L’ultima assemblea del Cosmari l’altro giorno
di Luca Patrassi
Accordare un aumento del 400% sull’indennizzo al Comune che per altri due anni ospiterà la discarica di appoggio al Cosmari e dire che si sono risparmiati oltre quattro milioni di euro. Annullare il bando di concorso per il nuovo direttore generale che era arrivato alla selezione di quattro idonei reputando che non facessero al caso loro e prorogare per altri sei mesi l’incarico a Giuseppe Giampaoli che ha assicurato che lo farà gratuitamente. E’ il Cosmari, bellezza. Dove anche la matematica è bipartisan, senza regole fisse.
Primo punto. L’assemblea dei soci del Cosmari ha accordato un indennizzo di 3milioni e 650mila euro complessivo al Comune di Cingoli che ospiterà la discarica per altri due anni (fino al settembre del 2023). Il Comune, finora, aveva percepito 450mila euro. Peraltro erano trapelate nei mesi scorsi indiscrezioni per le quali il Comune aveva chiesto un adeguamento del 300% dell’indennizzo per ospitare ancora la discarica, indiscrezioni bollate come fantasiose sull’assunto che non c’era stata alcuna richiesta. Chissà, l’altro giorno in assemblea, come saranno arrivati a capire le richieste del Comune di Cingoli: sicuramente il sindaco – che è alla guida di un ente pubblico e non di una Spa – avrà relazionato in giunta o in Consiglio comunale sulla trattativa. Di sicuro non ci sono state assemblee cittadine a Fosso Mabiglia, sede della discarica che, dopo sette anni di attività, a fine anno avrebbe dovuto cessare e lasciare il passo agli altri siti reputati idonei dieci anni fa.
La discarica di Fosso Mabiglia a Cingoli
Ma i siti idonei del 2011 sono spariti, non se ne è parlato più e la Provincia, con il presidente Pettinari, l’assemblea dei sindaci, l’ambito territoriale si sono «lanciati» alla ricerca di un sito per il dopo Cingoli. Sono partiti da cento siti idonei, poi ridotti, poi hanno affidato incarichi per valutare, poi sono piovuti annunci di ricorso al Tar, poi si sono fatte tante chiacchiere come nella tradizione migliore di chi non ha nessuna intenzione di prendere una decisione per evitare di disturbare il proprio orticello elettorale. Meglio buttare pacchi di milioni smaltendo rifiuti fuori provincia, fuori regione, in qualunque posto ma non nel Comune che si amministra protempore. Meglio un voto oggi che una provincia, intesa come comunità territoriale, che riesce a giocare in squadra assumendosi onori ed oneri: si producono tonnellate di rifiuti, ma di smaltimento nemmeno a parlarne. Così Cingoli quadruplica la cifra di partenza dell’indennizzo e l’assemblea dei soci del Cosmari l’approva senza battere ciglio.
Leonardo Catena
Unico voto contrario il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena cui qualche buon prof deve aver spiegato bene in passato che se invece di spendere 400mila euro ne spendi un milione e 850mila, sfori sulle spese di un milione e 450mila euro e vai in rosso e non in attivo come invece vorrebbero dare a intendere al Cosmari. Perché la matematica non è un’opinione, ma la politica dei giorni nostri è globale, ha orizzonti sconfinati purché non si tocchino le mura del proprio paesello elettorale: in dieci anni non sono stati capaci di fare sistema e trovare una soluzione per la nuova discarica come imporrebbe la stessa filosofia consortile pubblica che ha visto la nascita del Cosmari, eppure dicono che hanno risparmiato milioni di euro perché portare i rifiuti fuori provincia – assicurano – sarebbe costato diversi milioni in più rispetto alla cifra che si spenderà per Cingoli.
Sulla questione del direttore generale, nulla da dire. Hanno bandito un concorso chiedendo determinati requisiti e lo hanno annullato perché i quattro selezionati rispondevano a quei requisiti: scelta finale che ha visto perplessi e contrari diversi sindaci, in particolare quelli del centrosinistra. «Meglio una figuraccia che questo bando» è stato detto dai fautori dell’annullamento di una procedura pure risalente a un anno fa. Giusto, il Cosmari ha un solo direttore ed è Giuseppe Giampaoli che nelle ore libere potrebbe spiegare a diversi sindaci e a consiglieri vari come si fa a restare alla guida vera del Cosmari per tanti decenni attraversando consigli di amministrazione di varie impostazioni politiche, rosse e nere. Giusto una battuta finale: i quasi tre milioni di spesa suppletiva per l’indennizzo a Cingoli consentiranno di ridurre le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti? Se dicono che si sono risparmiati diversi milioni…
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Mi permetto di aggiungere una battuta (o,meglio, un quesito per essere piu’ preciso): quale sarebbe stato il costo (o sarebbero state le implicazioni dirette e/o indirette) nel cado in cui non fosse stato raggiunto questo accordo di proroga per la discarica di Cingoli?
