di Francesca Marsili
Dopo Civitanova il flashmob contro il Green pass si sposta a Tolentino: un aperitivo portato da casa e consumato all’aperto, sulle panchine a fianco della fontana in piazza Martiri di Montalto, assume i toni di una protesta pacifica contro le restrizioni a contrasto del Covid. Un centinaio di persone, provenienti da tutta la provincia, si sono date appuntamento attraverso una chat telegram e il passaparola per questo pomeriggio alle 18 e che si è protratto sino alle venti circa.
La stragrande maggioranza di loro non si era mai vista prima, solo parlata attraverso l’applicazione, Telegram appunto, il canale più utilizzato da questi gruppi che in comune hanno tutti l’idea che il Green pass sia una forma di privazione della libertà e assolutamente discriminatorio (per chi non è vaccinato).
Uomini, donne, giovani e meno giovani, anche bambini. Ai lati della piazza, in pieno centro cittadino, le forze dell’ordine, Polizia locale e carabinieri a monitorare la situazione. Inizialmente l’appuntamento era fissato in piazza della Libertà, ma non essendoci punti di appoggio per consumare un aperitivo all’aperto, il gruppo, ha deciso di spostarsi appunto in piazza Martiri di Montalto.
«Abbiamo scelto questa forma per palesare la discriminazione alla quale siamo costretti – racconta uno di loro, di professione prigrammatore – vogliamo far capire alla maggioranza della popolazione che possiede il Green pass, a chi guarda male, cosa dobbiamo fare per poter avere un po’ di normalità, siamo qui rivendicando il diritto alla libertà di cui siamo stati privati».
Poggiati sulla panchina in pietra tramezzini, panini e bevande che ognuno di loro ha portato da casa per essere consumati nell’unico modo concesso a chi è sprovvisto di super Green pass, all’aperto. Tra loro c’è chi, pienamente consapevole, ha scelto di non vaccinarsi perdendo addirittura il posto di lavoro. Come nel caso di una donna di Tolentino, operatrice sociosanitaria in una Rsa, che per poter lavorare avrebbe dovuto sottoporsi alla vaccinazione, ma ha scelto di non farlo.
«Mi sono dovuta reinventare, ora faccio le pulizie e mi sottopongo al test rapido ogni due giorni – racconta – ma sono pienamente convinta di quello che ho fatto. Siamo qui per continuare a sopravvivere – specifica- e avere un po’ di socialità, perché a questo siamo stati costretti».
Oggi per lavorare si deve avere il supergreen pass, quindi come fa la signora a lavorare col tampone rapido? È under 50?lavora in nero? Io fossi il suo datore di lavoro, in casa mia, pretenderei il supergreen pass come in tutti i posti di lavoro
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Lavorava in una rsa senza vaccino e si lamenta pure? Guarda caso grazie ai vaccini, non i focolai, ma i numerosi casi di morte tra anziani ospiti dei ricoveri, non ci sono più stati. I vaccini hanno funzionato, ma come si poteva mantenere del personale in servizio non vaccinato all’interno di queste strutture che ospitano persone cosí fragili causa la loro veneranda età? Un vaccinato può comunque infettare ma la carica virale non è la stessa.Mi domando… se tutta la popolazione si fosse vaccinata il tanto odiato green pass sarebbe esistito? Il motivo perchè esiste, forse è dovuto al fatto che ci sono troppi non vaccinati? Pensateci.
Il medesimo evento di menti eccelse a Citanò ha raccolto tre volte tanto… si vede che l’aria di mare fa bene al cervello…
Urgono contromanifestazioni per la quarta dose subito.
Caro Tome non sei molto informato riguardo le RSA. Attualmente sono in preda ai focolai solo che non lo pubblicizzano. Conosco diverse oss che vi lavorano e quindi sono sicura di quello che dico.
Sig.ra Coltorti legga bene quello che ho scritto ….”Guarda caso grazie ai vaccini, non i focolai, ma i numerosi casi di morte tra anziani ospiti dei ricoveri, non ci sono più stati.” E’ evidente che non ho scritto che i focolai non ci sono più stati ma grazie ai vaccini abbiamo evitato i numerosi casi di morte molto diffusi prima della campagna vaccinale.
Inoltre diversi casi di focolai importanti e recenti nelle rsa sono comunque stati segnalati anche da Cronache maceratesi, a memoria ricordo Sant’Angelo in Pontano, Recanati , Matelica ma anche altri ma non ricordo il paese.
Bella iniziativa, purtroppo le persone non sono realmente informate e non si rendono conto che nonostante 3 dosi chi si infetta oggi sta più male di chi ne ha zero. Le informazioni ci sono se tutti le cercassimo nei siti ufficiali le vedremmo con i nostri occhi.
“Purtroppo la variante chiamata Omicron è un tipo di vaccino che crea sia l’immunità delle cellule B che delle cellule T ed ha fatto un lavoro migliore per raggiungere la popolazione mondiale rispetto a quello che abbiamo fatto con i vaccini”.
https://www.arezzoweb.it/2022/bill-gates-al-munich-security-conference-purtroppo-la-variante-omicron-crea-immunita-526474.html
La mafia per lavorare ti chiede il pizzo,lo stato ti chiede il super green pass…
Alfredo Luzi è un grande.
L’assurdità della persecuzione dei non vaccinati consiste nel fatto che l’onor d’esser vaccinato è fugace. Questo vaccino è dialettico, è efficace e controproducente al tempo stesso, la sua protezione dura 100 giorni e poi diluvia, dunque coloro che odiano e criminalizzano i non vaccinati sono anche loro, di fatto, non vaccinati o destinati ad esserlo. Ci si racconta che l’epidemia sta per finire ma i dati americani, giapponesi, israeliani non sono per niente rassicuranti. E’ vero che la spagnola dopo due anni terminò, ma 100 anni fa non si usarono vaccini, non esisteva il problema delle varianti selezionate dal vaccino, non esistevano virus artificiali…
La gara di salto in alto nell’obbedienza è appena cominciata.
Testimonianza attuale e personale: tre persone, con regolare terza dose e super green pass, hanno contratto il virus in maniera ASINTOMATICA. Lo hanno scoperto in quanto sottoposte regolarmente, due volte a settimana, a tampone, come richiesto da una società sportiva. Se non si fossero tamponate per puro caso e comunque senza un obbligo di “legge”, ora sarebbero inconsapevolmente libere di circolare ed infettare?
Certo Gisella Picchio, una volta vaccinati e supergreenpassati si è professionisti del contagio seri e rispettati, mica untori.
https://www.fanpage.it/attualita/omicron-e-vaccini-perche-i-casi-covid-stanno-scendendo-cosi-velocemente/
Fanpage è proprio un faro di genialità. E’ grazie a fanpage che il nestoriano smarrito può finalmente comprendere che le ondate prima vanno su, poi vanno giù, e se vanno su è perche’ omicron è contagioso, e se vanno giù è perche’ smette di essere contagioso quando vede un green pass, anzi un Green Pass.
Fanpage consente al cittadino modello di comprendere l’andamento pandemico alla luce della fondamentale intuizione scientifica di Orietta Berti secondo la quale “a questo mondo tutto va su e giù”.
Poi, per andare oltre la razionale guida virgiliana di Fanpage e vedere misticamente il Super Green Pass che move il sole e l’altre stelle, ci vuole la guida di San Bernardo di Chiaravalle come in Dante.