Claudio Maria Maffei
di Claudio Maria Maffei*
Con il suo solito entusiasmo l’assessore Filippo Saltamartini ha commentato la notizia sul buon risultato della sperimentazione della ventilazione meccanica controllata nelle scuole in termini enfatici: «questa misura va ad aggiungersi alle altre che abbiamo adottato da precursori: l’uso degli anticorpi monoclonali, la vaccinazione nei palazzetti, non per ultimo la produzione di medicinali anti-Covid nella nostra Regione a cura di Pfizer». Poi ha concluso ricordando che questi «sono stati i 4 pilastri che hanno fatto diminuire la pressione sugli ospedali» a dimostrazione di «come il Servizio Sanitario Regionale ha retto all’urto del Covid e ha mostrato la sua particolare efficienza».
Purtroppo i dati sulla salute dei marchigiani dicono tutt’altro. Per valutare l’impatto della pandemia nel 2020 e 2021 si utilizza l’incremento della mortalità complessiva, perché ci potrebbero essere problemi nella attribuzione corretta dei decessi al Covid e alle altre cause. La Agenzia Regionale Sanitaria della Toscana ha elaborato i dati dell’Istat producendo il grafico della Figura 1, che riporta la variazione percentuale dei decessi nel 2020 e 2021 nelle varie Regioni e in Italia rispetto al quinquennio 2015-2019. Rispetto alla media degli anni 2015-2019 abbiamo avuto nelle Marche un incremento della mortalità dell’11,4%, contro una media nazionale decisamente più bassa del 9,2%, che ci colloca all’ottavo posto in Italia. Nel 2020 quando l‘aumento della mortalità era stato maggiore in tutta Italia eravamo sotto la media nazionale (12,6% contro il 15,6%) ed eravamo al dodicesimo posto. Insomma, nel 2020 eravamo andati in proporzione decisamente meglio, alla faccia della presunta efficienza legata ai pilastri dell’azione anti-pandemia della attuale Giunta.
Figura 1 Variazioni percentuali dei decessi nel 2020 e 2021 rispetto al quinquennio 2015-2019 nelle diverse Regioni (fonte: elaborazione Agenzia Regionale Sanitaria della Regione Toscana su dati Istat)
Del resto questi dati negativi sono coerenti col fatto che nelle Marche la vaccinazione, che è notoriamente la più importante misura di prevenzione, è andata e va male. Coi dati aggiornati a venerdì mattina eravamo al penultimo posto nella vaccinazione tra i 5 e gli 11 anni e al quintultimo in quella della popolazione generale (fonte: Gimbe, dati relativi alle persone che avevano ricevuto almeno una dose). Come venga in mente all’assessore di considerare la vaccinazione nei palazzetti un pilastro della politica sanitaria di questa Giunta è un mistero.
Sono confortanti invece i dati sull’uso uso degli antivirali anti-Covid (peraltro nelle Marche è prodotto solo uno dei tre attualmente disponibili) e degli anticorpi monoclonali visto che le Marche sono ai primi posti in entrambi i casi come frequenza di impiego. Come pure sono confortanti i dati sulla ventilazione meccanica controllata su cui però conviene fare alcuni chiarimenti. Facciamoci aiutare dalla Tabella. Lo studio è durato quattro mesi (se togliamo le vacanze di Natale) e ha riguardato 316 classi su 10.125, pari al 3 % delle classi totali. La Regione ha investito per il progetto 9 milioni di euro che però basterà per non più del 20% delle classi. Lo studio ha riguardato dunque un campione piccolissimo delle classi e anche se i suoi risultati sono davvero molto promettenti considerarli superiori – come pare abbia fatto chi ha presentato i risultati – rispetto a quelli della vaccinazione è come minimo discutibile. La vaccinazione è stata sperimentata su milioni di persone e oltre a proteggere dalla malattia riduce il rischio di trasmissione dentro la scuola e fuori. La ventilazione riduce il rischio di contagio solo dentro le aule in cui viene installato e manutenuto l’impianto.
