Lo stabilimento del Cosmari
di Luca Patrassi
Cosmari, rifiuti, discariche, indennizzi, direttore storico uscente, nuovo direttore che sembrano voler cercare. La storia del Cosmari è risalente nei decenni, parte da una felice intuizione politica di mettere in rete le municipalità maceratese ed arriva ai giorni nostri con cronache un po’ meno esaltanti. Mario Morgoni, già sindaco di quella Potenza Picena che si fece carico di ospitare agli inizi del Duemila la prima discarica consortile ed attualmente deputato del Partito democratico, è uno di quei personaggi che conosce bene i fatti e gli antefatti.
Il deputato Mario Morgoni
Allora, Morgoni, cosa sta accadendo al Cosmari e negli organismi pubblici decisionali?
«Partiamo dall’ultimo episodio, la proroga dell’apertura della discarica di Cingoli che doveva essere chiusa lo scorso ottobre e che rimarrà aperta per altri due anni con un onere quadruplicato».
Cosa ne pensa?
«Prima di tutto, esprimo un plauso per la posizione di contrarietà espressa dal sindaco di Montecassiano Leonardo Catena: mi stupisce che questa posizione non sia stata condivisa, in particolare da parte dei sindaci del centrosinistra».
Cosa non ha gradito di questa proroga?
«Io ho gestito da sindaco nel Duemila l’apertura della discarica di Potenza Picena, subendo manifestazioni di protesta tra le quali una sotto la mia abitazione privata promossa dal centrodestra locale e con la partecipazione di alcuni esponenti che ancora oggi ne rappresentano i vertici regionali; ma ci muovemmo nell’ambito di una programmazione provinciale che prevedeva poi l’apertura di siti in altre città fino appunto a Cingoli 2020. E rispettammo in modo rigoroso quella programmazione, sia riguardo alla tempistica che ai quantitativi. Nella materia dei rifiuti, quello che più conta è la credibilità nei confronti della popolazione: la discarica è sicuramente un elemento di criticità ed allora quando si fanno promesse e si assumono impegni, questi vanno rispettati. Non si possono ingannare i cittadini con scadenze che vengono puntualmente disattese; il risultato è che le persone non credono più ai politici, è uno sfregio alla credibilità delle istituzioni, ci tagliamo i ponti alle spalle e questo è quello che ha fatto ora il Comune di Cingoli».
L’ultima assemblea del Cosmari
Qualcuno ha detto che si è trattato di un risparmio di spesa
«Se la proroga di Cingoli fosse dipesa dai motivi tecnici, dall’aver individuato un nuovo sito e permettere di avere i tempi di allestirlo, allora avrebbero avuto una giustificazione i 3,6 milioni di euro versati per due anni, ma non è così. Il risparmio è fittizio, tra due anni saremo al punto di oggi, peggio: vorrei essere smentito, ma nel frattempo non si sarà trovato un nuovo sito per la discarica, continuiamo a sperperare risorse pubbliche. La credibilità delle istituzioni passa attraverso la capacità di fare scelte anche scomode e impopolari ma assumendosene fino in fondo la responsabilità e rispettando gli impegni presi con i cittadini ».
Ha detto che il no di Catena è rimasto isolato, anche all’interno del centrosinistra.
«Sì, ho chiesto al segretario provinciale dem Angelo Sciapichetti di prendere ufficialmente posizione su questo tema».
Il futuro del Cosmari?
«Parte dal rinnovo dell’impiantistica, da un ripensamento dei modelli operativi, da iniziative innovative, da un’azione più incisiva per avere meno rifiuti e più rifiuti di qualità. E poi da una programmazione che vorrei vedere anche dalla Regione, in tal caso vorrei capire se intende farla e poi verificare se è in grado di farla. Vede, quando da sindaco ho deliberato l’apertura della discarica nel mio Comune, avevo una strategia che è stata sostenuta dal Cosmari e dalla sua direzione. Abbiamo chiuso la discarica nei tempi promessi, abbiamo sviluppato una politica ambientale che ci ha permesso per tanti anni di essere la città con la più alta percentuale di raccolta differenziata della provincia: ora, con il governo del centrodestra, quel primato si è perso e Potenza Picena ha fatto preoccupanti passi indietro».
Giuseppe Giampaoli
Ha parlato di vicende che risalgono ad alcuni decenni fa, c’erano strategie condivise e una direzione firmata Giuseppe Giampaoli: a proposito di Giampaoli, questa storia del concorso per il direttore del Cosmari?
«Ho sentito, a proposito del concorso, il presidente Giuseppe Pezzanesi dire che è “meglio ammettere l’errore piuttosto che andare avanti sbagliando ”. Si tratta di una operazione che non depone a favore della serietà del consorzio con il rischio di essere esposti a ricorsi ma anche di autorizzare sospetti e interrogativi. Considero Giampaoli un professionista affidabile e competente ma è ora che la comunità dei sindaci esprima un adeguato protagonismo: il Cosmari è una realtà importante e ha un bagaglio di credibilità che non va disperso correndo il rischio di farne un carrozzone con strategie di corto respiro, tirando a campare. Il Cosmari deve tornare ad essere un laboratorio creativo, innovativo ed efficiente».
Un appello, sempre al Cosmari e ai politici?
«Bisogna affrontare anche le esigenze del mondo delle imprese che non possono sobbarcarsi gli oneri impropri e consistenti per lo smaltimento o il conferimento in impianti di lavorazione a centinaia di chilometri di rifiuti non pericolosi. La competitività delle nostre piccole aziende passa anche attraverso il contenimento di questi costi: fare sistema ed esercitare la funzione di azienda pubblica significa anche questo, dare risposte agli imprenditori mettendolo nelle condizioni di operare al meglio».
