Un esemplare di Pastore belga Malinois
Due cani di appena 10 mesi uccisi con il veleno per le lumache. Qualcuno la notte tra lunedì e domenica si è avvicinato ad una abitazione di via Fontebrecce, a Corridonia, e ha gettato all’interno del giardino del veleno per le lumache, a base di metaldeide e in questo modo ha ucciso un maschio e una femmina di pastore belga malinois. Si tratta di cani molto apprezzati per la loro indole e la loro abilità nel lavoro che vengono spesso utilizzati dalla polizia e recentemente sono stati utilizzati per i soccorsi nel terremoto avvenuto in Turchia.
I due esemplari erano di un artigiano di Corridonia e avevano 10 mesi. Lunedì mattina l’uomo ha scoperto quello che era successo trovando i due animali nel giardino: uno era morto, l’altro stava morendo. Non è chiaro cosa sia stato gettato nel contenitore di plastica trovato nel giardino, forse il veleno per le lumache è stato inserito dentro delle polpettine che i cani hanno mangiato. Il proprietario dei cani ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. Ci sarebbero, ad aiutare le indagini per risalire a chi ha compiuto questo spregevole gesto, dei fotogrammi in cui si potrebbe risalire all’autore del gesto. L’invito del proprietario dei due cani uccisi è di segnalare se qualcuno nella notte tra domenica e lunedì ha notato qualche movimento anomalo nella zona e anche se siano accaduti episodi simili.
(Gian. Gin.)
Carcere!!! Assassini
Maledetti!
Che crudeltà, chi è si incivili .... Volete sapere una cosa io tanti anni fa avevo un bastardino carino non dava fastidio a nessuno qualcunoh a provato ad avvelenarlo lo abbiamo salvato.... Dopo pochi mesi è morto lui....
La cattiveria umana non ha limiti! Non si lamentassero poi quelli che non pensano che gli animali siano meglio delle persone!
Bastardi senza cuore
Carcerati a vita
Quanta cattiveria
la gente è senza cuore punto
Facciamo lo stesso ai colpevoli
Vigliacchii vigliacchi fanno questo
Possiate fare la stessa fine.
Dato che se scrivo ciò che vorrei vengo bloccata, mi auguro che il karma si dia da fare. Fb è troppo violento pure questo?
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Delinquenti.
Bastardi.
Chi è capace di fare questo,è capace di tutto. Una volta c’erano i manicomi criminali. Lì dovrebbero andare i malati che hanno fatto ciò.
Sono già risaliti al veleno? Come hanno fatto? Mah!
A me uccisero 5 gatti domestici con del veleno. Mi chiedo sempre cosa avrei fatto se ce lo avessi pizzicato…
Sono solo dei pazzi psicotici quelli che fanno simili cose. Chiunque può essere autore di questo gesto, indipendentemente dal censo, dalla cultura, dalla religione, dalla ideologia politica. D’altra parte dove è che pescavano i nazisti, i bolscevichi e i maccartisti per trovare i loro accoliti? Tra gli psicotici…
Però, chi uccide oggi di più è l’indifferenza e la superficialità nelle soluzioni. Ad esempio, un gatto domestico, abituato all’affetto di un padrone, ad una alimentazione, ad una ambiente protetto, a ritmi di vita ben definiti, non puoi in un attimo buttarlo nelle strade trafficate, in aperta campagna, o in strutture per gatti inadatte e con recinzioni prive di sistemi di antiscavalcamento, da cui fuggire e perdersi e morire in luoghi lontani da quelli a cui era abituato. Come ogni veterinario libero professionista sa e dichiara… Una persona razionale, che conosce la psicologia dei gatti e le leggi che li difendono non farebbe ciò che l’amministrazione comunale di Appignano è in procinto di eseguire con una ordinanza contro gatti domestici, che verranno deportati a giorni, senza la opportuna preparazione psicologica, in una struttura insicura, da cui i gatti domestici fuggiranno, come è già accaduto ad Appignano con la precedente amministrazione comunale. Fregandosene del dolore che tale soluzione comporta per il proprietario dei gatti domestici…
Se l’altra volta non ci furono denunce, questa volta la cosa non passerà in cavalleria.