Tabella 1 Sintesi dei dati dello studio sulla ventilazione meccanica controllata nelle scuole delle Marche (fonte: Fondazione David Hume)
Quindi non vorrei che l’enfasi sulla ventilazione venisse usata per mascherare dati come quelli della Figura 2 sulla vaccinazione della popolazione tra i 12 e i 19 anni che ci vede tristemente al penultimo posto in Italia come percentuale di soggetti che ha ricevuto almeno una dose. Si tratta di un triste primato che non è minimamente controbilanciato dal pur buon impatto della ventilazione meccanica controllata.
Figura 2 Andamento della vaccinazione nella classe di età 12-19 anni in Italia (Fonte: Lab 24 de il Sole 24 Ore, sabato 26 marzo ore 16.00)
Va benissimo adeguare le strutture scolastiche, ma se si continuerà a vaccinare poco le Marche rischieranno di contribuire a pagare un altissimo prezzo in caso di riemergenza epidemica. Fino a oggi, non dimentichiamolo, i decessi attribuiti al Covid nelle Marche sono stati 3691 fino a sabato 26 marzo. Tanti, troppi.
*Claudio Maria Maffei, medico e dirigente sanitario in pensione
Le. Direttive arrivano dal governo dei "migliori"
Tutto è politica... Sono morti perché è il ciclo della vita.. Dubitiamo sulle cause? Ci può stare... Facciamo qualche migliaio di autopsie, E scongiuriamo dubbi e perplessità... Tanto tempo e soldi ne abbiamo...
Perché i vaccini funzionano
Michele Gigli perché non funzionano ?
I morti per covid ci sono in tutta Italia non solo qui nelle Marche!!
Francesco Varchi basterebbe leggere l'articolo e guardare le figure per comprendere come i risultati sono commentati proprio alla luce del paragone con le altre regioni
Francesco Nobili, paragone per vaccinazioni tra i 12 e 19 anni; ma quanti morti in questa età?
Francesco Varchi ma ha letto (e soprattutto, compreso?)
Quello che volevano?..... domanda
Dipende da come si guarda x alcuni gestita molto più che bene x molti altri no
Avete ridotto la sanità ai minimi termini
E vediamo quanti e chi e come sono morti.... Propaganda politica non cessa mai.
Perché non sono morti solo di COVID....
Scienza & politica vanno a braccetto solo se in termini propagandistici
Forse il motivo è che siamo tra gli ultimi nella % di vaccinati e in pole position per "geni" laureati su Facebook??
FATELA AD ALCUNI MEDICI QUESTA DOMANDA NON ALLA POLITICA.....
Simone Iualè Tachipirina e vigile attesa ecco spiegato le mortalità!
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La mortalita’ e’ alta nella Nostra Regione e’ alta xche’ la maggior parte delle persone hanno tolto l’uso della mascherina e fanno ancora assembramenti selvaggi e il virus se ne approfitta vedendo queste scene, bisogna ancora mantenere delle osservanse.
Perché i dati sulle morti “con” covid e “per” covid sono state sommate..
Se come si evince dall’articolo,l’aumento dei decessi è dovuta alla scarsa vaccinazione della popolazione marchigiana,mi domando che colpa ha
la regione e l’assessore alla sanità, siamo liberi di decidere come e se vaccinarci,
evidentemente noi marchigiani la pensiamo diversamente dal dott.Maffei.
Il dottore mostra e spiega numeri con tabelle che, se le si leggono con scrupolo, non danno adito ad interpretazioni partigiane.
Tutte le scuse sono buone per prendersela con Saltamartini, non sarà che forse la tutto sommato lieve variazione dalla media nazionale, potrebbe essere imputata alla maggiore percentuale di anziani, colpiti in modo particolare? (le Marche notoriamente sono una delle regioni con più aspettativa di vita) Il dilemma ancora irrisolto è invece la strage in Lombardia, particolarmente a Bergamo
Soddisfatto Saltamartini? Anche se i risultati dicono tutt’altro?
Perché non cominciamo ad analizzare i fatti con un po’ di buon senso?
Perché con 90% di vaccinati in Italia ancora si parla di Covid mentre andando a est dalla Slovenia in poi, con molti meno vaccinati e senza ormai più nessuna misura di prevenzione (se mai ce ne fossero state al di là di un livello puramente teorico), il covid è letteralmente sparito da mesi?