Adelmo Cervi
Incontro all’Iis Corridoni di Civitanova (ore 9,30) e al Carlo Urbani di Porto Sant’Elpidio (ore 11) con Adelmo Cervi. L’appuntamento organizzato da Civitasvolta è in programma per l’ 8 novembre, il protagonista racconterà agli studenti e alle studentesse la storia dei fratelli Cervi. Adelmo Cervi è figlio di Verina Castagnetti e Aldo, terzogenito dei sette fratelli Cervi, aveva compiuto appena quattro mesi quando i fratelli Cervi furono assassinati dai fascisti al poligono di tiro di Reggio Emilia il 28 dicembre 1943. La famiglia Cervi era all’epoca una famiglia contadina con radicati sentimenti antifascisti che fin dagli esordi prese parte attiva alla Resistenza e ospitò nel suo casolare partigiani e oppositori al regime. Catturati, torturati e fatti prigionieri insieme al padre Alcide, i sette fratelli Cervi furono uccisi per rappresaglia. «Avevo quattro mesi quando mio padre e i suoi fratelli furono fucilati dai fascisti – dice l’autore – oggi giro l’Italia per portare alto il loro nome, quello della giustizia e della libertà. Questa è una storia vera, talmente vera che sembra un romanzo. Il romanzo d’amore di chi sa bene che l’amore si nutre di libertà». Suo nonno Alcide, la cui figura entusiasmò Italo Calvino, aveva pubblicato nel 1955 I miei sette figli, un classico della Resistenza stampato in centinaia di migliaia di copie e tradotto in moltissime lingue. Adelmo Cervi ha pubblicato I miei sette padri e Io che conosco il tuo cuore (con Giovanni Zucca, ed. Piemme).
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…chissà se poi si accennerà anche all’eccidio dei fratelli Govoni, massacrati, A GUERRA FINITA, dai partigiani rossi, chissà, magari solamente per fare un minimo di confronto e non solo mitizzare, ma, vedendo da che parte arriva l’iniziativa, dubito che ciò potrà mai accadere, certe storie è meglio dimenticarle, come sono stati “dimenticati” gli assassini, fatti fuggire in Cecoslovacchia. gv
@Giuseppe Vallesi Ti consigliamo la lettura del libro !La morte, la fanciulla e l’orco rosso, ti chiarirebbero le idee sulle montature storiche costruite ad arte. Buon libro per una ricerca che non cerca risvolti partitici e che tratta del caso Ghersi, altra manipolazione della storia. Buona lettura
Gentile Tiziana Streppa, se mi permette, a Voi invece consiglio una lettura più attenta e approfondita della Storia, poiché credo che, forse (forse eh…), Vi manchino proprio molte nozioni fondamentali e molte verità storiche, le quali, probabilmente, tra le tante letture di catechismi di parte, Vi sono sfuggite (può succedere, ci mancherebbe…). Nel corso della vita, comunque, c’è sempre tempo per rimediare, ma sempre se c’è la volontà di farlo, ovviamente, altrimenti uno rischia di restare schiavo delle proprie convinzioni vita natural durante. Cordialmente. gv