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Deputato Moroni, la sua analisi sulla proroga della discarica di Vingoliè giusta. Però come è possibile sperperare denaro pubblico senza che nessuno vada a controllare (Corte dei Conti e Magistratura se si ipotizzano reati). Qui si rimpallano RESPONSABILITÀ dalla Provincia, Cosmari e Ata3. Questi enti sono gestiti da Amministratori pubblici retribuiti. Allora io da profano le chiedo, se un professionista (muratore, elettricista, idraulico ecc.) viene a casa sua ed le esegue un lavoro non conforme o oltre i tempi stabiliti lei lo paga regolarmente?
DISCARICA DI CINGOLI: aperto il vaso di Pandora
Il Comitato Campagna Pulita commenta le ultime vicende sulla discarica
Con parziale sorpresa lunedì scorso abbiamo appreso come di consueto attraverso la stampa l’esito dell’Assemblea Cosmari. In sintesi il Comune di Cingoli ha accettato il progetto del Cosmari di ampliamento della discarica di Fosso Mabiglia di ulteriori 77.000 mc, oltre i 23.500 mc già concordati per una capacità finale di 550.500. Ciò consentirà al Cosmari di continuare ad abbancare fino a settembre 2023. Circa 23 mesi in più rispetto a quanto originariamente concordato. Forti di queste informazioni, noi di Campagna Pulita, Comitato di azione locale contro la discarica, siamo ora in grado di consegnare al Comune il nostro resonto finale sulle loro performance fino al 2021.
All’assemblea pre-elettorale del 2019 a Botontano di Cingoli ci fu assicurato dall’allora sindaco Filippo Saltamartini, ora Assessore alla Sanità Regionale, che il potenziale candidato Michele Vittori era un uomo virtuoso e di fiducia, che avrebbe garantito il rispetto dell’accordo tra Cosmari e il Comune sulla durata della discarica. Ossia chiusura del sito di Cingoli ad ottobre 2021. A giugno 2020 ci è stato di nuovo assicurato da Vittori che la discarica di Cingoli non sarebbe stata estesa e che sarebbe stata chiusa pressapoco nei tempi stabiliti. Gli articoli che leggiamo sui giornali da giugno di quest’anno, hanno iniziato a suonare campanelli d’allarme che erano in corso piani per estendere la discarica e quindi abbiamo cercato tramite e-mail e incontri di chiarimento da parte del nostro Comune circa la validita di queste notizie. Non ci è mai stata data una risposta adeguata alle nostre preoccupazioni. Gli incontri che abbiamo avuto con il Sindaco sono stati accolti con assicurazioni sulle loro buone intenzioni di contrastare gli obbiettivi di Cosmari, ma di fatto senza dar mai seguito ad azioni concrete (stessa linea tenuta dal 2014 in poi, ossia mi astengo). Questo in un momento in cui tutti gli altri Sindaci della Provincia stavano lottando tenacemente per assicurarsi che il loro terrrorio non ospitasse la prossima discarica Provinciale. Senza trasparente chiarezza sulle intenzioni del Comune avevamo due opzioni. O accettare le rassicurazioni che ci erano state date, o alzare la voce sulla stampa e con i partiti di opposizione per avere risposte su queste importanti questioni. Abbiamo scelto quest’ultima, e settimanalmente abbiamo reso note le nostre preoccupazioni ai nostri politici, alla popolazione di Cingoli e a tutta la Provincia. Forse il nostro intervento più potente è stato chiedere alle persone locali che vivono entro I 2 chilometri dalla discarica, come avrebbe influenzato le loro vite avere ancora la discarica per molti anni. Quaranta famiglie locali hanno contribuito con le loro tristi storie su come la discarica avesse rovinato la loro esistenza. Alcune di queste storie ci hanno fatto venire le lacrime agli occhi. Quando abbiamo consegnato questi commenti a Vittori e Pezzanesi in un incontro congiunto in Comune, hanno paventato in modo irridente che forse ci eravamo inventati queste storie al bar. La loro più profonda preoccupazione era che le nostre lamentele sulla stampa avrebbe portato ad una cattiva pubblicità per l’Amministrzione e per Cingoli. Certo, molti di noi sono nel settore del turismo e la cattiva pubblicità per Cingoli è l’ultima cosa che vorremmo, ma nella vita devi affrontare la realtà della tua situazione, quindi se ritieni che il tuo ambiente sia degradato dai piani della politica, è più un tuo dovere che un tuo diritto mostrare tutto lo sdegno. Sulla base dell’esito dell’assemblea al Cosmari di lunedì scorso, riteniamo di essere giustificati nel pubblicizzare che il Comune è lieto di continuare la nostra sofferenza per almeno altri due anni affinché possa “nobilmente” dare il proprio contributo alla risoluzione momentanea dell’emergenza rifiuti in Provincia di Macerata. Ora il Comune di Cingoli per la sua nobiltà d’animo riceve dal Cosmari un indennizzo di 3.650.000 Euro. Questi fondi viene detto ……saranno devoluti ai cittadini, perché la popolazione è l’unica parte offesa da questa decisione. La nostra ipotesi più plausibie è che questi fondi siano usati per progetti di vanità di cui ci si possa vantare alle prossime elezioni, senza fare menzione delle sofferenze degli abitanti di Fosso Mabiglia.
Dal 2014 ad oggi a Cingoli sono passate 3 Amministrazioni dello stesso orientamnto politico, nessuno ha voluto , ha saputo contrastare o addirittura agevolato le scelte di Provincia e Cosmari. Ma non sono nemmeno stati capaci di far rispettare accordi presi da Provincia e Cosmari circa il cronoprogramma dei rifiuti con relativa chiusura del sito di Cingoli.
VERGOGNA. Tutto questo solo per meri interessi personali.