Droga alla figlia per avere rapporti:
camionista condannato a 9 anni

SENTENZA - L'uomo era imputato per violenza sessuale. I fatti sono avvenuti nell'entroterra Maceratese. Oggi la condanna in tribunale. Disposto anche un risarcimento di 30mila euro. Per l'accusa (in foto il pm Enrico Barbieri) l'imputato si sarebbe approfittato della tossicodipendenza della ragazza

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Il sostituto procuratore Enrico Barbieri. Oggi ha chiesto la condanna a 9 anni e 4 mesi per l’imputato

 

di Gianluca Ginella

Droga comprata alla figlia per avere rapporti sessuali: condannato a 9 anni e 6 mesi un camionista. La sentenza oggi al tribunale di Macerata. L’imputato, sui sessant’anni, vive in un piccolo centro dell’entroterra. Le accuse riguardavano l’aver procurato droga alla figlia e la violenza sessuale. I fatti che venivano contestati all’imputato (oggi assente all’udienza, mentre c’era la figlia) sarebbero avvenuti tra il 2015 e il 2017.

A quell’epoca la ragazza aveva circa 25 anni e aveva problemi di tossicodipendenza. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Enrico Barbieri, il camionista avrebbe procurato droga alla ragazza riuscendo a convincerla, approfittando del suo stato di tossicodipendenza, ad avere rapporti sessuali con lui.

L’accusa parla di più occasioni in cui l’uomo sarebbe riuscito ad avere rapporti con la figlia. La vicenda era poi emersa quando la ragazza era entrata in una comunità.

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Era stato allora che aveva raccontato di quello che era successo. Da quel momento erano partite le indagini che sono poi sfociate nel processo che si è chiuso oggi a Macerata. Nel corso delle udienze è stata sentita la ragazza (che si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Piero Cavalcanti) che ha confermato i fatti. Oggi il pm ha chiesto la condanna a 9 anni e 4 mesi. Il Tribunale ha condannato l’imputato a qualcosa in più: 9 anni e 6 mesi. Inoltre i giudici hanno deciso anche un risarcimento di 30mila euro verso la parte civile. L’imputato è difeso dagli avvocati Donato Attanasio e Elisa Ciciriello. Per fare appello la difesa attende di leggere le motivazioni della sentenza.

*Dati anagrafici dell’imputato, luoghi e circostanze troppo dettagliate vengono omessi a tutela dell’identità della vittima



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