Ormai con le bollette dei servizi pubblici: noi cittadini, ci stanno costringendo a subire la pratica dell’estorsione per il semplice motivo che anche quando il servizio non si usa, bisogna pagarlo ugualmente. Non succede solo con la bolletta della mondezza, ma anche con le bollette dell’acqua, luce e gas. A questo punto: credo sia giusto sospendere i pagamenti fin quando non ci dicono con quale legge Costituzionale siamo tenuti a rispettare leggi estorsive.
DISCARICA DI CINGOLI: aperto il vaso di Pandora
Il Comitato Campagna Pulita commenta le ultime vicende sulla discarica
Con parziale sorpresa lunedì scorso abbiamo appreso come di consueto attraverso la stampa l’esito dell’Assemblea Cosmari. In sintesi il Comune di Cingoli ha accettato il progetto del Cosmari di ampliamento della discarica di Fosso Mabiglia di ulteriori 77.000 mc, oltre i 23.500 mc già concordati per una capacità finale di 550.500. Ciò consentirà al Cosmari di continuare ad abbancare fino a settembre 2023. Circa 23 mesi in più rispetto a quanto originariamente concordato. Forti di queste informazioni, noi di Campagna Pulita, Comitato di azione locale contro la discarica, siamo ora in grado di consegnare al Comune il nostro resonto finale sulle loro performance fino al 2021.
All’assemblea pre-elettorale del 2019 a Botontano di Cingoli ci fu assicurato dall’allora sindaco Filippo Saltamartini, ora Assessore alla Sanità Regionale, che il potenziale candidato Michele Vittori era un uomo virtuoso e di fiducia, che avrebbe garantito il rispetto dell’accordo tra Cosmari e il Comune sulla durata della discarica. Ossia chiusura del sito di Cingoli ad ottobre 2021. A giugno 2020 ci è stato di nuovo assicurato da Vittori che la discarica di Cingoli non sarebbe stata estesa e che sarebbe stata chiusa pressapoco nei tempi stabiliti. Gli articoli che leggiamo sui giornali da giugno di quest’anno, hanno iniziato a suonare campanelli d’allarme che erano in corso piani per estendere la discarica e quindi abbiamo cercato tramite e-mail e incontri di chiarimento da parte del nostro Comune circa la validita di queste notizie. Non ci è mai stata data una risposta adeguata alle nostre preoccupazioni. Gli incontri che abbiamo avuto con il Sindaco sono stati accolti con assicurazioni sulle loro buone intenzioni di contrastare gli obbiettivi di Cosmari, ma di fatto senza dar mai seguito ad azioni concrete (stessa linea tenuta dal 2014 in poi, ossia mi astengo). Questo in un momento in cui tutti gli altri Sindaci della Provincia stavano lottando tenacemente per assicurarsi che il loro terrrorio non ospitasse la prossima discarica Provinciale. Senza trasparente chiarezza sulle intenzioni del Comune avevamo due opzioni. O accettare le rassicurazioni che ci erano state date, o alzare la voce sulla stampa e con i partiti di opposizione per avere risposte su queste importanti questioni. Abbiamo scelto quest’ultima, e settimanalmente abbiamo reso note le nostre preoccupazioni ai nostri politici, alla popolazione di Cingoli e a tutta la Provincia. Forse il nostro intervento più potente è stato chiedere alle persone locali che vivono entro I 2 chilometri dalla discarica, come avrebbe influenzato le loro vite avere ancora la discarica per molti anni. Quaranta famiglie locali hanno contribuito con le loro tristi storie su come la discarica avesse rovinato la loro esistenza. Alcune di queste storie ci hanno fatto venire le lacrime agli occhi. Quando abbiamo consegnato questi commenti a Vittori e Pezzanesi in un incontro congiunto in Comune, hanno paventato in modo irridente che forse ci eravamo inventati queste storie al bar. La loro più profonda preoccupazione era che le nostre lamentele sulla stampa avrebbe portato ad una cattiva pubblicità per l’Amministrzione e per Cingoli. Certo, molti di noi sono nel settore del turismo e la cattiva pubblicità per Cingoli è l’ultima cosa che vorremmo, ma nella vita devi affrontare la realtà della tua situazione, quindi se ritieni che il tuo ambiente sia degradato dai piani della politica, è più un tuo dovere che un tuo diritto mostrare tutto lo sdegno. Sulla base dell’esito dell’assemblea al Cosmari di lunedì scorso, riteniamo di essere giustificati nel pubblicizzare che il Comune è lieto di continuare la nostra sofferenza per almeno altri due anni affinché possa “nobilmente” dare il proprio contributo alla risoluzione momentanea dell’emergenza rifiuti in Provincia di Macerata. Ora il Comune di Cingoli per la sua nobiltà d’animo riceve dal Cosmari un indennizzo di 3.650.000 Euro. Questi fondi viene detto ……saranno devoluti ai cittadini, perché la popolazione è l’unica parte offesa da questa decisione. La nostra ipotesi più plausibie è che questi fondi siano usati per progetti di vanità di cui ci si possa vantare alle prossime elezioni, senza fare menzione delle sofferenze degli abitanti di Fosso Mabiglia.
