Ast Macerata, altri 4 medici ai saluti:
una in pensione e tre dimissionari

SANITA' - Maria Rita Rosati (Servizi sanitari di base) ha raggiunto i limiti d'età, lasciano anticipatamente Juri Kiss e Sabrina Laurenzi (Psichiatria) e Simone Castiglioni (Chirurgia generale). Per Anatomia Patologica convenzioni con Pesaro
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di Luca Patrassi

Tre dimissioni formalizzate la settimana scorsa, altre quattro agli inizi di questa settimana. Per l’Azienda sanitaria territoriale di Macerata non è decisamente un bel momento sul fronte dei medici. Quattro uscite, una soltanto per l’accesso alla pensione e addirittura le altre tre si riferiscono a dottori assunti relativamente di recente a tempo indeterminato. A voler cercare un qualche particolare in queste ulteriori dimissioni, emerge che due si riferiscono alla Psichiatria di Civitanova. Dimissioni per raggiungimento del limite di età dal prossimo primo ottobre per la dottoressa Maria Rita Rosati, dirigente medico della Unità operativa “Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base”. Poi i tre “anticipi”. Dal prossimo 16 febbraio chiuderà l’esperienza professionale con l’Ast di Macerata il dottor Juri Kiss che aveva un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con l’azienda maceratese in qualità di dirigente medico di Psichiatria. Altro recesso dal reparto di Psichiatria quello della dottoressa Sabrina Laurenzi, anche lei aveva un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, decorrenza delle dimissioni dal prossimo primo marzo. Infine ci sono le dimissioni di un chirurgo, Simone Castiglioni dirigente medico a tempo indeterminato, assegnato alla Unità operativa di Chirurgia generale di Macerata, ha comunicato di voler recedere dal rapporto di lavoro dal prossimo 16 febbraio.

C’è un aggiornamento da Anatomia Patologica per la quale l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e i vertici aziendali hanno assicurato una inversione di rotta a fronte della gravissima carenza di organico e del forte aumento dei tempi di attesa per i risultati delle analisi dei campioni. Sia scritto senza ironia, gli utenti segnalano che è stato tolto il cartello con cui si informava che «per criticità temporanee potrebbero non essere rispettati i tempi di refertazione indicati nei moduli di ritiro». Potrebbero non..significa che in genere vengono rispettati e visti i mesi che passano nell’attesa di una risposta forse era più corretto scrivere “potrebbero essere rispettati i tempi di refutazione”. Intanto è stata formalizzata una delle convenzioni annunciate, il ricorso agli specialisti di Anatomia Patologica dell’Azienda sanitaria Pesaro, evidentemente in numero tale da poter lavorare anche per Macerata. Si legge nella motivazione dell’atto firmato dal commissario straordinario dell’Ast di Macerata Antonio Draisci: «A fronte di ogni accesso (che si ipotizza pari ad un massimo di 2/3 settimanali) effettuato dal professionista dell’Ast di Pesaro per lo svolgimento dell’attività suddetta, l’Ast di Macerata si impegna a corrispondere all’Ast di Pesaro la somma di euro 600 oltre all’Irap e spese di viaggio sostenute. L’attività da parte del personale dell’Ast Pesaro Urbino viene svolta fuori orario di servizio con un costo complessivo presunto pari al massimo di 90mila euro per un anno».

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