Civitanovese, ecco Vagnoni:
«Il nostro campionato inizia oggi
L’ambizione è tornare in certe categorie»

PROMOZIONE - Il nuovo tecnico si presenta: «Ho visto una società determinatissima, il ds Spadoni e il presidente Profili mi hanno corteggiato come si faceva una volta. Bisogna lavorare sulla testa dei calciatori, che hanno perso autostima per mancanza di risultati»

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Il presidente della Civitanovese Mauro Profili con mister Roberto Vagnoni

 

di Michele Carbonari (foto di Federico De Marco)

«Abbiamo corteggiato il mister fino alla mezzanotte di ieri, stamattina alle 7.45 c’è stato l’ok e oggi pomeriggio ha diretto il primo allenamento». Il patron della Civitanovese Mauro Profili ripercorre le ultime ore prima della decisione di affidare la panchina rossoblu a Roberto Vagnoni (53 anni di San Benedetto, alla prima esperienza in Promozione) al posto del dimissionario Roberto Buratti. «Ringraziamo gli altri allenatori contattati. Roberto è stata la prima scelta. Ora dobbiamo organizzarci per fare il salto di categoria, in qualsiasi maniera. Speriamo che la sfortuna sia finita», aggiunge il numero uno.

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Mister Roberto Vagnoni

«Mi ha spinto a Civitanova la voglia di tornare in campo, non sono un allenatore che si offre o si propone. Fino ad un paio di settimane fa ho avuto la possibilità di allenare una squadra di Serie D, ma non è fatto più niente – esordisce Roberto Vagnoni -. Il ds Spadoni e il presidente mi hanno corteggiato come si faceva una volta. Sono stato cercato in maniera decisa e questo è un aspetto importante. Certo, la categoria quella che è: dopo 12 anni di buona carriera arrivo in Promozione. Vengo perché mi piace il calcio e per fare qualcosa di importante. Evidentemente c’è qualche problema, ma lo dovremo affrontare tutti insieme: vincono i giocatori e perdono gli allenatori – prosegue il tecnico di San Benedetto -. Non sono un allenatore che per forza fa adattare i calciatori al proprio sistema di gioco. Dovrò essere bravo a capire quello che si adatta meglio ai giocatori. Il mio stile è quello di aggredire in avanti e recuperare palla prima possibile: prima si recupera e prima si fa gol. Voglio che sia fatto per tre quarti di gara. Si può giocare a calcio, l’importante è andare in vantaggio. La mentalità deve essere un marchio di fabbrica. Ora, però, bisogna lavorare sulla testa dei calciatori, che hanno perso autostima per mancanza di risultati. Poi ci sono gli avversari, che contro di noi daranno sempre il massimo. Sento parlare di vincere il campionato, senza umiltà non andiamo da nessuna parte. Domenica avremo tre assenze importanti, non prossimo prescindere da elementi come Visciano, Gragnoli e Ruggeri. Dovremo essere super bravi.

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Patron Mauro Profili

Il nostro campionato comincia oggi. Il passato è storia – guarda avanti Vagnoni -. L’obiettivo è giocare la partita domenicale per arrivare alla vittoria. Credo nella prestazione. I playoff sono a due punti, ma non penso ad un obiettivo. Dobbiamo ritrovare l’entusiasmo, giocare con il sorriso aiuta a vincere. Per il momento andremo avanti con rosa che c’è, poi fra qualche partita vediamo quello che servirà – continua l’ex allenatore della Sangiustese, grande conoscitore del calcio locale -. Mi tengo aggiornato su tutto, vado a vedere le partite, la Serie A non mi interessa. Per fare bene devi fare bene tu, nei dettagli osservo la rosa avversaria ma noi dobbiamo fare il nostro calcio, no adattarci alle altre squadre. Altrimenti non possiamo stare a Civitanova. Ci interessa l’immediato. Un paio di anni fa ero a ridosso del professionismo con il Notaresco, al posto di Colavitto ci sarei stato io. Ma mi sembra presuntuoso dire adesso di venire qua per vincere. Certo, l’ambizione è di tornare in certe categorie, insieme alla società che deve essere pronta e strutturata con determinati giocatori – conclude mister Roberto Vagnoni -. Ho visto società determinatissima, presidente e ds vivo, c’è voglia di riprendere questa sfida e far ricredere tutti. E’ facile piangersi addosso». Poi prende parola il direttore sportivo Giulio Spadoni. «Quella di Roberto Vagnoni è stata una scelta voluta dal presidente. Io sono contentissimo e d’accordo, siamo sempre stati in linea. Dobbiamo essere forti nei momenti difficili, uniti: se non facciamo questo non ne usciamo – dichiara l’esperto dirigente -. Ringrazio Buratti, che ha affrontato questa esperienza con generosità. I risultati non gli hanno dato ragione. Lui non ha avuto troppa responsabilità, sono di tutti, fra cui le mie e dei giocatori che vanno in campo. Do ragione a Roberto Vagnoni quando dice che quello che è successo fino a ieri è storia. Ci conosciamo fin da ragazzini, insieme abbiamo vissuto anche un’esperienza professionale bellissima a Macerata. È un ricordo molto bello e lui ci ha messo di suo. Ora dobbiamo guardare avanti e cercare di fare di più e meglio – termina Spadoni -. Tengo a precisare che lo staff tecnico rimane, ringrazio il mister che ha mantenuto gli incarichi di prima».

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Ivan Visciano, Lorenzo Perfetti e Federico Ruggeri

A fine conferenza stampa ci mettono la faccia anche i giocatori, i più esperti della rosa: Ivan Visciano, Lorenzo Perfetti e Federico Ruggeri. «Noi dobbiamo guardare avanti e metterci a disposizione del mister e fare qualcosa in più, specialmente noi più esperti», dice il capitano rossoblu. Ruggeri invece conosce Vagnoni per averlo avuto a Montegiorgio. «È un valore aggiunto, siamo fortunati che sia sceso in questa categoria. La piazza merita persone che valgono più di una Promozione, per uscirne serve personalità ed esperienza – aggiunge l’ex Tolentino -. Noi giocatori siamo consapevoli che l’esonero è anche colpa nostra, significa che fino a questo momento non è stato sufficiente quello che abbiamo fatto». «Si vede che il mister è preparato – dichiara Perfetti dopo il primo allenamento -. Oggi ha lavorato sui movimenti da fare in campo, su quello che ci serve per scardinare le difese avversarie. L’idea è di comandare la partita dall’inizio alla fine, quindi ci vuole organizzazione, maggiore rispetto a quella degli avversari».

 

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