Per cui, condanniamo pure chi si macchia di delitti contro i nostri Fratelli Minori (cani e gatti domestici), ma condanniamo pure la superficialità, la brutalità, l’ignoranza e l’oppressione dei burocrati verso gli animali domestici che non si possono difendere.
Ma una cosa è certa: chi si macchia di ogni tipo di crimine, compreso quello verso altre forme di vita animale, vegetale e minerale gli ritornerà indietro come flusso negativo e colpirà lui, o i suoi famigliari o le sue cose, e con gli interessi, come finalmente si comincia a parlare di “karma” nei commenti di questo articolo, che è poi quel “se semini vento, raccogli tempesta.”
Quando affermo che le donne sono superiori per umanità agli uomini, ne trovo conferma nei commenti che leggo in calce all’articolo.
Poiché da decenni seguo le vicende famigliari e giudiziarie dell’animalista Ildiko Bianoczi di Appignano e dei suoi gatti, fin da ora posso affermare che è in atto da anni un piano per attentare alla vita dei suoi gatti domestici e alla stessa salute fisica e psichica di Ildiko Bajnoczi. I carabinieri di Appignano sarebbero a conoscenza di episodi di stalking, secondo la testimonianza di Ildiko. Privarla dei suoi otto gatti domestici che vivono con lei nell’appartamento di via Fratelli Falconi 33, per deportarli in una struttura non idonea per la loro sopravvivenza, insieme ad altri che convivono nel suo giardino, è da irresponsabili. Ildiko è ammalata fisicamente. La sua dott. Cinzia Ferretti da oltre un anno dichiara in forma scritta, secondo scienza e coscienza, che la sua assistita ha gravi problemi di salute fisica e chiede al sindaco Mariano Calamita di assegnare di nuovo un’assistenza a domicilio per le faccende domestiche e per la pulizia della casa. Il sindaco Calamita da un anno fa le orecchie da mercante. Ma diventa sollecito, dimenticando accordi precedenti con Ildiko e con me, nel privare di gatti domestici la Bajnoczi, mettendone in pericolo la salute psichica e fisica, come avverrebbe se ad ogni animalista si sottraessero all’affetto i loro gatti e i loro cani.
Cosa sarebbe accaduto se il padrone di Corridonia dei due cani assassinati si fosse accorto di quell’eventuale avvelenatore? Il sindaco Calamita si era impegnato con Ildico e con me – ripeto, con me – presente l’assistente sociale del Comune di Appignano, di sistemare in forma “antiscavalcamento” la struttura che avrebbe ospitato i gatti di Ildiko. Non lo ha fatto. Per cui quei gatti sarebbero in pericolo, checché ne dicano il veterinario provinciale e certe associazioni animaliste di appoggio burocratico. La stessa Ildiko è in pericolo di vita. Sono interessati della vicenda l’avvocato Federico Valori e l’Associazione Italia Animalista.
Giorni fa’ in un commento dove i lupi sgozzavano pecore ecc… alcuni animalisti dicevano che dovevano tenere gli animali pecore agnelli ecc…al sicuro nei recinti o in sicurezza dai lupi ora a me dispiace molto di questo fatto però ora per rispondere a quei bravi signori dico cani e gatti metteteli in sicurezza
L’articolo 638 prevede la reclusione fino a 1 anno per uccisione o danneggiamento di animali altrui.
L’articolo 440 del Codice Penale sanziona chi avvelena sostanze destinate all’alimentazione con la reclusione da 3 a 10 anni. Io ne farei terra per ceci ma viviamo in democrazia quindi usiamo il “menù” legale che abbiamo.