistenziali legati alla sua realtà giornaliera.