«Atteggiamenti tirannici e persecutori,
lascio “La nostra città”»

CIVITANOVA - Giovanna Capodarca annuncia l'uscita dalla civica che sostiene la candidatura di Vinicio Morgoni: «Non voglio in alcun modo favorire l'ascesa di chi non si fa portavoce di valori e propositi ben chiari»

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Giovanni Capodarca

 

«Essendo civica, antifascista, indipendente e soprattutto rispettosa dei diritti, delle libertà di espressione e del pensiero critico, sento il dovere morale di lasciare la lista “La Nostra Città” e quindi non sostengo più la candidatura a sindaco di Vinicio Morgoni». Sono le parole di Giovanna Capodarca, già candidata sindaca alle scorse elezioni, che annuncia così la sua uscita dalla civica che si è costituita in vista delle prossima tornate elettorale. «Nonostante le mie continue sollecitazioni fin dalla sua nascita – continua Capodarca – la lista è tutt’oggi senza statuto, senza carta dei valori e senza comitato di garanzia. Inoltre, con immenso dispiacere, ho visto sparire e cancellare commenti e domande di semplici cittadini in cerca di chiarimenti nelle pagine social. Questa volontà di censura è stata esercitata non solo sui social ma anche nei rapporti interni e con la stampa. Per aver reso noto il mio incontro con Saltamartini (che a breve verrà a Civitanova), mi è stato impedito di partecipare alle riunioni pur essendo stata co-fondatrice della lista. Mancando i presupposti basilari per la natura civica della lista, non voglio in alcun modo favorire l’ascesa di chi non si fa portavoce di valori e propositi ben chiari. Questo strappo è un atto doloroso ma necessario. Non possiamo rischiare che soggetti con atteggiamenti di chiara politica tirannica e persecutoria, assumano ruoli rilevanti nell’amministrazione civitanovese. A tutto questo vanno aggiunte le proposte obsolete (risalgono a fine Ottocento) per il nuovo porto. Queste proposte non sono solo antiquate ma pretendono di utilizzare fondi che non sono stati stanziati o previsti. In conclusione, considerata la mancanza di chiarezza, la poca propensione al confronto, e la scarsa capacità organizzativa per quest’ultima proposta del porto, mi hanno fatto riflettere e riconsiderare il mio supporto alla lista. Sono una donna che si è sempre realizzata con le sue forze e credo nel valore delle vere liste civiche – conclude Capodarca – meglio perdere che fare accordi o accordicchi per ritagliarsi un po’ di potere e visibilità a scapito della città».



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