Da sinistra Giulio Silenzi, Pier Paolo Rossi, Mirella Paglialunga, Tommaso Corvatta, Roberto Mancini e Letizia Morri
di Giovanni De Franceschi
«Un sindaco antidemocratico e inopportuno. Che nel video fuori onda mi ha fatto quasi tenerezza e pena perché ha dimostrato una massima incapacità amministrativa». Sono le parole della candidata sindaca di centrosinistra Mirella Paglialunga che, oggi in conferenza stampa, è intervenuta sui due casi che stanno infiammando la campagna elettorale di Civitanova: il secondo Consiglio comunale nel giro di quattro giorni andato deserto per colpa della maggioranza il 25 Aprile e il fuori onda reso pubblico dalla coalizione dell’altra candidata, Silvia Squadroni. Con Paglialunga c’erano anche attuali consiglieri o candidati: Tommaso Corvatta, Giulio Silenzi, Pier Paolo Rossi, Marco Poeta, Roberto Mancini e Letizia Morri.
Paglialunga è partita proprio dal Consiglio dell’altra sera. «Nonostante l’anomalia di una convocazione per il 25 Aprile – ha proseguito – è fallito sul nascere, eppure c’erano diversi oggetti importanti all’ordine del giorno. Ma la prima anomalia l’avevo notata arrivando in Comune e vedendo diversi consiglieri di maggioranza discutere in piazza. Quindi qualcosa è successo. Stiamo assistendo ad un scaricabarile e a giustificazioni infantili, ma di chi è la responsabilità di non aver fatto entrare i consiglieri di maggioranza in aula? E’ chiaro che il centrodestra è in declino. Ed è rispetto a tutto questo che noi ci poniamo come l’unica alternativa credibile. La novità sta nella volontà di portare a Palazzo Sforza un nuovo metodo fondato sul dialogo, sulla concertazione, sulla trasparenza e sulla competitività». Per quanto riguarda il video fuori onda, nello specifico il passaggio in cui si sente il sindaco chiedere al segretario Morosi se ci fossero i soldi per iniziare un primo stralcio di lavori al Varco sul mare, la candidata ha aggiunto: «Ma chi è che amministra i nostri i soldi, e con quale finalità? Quelle immagini di Ciarapica mi hanno fatto pena». Tant’è che quando gli è stato chiesto se avesse intenzione di cambiare segretario comunale nel caso diventasse sindaca, ha risposto: «Utilizzeremo tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione per circondarci di persone autorevoli».
«Ci troviamo di fronte ad una maggioranza che si è sfaldata – ha proseguito Corvatta – che ha messo il sigillo con questi due Consigli su un’amministrazione totalmente incapace. La destra è logorata, è esplosa. Vari pezzi si presentano alle elezioni divisi per mancanza di una strategia comune che faccia da collante. L’incapacità maggiore di questa amministrazione è relativa all’assenza di un indirizzo per la città, incapacità punteggiata dall’aver promosso interessi privati rispetto a quelli della città. Al contrario di questa destra, il centrosinistra si presenta compatto, capace di proposte completa per la città».
«Il Consiglio dell’altra sera – ha sottolineato Rossi – ha evidenziato due cose. La prima è che questa amministrazione ha finito così come aveva terminato, cioè con un’aula vuota. L’altra è che in cinque anni non è riuscita a mettere niente sulla carta dal punto di vista urbanistico, al di là di piccole e puntuali varianti presentate ad hoc, la visione urbanistica è stata inesistente. Penso al centro, al porto, all’area industriale della città alta: siamo rimasti ai progetti della precedente amministrazione. Per non parlare di tutte le varianti bocciate dalla stessa maggioranza. Questo evidenzia il completo fallimento del sindaco e del vice Troiani. Eppure in queste elezioni si ripresentano insieme. Quindi vorrei che i cittadini aprissero gli occhi verso una parte politica che non ha saputo mantenere le promesse e non è coesa».