Dal 2014 ad oggi a Cingoli sono passate 3 Amministrazioni dello stesso orientamnto politico, nessuno ha voluto , ha saputo contrastare o addirittura agevolato le scelte di Provincia e Cosmari. Ma non sono nemmeno stati capaci di far rispettare accordi presi da Provincia e Cosmari circa il cronoprogramma dei rifiuti con relativa chiusura del sito di Cingoli.
VERGOGNA. Tutto questo solo per meri interessi personali.
Buongiorno “Campagna Pulita”, ho letto con attenzione, da comune cittadino rientrato da poco nelle mie Marche dopo anni trascorsi all’estero dove sono stato abituato a vivere di programmazioni e promesse sempre mantenute da amministrazioni gestite da persone comuni, fiere di rappresentare la cittadinanza nei confronti dello Stato. Ovviamente, la nostra Italia fa eccezione con l’eccesso di strati di potere e soprattutto burocrazia o continui “patteggiamenti politici” che esaltano il “Dio compromesso” o il “do ut des/facias” che in moltissimi , me incluso, disdegnano.
Purtroppo non mi e’ facile vangare nel passato o comprenderne gli sviluppi come sapientemente fate.
Posso solo riprendere il mio quesito al quale non trovo risposta nelle vostre piu’ che giuste e onorevoli istanze, anche visto che in quest’ultimo anno ho avuto modo di assistere a profonde mutazioni ( non ultima un’inversione di rotta politica che mi incoraggia nel vedere sia un maggiore orientamento verso la salvaguardia degli interessi civici che un’ incoraggiante predisposizione positiva da parte dello staff pubblico marchigiano, nonostante il clima emergenziale), che mi incoraggiano a vedere con favore il futuro della nostra regione in senso lato:
Quali sono a vostro avviso le alternative che la nuova amministrazione del Cosmari dovrebbe considerare, con i relativi tempi e costi attesi?
Da imprenditore (non pubblico, scusatemi!) ho sempre affrontato le nuove sfide a cui sono chiamato nell’acquisire in primis le conoscenze per generare le migliorie
necessarie (quindi prendendo tempo senza osservare eventuali assicurazioni o promesse, in un’ottica costruttiva di un futuro florido per il dopo di me/noi), per poi affrettarmi nel l’implementare le azioni indispensabili al generare il benessere e la crescita di tutti coloro che fanno e faranno parte, direttamente e indirettamente, dell’azienda che guido.
Vorrei quindi pensare che tutti coloro che oggi partecipano al processo di riorganizzazione e smaltimento dei rifiuti siano in sintonia con il mio pensiero, le vostre idee che mi auguro che formuliate e le straordinarie risorse in itinere (a riforme avviate….!) per riguadagnare il terreno perduto in termini di perdita di reddito a causa covid, che di introduzione degli inderogabili processi innovativi a favore di ecologia (che riguarda da vicino la ns comune istanza) e digitalizzazione.
Ad Maiora!
Mi piacerebbe sapere cosa dice il Presidente Pettinari che lascia la Provincia solo dopo 35 anni. Ha salutato tutti elencando le belle cose fatte, ma si dimenticato di dire che ha lasciato la Provincia in emergenza rifiuti. Non era lui che aveva imposto politicamente il sito di Cingoli ma alla chiusura prevista veniva rimpiazzato da altro sito già scelto. La popolazione di Cingoli poteva stare tranquilla. Non ha avuto tempo, aveva bisogno di un altro mandato. Oppure fare come al Cosmari che Giampaoli lavora gratis
Approfitto dell’articolo per chiedere alla Redazione di CM: ma l’inchiesta sul Consmari, fatta dall’ottimo avvocato Bommarito e pubblicata su questo giornale, che effetti ha avuto?
Corte dei Conti e Procura ordinaria hanno almeno aperto un fascicolo conoscitivo?