Marta Ruggeri
«Tornerò alla carica sul caso dei residui dei fondi contrattuali non spesi, pagati ai dipendenti con ritardo di anni. Non ho ricevuto una risposta esaustiva». Così la consigliera regionale del M5S Marta Ruggeri, che ha deciso di presentare un altro atto ispettivo sulla questione dei residui dei fondi contrattuali non spesi nell’Area Vasta 3. Questo, dopo la risposta a un’interrogazione ottenuta ieri in aula dall’assessore regionale Filippo Saltamartini e considerata insufficiente.
«A me risulta che i residui contrattuali non spesi nell’Area Vasta 3 ammontassero a 3 milioni e 356.000 euro nel periodo 2014-2019 – dice Ruggeri – mentre l’assessore li ha quantificati in 2.181 euro, riferendosi evidentemente alla situazione successiva al pagamento improvviso degli arretrati ai dipendenti, avvenuto lo scorso settembre con anni di ritardo. Il dato che interessava a me, oltre che ai lavoratori, era invece ovviamente l’importo esatto che per questo lunghissimo arco temporale è rimasto congelato per motivi ancora ignoti». Tralasciata, inoltre, una pur importante domanda posta da Ruggeri riguardo alla possibilità che si siano verificati episodi analoghi anche in altre Aree Vaste e Aziende Ospedaliere delle Marche: «La preoccupazione si sta diffondendo fra i dipendenti del servizio sanitario pubblico anche in altre province e so che non sono state ancora evase alcune specifiche richieste di accesso agli atti formalizzate dai sindacati».
Ruggeri si è quindi riservata un’attenta analisi della risposta ottenuta dall’assessore. Eccone il contenuto: «I residui dell’area contrattuale del comparto, riferibili agli anni 2014-2019, alla data odierna ammontano a 2.181 euro, non ancora svincolati per esigenze amministrative. I residui invece degli anni 2020 e 2021 non sono ancora calcolabili, in quanto pende la definizione dei fondi da parte di Asur Marche. In seconda analisi l’Azienda riferisce molto genericamente che le economie sono scaturite in forza di norme di legge che hanno condizionato diversi processi. Di esse ce n’è stata contezza non solo adesso, ma fin dal loro insorgere. Non è stato quindi ancora chiarito, vista l’evasività della risposta dell’assessore Saltamartini, per quali motivi i lavoratori dell’Area Vasta 3 si siano visti corrispondere dei compensi a distanza anche di otto anni».
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