«Il primo dato – ha proseguito Mancini – è che stiamo registrando un degrado della politica a Civitanova, che genera sfiducia. Poi va segnalato lo svuotamento del ruolo del Consiglio comunale e infine la lotta intestina di questa parte politica che va avanti con video fuori onda e minacce di querele. Noi, al contrario, siamo l’alternativa per qualità delle persone, programma e metodo d’azione. Noi ci rivolgiamo a tutti coloro che in buona fede hanno a cuore la democrazia».
Poi è toccato a Silenzi, che lunedì sera era in Consiglio e ha testimoniato quanto stava accadendo con una diretta Facebook, ripercorrere quanto è successo. Del perché era stato stata scelta come data il 25 Aprile, dell’interpretazione del regolamento che ha permesso una seconda convocazione dove sarebbero bastati appena otto consiglieri per svolgere la seduta, della sua interrogazione d’urgenza sul ruolo avuto dal sindaco nella sponsorizzazione di Corrado Perugini per l’incarico tecnico relativo al progetto dell’ex liceo scientifico a Fontespina, del fatto che ha visto e incontrato 10 consiglieri di maggioranza e che sia stato il sindaco a mandarli via non si sa bene ancora perché. Ha ribadito anche che lo stesso Perugini ha avuto interlocuzioni con l’Ufficio tecnico anche per quanto riguarda la Ceccotti, che si sarebbe dovuta approvare proprio l’altra sera. «Il 25 Aprile – ha evidenziato – è andato in scena l’ultimo atto di un’opera buffa. Il sindaco dovrebbe motivare il perché ha evitato il confronto, le banali giustificazioni che stiamo sentendo non reggono. E’ chiaro che l’interrogazione di Perugini avrebbe creato problemi. E anche in questo ultimo consiglio, insomma, l’interesse politico ed elettorale di Ciarapica ha prevalso con buona pace della Ceccotti e dell’altra variante commerciale dietro La Serra. Si è disvelato ancora un volta un sistema dove gli interessi dei cittadini arrivano sempre dopo e dove i consiglieri di maggioranza sono chiamati a fare solo le belle statuine. Senza considerare che negli ultimi tre consigli non è funzionato nemmeno lo streaming a dimostrazione della solita prepotenza e arroganza di questa amministrazione».
Poi il riferimento al video fuori onda con Ciarapica, il presidente del Consiglio Morresi e il segretario Morosi: «Quelle immagini dimostrano anche – ha aggiunto Silenzi – che Ciarapica non capisce nulla di amministrazione e che è il segretario il vero gestore del potere. Segretario che non può avere quel ruolo di connivenza, sudditanza o decisivo sulle scelte politiche. Rispetto a questo spirito, c’è bisogno di un nuovo inizio e Paglialunga rappresenta la novità: ha autonomia, caratura politica e capacità d’ascoltare tutti i cittadini. E’ un modo alternativo di vivere il potere e l’amministrazione».
Il discorso poi si è spostato sull’unità del centrosinistra e sulla mancata presenza dei 5Stelle nella coalizione. Innanzitutto Paglialunga ci ha tenuto a precisare che al momento non c’è nessun accordo e nessuna volontà di trovare un accordo con la Squadroni in vista di un eventuale ballottaggio. Poi è stato Silenzi a spiegare perché a suo avviso i grillini hanno scelto un’altra strada. «Specialmente in questi due ultimi anni – ha spiegato – abbiamo lavorato bene con Mei e si era stabilito un asse Pd-M5S di collaborazione e condivisione delle critiche a Ciarapica. Poi quello che è successo a Civitanova è stata una sbavatura, un’anomalia nel panorama nazionale. La scelta di correre con la Squadroni che ha prevalso porta la firma della parlamentare Mirella Emiliozzi, che è sempre stata allergica al centrosinistra».
A me non ha fatto pena.
Non fa pena, fa curriculum!
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Per non farsi fare… nero! ahahahaahhah, ci vuole una bella risata per affondarlo del tutto al porello dalla faccia tosta che imperterrito cavalca…l’on(t)a… ahahahahahahaha