La maggioranza diserta in blocco,
il Consiglio salta di nuovo.
Pd: «Sono incapaci di governare»

MACERATA - Alla seduta di ieri si sono presentati soltanto sei consiglieri di opposizione e il presidente dell'assise Francesco Luciani: si torna in aula domani per esaurire la discussione sui punti all'ordine del giorno

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L’aula consiliare ieri pomeriggio

di Luca Patrassi

Due volte no ed una sì: finita con due sedute annullate  la serie di Consigli comunali che avrebbe dovuto esaurire entro ieri l’esame dei punti inseriti all’ordine del giorno. Il Consiglio è ora riconvocato per domani, nella speranza che i consiglieri si presentino in numero tale da garantire il numero legale. Ieri, appunto, è saltata anche la terza seduta, come peraltro si vociferava dal giorno precedente, quello dei tre appelli senza numero legale con la consigliera civica Sabrina De Padova finita nel tritacarne dei suoi colleghi (senza distinzione di genere) di maggioranza per essersi presentata un minuto oltre il limite massimo. Ieri però si è fatto di più: la maggioranza non si è presentata per niente, nessun consigliere. C’erano solo il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, in abbigliamento informale (di solito si presenta in giacca e cravatta e già questo ha fatto intendere come andava a finire), sei consiglieri di opposizione e l’assessora alla Cultura Katiuscia Cassetta.

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Narciso Ricotta

Tra i presenti Narciso Ricotta e Andrea Perticarari del Pd, David Miliozzi di Macerata Insieme, Ulderico Orazi di Iv, Alberto Cicarè di Strada Comune e Roberto Spedaletti del M5S. Ad aprire la serie dei commenti, in casa Democrat, è il capogruppo Narciso Ricotta: «È evidente l’intenzione della maggioranza di centrodestra di boicottare le sedute di Consiglio non facendo presentare i consiglieri, atteggiamento tenuto anche dal sindaco ed offensivo per l’istituzione». Ricotta, poi, attacca l’unica presente, l’assessora Katiuscia Cassetta: «E’ l’unica presente e questo conferma sua estraneità alla maggioranza che non deve averla avvisata della decisione di non presentarsi in aula. Forse ha perso l’orientamento per le dimissioni dei componenti di Macerata Cultura».

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Andrea Perticarari

L’analisi del consigliere del Pd Andrea Perticarari: «Il numero legale per governare deve essere garantito dalla maggioranza, altrimenti si arriverebbe al paradosso che la minoranza dovrebbe garantire il numero legale per sentirsi bocciare tutte le proposte avanzate. Mi aspetto una motivazione ufficiale per quanto accaduto ieri che è un fatto gravissimo, mai successo nella storia del Consiglio comunale maceratese. Quanto accaduto è la prova che questa maggioranza, dopo oltre due anni e mezzo dalle elezioni, non ha ancora capito che non è più all’opposizione ma al governo della città. Un atteggiamento bambinesco, da asilo che dimostra la loro totale inadeguatezza. Mi sembra inoltre ovvio che sia una misura ben studiata a tavolino, ma che nulla porta al bene della città poiché blocca i lavori consiliari e tutta l’attività di governo. Stanno coniando il detto “Piove, opposizione ladra”. Se non sono in grado di governare la città è meglio che vadano a casa e come sempre il più grande assente in tutta la vicenda, non solo fisicamente ma anche politicamente, è il sindaco Sandro Parcaroli».

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