«Green pass nelle aziende,
il 5,3% ha dovuto sospendere dei lavoratori»

INDAGINE di Confartigianato sui territori: «Quasi un imprenditore su quattro ha avuto intoppi iniziali»

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Enzo Mengoni

 

Da venerdì 15 ottobre è in vigore l’obbligo di Green Pass anche per i lavoratori del settore privato. Ad una settimana dall’avvio del provvedimento, Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha avviato una raccolta dati sul territorio, invitando gli associati a compilare un questionario anonimo circa gli effetti a breve termine sull’applicazione della normativa. Il campione rappresenta tutti i settori produttivi. Il 72% degli imprenditori che hanno partecipato all’indagine proviene dal Maceratese, il 15% dal Fermano, il 13% dall’Ascolano. Il 95% degli intervistati ha dipendenti, di cui il 64,6% da 1 a 5, il 18,6% da 5 a 10 e il restante 16,8 sopra 10. Il 78% degli imprenditori con dipendenti non ha al momento riscontrato particolari difficoltà nel controllo del Green Pass, il 22% invece ha evidenziato problematicità: sono datori che provengono principalmente dal settore edile, poi metalmeccanico e a seguire trasporti, ristorazione/commercio e benessere. Il 48% di loro ha in organico da 1 a 5 dipendenti, il 40% sopra i 10. Tra i problemi di questi primi giorni, gli imprenditori hanno appurato: il rallentamento nella produttività; rimostranze di dipendenti sprovvisti di Green Pass; procedure operative poco chiare; malfunzionamento dell’App di verifica; gestione dei dipendenti che lavorano stabilmente fuori dalla sede. Sulla questione dell’allontanamento del personale sprovvisto di Green Pass, il 5,3% del campione degli imprenditori è stato costretto ad avviare sospensioni (nella metà dei casi i lavoratori sospesi sono stati 2). Inoltre, alla domanda “Avresti difficoltà nel reperire nuova manodopera in sostituzione di dipendenti sospesi”, l’80,6% ha risposto di “sì”. Infatti, il 61,3% degli intervistati giudica che la sospensione di dipendenti impatterebbe/sta impattando molto sulla produttività dell’azienda (il 12,6% poco, il 26,1% nulla).

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Giorgio Menichelli

Il commento è di Enzo Mengoni e Giorgio Menichelli, presidente e segretario Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo. «Con questa indagine abbiamo voluto ancora una volta dare voce agli imprenditori e fotografare l’impatto della Certificazione Verde sul mondo del lavoro nelle nostre tre province, ad una settimana dalla sua introduzione. Dall’indagine emerge che le procedure per la Certificazione Verde sono state in larga parte recepire dal sistema produttivo, il quale ha dimostrato ancora una volta di essere responsabile, collaborando fattivamente per arginare l’emergenza sanitaria. Del resto, è forte il timore di nuovi stop, in un momento in cui si intravedono timidi segnali di ripresa. Confartigianato è stata attenta, dando assistenza agli associati per superare le prime criticità e per analizzare le singole varie casistiche». “Dobbiamo al contempo rilevare – proseguono Mengoni e Menichelli – che quasi un imprenditore su quattro ha invece rilevato difficoltà, specie nel settore edilizia e metalmeccanico, dove in alcuni casi si sta registrando anche il tanto temuto rallentamento della produttività. Un problema serio, visto che il 5,3% delle aziende è stato costretto a sospendere del personale sprovvisto di Green Pass e non riesce adeguatamente a reperire manodopera in sostituzione. La sospensione, infatti, è uno spauracchio: più di un imprenditore su 2 teme proprio che tale allontanamento del lavoratore impatterebbe, o sta impattando, negativamente sulla produttività”.

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